Milan – Napoli 1-2: game over

Non si può approcciare così la partita più importante dell’anno, confermando Calabria peggiore in campo col Torino che ci costa 2 gol in 10 minuti, non schierando Antonelli e partendo subito altissimi contro una squadra di contropiedisti come il Napoli. La reazione non basta perché non è sempre festa e non è sempre Torino. Il Napoli si difende con ordine, facciamo gol solo su un loro errore e prendiamo subito una traversa ma – di fatto – pur giocando sempre in prossimità della porta non siamo mai pericolosi. Possiamo dire che il Napoli ha fatto la partita che doveva fare il Milan.

Presi uno per uno il Napoli non è superiore al Milan. Abbiamo concesso loro di giocare dove sono forti: le ripartenze alle punte – e ci hanno massacrato. Formazione iniziale o atteggiamento, uno dei due è stato totalmente sbagliato. Se giochi alto non metti Gomez, difensore statico, specie contro due dei giocatori più veloci del campionato ma metti Zapata che più si adatta e, soprattutto, non confermi Calabria che ci è costato le ultime due partite. Sbagliata la formazione, sbagliati i cambi (Sosa migliore insieme a Kucka, unico a dare profondità) – il risultato è l’ennesimo buon calcio che non porta punti. Non possiamo più essere soddisfatti della cosa: non siamo il Chievo, ma il Milan. 

Mi preoccupa di più la mentalità che si sta creando attorno ad una squadra che ha la quarta rosa della serie A (parole di Paolo Maldini, non mie) e che quindi ha tutto il diritto ed il dovere di essere lì a giocarsela fino in fondo. Purtroppo qualcuno ha creato una mentalità mediocre che ha contagiato la gran parte dei pecoroni-tifosi che si stanno facendo andare bene qualsiasi risultato. Un quinto-sesto posto strozzato è fallimentare – ripeto – fallimentare. Siamo il Milan, non il Sassuolo, la Pro Vercelli o il Chievoverona. Non ci si può far andare bene un posto in una coppetta che peraltro ti pregiudica il campionato l’anno seguente.

Migliori e peggiori: abbiamo già detto di Sosa (che purtroppo prenderà tra 5 e 5,5 dai siti che hanno linee antidirigenziali, altrimenti si perdono click, non sia mai essere intellettualmente onesti) e Kucka, ci aggiungiamo Jack Bonaventura. Tra i peggiori troviamo oltre a Calabria anche uno spento Suso mentre Gomez e Paletta sono andati a fasi alterne in crescendo come tutta la squadra. Purtroppo Tagliavento ci ha tagliato le gambe lunedì scorso a Torino e Rocchi oggi ha completato l’opera.

Questa squadra in EL non ci va perché ha bisogno di obiettivi da Milan per cui lottare. Mollata la lotta Champions calerà anche la tensione di conseguenza ed è quello di cui ho paura. Finora era girato tutto bene, ora la ruota sta girando dall’altra parte (vedi due errori di Donnarumma sui gol, poi altri due salvati nel secondo tempo). Cinque punti in cinque partite sono un trend pericolosissimo che sta prendendo piede nei caratteristici Gennaio di Vincenzo Montella, quelli dove di solito butta via qualsiasi obiettivo delle squadre che allena. Purtroppo stasera la partita la perde lui e purtroppo per noi era la partita decisiva della stagione.

Sono preoccupato per quello che succederà da qua in avanti ora che l’obiettivo stagionale è fallito. Non mi accontento della mediocrità in cui ci diranno che andare in Europa League va bene, anzi è un miracolo. Non mi accontento perché non è da Milan e non è produttivo per la squadra porle dei limiti. Le squadre che diventano forti lo fanno tramite risultati, non tramite le opinioni dei tifosi e dei giornali. La sensazione di aver buttato via la stagione stasera è forte e chi ci ha sempre creduto lo sa che un treno così difficilmente ripasserà l’anno prossimo. Chi sa di calcio sa che per tornare nel giro è necessario rientrare in Champions League per ottenere i ricavi che questa porta e per farlo bisogna farlo sul campo con una rosa di poco inferiore alla terza come quella del Milan di quest’anno. Un grazie ai compratori cinesi che volendo fare gli eroi che riporteranno in prima persona il Milan in Champions League non lo hanno capito.

