Pareggio di K(al)ulu

Le grandi squadre sono quelle che sanno sopperire alle assenze in partite come queste, contro due squadre di bassa classifica, portandosi a casa i punti. Il Milan non è una grande squadra e mi sembra chiaro che chi parla di scudetto sta prendendo in giro i tifosi. Il nostro scudetto è il 4° posto e ad oggi è ancora un miracolo arrivarci.

Le due partite, ma in particolare quella di oggi, mettono a nudo molti problemi nascosti dalla presenza di Ibrahimovic e da qualche rigore che come a Genova contro la Sampdoria era netto ma casuale nella dinamica dell’azione d’attacco.

Si è capito chi sono nel Milan i giocatori imprescindibili e chi invece può tranquillamente andarsene a casa. A partire dal turco con la 10 che spreca la metà dei calci d’angolo battuti e ad oggi non dimostra di valere lo stipendio da top player che chiede. E’ una partita che ha messo a nudo gli errori di mercato che avevo sottolineato a fine mercato: manca un vice-Ibra ed è fondamentale in un campionato fisico come la Serie A.

L’attacco del Milan è retto da Rebic, Leao e Calhanoglu che ad eccezione della felice parentesi estiva e dell’Europa League coi contadini – in Serie A non la mettono mai. Se hai un attacco di gente che non la mette mai ti tocca sperare nel colpo estemporaneo del difensore, Hernandez, Calabria, Kalulu.

Il secondo errore è la difesa: il Milan segna comunque di riffa o di raffa due gol a partita. La differenza la fanno i gol subiti. Non è un mistero che Kjaer sia il nostro miglior centrale così come non è un mistero che i gol subiti siano aumentati dal rientro di Romagnoli (paradossalmente Kjaer-Gabbia si è rivelata la coppia migliore). Romagnoli rischia di essere un problema – è capitano ma non è un difensore top.

Se si vuole andare in Champions League i due acquisti di difensore e centravanti di riserva sono obbligatori, cercando possibilmente di pulire la squadra da doppioni ed equivoci tattici. Ci siamo già trovati una volta in questa situazione – fu l’anno di Montella e perdemmo la CL per l’infortunio di Bonaventura e perché non si volle intervenire sul mercato.

Ad oggi le nostre rivali per il 4° posto si chiamano Napoli, Roma ed Atalanta. Due andranno, due rimarranno fuori. Occorre una gestione oculata dei titolari perché si è capito che Ibra non può giocarle tutte. L’infortunio di Kjaer in Europa League non è accettabile perché in Europa League non dovrebbe nemmeno giocare. L’infortunio di Bennacer rischiato con Tonali disponibile nemmeno.

Col 4° posto ci giochiamo la vita di questo club. Ogni altra competizione, coppa Italia compresa, deve passare in secondo piano. Tra due partite si apre il mercato – un mercato che ci dà la possibilità di correggere gli errori commessi in estate e che sarebbe delitto sciupare.

P.s. un noto giornalista già nell’occhio del ciclone in passato per alcuni tweet vergognosi contro Berlusconi scrisse un tweet che diede il merito della situazione attuale all’assenza di Suso, al solo scopo di acchiappare like e consenso. Spero sia chiaro ancora una volta che è lo svedese a fare la differenza.