Lazio – Milan 1-1: Suso sventa la rapina

Pareggione importante a Roma che ci tiene in vita per la lotta Europa League, quasi insperato. La Lazio era passata in vantaggio con un rigore inesistente dopo uno evidente negato al Milan per fallo di mano di De Vrij. Nella ripresa questo agevola i biancocelesti che possono rendersi pericolosi come vogliono con difesa e ripartenze ma a trovare il gol, per fortuna, siamo noi. Ci sarebbe tanto da dire, mi limiterò, vista l’infrasettimanalità del turno, ad analizzare il tutto in qualche punto focale.

Sosa deve giocare titolare – Nonostante la campagna mediatica vergognosa contro di lui in quanto eletto a simbolo della campagna acquisti. Sosa è il miglior regista che il Milan ha disponibile in questo momento, nonché l’unico in grado di verticalizzare visto che Locatelli la passa solo dietro o orizzontalmente. Messo in campo lui la partita è cambiata in meglio. Montella deve avere coraggio, smetterla di fare il paraculo coi tifosi e giocare con l’argentino titolare.

Locatelli non è (ancora) da Milan – L’hype sul ragazzo è stato forse eccessivo per i due gol contro Juventus e Sassuolo. E’ stato forse un bluff dovuto in parte a quello, in parte alla giovane età, in parte al fatto di essere il sostituto dell’odiato capitano. Ma giocando come regista non verticalizza, fa il difensore aggiunto e non dà profondità alla manovra. Una sola buona partita col Cagliari non può bastare per essere definito “migliore di Montolivo”. Auspico sei mesi sotto Gasperini prima di perderlo perché la puzza di nuovo Cristante è forte.

Montella deve cambiare qualcosa – Questo Milan non solo non ha forma fisica ma non ha nemmeno un gioco e la colpa è del tecnico. Inammissibile vedere una squadra priva di un riferimento offensivo dove i giocatori vogliono andare in porta con la palla. Siamo raramente pericolosi perché raramente abbiamo schemi d’attacco affidandoci alle giocate dei singoli.

Ennesimo arbitraggio scandaloso – Manca un rigore al Milan per fallo di mano di De Vrij, c’è un giallo assurdo a Vangioni che ne condiziona tutta la gara, c’è un rigore per la Lazio che non solo non esiste ma condiziona tutto il secondo tempo permettendogli di giocare come vogliono. Ci manca un rigore su Abate e nonostante tutto la abbiamo pareggiata. E’ vergognoso come il metro arbitrale sia cambiato dopo Doha e sono ancora più vergognosi i tifosi che fanno finta di niente su questo in nome del loro odio verso la società. E’ assurdo che Mazzoleni veda il rigore su Immobile e non quello su Abate. E’ assurdo che ci venga designato un arbitro iscritto all’Inter club Barletta e che a Firenze non ha visto il fallo su Luiz Adriano.

Vangioni è il miglior terzino sinistro in rosa – Andrebbe capito perché non è stato fatto giocare per mesi. In compenso chi lo ha dileggiato per altri fini senza mai averlo visto in campo dovrebbe perlomeno scusarsi per l’ennesima figura da peracottaro in malafede. Dopotutto arrivava dal River Plate, non dal Chievoverona.

Non siamo inferiori alla Lazio – La tanto esaltata Lazio di Inzaghi non ha vinto contro un Milan che ha sei titolari fuori e che ha giocato in nove mezz’ora mercoledì. Il tutto al netto di un furto con scasso. Pensate cosa avremmo potuto fare a rosa completa. Basta scuse, quindi, se non si arriverà almeno al quarto/quinto posto non sarà certo per colpa dell’organico a disposizione.

Spiace per i sottoschiaffo boys – Già li abbiamo visti mentre pensavano di festeggiare la vittoria della Lazio facendo finta di niente sull’ennesimo scambio arbitrale perpetuato ai danni del Milan e sulla buona partita di Gomez, Vangioni e Sosa. Niente editoriali, niente interviste a Pruzzo o ex di turno per fare click, niente vomitoriali di malviventi sotto querela. Spiace ragazzi, coraggio – da domenica sera sciarpa viola addosso e potete ricominciare a sperare come i poveracci quali siete. Continuate pure a farvi belli gettando merda dove avete mangiato per 25 anni sperando di essere i camerieri del nuovo corso di Milanello. Io continuo a sperare che vi tengano fuori perché siete e rimanete indegni prima come uomini, poi come tifosi.