La partita di stasera ci accompagna dritti dritti alla quarta stagione fallimentare consecutiva. Una stagione in cui c’è poco da salvare: la grinta e la voglia – infatti – non portano alcun punto in classifica. E ancora una volta arriveremo alla consapevolezza che bastava pochissimo per raggiungere quell’obiettivo mentre leggeremo menestrelli di chi rema contro e menti da loro plasmate raccontarci che è utopia. Mi auguro che gli sciacalli che parlavano di closing sul 2-0 e ora gongolano dicendo “ve l’avevo detto” possano al più presto sparire. Oggi non c’è nulla di cui essere contenti.

MILAN-NAPOLI 1-2 (primo tempo 1-2)
MARCATORI: Insigne (N) al 6′, Callejon (N) al 9′, Kucka (M) al 37′ p.t.
MILAN (4-3-3): Donnarumma; Abate, Gomez, Paletta, Calabria; Kucka, Sosa (dal 29′ s.t. Bertolacci), Pasalic (dal 41′ s.t. Niang); Suso, Bacca (dal 29′ s.t. Lapadula), Bonaventura. (Plizzari, Storari, Antonelli, Ely, Vangioni, Zapata, Honda, Poli, Cutrone). All. Montella.
NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Tonelli Strinic; Allan (dal 40′ s.t. Rog), Jorginho (dal 16′ s.t. Diawara), Hamsik (dal 29′ s.t. Zielinski); Callejon, Mertens, Insigne. (Sepe, Rafael, Giaccherini, Maggio, Maksimovic, Gabbiadini, Pavoletti, Lasicki). All. Sarri.
ARBITRO: Rocchi di Firenze.
NOTE: ammoniti Mertens (N) e Bacca (M) per simulazione, Calabria (M), Sosa (M), Strinic (N), Tonelli (N), Gomez (M) per gioco scorretto, Callejon (N) per proteste.

13 commenti

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  1. Ancora una volta il Milan scende in campo deconcentrato ed a tradirlo sono i due ragazzini, Donnarumma e Calabria, che commettono rispettivamente errori tecnici e d’inesperienza un po’ com’era capitato a Locatelli nel derby.
    Ci mette di suo anche Montella che rischia Sosa dall’inizio, impiegandolo come apprendista-centrale-difensivo, nella posizione di Locatelli.
    L’argentino impiega una buona mezzora per entrare in partita e per capire come si deve stare in campo nella posizione di centrale davanti alla difesa.
    In quella mezzora il Napoli avrebbe potuto anche realizzare la terza rete.
    Forse Montella ha sbagliato ad impostare la partita poichè ha lasciato ampi spazi al pressing alto del Napoli che, con una squadra che difendeva male come il Milan, è andato a nozze in contropiede.
    Certo Montella doveva rischiare di fare una partita offensiva per dire che la sua squadra è sulla strada per arrivare a conquistare una posizione da CL.
    Ma aver impostato in quel modo la squadra, senza gli interpreti migliori che erano squalificati oppure infortunatoi, è sembrato più che un azzardo.
    Con una impostazione simile a Torino, in CI, il Milan prenderà una lezione.
    Ora a meno di improbabili miracoli difficilmente verrà raggiunta, da questa squadra, la tanto agognata posizione da CL.
    Gli estimatori di Carlos Bacca sono delusi poichè si attendevano la rinascita del colombiano mediante la realizzazione di almeno una rete.
    Crudelmente, per chi difende Bacca, è emersa la realtà, che ha chiarito che Carlos non può essere il centravanti di una squadra di Montella.
    Non tutte le colpe si potranno addebitare al colombiano perché questa sera anche altri interpreti hanno vanificato quanto di buono avevano fatto prima.
    E’ una sconfitta amara che rinnova la triste consuetudine di perdere, a San Siro, con il Napoli oramai da troppi anni.
    C’è da sperare che in futuro questo trend abbia ad essere modificato.
    Certamente per i tifosi rossoneri la delusione è grandissima ed a nulla serviranno le scusanti poiché in campo non c’era la miglior formazione del Milan.
    Invece in modo sconfortante si è dovuto constatare che anche questa sera, nella prima mezz’ora, non c’era in campo il Milan.
    E’ scesa in campo una squadra che, miseramente, si è arressa ai primi affondi.
    Tutto questo è disdicevole e non è ne da Milan e neppure da grande squadra.

