Milan – Juventus 1-0: siamo tornati

Il Milan torna a battere la Juventus dopo 9 sconfitte consecutive. Il Milan torna a vincere tre partite di fila come non accadeva da mesi e lo fa con chi ha speso 94 milioni per Higuain, 35 milioni per Pjanic e 14 milioni di Benatia. Vinciamo con una partita caparbia, decisamente poco Montelliana: dal possesso palla alla difesa cercando, con le squadre più forti, di sfruttare le poche occasioni concesse. E siamo a -2 dal primo posto in classifica, spendendo quanto la Juve ha speso per una riserva, battendolo con il gol di un nostro giocatore del vivaio contro un potere mediatico che esaltava la Juve che punta sui giovani italiani per i vari Mandragora, ad oggi senza numero di maglia tra il silenzio dei media.

Alla fine aveva ragione Berlusconi: il Milan poteva fare meglio di quanto stava facendo con il Signor Sinisa Mihajlovic. E si, se cinque allenatori fanno schifo, è colpa loro. Montella ha snaturato se stesso ma ha avuto il merito di fare quello che non pensavo facesse: far rendere al meglio questa rosa. Temevo che Montella non snaturasse se stesso invece è riuscito a creare una difesa solida nella coppia Paletta-Romagnoli che ad oggi ha preso pochissimi gol e – sappiamo tutti – che prendere pochi gol è quello che ti porta in alto in classifica in Serie A.

La decide Locatelli – che non stava giocando una buona partita in fase di impostazione perdendo troppi palloni su cui la Juventus ha di fatto creato le sue occasioni. E’ stata una gara speculativa tra due squadre in difficoltà a creare gioco che forzavano pressing in avanti cercando l’errore avversario. E questo non fa onore alla Juventus sempre più allegrizzata che ha perso moltissimo a centrocampo – il suo punto forte nelle passate stagioni. Il Milan sembra per la prima volta unito, compatto e cattivo: sottolineavo gli scorsi anni l’importanza di creare uno zoccolo duro italiano che avesse motivazioni extramaglia per giocare. E’ anche questa una delle ragioni del momento e della classifica attuale.

A questo punto non ci si può più nascondere: l’obiettivo non può essere l’Europa League e i cinesi sono chiamati a non abbandonare questa squadra a Gennaio. Proprietà, giornalisti e tifosi: Milan – Juve è la partita dell’occasionale ma già a Milan – Pescara il pubblico deve essere di altro tipo e di altro tenore rispetto alle precedenti gare casalinghe. Non si era da anni in questa posizione di classifica e – a questo punto – non è più un caso. Sì, siamo secondi e siamo secondi perché ce lo meritiamo, non perché lo dicono i menestrelli della propaganda gianninista come affermerà chi è lì sul trespolo da Milan-Udinese. Anche stasera andata male, spiace. Ora arriverà la parte più difficile: confermarsi contro le piccole dove gli spazi saranno decisamente inferiori – poi a metà campionato tiriamo le somme, sperando di bissare la vittoria odierna in data 23 dicembre 2016, in quel di Doha. Il Milan comunque oggi lancia un messaggio ben preciso: quest’anno bisognerà fare anche i conti con noi.

MILAN-JUVENTUS 1-0 (primo tempo 0-0)
MARCATORE: Locatelli al 20′ s.t.
MILAN (4-3-3): Donnarumma; Abate, Paletta, Romagnoli, De Sciglio; Kucka, Locatelli (dal 36′ s.t. Gustavo Gomez), Bonaventura; Suso, Bacca (dal 47′ s.t. Lapadula), Niang (dal 24′ s.t. Poli). (Gabriel, Plizzari, Ely, Sosa, Honda, Luiz Adriano). All. Montella.
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci Benatia (dal 30′ s.t. Mandzukic); Dani Alves, Khedira, Hernanes (dal 41′ s.t. Sturaro), Pjanic, Alex Sandro; Dybala (dal 33′ p.t. Cuadrado), Higuain. (Neto, Audero, Rugani, Lichtsteiner, Evra, Lemina, Marchisio, Kean). All. Allegri.
ARBITRO: Rizzoli di Bologna.
NOTE: ammoniti Bonucci (J), Kucka (M), Dani Alves (J) per gioco scorretto, Pjanic (J) per proteste, Donnarumma (M), Poli (M) per comportamento non regolamentare. Spettatori 75.829, incasso di 3.699. 728, 45 euro. Recuperi: 3’ p.t., 5’ s.t.

