Milan – Torino 2-1: la reazione

Una violenta reazione, un cambio di passo evidente tra primo e secondo tempo ci porta ai quarti di coppa Italia dove affronteremo la Juventus. Il Milan reagisce dal peggior primo tempo della stagione e ribalta una partita che sembrava scappata via contro un Torino decisamente più volitivo. La prima frazione sembrava infatti completamente appannaggio della compagine granata che aveva sfiorato più volte il gol e concluso il primo tempo con un 60% di possesso palla costringendoci a giocare solamente in contropiede. Limitiamo forse i danni con lo 0-1 di Belotti – ormai una tassa da pagare per chiunque – e giù negli spogliatoi sapendo che i gol subiti potevano essere di più.

Nel secondo tempo si rivede il Milan. Il ritmo non è più alto come prima, il Toro cala e noi usciamo. Kucka e Bonaventura in due minuti ribaltano la partita e da lì il Milan – che stava giocando meglio ma non era ancora dominante – è dilagato completamente. Al Toro è infatti stata concessa una sola azione quando Donnarumma ha parato su Belotti – il Milan ha più volte, invece, sfiorato il terzo gol con due clamorose occasioni per Bonaventura e Lapadula.

La partita ci dice che abbiamo una rosa. Piaccia o no, una rosa forte. Chi è stato chiamato in causa ha fatto bene. Hanno giocato una buona partita sia Bertolacci – ormai non sorprende, solo chi lo usava per fini politici pensava che quello vero fosse quello dell’anno scorso – sia Sosa che ha finalmente potuto giocare nel suo ruolo di regista (e forse dei tre è quello coi piedi migliori), sia soprattutto Gustavo Gomez. Il problema, paradossalmente, sembra essere la mancanza di una prima punta vera – con Ibrahimovic probabilmente ci staremmo giocando qualcosa più del terzo posto. E’ sicuramente merito anche dell’allenatore ma forse qualche giudizio sulla scorsa stagione è stato profondamente sbagliato.

Ora il calendario è terribile. Giochiamo di nuovo con il Toro, però all’Olimpico. Quindi Napoli, poi Juve a Torino in Coppa Italia. A seconda del numero di vittorie la stagione assumerà una piega radicalmente diversa sia sul livello dei punti, sia sul livello psicologico. Il tutto al netto dei gufi che anche oggi ci sono rimasti male e si sono sfogati con Sosa e Gomez nonostante una buona partita di entrambi. Avviso per il futuro: guardatevi bene dai nemici – sia fuori casa sia, soprattutto, in casa. Questa squadra può andare fino in fondo e c’è chi si augura che non lo farà per non finire sbugiardato ed imbarazzato e perdere quel grumo di potere che si è creato attorno a se. E questa è forse la sensazione più bella da gustarsi ad ogni vittoria.

Un saluto alle vedove del serbo sperando che – come dice il celebre detto – non ci sia due senza tre.

MILAN-TORINO 2-1 PRIMO TEMPO 0-1
MARCATORI: pt 27′ Belotti (T); st 16′ Kucka (M), 19′ Bonaventura (M).
MILAN (4-3-3): Donnarumma; Abate (33′ st Calabria), Paletta, Gomez, De Sciglio; Kucka (34′ st Pasalic), Sosa, Bertolacci; Suso, Lapadula, Bonaventura. (Storari, Plizzari, Ely, Honda, Poli, Zapata, Vangioni, Cutrone, Bacca, Locatelli). All. Montella.
TORINO (4-3-3): Hart; De Silvestri, Rossettini, Moretti, Barreca; Benassi, Valdifiori (36′ st Obi), Baselli (26′ st Maxi Lopez); Iturbe (20′ st Boye), Belotti, Ljajic. A disp. Padelli, Cucchietti, Carlao, Zappacosta, Gustafson, Martinez, Lukic, Ajeti. All. Mihajlovic.
ARBITRO: Russo di Nola.
NOTE: espulso Barreca (T) per doppia ammonizione; ammoniti Lapadula, Abate (M).