  2. Post (non è un post è una vomitevole diarrea di odio e fiele) che non merita neppure un commento.
    Chi è il danno del Milan sono quelli some te, ciechi, servi e attaccati ad un’illusione di qualcosa che non esiste.
    Il danno del Milan negli ultimi anni è stato proprio quello di far credere allo spogliatoio di essere una grande squadra, quando invece era una normalissima formazione piena di rincalzi e qualche mezza calzetta.
    E’ un po’ come quando tanto tempo fa un megalomane da Piazza Venezia faceva credere che fossimo una Nazione forte e invincibile e a mandato a morire in guerra migliaia di persone. Parallelismo forte, ma nel nostro piccolo è successo questo.
    Quelli che la pensano come te sono quelli che 35 anni fa avrebbero esonerato Sacchi dopo l’eliminazione in UEFA contro l’Espanyol. Sono quelli che tanti, tanti anni fa, nel lontano 1969, festeggiarono la vittoria sonante del Milan in Coppa dei Campioni definendo l’Ajax una simpatica, spregiudicata e ambiziosa squadra di belle speranze. Non vai da nessuna parte.
    Oggi siamo una discreta formazione alla quale Montella ha dato una sua precisa identità. L’anno scorso questa partita la perdevamo 4 a 0. Questa sera ce la siamo giocata alla pari. Il nostro obiettivo non è la CL, ma l’EL.
    I campionati buttati via sono quelli come il 2011/2012, quando lì si che avevi la squadra più forte e una capra incapace ha buttato alle ortiche uno scudetto già vinto. Poi di quell’anno ho sempre avuto un pensiero folle che mi tengo per me.
    Si è verificato più o meno quello che avevo scritto nei dubbi e paure di questa mattina. Non era difficile. Compreso che con Rocchi non vinciamo quasi mai. Questa sera però l’unico vero errore l’ha fatto inizialmente negando un rigore ai napoletani. Poi ha commesso un errore tecnico sulla mancata espulsione di Tonelli su Bacca, ma in tutta onestà non era fallo e nessuno può gridare allo scandalo.

    1. Amico mio negare che Montella ha la cattiva abitudine di far crollare le sue squadre, alla ripresa dopo le vacanze invernali, sarebbe un falso storico. Che Vincenzino abbia totalmente cannato l’impostazione tattica nella partita contro il Napoli è più evidente della differenza che c’è tra il giorno e la notte. Io l’ho sempre difeso strenuamente e pensavo che dopo la partita con il Torino avrebbe posto dei correttivi tattici a questo Milan che era stato privato, da un infame, del suo metronomo e del suo difendente migliore. Niet. Certamente concordo sul fatto che Montella debba continuare nel suo lavoro!!! Ma ti faccio sommessamente osservare quanto maggiormente rendesse Carlos Bacca con Mihajlovic. Se Montella non vede Bacca… ebbene non lo faccia giocare! Ma il Milan ha uno dei peggiori attacchi della serie A e questo non è certamente un merito di Montella bensì un demerito. La difesa ballerina che si è vista nelle ultime cinque partite è un demerito di Montella(ti ricordo che con il Crotone il Milan era andato in svantaggio contro una squadra che mai aveva segnato in trasferta), Cmq lui deve procedere nel suo lavoro e ‘diablo’ ha perfettamente ragione nell’affermare che senza l’obiettivo CL questo Milan, di Montella o di altri, si scioglierà come neve al sole! Questo tu lo dovresti sapere da sempre o quanto meno da almeno trent’anni. Il Milan difficilmente si accontenta di fare la figura del comprimario e di vivacchiare a metà classifica. Il Milan non può e non deve essere arrendevole contro la Roma ed il Napoli(ti ricordo che uno dei motivi per il quale Mihajlovic è stato allontanato dal Milan è stato proprio l’aver contestato la settimana di celebrazioni, con gli sponsor, nei giorni precedenti la partita con il Napoli. Incontri e conferenze organizzate dalla AD figlia del proprietario. Stendo un velo pietoso sull’ultima a San Siro contro la Roma che doveva andare in CL. Illudersi che questa è una rosa da medio-grande squadra? Ma se anche Paolo Maldini ha detto che il Milan ha una rosa da quarto posto!!! Ma daiiii direbbe un commentatore gobbo che mi sta antipatico.

