Milan – Udinese 1-1: urge una scossa, Gattuso dimettiti

Ennesimo capolavoro giniano dopo la sconfitta col Benevento: pareggio casalingo contro un Udinese che veniva da tre sconfitte consecutive fuori casa e che è riuscita a finalizzare un contropiede in casa nostra da calcio d’angolo mentre era in situazione di vantaggio. Questo Milan è una vergogna da veder giocare: lento e con giocatori che non sanno cosa devono fare. Il solito svarione difensivo ci costa un cambio con l’infortunio di Donnarumma – stavolta – e ci permette di non partire sotto. Non basterà.

Ma partiamo dal modulo di oggi. Cambio quasi interessante per dare una soddisfazione ai centroquattristi che ripetono a cantilena che ‘Suso è il problema del Milan’. Si è visto infatti un grande gioco a San Siro, oggi – spumeggiante. Brasile 70 scansati. D’altronde non puoi fare altrimenti quando in campo hai Biglia – l’unico regista al mondo che fa passaggi all’indietro. Come scrissi nelle pagelle di metà stagione l’unica cosa buona che ha fatto è stata infortunarsi e qualcuno lo voleva pure titolare per una prestazione buona contro l’ultima in classifica. Il problema è che siccome l’allenatore ha litigato prima con Montolivo perché gli ha detto che preferiva Conte e poi con Kessie per la scenata al derby, oggi gioca Biglia. E quando gioca Biglia, l’avversario gode.

Non c’è solo Biglia – passiamo ai terzini. Per fortuna ha giocato Abate che sembra uno dei pochi in grado di fare qualche verticalizzazione in avanti. Il problema è che sull’altra fascia tra Rodriguez, Laxalt e Pistorius quest’ultimo ha le gambe migliori. Completa la rosa il solito Calhanoglu che ormai è diventato la versione turca di Borini, incapace di fare un cross o un passaggio in avanti ma nonostante tutto a qualcuno che crede che il calcio sia atletica piace perché corre e si sbatte. Conclude la collana Musacchio che è tornato titolare e infatti torniamo a prendere un gol a partita. Personalmente ogni cessione di questi giocatori rappresenta uno scudetto vinto.

Ciò nonostante mi rifiuto di credere che non si possa fare un calcio migliore dello schifo che abbiamo visto oggi, che abbiamo visto a Genova e che abbiamo visto al derby. Mi rifiuto di credere che giocatori pagati fior di milioni e che altrove hanno performato siano diventati incapaci di fare un passaggio all’indietro e che giochino con un timore che non può essere trasmesso da altri che dal tecnico. Persino Montella ha tirato fuori del gioco con una rosa peggiore di questa facendo un buon girone d’andata.

E’ evidente che vi siano motivazioni tecniche e di preparazione anche e soprattutto perché questa squadra ha seguito per filo e per segno quanto fatto un anno fa. Ha gestito male le rotazioni e le energie fisiche dei giocatori prosciugandoli. Il tutto nascondendosi dietro alibi di tifosi ingenui incapaci di vedere oltre la punta del proprio naso e trincerandosi dietro vittorie a culo di rimpallo mentre il Sassuolo dominava a San Siro in undici contro dieci. Il tutto con questi facinorosi che si permettono di dire che non tifano Milan coloro che chiedevano di più con analisi oggettive. Vi siete illusi per un terzo posto che era demerito altrui e non merito nostro come appariva evidente dalla quota dei punti.

Gattuso vuole portare il Milan in Champions? Non può. Non è capace. Non è un allenatore. Non è nemmeno libero di testa col pensiero più alla prossima stagione che a questa. Se veramente ci tiene a portare il Milan in Champions League si dimetta e lasci la panchina del Milan. Ci lasci con un allenatore che non fa giocare Biglia, che rimette Zapata o prova Caldara al centro della difesa. Che se Calhanoglu sbaglia tre cross su tre lo panchina. Che insegni a giocare di prima, in avanti, in velocità. Che insegni a battere i corner e a difendere su di essi. Che non metta fuori vita natural durante i giocatori con cui litiga quando servono.

Purtroppo abbiamo Gattuso e per vedere calcio vero a Milano sperabilmente dobbiamo aspettare finisca la stagione. Nel mentre De Zerbi, Giampaolo ma anche Gasperini riescono a creare calcio con rose peggiori ma al Milan non si può: ci vogliono per forza undici campioni – nessuno adattato, nessuno fuori ruolo. Altrimenti il tecnico non ha responsabilità. Sono passati quasi cento giocatori negli ultimi otto anni, tutti scarsi? Certo, grande responsabilità ce l’ha chi ha peggiorato la rosa spendendo 230 milioni – anche più di questo allenatore.

La stagione è finita qua e solo in sede di mercato capiremo cosa abbiamo buttato via e cosa si poteva raggiungere con un cambio in panchina a Gennaio.

MILAN – UDINESE 1-1

MILAN (4-3-1-2): G.Donnarumma (11’pt Reina); Abate (23’st Calabria), Musacchio, Romagnoli, Laxalt; Bakayoko, Biglia, Calhanoglu; Paquetà (41’pt Castillejo); Cutrone, Piatek. A disposizione: A.Donnarumma, Zapata, Caldara, Strinic, Rodriguez, Bertolacci, Mauri, Borini, Suso. Allenatore: Gattuso.

UDINESE (3-4-3): Musso; Opoku, De Maio, Samir (1’st Wilmot); ter Avest (10’st Okaka), Fofana, Behrami (31’st Mandragora), Zeegelaar; Pussetto, Lasagna, De Paul. A disposizione: Nicolas, Perisan, Micin, Badu, Ingelsson, Teodorczyk. Allenatore: Tudor.

ARBITRO: Banti.

MARCATORI: 44’pt Piatek (M), 20’st Lasagna (U).

NOTE: Recupero: 4’pt-4’st. Calci d’angolo: 7-5 per il Milan.