Milan – Arsenal 0-2: umiliati in eurovisione

Nello smantellamento di qualsiasi cosa abbia costituito il Milan storico, quello vero, qualcuno tra un direttore sportivo ed un responsabile del settore giovanile deve aver buttato via anche quel DNA europeo che ci aveva contraddistinto in queste notti. La sconfitta di San Siro contro un Arsenal in piena crisi e con qualche titolare fuori dai giochi è umiliante considerato che parliamo di una squadra che poco tempo fa è stata battuta da Brighton, Swansea, Bornemouth e Nottingham Forest. No, non sono schiaffi salutari e non va bene nemmeno la scusa “erano più forti” – sia perché in questo momento non è così, sia perché non siamo l’Atalanta di turno.

Il Milan con l’Arsenal non è che ha perso – semplicemente non è stata mai in partita con una squadra che in patria al momento si sta dimostrando poco più che mediocre. Il Milan che era reduce da un periodo positivo ha perso in casa prendendo gol dopo 600 minuti e non è riuscito a segnare con una squadra nelle ultime 8 partite di gol ne aveva presi ben 14. Il tutto con l’aggravante di arrivare a questa partita “fresco” visto che il derby domenica sera non si è nemmeno giocato. Non può andare tutto bene e probabilmente questa partita rischia di avere ripercussioni decisamente pesanti in campionato.

Non si vince in Europa senza un centravanti e Cutrone non può assumersi il ruolo di salvatore della patria in serate del genere perché sono stati buttati 70 milioni. I capri espiatori saranno sempre i soliti Suso e Bonaventura ma la realtà è che il Milan dell’ultimo periodo si è basato sullo schierare Calhanoglu al posto di Borini. Chiuso o calato il turco torniamo quelli di Benevento. Kessie rimane un medianaccio buono per la serie A mentre Biglia si è scoperto responsabile di due gol subiti ed una traversa – anche qua non siamo in serie A e difficilmente si potrà minimizzare tutto con un 8 per far avere l’accredito di tribuna al caporedattore.

Ci hanno asfaltati non perché sono più forti ma perché noi non abbiamo giocato a calcio. Abbiamo mostrato tutti i nostri limiti di fronte a 70mila persone e questo rimane una cosa inaccettabile che non può essere giustificata in nessun modo. Poi la colpa sarà dei soliti Bonaventura e Suso che qualcuno vuole fuori da Milanello perché icone scomode di un passato scomodo e guai a toccare biglia, inadeguato a giocare ogni competizione europea. Ci rimane solo un quarto posto che come già detto era l’ipotesi più probabile per un difficilissimo rientro in Champions che ad oggi questa squadra non so se merita e difficilmente sarà in grado di centrare. Non solo per colpa di Montella.

MILAN – ARSENAL 2-0
MILAN (4-3-3): Donnarumma; Calabria (34′ st Borini), Bonucci, Romagnoli, Rodriguez; Kessie, Biglia, Bonaventura; Suso, Cutrone (24′ st André Silva), Calhanoglu (17′ st Kalinic). A disp.: A. Donnarumma, Zapata, Locatelli, Montolivo. All. Gattuso
ARSENAL (4-3-2-1): Ospina; Chambers (40′ st Elneny), Mustafi, Koscielny, Kolasinac (17′ st Maitland Niles); Ramsey, Xhaka, Wilshere; Mkhitaryan, Ozil (35′ st Holding); Welbeck. A disp.: Cech, Iwobi, Nelson, Nketiah. All. Wenger
ARBITRO: Turpin (FRA)
MARCATORI: 15′ pt Mkhitaryan (A), 49′ pt Ramsey (A)
NOTE: Ammoniti: Ramsey, Kolasinac (A). Recupero: 4′ pt, 5′ st.