      1. Ma è ovvio che c’era interesse dei tifosi che non si andasse in CL ed è deprimente vedere sempre dire che va tutto bene e che il nostro obiettivo è l’EL

        Siamo il Milan e si deve andare in CL anche con la rosa della pro Vercelli, le maglie indossate prescindono dai giocatori.

        Con questo atteggiamento nel 2005 avremmo giustificato Istanbul perché tanto ci sono squadre migliori di noi in Europa ed era già tanto esserci arrivati.

        Il milanista pone il cuore oltre l’ostacolo, non si limita ad accontentarsi del compitino come sarebbe il quarto posto

        L’unica possibilità di avere una rosa da CL è conquistarla sul campo con un terzo posto, non tramite il mercato. Ancora non lo si capisce

        1. Siamo il Milan e si deve andare in CL anche con la rosa della pro Vercelli, le maglie indossate prescindono dai giocatori.

          Ti eri appena svegliato da una sonora sbornia vero?

          L’unica possibilità di avere una rosa da CL è conquistarla sul campo con un terzo posto, non tramite il mercato. Ancora non lo si capisce

          A questa squadra, se non fossimo in questa situazione, basterebbero due innesti ad hoc. Nessun fuoriclasse, ma due buoni giocatori a centrocampo e davanti. Nessun mercato faraonico.

          Come vedi non sto dando la colpa a nessuno (neppure al tuo cocco) perchè siamo in una situazione quanto meno strana. Ma non si può neppure scaricare la merda addosso ad un allenatore che ha girato a 36 punti che potenzialmente potrebbero essere 39. Pensi che qualcuno poteva davvero fare meglio? Queste uscite valgono all’incontrario quelle dei tuoi “amici” del night.

  3. Non vedo cosa ci sia da stupirsi e drammatizzare. Il Napoli gioca un grande calcio offensivo ed e’ molto piu’ forte del Milan ed anche della Roma. Vi ricorderete che avevo gia’ scritto che lo scudetto e’ faccenda privata fra Juventus e Napoli.Confermo. Il confronto fra Hamsik,Insigne, Mertens, Callejon da una parte e Abate, Gomez, Paletta e Calabria dall’altra non esiste. La loro forza offesiva, sopratutto la loro velocita’ e tecnica non e’ arginabile da una difesa come la nostra. Montella ha tentato il bluff. Diciamo meglio: il colpo di fortuna. Sperava di passare in vantaggio e poi usare il contropiede.
    Gli e’ andata male, come si poteva prevedere avendo la difesa in formazione di emergenza. Montella si e’ dimostrato un ottimo allenatore lontano dalla partita. Il suo difetto piu’ grande consiste nel partire da un punto fermo ed ostinato : il 4/3/3 per come lo ha impostato lui. Immutabile! Cambia l’avversario, cambiano gli uomini disponibili per giocare, ma lui non cambia mai l’assetto tattico. Lo spostamento di Bonaventura in avanti, la scelta di Pasalic, l’accantonamento di Poli e pure di Antonelli, non li capisco se non in questa ottica. Secondo me questo e’ un limite. Poca flessibilita’ e fantasia. Ieri, ad inizio,partita, abbiamo giocato alla roulette russa. Mi e’ tornato in mente mentre guardavo la partita, il Robert De Niro in Il Cacciatore.Io non sarei catastrofico come il prevenuto nostro caro Diavolo. Facciamo la corsa sulla Roma. Guardiamoci le spalle da Inter e Lazio. Il Napoli di Insigne e Mertens forse vincera’ lo scudetto.