18 commenti

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    • marchese il 23 Ottobre 2016 alle 00:34

    Sono arcifelice per questa vittoria, anche perchè I Gobbi mi hanno già rinfacciato i 3 centimetri abbondanti del mancato fuorigioco di Bonucci, magari dimenticandosi del gol di Muntari dentro di un metro e mezzo. Alè!
    Condivido con l’editoriale che l’allenatore ha stupito anche me, vincendo partite con uno schieramento e un atteggiamento non propriamente montelliani. Ho ancora più piacere nel constatare – mio antico pallino – che la gente migliore del vivaio va fatta gicare piuttosto che spendere per ingaggi costosi su scarti eccellenti di altre squadre.
    In questa serata in cui tutto è andato bene, mi permetto almeno due appunti a Montella e sarei curioso di conoscere le vostre opinioni in merito:
    – Bacca, come gli accade tutte le volte che giochiamo con atteggiamento prudente, non vede palla e, soprattuto, non ne tiene mezza. Stasera poi si è mangiato un tiro, neanche tentato, su lunga imeccata di Abate. Secondo me, pessimo (4 il mio ideale voto in pagella). In partite del genere, molto meglio la fisicità di Lapadula, che non sarà un virtuoso del calcio, ma che conosce bene lo sporco mestiere di un centravanti che sa cosa vuol dire pressare e indurre all’errore l’avversario;
    – Non ho capito la sostituzione di Niang, che si era ripreso bene dall’infortunio di pochi minuti prima e che è stato l’unica punta milanista a pressare e a tornare. Al limite, se proprio si voleva tenere in campo Bacca (in certe partite più inutile delle Vacche Sacre indiane), si sarebbe potuto togliere Suso, spesso impalpabile, anche se nettamente più presente di Bacca.
    Comunque, tutti i salmi finiscono in gloria, e stasera è andata bene.
    Però, Montella, dovrà imparare ad avere meno riguardi per i pezzi grossi, perché stasera, uscito Niang, abbiamo una decina di minuti di apnea con la squadra che non ripartiva più e con i Gobbi che crossavano in area mediamente una volta ogni minuto.
    E qui, Gigio santo subito.
    Caro Diavolo, chi lo ha fatto debuttare Gigione.
    Mi sembra sia stato un certo Asinisa, che, comunque lo si giudichi, ritengo abbia fatto al Milan molit, ma molti meno danni della lodatissima – chissà fino a quando – Capra Maxima.

    1. Gigione lo ha fatto debuttare Brocchi che dagli Allievi lo notò, ma anche questo è un disco rotto. Sarebbe uscito lo stesso.

      Invece di chi lo ha fatto debuttare i meriti andrebbero dati a chi lo ha preso….

    • marchese il 23 Ottobre 2016 alle 00:41

    Dimenticavo di rimarcare l’intervento di Pjanic su Gigio, con i tacchetti spianati in testa, avendo la gamba destra tutta protesa a cercare la testa del nostro portiere: un perfetto stile Juve!
    Che dire, poi, della successiva, mancata restitutizione del pallone con quel porco di Alves a crossare in area: un altro perfetto stile Juve!
    Infine, vedere Agnelli che si alza poco prima della fine recupero, pettinandosi le sopracciglia, vale quasi come uno scudetto.

    1. Ci puoi giurare marchese! Il quadretto con il monociglio, Nedved e Marotta è qualcosa da vedere e mettere da parte.

      Posso aggiungere che Sky e Caressa sono stati semplicemente vergognosi. Non ricordo (posso sbagliare, ma non credo) che per il gol non visto di Muntari abbiano mandato così tanti replay. Spudorati!

    • sadyq il 23 Ottobre 2016 alle 01:08

    Non ho visto se ci fosse o no il fuorigioco, ma anche se lo avessi visto, non avrei aiutato l’arbitro. (Cit.)

    Aspetto comunque, il solito pippone di ‘borgolosco’ sull’operato di Rizzoli.

    1. Il gol era sicuramente buono e Rizzoli è, altrettanto sicuramente, uno con il quale la Juve ha vinto molto.
      Ho scritto sotto che il vento è cambiato. Forse è cambiato in tutti i sensi.
      La Cina è vicina….

  1. Il vento è cambiato.

    Spiace, anzi godo molto, vedere come il nostro diavolino rosichi su alcune cose che sembravano a molti evidenti.
    Mihajlovic non faceva giocare la squadra peggio di come giochi oggi e ha avuto il grande, grandissimo merito di farci trovare un Gigio che ha rappresentato e rappresenta il mattone di partenza di un Milan italiano, giovane e milanista dentro. Il serbo è uomo di carattere e sostanza e l’ha trasmessa a questa squadra. Perché, non prendiamo in giro e non spariamo cazzate, Donnarumma l’ha fatto entrare lui in squadra facendo fuori uno che non era un portiere qualunque a poco prezzo! Ha commesso, o gli hanno fatto commettere, due errori non si sa bene perché: non capire che Paletta e Suso erano due pedine importanti, ma forse Suso, come Niang, ha anche tratto enorme vantaggio dall’esperienza ligure.