LAZIO-MILAN 1-1 (primo tempo 1-0)
MARCATORI: 46′ pt (rig.) Biglia (L); 40′ st Suso (M)
LAZIO (4-3-3): Strakosha; Basta, de Vrij, Hoedt, Radu (42’st Patric); Parolo, Biglia, Milinkovic-Savic; Felipe Anderson (42’st Lombardi), Immobile, Keita (20’st Lulic). (Vargic, Wallace, Bastos, Lukaku, Murgia, Crecco, Djordjevic, Tounkara). All. Inzaghi
MILAN (4-3-3): Donnarumma; Abate, Gomez, Zapata, Vangioni; Pasalic, Locatelli (8’st Sosa), Poli (32’st Mati Fernandez); Suso, Deulofeu, Ocampos (18’st Lapadula). (Plizzari, Storari, Zucchetti, Bertolacci, El Hilali, Honda, Bacca) All. Montella
ARBITRO: Damato di Barletta
NOTE: serata fredda, terreno in discrete condizioni. Ammoniti: Vangioni, Mati Fernandez, Milinkovic-Savic. Angoli: 8-5 per il Milan. Recupero: 1′; 4′.

14 commenti

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  1. Un Milan tutto cuore riesce a riportare un punto dall’Olimpico contro la Lazio. Vantaggio di Biglia su calcio di rigore al 45’. Risponde a cinque dal termine una eccelsa magia di Suso, che gela i tifosi laziali.
    Forse avrebbe meritato qualcosa in più la squadra di Inzaghi, ma va ricordato che il Milan era privo di ben sei titolari e veniva dalla gara stancante di mercoledì a Bologna. Va anche menzionato che al Milan è stato negato almeno un netto e clamoroso calcio di rigore.
    La Lazio avrebbe potuto recriminare alla malasorte solamente se non avesse fatto uno sterile tiro a segno e non avesse sprecato possibili occasioni da gol tirando palloni, verso la porta milanista, sempre neutralizzati senza difficoltà da Gigio, a parte un tiro ravvicinato di Immobile sparato sul portiere del Milan in uscita e con grande parata di Donnarumma.
    Male Damato e la squadra dei suoi collaboratori. Scandaloso Mazzoleni!
    Ci vorrebbero ore per parlare del rigore assegnato alla Lazio e di quelli richiesti dalle due squadre (due Milan, uno Lazio).
    Ma la sostanza che ha dimostrato in campo un Milan orgoglioso ha fatto si che Simone Inzaghi, che poteva contare su tutta la rosa, non sia riuscito ad imbrigliare e tanto meno ad impensierire i ragazzi di Vincenzino.
    Montella, a differenza del collega, aveva ben otto indisponibili. Oltre ai lunghi degenti Bonaventura e Montolivo, il tecnico campano ha dovuto rinunciare anche a Romagnoli, Calabria, De Sciglio e Antonelli, più Paletta e Kucka fermati dal giudice sportivo ed è per questo che i meriti della squadra sono stati superiori a qualsiasi più rosea previsione. Un punto strameritato!
    Ma vale la pena di soffermarsi sulla giocata di gran classe di Suso che con un autentico tocco di biliardo ha fatto gol gelando l’Olimpico.
    Il Milan si è così galvanizzato e nell’ultimo quarto d’ora ha provato il tutto per tutto. Dentro Mati Fernandez, fuori Poli. Montella volerva e poteva vincere la partita!
    Di fronte ad un imperioso Milan c’era una Lazio tremebonda che si chiudeva al limite della propria area per uscire in contropiede. Lo stesso Inzaghi si giocava le carte di Lombardi e Patric, ma i rossoneri fino al 94’ li dominavano tenendo il pallone sempre nell’area laziale e mettendo i brividi ai padroni di casa quando ancora Suso seminava il panico nell’area laziale ma il suo tiro vieniva deviato fortuitamente da un difendente laziale. La palla per poco non terminava in rete. Ma il Milan quest’anno non è proprio fortunato!