    1. Neppure con la ‘capra’ in panchina la Juventus riuscirà a gettar via questo scudetto. La difesa del Napoli di Hisaj, Tonelli e Strinic ed un vecchio mestierante come Albiol è più forte di quella del Milan che hai menzionato? Il mio dubbio è quello che ieri sera Montella ha volutamente fatto fare karakiri alla squadra. Non capisco cosa abbia De Sciglio ma se Antonelli stava bene e Montella non lo ha schierato…trai tu le dovute conclusioni. Poi ben sapendo come sarebbe partito il Napoli, hanno inquadrato gli spogliatoi napoletani e si è visto che avevano fatto riscaldamento per partire ‘a razzo’, è stato quanto meno da incompetente non capire che avrebbero pressato alto per sfruttare il contropiede. Così è stato a confronto di una difesa milanista che ad inizio gara è rimasta sempre in balia dei rapidi attaccanti napoletani anche a causa di un Sosa che ‘non si è visto’ per niente nella prima mezza ora di partita. Ti prego Vittorio…Montella è ingiustificabile e la difesa del Napoli è ridicola ancor più di quella, del Milan, schierata da Montella ieri sera. La partita l’ha persa Montella che per una sera ha imitato la ‘capra’. Punto!

  4. Non voglio erigere Montella sullo scranno dei grandi allenatori. Probabilmente non lo è, ma quest’anno ha fatto nel Milan qualcosa che nessuno aveva fatto negli ultimi quattro anni. Ieri sera ha rischiato e gli è andata male, ma questo vuole anche dare alla squadra la consapevolezza che se la possono giocare con tutti alla pari, altro che accontentarsi di fare la figura di comprimario.

    Ieri sera abbiamo perso, alla fine immeritatamente, perché nella sua globalità il Napoli c’è superiore e perché anche ieri abbiamo preso due reti, bellissime, ma evitabili soprattutto nell’esecuzione finale. Gigio, che poi ha anche salvato in un paio di occasioni, ha preso quelle due reti sicuramente per colpa della giovane età.

    La rosa da quarto posto è una favoletta. Non so se Maldini l’abbia detto veramente, ma a volte si possono anche dire cose alle quali non si crede. Dietro i gobbi, inarrivabili, ci sono tre squadre che potenzialmente si equivalgono: Roma, Napoli e Inter. Noi siamo in seconda fascia con Lazio e Fiorentina, e con loro dovremo vedercela per quel posticino in EL..

    Oggi guardavo il gol di Higuain e capivo anche del perché Bacca è da tanto tempo a secco. Avete mai visto il colombiano fare un taglio come l’argentino? Ieri sera se Bacca avesse fatto una cosa del genere sul primo cross basso di Abate forse staremmo a discutere di un’altra partita. Cambiare giocatore? Lapadula partecipa di più alla manovra, ma non è neppure lui un gran finalizzatore. Bisognerebbe cambiare modulo di gioco… cosa ancor più complicata. Non dimentichiamo poi che per un po’ abbiamo avuto anche un Niang che non somigliava a questa versione molto pallida (si fa per dire).

    Signori io credo che, appurato che la CL era un miraggio agognato, ma non raggiungibile con queste forze, non buttiamo via comunque la possibilità di tornare in un’Europa minore. Siamo in un periodo decadente, abbiamo anche passato di peggio, e il Milan si ama anche per questo, altrimenti saremmo tutti gobbi (la cosa che mi fa più schifo di tutte).

    1. Amico Milanforever hai ragione nel dire che le polemiche ‘non fanno farina’. Permettimi di dirti che sento dall’inizio dell’anno la barzelletta che quelli dell’altra sponda del Naviglio sarebbero più forti del Milan perché hanno una rosa più importante ed hanno speso 150 milioni per rinforzarla. Ti faccio sommessamente notare che sono loro ad aver dichiarato d’essere incompleti(così hanno spiegato l’acquisto di Gagliardini nonostante la pletora di giocatori simili che hanno in rosa) e che la loro squadra ha bisogno d’essere rinforzata e completata in difesa. Cosa ad esempio mai detta esplicitamente da Montella. Ci sta che tu possa mettere Napoli e Roma un gradino sopra il Milan. Ma anche qui ti faccio notare la tua contraddizione quando affermi che sia con la Roma che con il Napoli il Milan avrebbe anche potuto vincere le partite e non soltanto impattarle o peggio…perderle così come è avvenuto. Ribadisco che tolti quelli di Torino con la maglia a strisce… con gli altri ce la giochiamo alla pari. Nulla è perduto perché il periodo nero, statisticamente documentabile, delle squadre di Montella, alla ripresa dopo la pausa invernale, sta per concludersi. Sarebbe stato un ulteriore salto di qualità se il tecnico napoletano del Milan avesse migliorato anche questa sua lacuna. La speranza è che migliori in futuro perché penso che Vincenzino resterà a lungo sulla panca del Milan. L’EL è di scarso apple per i milanisti e soprattutto per questa dirigenza che attraverso la sua tv padronale trasmette inutili competizioni sportive e non la seconda competizione europea. Ma stanno arrivando i cinesi e vedremo quel che accadrà dopo. Mi limito a dichiararmi soddisfatto del rinnovo a Jack(Raiola procuratore) ma ora attendo la conferma dei contratti di tutti i giovani cresciuti nel Milan a partire da Donnarumma e De Sciglio. Credimi…questo mi frega molto di più dell’avere sopra o sotto, nella classifica di questo campionato, le mer@e dell’altra sponda.