    L’altro paradosso, che ho già detto la settimana scorsa, è come l’assenza di una società abbia giovato tanto alla crescita di fiducia di questo gruppo. Era abbondantemente arrivato il momento di cambiare guida. Non tolgo nulla agli enormi, indicibili e inelencabili meriti di Berlusconi e Galliani, ma era tutto finito. Oggi lo sappiamo perchè a giorni verrà certificato, ma noi, che a questa società abbiamo voluto bene sopra ogni cosa, lo sapevamo da un pezzo.

    Poi Montella, il meno apprezzato da quelli, non fedeli, ma attaccati in modo morboso a Galliani, è stato l’artefice di questo cambio di mentalità.

    Dicevo che il vento è cambiato e già l’episodio del gol annullato la dice lunga. Una cosa del genere, contro la Juventus, con arbitro Rizzoli era inimmaginabile, però è successa. Vedere la capra subire un torto simile (se l’avessero annullato subito era normale, ma dopo mezzo minuto, in quella maniera, no) a squadre invertite dopo avere subito quattro anni fa il gol di Muntari, ti fa pensare a qualcosa che va oltre la casualità (sto parlando di predestinazione, o Karma come la chiamano i buddisti).

    Infine, il suggello di questa partita siglato dal più giovane (Gigio escluso, ma sta fermo) con un gol del genere è come un timbro di ceralacca su un certificato di autenticità. Siamo i più giovani, siamo i più italiani (non ho controllato, ma tra quelle che contano qualcosa, di sicuro) e siamo il Milan. Non è mica poco!
    Piedi per terra, umiltà e cattiveria. E’ vero, adesso arriva il difficile. Ma quando sei riuscito ad emergere dalla melma all’aria fresca che respiri non vuoi più rinunciarci.

    PS: Sai Diavolo quanto sia critico con Galliani, ma questa sera ho gioito anche a vederlo nuovamente godere e sbattersi in tribuna. Non credo fosse una forma di rivalsa. Penso sia più contento di lasciare il Milan in buone mani (speriamo) non nelle condizioni pietose degli ultimi anni, ma con una dignità, una personalità e una voglia di sentirsi importanti come fa parte ad una squadra del suo rango. Certamente un orgoglio.

    PPS: I tanto osannati Inzaghi e Brocchi (gli auguro un futuro di vittorie e glorie, se non altro per quello che ci hanno dato da giocatori) sono, uno il lega pro e l’altro a farsi la gavetta in mezzo alla classifica della B. Il serbo sta facendo un gran campionato con il Toro.

    PPPS: Tra un mesetto arrivano i cinesi. Cambia tutto. Cosa facciamo? Rinvanghiamo sulle vecchie, logore, trite e ritrite polemiche su Berlusconi, Galliani e il giannino? Questo (già detto) vale per quelli “scalmanati”, ma vale, a parti opposte, anche per te caro Diavolo.

    1. Se senti le parole di Montella nel postpartita di ieri, Galliani è stato tutt’altro che assente. Piaccia o no fino al closing è ancora il loro Milan.

      1. Sono le pressioni assurde che sono mancate a questa squadra che ha permesso di lavorare in serenità.

        Ma godiamoci questo momento. Battuti i mostri sacri da un gol incredibile di un diciottenne e dalla parata da campione di un diciassettenne. Questo è il futuro che è già realtà.