  2. Ma quando la smetterai di riempirci le pagine con i tuoi frustranti sproloqui paranoici?
    Quando capirai che non c’è nessuno, ma proprio nessuno, che tifi Milan a gioire per le sconfitte della propria squadra?
    Quando ti accorgerai di essere solo e con pochi altri fanatici, ciechi e invasati che non riescono ad uscire dal tunnel dell’esasperazione stupida e imbecille del tifo da playstation?
    Ma soprattutto, quando capirai che tu e qualche invasato come te non siete i veri tifosi di quella straordinaria squadra con i colori rossoneri che si chiama Milan? Che siete stai solo costruiti mediaticamente da qualche imbecille che parla e scrive solo per abbindolare qualche babbeo che ancora crede in quello che dice?
    Sta per finire un epoca. Un’epoca immensamente grande che nella sua grandezza ha prodotto anche delle scorie come quelle delle quali ho parlato. Tra una ventina di giorni quello per il quale tu, e quelli come te, vivono, parlano, scrivono, non esisterà più. Ci saranno altri proprietari, altri AD, altri dirigenti, altri leccaculi, altro tutto. Una cosa resterà: il Milan. Con la sua storia, con i suoi colori, con il suo DNA. E resteranno quelli che il Milan lo hanno sempre amato, tifato e osannato, Quelli che hanno esultato, gioito (fino alle lacrime), sofferto, pianto di sconforto, imprecato e perfino bestemmiato. Ma che non si sono fatti trascinare o condizionare da chi quel Milan, nel tempo, possedeva o dirigeva. Ne sono passati tanti, nel bene e nel male, ma sono tutti passati. E’ rimasta e resterà sempre solo una cosa.
    Tu non sei meglio di quelli che riempiono di incubi le tue notti. Le tue preferenze ti tradiscono abbondantemente. Montella è partito con la candidatura dell’ennesimo capro espiatorio già dall’inizio e si è maturato nel tempo, nonostante stia portando avanti, con buoni risultati, una squadra improbabile, senza società, senza soldi e senza aiuti esterni (quando si può invece, quindi spesso, uno sgambetto non manca mai).
    Dici che non siamo inferiori alla Lazio. E’ vero. In volontà, abnegazione, capacità di soffrire e volontà. Queste caratteristiche ci mettono non sopra la Lazio, ma sopra tutti. E chi se non Montella è riuscito a inculcarle, o meglio, a cavarle fuori da questi ragazzi?
    Questa sera era ampiamente prevedibile come sarebbe andata, al di là del rigore più o meno inventato (non scandaloso) e al di là del rigore non dato su Abate. Abbiamo retto, in qualche modo, ma abbiamo retto. Poi il nostro indomabile carattere alla fine è riuscito ad avere la meglio. E’ la forza del Milan di quest’anno. Non so quante partite abbiamo recuperato e non so quante nei minuti finali. Ma l’avevo, facilmente previsto, nel commento che avevo scritto nel post di presentazione alle 18:54.
    Forza Milan. Forza ragazzi, Forza aeroplanino.

    PS:

    E’ assurdo che ci venga designato un arbitro iscritto all’Inter club Barletta e che a Firenze non ha visto il fallo su Luiz Adriano.

    Non mi risulta che Damato fosse tra i cinque designati a Firenze. Arbitro era Orsato e i giudici di Porta erano Banti e Mariani. Le manie di persecuzione accecano.

    1. No un cazzo.

      Montella non può essere esente da colpe se si finisce il campionato settimi o ottavi, altro che capro espiatorio. Perché finire fuori dall’EL con la quarta/quinta rosa (ammesso anche dai tifosi più idioti non evoluti) la colpa non può essere di altri. Buoni risultati? Ad oggi la posizione in classifica è peggiore delle annate precedenti a questo punto della stagione – come può essere definita buona? Perché abbiamo più punti? Frutto del fatto che le ultime sono più scarse, infatti hanno tanti punti anche le altre.

      Sta per finire un’epoca? Rimarrà il Milan? Forse. Il Milan è prima di tutto un DNA nato e trasmesso in questi 30 anni – se diventiamo la Juventus che compra/vende mercenari con zero attaccamento alla maglia non saremo più il Milan

      Ad ogni modo chi fa finta di nulla sullo scandalo arbitrale delle ultime partite solo perché così può andare in giro per forum a vantarsi di quanto siamo scarsi e quanto fa schifo Galliani è solamente un cretino. Un idiota. Un coglione. Chiamalo come vuoi ma è un tifoso di merda che non avrà mai il mio rispetto perché usa la squadra per i propri fini.