8 commenti

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  1. Si amico mio un primo tempo al limite dell’imbarazzante e già vedevo i risolini di qualche amico che spesso mi da del suonato se non del megalomane malato di ottimismo. Il Milan ha faticato molto nella prima frazione ed ha commesso un errore difensivo, abbastanza marchiano, da dove è scaturito il gol di Belotti. Si ‘diablo’ cominciano a venir fuori anche le cosiddette riserve ed i cosiddetti acquisti strampalati. Sosa e Gomez sono giocatori veri ma non hanno procuratori che pagano cene a destra ed a manca per imbonirsi i media e la stampa di regime. Questa sera i due acquisti d’estate hanno dimostrato che possono stare benissimo in questo Milan. Era solo questione di tempo e bisognava aspettare il giusto periodo per poter esprimere un giudizio sui giocatori arrivati al Milan. Poi(per me ringraziando la Madonna di Lourdes) Bertolacci sta tornando quello che io ammiravo nel Genoa. Il trend è positivo e dico che la lucida follia che accompagna il mio esprimermi forse farà avverare la profezia dove dico che i ragazzi di Montella diventeranno la ‘bestia nera’(stamani ho stupito Vittorio parlando di ‘bestia rossonera’ ma il significato corretto è quello che ho spiegato ora) di quelli che si credono imbattibili e che considerano il Milan, ancora oggi, una squadra mediocre da settimo ottavo posto in campionato.

  2. Partita utilissima per i risvolti psicologici che lascia ai giocatori in attesa dei prossimi difficili . Hanno potuto capire con estrema chiarezza cosa succede se si rilassano e cosa possono fare se reagiscono come ormai sanno fare. Con Ibrahimovic saremmo di gia’ avanti a tutti .

  3. Come dicevo ieri sera ero a cena da mio genero, chef di un hotel cinque stelle, che ci ha deliziato il palato con alcuni piatti stupendi, ma in qualche modo, a spizzichi e bocconi, siamo riusciti anche ha vedere un po’ di partita.
    Vincere ancora una volta in rimonta è una goduria grande. Ancor più grande vedendo come i miei generi gobbi masticavano amaro nonostante la splendida cena.
    Probabilmente non siamo la “loro bestia nera”, ma adesso incontrarci ancora una volta gli crea qualche imbarazzo.
    Continuo a predicare il basso profilo e, in gergo ciclistico, testa bassa e pedalare.

    PS: Certo che se avessimo un Belotti al posto di Lapadula o Bacca…

  4. Caro Milanforever se tuo genero mi invita a mangiare i manicaretti di cui parli sono disposto a parlare bene della Juve per tutto il tempo…..
    Sono un inguaribile gourmet ed un ricercato ( sopratutto dagli amici ghiotti di pesce ) cuoco dilettante aiutato dalla mia professione di chimico degli alimenti che mi ha educato alla ricerca ossessiva dei migliori ingredienti.Parlare di buon cibo e di Milan per me e’ il migliore degli svaghi. Ti voglio raccontare di una delle mie ricette preferite:
    Occorre un buon riso Carnaroli, seppie appena pescate, poco “stratto ” di pomodori siciliani asciugato al sole, olio super e cipolla novella.Con questi ingredienti si fa un risotto al nero di seppia e lo si dispone in un bel cumulo al centro di un grande piatto di portata rotondo. Appoggio al riso, tutto intorno, gamberi e trigliette fritte contorno il tutto con fragole condite. Un trionfo di bonta’ Rossa e Nera.

    1. Milanista, gourmet e cuoco… se se anche un gran tombeur de femme avresti fatto invidia al grande, inimitabile e indimenticabile Tognazzi.

  5. E sono sperazoso di vedere Belotti con noi.

    • marchese il 14 Gennaio 2017 alle 11:41

    Che bisogna fare per farsi invitare? Però, caro Vittorio, parlar bene dei bianconeri, proprio no: non ci riesco.
    Hai perfettamente ragione, con Ibra saremmo stati là davanti. Speriamo in Belotti, l’unico vero acquisto che cambierebbe decisamente le cose.
    Buon appetito!

  6. No, no, tombeur de femme non direi. Sono felicemente sposato da 49 anni e , quasi, monogamo.Caro Marchese sul parlar bene della Juve mi sono sbilanciato perche’ le probabilita’ di gustare i manicaretti del genero di Milanforever sono davvero scarse, ma non mi tirerei indietro… Per Natale una delle mie figlie mi ha regalato due biglietti per il prossimo derby. Sara’ primavera e penso che lo vedro’……
    Intanto domani sera, essendomene ricordato, preparo il risotto rossonero per un po’ di amici con i quali giochiamo a burraco.
    Grazie per il buon appetito, Marchese e che ci facciano il regalo Belotti. Grande centravanti, hai perfettamente ragione, potrei smettere di chiamarli musi gialli!
    Ho ascoltato da Lodetti e poi da Graziani tesi molto in armonia con le mie su Montella, Mihailovich, mercato ed altro. Sopratutto condivido l’osservazione che il serbo da’ sempre la colpa delle sconfitte ai suoi giocatori che tratta con troppo autoritarismo e mai riconosce il merito agli avversari . E’ il motivo per il quale lo ho definito ” cazzone”.
    Saluti a tutti

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