    2. Caro Borgo, quando dico che Roma e Napoli (lasciamo un attimo da parte gli innominati) sono un gradino sopra di noi non penso agli scontri diretti, ma all’andamento del campionato giocato e in prospettiva, altrimenti se ti basi sugli scontri diretti cosa dovresti dire nel confronto tra noi e i gobbi?
      Gli altri, quelli che io molto finemente chiamo “merde”, hanno speso e stanno ancora spendendo vagoni di soldi come è sempre stata loro abitudine, ma alla fine, tra tante cose insensate, hanno trovato un allenatore che guarda poco ai fronzoli e molto alla concretezza. Una striscia di otto vittorie consecutive, incluse le due partite di EL e CI, sono un dato concreto e non solo belle parole o speranze, con la facile possibilità di allungare a nove con la prossima in casa con il Pescara. Se non si fossero lasciati trascinare ancora una volta dal loro essere esterofili prendendo un allenatore improbabile per il nostro campionato probabilmente oggi sarebbero a tu per tu con i gobbi. Per la serie, la classifica si fa anche con il mercato… e le capacità.
      La carenza delle squadre di Montella dopo la pausa sono documentabili fino a un certo punto. Il napoletano sta conducendo la quinta stagione da inizio campionato e nelle precedenti in un paio ha avuto un calo di risultati a gennaio, ma negli altri due niente di particolarmente deprimente. C’è da rilevare che se dovesse portare a casa una vittoria a Bologna sarebbe il suo punteggio massimo nel girone d’andata.
      Che si debba tornare, com’era buona norma una volta, a non cedere giocatori cresciuti da sempre con la nostra maglia è effettivamente il primo passo, quello più importante, per tornare grandi. Mi spaventano comunque quelli come l’ex pizzaiolo. Conto però sul buon senso di Gigio.

      PS: Leggo dello scambio Niang – Ocampo. Premesso che il francese non ha più nessun senso a restare, l’altro chi è?

