Spagna a casa: in finale una outsider

Non hanno deluso i primi quattro ottavi di finale di questo mondiale in programma tra ieri ed oggi. Il programma si apriva col big-match tra Francia e Argentina con la partita che non ha deluso le aspettative della vigilia. Transalpini che vanno in vantaggio con un rigore di Griezmann – pareggia quindi il miglior giocatore dell’Argentina ai mondiali, Angel di Maria, con il suo tiro da fuori proprio a fine primo tempo. Si torna in campo e l’Argentina torna in vantaggio quasi immeritatamente con Mercado. La Francia sembra al tappeto fino al minuto 57 in cui Pavard proprio alla Di Maria trova il coniglio del 2-2 dal cilindro. La Francia ne mette tre in 9 minuti: dal 2-2 sale in cattedra Mbappé che segna e raddoppia a tre minuti di distanza con due colpi da fenomeno vero: sono i 10 minuti perfetti che fanno entrare i francesi tra le prime otto. A casa l’Argentina, una delle favorite, con un Messi ancora una volta all’ennesimo fallimento nazionale.

Va a casa anche Cristiano Ronaldo anche se a lui – per ovvi motivi di differenza di rosa e tradizione tra Argentina e Portogallo – nessuno chiedeva il mondiale. Il Portogallo è in partita con l’Uruguay ma a questo mondiale risponde presente Edinson Cavani con una doppietta al minuto 7 e 62 poco prima del pari portoghese avvenuto con Kepler. Le statistiche danno una buona idea dell’andamento della partita: il Portogallo ha tenuto palla tanto ma ha concluso pochissimo con un 68% finale di possesso che fa sentire la mancanza di una punta viste le ridicole prestazioni di Guedes e del subentrato André Silva. E’ bastato un calo proprio di Cristiano Ronaldo, contrariamente al 2016, a far calare il Portogallo e a buttarlo fuori. I centrali dell’Uruguay sono quelli dell’Atletico Madrid e non sono quelli del Marocco.

La domenica è stata la giornata dei rigori ed è stata la giornata della prima sorpresa di questo mondiale: la Russia manda a casa la Spagna in una partita dove gli spagnoli trovano la porta solo grazie ad un autogol. Sembra una partita dopo il gol dell’1-0 senza storia ma basta un lampo ai russi ad inizio della ripresa per potersi poi mettere dietro in maniera ordinata e portarla ai rigori anche grazie ad una Spagna praticamente inconcludente che come spesso capita si specchia nel proprio possesso senza mai diventare pericolosa. La Russia tiene bene e regge il campo ancora meglio nei supplementari dove arriva nonostante tutto con più energie e più fresca degli spagnoli rischiando meno quando sarebbe dovuta capitolare. Piccola curiosità legata al match: Eroktin diventa il primo a subentrare come quarto cambio in una partita del mondiale.

E’ stata molto più intensa anche se meno avvincente Croazia-Danimarca con i due gol che avvengono subito, nei primi minuti, con Jorgensen e Manzdukic. Da lì il copione è quello di una Croazia che prova a fare la partita ma non ci sono occasioni fino al rigore nel supplementare. Rigore cercato da Rabic che non tira in porta e forse cerca un rosso, parato da Scmeichel contro Modric che, nonostante tutto, avrà le “palle” di presentarsi di nuovo a fine partita. Gli ultimi cinque minuti ed i rigori diventano la cosa più avvincente della partita con lo show dei due portieri. L’errore di Jorgensen diventa il più pesante – anche perché l’ultimo. A destra abbiamo quindi Russia contro Croazia in attesa degli scontri tra Svezia-Svizzera e Colombia-Inghilterra: di queste solamente due hanno fatto una finale mondiale, una volta sola. Una di loro sarà a Mosca per provare a giocarsi il trofeo.