      Dimenticavo: chiedete scusa a Sosa e Vangioni.

      1. 1) La rosa del Milan non è meglio di quelle della Lazio e della Fiorentina, ed è sicuramente sotto quelle della Juve (fuori classifica) Roma, Napoli e Inter. Questo è un dato di fatto reale, puoi metterla come ti pare.

        2) I punti conquistati fino ad ora sono gli stessi della stagione 2012-13 e meglio di tutte le altre. La posizione in classifica peggiore è determinata dall’anomalia della classifica di quest’anno, che a metà campionato ha già di fatto decretato le retrocessioni. Con 41 punti altrimenti saremmo stati almeno sesti. L’altra anomalia quest’anno è data dall’exploit dell’Atalanta (una Leicester italiana).
        E’ quantomeno singolare che anziché rilevare questo dato oggettivo ti inventi che al contrario i punti sono tanti perché ci sono tre squadre deboli. Questo vale per tutti e infatti 41 punti non ti consentono di stare una o due posizioni più in alto. Poi con la Lazio che è davanti abbiano fatto 4 punti. La Lazio contro le prime quattro in classifica ha ottenuto 1 punto, noi 4. Tutto è relativo.

        3) Continuare a portare avanti la solita tiritera di separare la storia del Milan in ante e dopo Berlusconi è l’operazione più falsa, antipatica e meschina che si possa fare e che è stata sintetizzata nella famosa dualità di Galliani: evoluto/non evoluto.

        4) “se diventiamo la Juventus che compra/vende mercenari con zero attaccamento alla maglia non saremo più il Milan” Guarda che siamo già quel Milan lì almeno da quattro anni e i gobbi almeno vincono.

        5) Per il resto, parla con me, non con i mulini a vento. Io di come siamo scarsi mi vergogno, ma non rinnego mai la mia identità e sono comunque fiero di sostenere “la squadra più forte del mondo” (come canta Emis Killa ), anche se lo è solo per me. Gli altri: i cretini, gli idioti, i coglioni, i tifosi di merda sono solo nella tua mente, sono solo i mulini a vento con i quali combatti tutti i giorni per… non so per cosa, ma fatti una bella analisi.

        1. Non è meglio di Lazio e Fiorentina? Paolo Maldini e Carlo Ancelotti dicono il contrario. E pure i non evoluti parlavano di Quinto posto non settimo. Basta raccontare palle. Reale per chi? Non per Paolo Maldini e Carlo Ancelotti.

          Smettiamola con lo sminuire i nostri ed esaltare gli altri. I nostri giocatori Lazio e Fiorentina se li sognano.

          La storia del Milan è nettamente distinta, è inutile fare finta di nulla. In 110 anni di storia il 60% dei trofei sono negli ultimi 30. Gli ultimi 30 ti han portato da essere sotto l’Inter alla seconda squadra d’Europa per Titoli. Non sono uguali ai precedenti.

        2. Le dichiarazioni di convenienza non mi interessano. Ci sono tanti altri che dicono il contrario.
          Io comunque non ho detto che è una rosa da settimo posto, ho detto che è una rosa che non è superiore a Lazio e Fiorentina, non che è inferiore. Vuol dire che se arrivi quinto o settimo hai fatto nel meglio e nel peggio quello che ci si aspetta.
          Poi non vuol dire che si possa arrivare quarti o magari terzi, l’Atalanta ne è l’esempio. Ma devono sommarsi particolari coincidenze e stranezze, che nel calcio accadono, ma non sono la normalità. Un esempio? Il nostro scudetto del 1999. Ma mi viene in mente anche il quarto posto della Samp nel 2010, salvo retrocedere l’anno successivo. Per ultimo, l’ho ricordato anche sopra, il Leicester di Ranieri, guarda quest’anno.

          Gli ultimi 30 ti han portato da essere sotto l’Inter alla seconda squadra d’Europa per Titoli

          Mica vero! Loro avevano 2 coppe dei campioni e due intercontinentali, ma noi avevamo 2 coppe dei campioni, una intercontinentale, 1 coppa delle coppe e due coppe latine, che prima della cappa dei campioni era il più prestigioso titolo europeo. Come vedi…
          Le mede di Milano sono vissute solo di sprazzi di gloria. Bauscia dentro.
          Io mi sentivo orgoglioso di essere rossonero anche negli anni settanta o ottanta. Se si è tifosi solo perchè la tua squadra vince non conta un cazzo. Tu cambierai probabilmente maglia finita l’epoca Berlusconi, io la maglia del Milan me la porterò nella tomba.