      1. Il Milan nei due confronti con il Napoli ha rimediato due sconfitte proprio perché si sono lasciati ad una squadra di ‘contropiedisti’ gli spazi necessari ad esaltare il loro gioco. Sommessamente dico che anche Sacchi sbaglia nel giudicare Sarri un innovatore! Sarri è uno che fa lavorare moltissimo i suoi giocatori, li spreme come un limone, ed attua la vecchissima tattica che aveva esaltato il cosiddetto calcio all’italiana. Questo Napoli non ha niente di che spartire con quel suo Milan. Semmai può essere paragonato all’Inter di Helenio Herrera…difesa granitica e contropiede. Il Milan si è giocato la possibilità di vincere lo scudetto proprio perché ha creduto che ‘attaccando alto’ il Napoli si poteva battere la squadra di Sarri definito allenatore rivoluzionario. E’ andata male perché anche Sacchi non poteva illudersi credeva che Abate, Paletta, Gomez e Calabria potessero scimmiottare Tassoti, Costacurta, Baresi e Maldini. Illusione o follia? Si è visto com’è andata. Quando non si hanno quattro ‘dioscuri’ in difesa bisogna fare di necessità virtù e si devono creare le giuste protezioni soprattutto se si affrontano squadre che fanno del contropiede la loro arma vincente. Nei confronti diretti con quelli di Torino si è vista la netta differenza tecnica tra le qualità dei giocatori di Allegri e quelli di Montella. La differenza di risultati è per me da attribuire alla consapevolezza dell’inferiorità tecnica e di esperienza che i giovani milanisti sapevano di dover concedere agli avversari. Pellegatti dice:-la presunzione va a cavallo ma torna sempre a piedi- Ecco il Milan contro il Napoli è tornato due volte a piedi ed anche bastonato. Ribadisco che in questo campionato, lasciando da parte i peccati di presunzione visti anche a Genova contro i rossublù, il Milan avrebbe potuto lottare per vincere il titolo anche se inferiore alla Juventus e forse anche alle squadre che citi. Ma chi dava vincente il Milan di Rocco nel 1968? Proprio nessuno!!! Le squadre talvolta nascono attraverso strane alchimie impensabili all’inizio della stagione. Il Milan poteva percorrere la strada del Milan del 1968 pur con caratteristiche ed interpreti molto diversi. Già…certamente un Rivera non lo si potrebbe concedere a nessuno ed in questo Milan nessuno si può anche lontanamente comparare al golden boy italiano. ps. Ocampos è un giocatore più adatto all’economia nel gioco di Montella. Niang, potenzialmente un attaccante fortissimo, non ha capito come doveva continuare a sacrificarsi per giocare in questo Milan. Ora a Carlos Bacca gli è stato regalato Deulofeu…che a Siviglia lo assisteva in modo magistrale…vedremo quel che accadrà e riconfermo che dell’EL non mi frega nulla…con le squadre di dopolavoristi ci vada a giocare Platini! Ripristinino la Coppa delle Coppe e tutto diventerà più interessante soprattutto la Tim Cup. L’idea di globalizzare il calcio europeo facendo giocare le squadre continentali anche in Siberia in pieno inverno… è quanto meno stupida.

        1. Però Borgo porti sempre la discussione su un altro piano. Ho spiegato perché non tenevo conto degli scontri diretti e torni a parlare di questi. A parte che all’andata a Napoli siamo partiti molto chiusi come era logico fare all’inizio di campionato e come facevamo un po’ con tutte (ricordo Firenze per esempio), il risultato fu sostanzialmente quello di sabato scorso. Il Napoli ci schiacciò per quasi tutto il primo tempo andando sopra di due reti. A questo punto non mi meraviglia se Montella ha provato a pensare di sorprendere o ciuccio con una partenza spregiudicata. Errore palese, ma che ha una sua logica. Coincidenza (non credo alle coincidenze) a Napoli mancava Paletta e a Milano Romagnoli, quindi? Gomez.
          Ma chiudiamo il capitolo e pensiamo a domani. Avranno il dente molto avvelenato. Come vada sarei anche eventualmente contento di una partita dove debbano sudare le proverbiali sette camice per batterci. Farli fuori una seconda volta penso sia quasi impossibile.
          Poi mi ricordi la formazione del 67-68 dicendo “Ma chi dava vincente il Milan di Rocco nel 1968? Proprio nessuno!!”. Tanto lo so che la ricordi anche a memoria: Cudicini, Anquilletti, Schnellinger, Trapattoni, Malatrasi, Rosato, Hamrin, Lodetti, Sormani, Rivera, Prati. Questo Borgo è stato uno dei più bei Milan della storia, altro che “chi dava vincente”.
          Su Niang oggi Montella ha chiuso un brutto e squallido capitolo. Ti ricordi cosa dicevo non tanto tempo fa su retroscena della sua vita privata? Beh, oggi il mister non lo ha detto esplicitamente, ma era già da almeno un mese che si sapeva delle sue frequentazioni alla Lapo.
          Deulofeu in questa situazione diventa più che utile.

  5. Polli. Abbiamo perso perche’ siamo stati proprio dei polli e Montella ha assunto il ruolo del gallo spennacchiato. Da allibire! una difesa con due riserve, un mediocre ed un pulcino, schierata altissima di fronte ai migliori, piu veloci, piu’ tecnici, attaccanti contropiedisti del campionato.Abate e Calabria, piume del collo ben gonfie, se ne strafottevano di difendere, Gomez, scarso ed attonito, il povero Paletta da solo comtro Insigne, Mertens , Callejon e pure Hamsic. Montella mio svegliati.

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