        3. Ah invece non è di convenienza continuare a sminuire la rosa per andare contro una società mal sopportata negli ultimi 30 anni. Se si arriva settimi è un fallimento imputabile al tecnico che quindi va esonerato. Chi parla di miracolo prende per il culo

      2. Sei troppo nervoso caro Diavolo. Piu’ di me ed e’ quanto dire!
        Facciamo un patto : Io mi do una calmata per il pensionamento del mio caro Silvio e tu pure per il tuo caro Adriano.

  3. Sono felice per avere ritrovato il vecchio cuore rossonero in questi ragazzi. Non accadeva negli ultimi anni ed il merito e’ di Montella. Non vedo cosa ci sia di sbagliato a criticarlo per scelte che non si condividono. Lui ed anche i giocatori. Per esempio a me e’ sembrato pessimo l’impatto di Sosa quando e’ entrato: una serie di errori . Poi e’
    migliorato, ma il Milan a centrocsmpo ha assoluto bisogno di un grande giocatore. Sarebbe bastato acquistare a suo tempo un fuoriclasse solo al posto di una serie di mezze cartucce. Purtroppo si aspettava il Messia infortunato e raccomandato.
    Errore psicologico madornale che ha generato antipatia: un karakiri. Comunque non venderei nessuno di questi ragazzi dal cuore grande. Meritano la conferma, ma che si giochino il posto con i 3/4 grandi giocatori che debbono arrivare per forza. Ed altrettanto importante e’ non perdere i nostri due giovani fuoriclasse: Gigio e Suso!
    Valgono una fortuna ed arriveranno pericolosi assalti! Attenti, musetti gialli !
    Beh, ormai dovremo calare tutti e due il livello dell’avversione al cambiamento, vero Diavolo?
    Pero’, Milanforever, mon dimenticre troppo in fretta chi ci ha dato 5 Coppe di quelle che sfavillano sul serio e per sempre!

    1. Certo che si può criticare Montella. Tutti sono/siamo criticabili. Non si possono usare le critiche come un grimaldello per coprire manchevolezze della proprietà e dirigenza.
      Ne parleremo meglio Vittorio. Oggi non voglio incazzarmi, è il giorno che si laurea la mia seconda figlia ed è abbondantemente come un bello scudetto.

      PS: Sai quanto amo e quanto sono grato a Berlusconi. Non sarà mai dimenticato!

    • franco battaglia il 14 Febbraio 2017 alle 09:28

    Io dico che se finiva 3 a 0 per loro non potevamo comunque lamentarci. E stiamo a recriminare per un rigorino non dato? Diamoci una svegliata piuttosto.

    1. Io dico che è finita 1-1 e che il fatto di poter giocare di rimessa con un contropiede la Lazio lo ha avuto grazie ad un rigore inesistente. Hanno attaccato di più? Raramente pericolosi. (Donnarumma fa due miracoli e su uno Immobile era in fuorigioco non fischiato, per il resto tiri facili). Così come il Milan non meritava contro la Samp la Lazio alla fine ha ottenuto quel che ha raccolto. Il calcio è un altra cosa rispetto al tenere palla così.

      Non ci si può non lamentare dello scempio che si è visto ieri con la scusa che loro han fatto più tiri.

    • yan il 14 Febbraio 2017 alle 10:38

    tutto giusto! Non capisco perchè montella non voglia aggiungere un pò di qualità al centrocampo magari provando almeno di portare sulla linea di centrocampo Suso.
    Ovviamente non si può pensare di far possesso palla con giocatori che non hanno nelle corde le qualità tecniche.
    Io sono fiducioso di vedere in campo Sosa, magari mettendolo proprio come trequartista e abbondare l’idea del mediano a protezione della difesa.
    Anche Mati ha avuto un buon impatto sulla gara.

  4. Auguri! Le mie dcue si sono laureate circa 20 anni fa ed io ricordo
    che mi stavano scappando le lacrime per l’emozione. Auguroni!

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