  2. MI SCUSO PER LA LUNGAGGINE DEL COMMENTO MA QUANDO CE VO’ CE VO’

    A molti tifosi è tornato in mente il gol di Munatari annullato quel fatidico 25 febbraio di quattro anni fa .
    Un gol costato la vittoria dello scudetto al Milan e la discesa del ‘Diavolo’ nell’inferno dell’anonimato.
    Quasi quattro anni di delusioni ed amarezze che non possono essere in alcun modo compensate dal presunto errore dell’arbitro che è suonato come atto di giustizia non soltanto perché non ci si può avventare, a gamba tesa, contro un ragazzo di diciassette anni.
    Un ragazzino che ha fatto perdere la testa ad un giocatore che lo ha vigliaccamente colpito in una azione quasi al termine della partita.
    Presunte sviste arbitrali a parte, la vittoria contro i ‘padroni d’Italia’ è stata la rivincita di tutti gli sportivi italiani.
    Galliani in tribuna ha esultato(esultanza a rischio d’infarto) quasi come quando esultò per il gol di Guglielminpietro a Perugia nel 1999.
    Silvio Berlusconi nella sua villa di Macherio si sarà complimentato con se stesso per aver aver avuto l’ennesima intuizione calcistica che ha ha partorito una nidiata di ragazzini terribili lasciati ai futuri proprietari. Una squadra di baldi giovani ed un giovane allenatore che Silvio avrebbe voluto già da tanto tempo nel suo Milan.
    Magicamente in questa strana alchimia calcistica , però composta da uomini veri, seppur giovanissimi come Donnarumma e Locatelli, è scaturita una squadra orgogliosa di indossare la casacca del Milan.
    Quasi una insperata squadra che fa passare in secondo piano i patimenti sportivi vissuti negli ultimi quattro anni da giocatori e milanisti tutti.
    I tifosi si saranno stropicciati gli occhi perché hanno visto in campo ragazzi con tanto coraggio, tantissimo orgoglio e grande dignità.
    La vittoria dei rossoneri oltre a coronare il sogno berlusconiano, di veder tornare grande il suo abbozzo di Milan, lascia in eredità alla nazionale italiana un manipolo di fantastici giovani calciatori.
    Il simbolo di questo gruppo di baldi giovanotti non può che essere il Lev Yascin italiano: Gianluigi Donnarumma.
    Un ragazzino di 17 anni che questa sera è stato preso a scarpate in testa da Pjanic senza che si intimorisse, al punto di volare all’incrocio dei pali, al minuto 95’, per togliere dal sacco la rete del possibile pareggio juventino.
    Alessio Romagnoli, totem invincibile e insuperabile nella rocciosa retroguardia rossonera, bravo a mettere guinzaglio e museruola (in coppia con il redivivo Gabriel Paletta) allo spauracchio Higuain.
    E per finire Manuel Locatelli che, con il magnifico gol realizzato questa sera, diventa il più giovane giocatore rossonero, dopo niente- popo-di-meno che Gianni Rivera, a segnare un gol alla Juventus in campionato.
    Che le emozioni vissute questa sera siano un bene oppure un male lo scopriremo presto, quando tutti gli amici del vecchio Adriano, Raiola in primis ed a cascata tutti gli altri, dovranno iniziare a confrontarsi con la nuova task force di mercato rossonera.
    Allora capiremo qualcosa di più sulla consistenza della cordata cinese.
    Una cosa è certa abbiamo diritto di goderci questo successo perchè sofferto e perché lo attendavamo da immemore tempo.
    Ora spero che si vogliano spegnere le polemiche sul vecchio ‘Adriano’ e sulla vecchia proprietà.
    I beceri presunti tifosi del Milan hanno ora avranno perso importanti capri espiatori(Adriano Galliani e vecchia proprietà).
    Ora quando subentreranno i nuovi proprietari e una nuova dirigenza e ci sarà da augurarsi che la squadra venga realmente rinforzata e che con i nuovi presunti arrivi le cose filino per il verso giusto.
    Diversamente sarà meglio continuare a percorrere la via dei giovani calciatori(mantenendo il ‘vecchio’ team)prodotti nel vivaio rossonero.
    Divagazioni filosofiche a parte, il popolo rossonero, merito anche dei brillanti risultati che iniziano ad arrivare dal campo, sembra decisamente ben disposto nei confronti della nouvelle vague milanista, malgrado la provenienza molesta del duo Fassone-Mirabelli.
    Ma tant’è, alcuni dei più grandi campioni di inizio secolo sono arrivati al Milan proprio dall’altra sponda del Naviglio, quindi bando alle ciance e ai sofismi da bar, quando si tratta di ottenere risultati si passa sopra a tutto. Ecco, il problema casomai potrebbe essere proprio quello: perchè se è vero che in caso di successi (in campo e sul mercato) i tifosi sono pronti a dimenticare anche i trascorsi più peccaminosi, se le cose dovessero andare meno bene ci sarebbe un rigurgito anti-interismo.
    Ma sono scenari che al momento non neppure prendere in considerazione.
    Si diceva invece del viaggio a Londra. L’obiettivo principale di Fassone e Mirabelli era capire la fattibilità del progetto Fabregas, probabile obiettivo per il centrocampo rossonero.
    La verità è che al Chelsea non pare vero di liberarsi di un giocatore non giovanissimo (classe ’87), sempre più ai margini del progetto tecnico dei Blues e tra l’altro zavorrato da un contratto che pesa sulle casse del Chelsea per circa 6 milioni, netti, di euro l’anno fino al 2019.
    Ecco allora l’ideona di Conte & friends: imbastire uno scambio tra l’indesiderato Fabregas e l’oggetto del desiderio Romagnoli, naturalmente con robusto conguaglio (almeno 20 milioni di euro) da versare generosamente sui nuovi conti correnti cinesi dell’Ac Milan.
    La notizia rassicurante per i tifosi rossoneri è che Fassone e Mirabelli hanno risposto con un educatissimo e cordiale «No grazie», rispedendo ufficialmente al mittente ogni possibile ammiccamento del Chelsea nei confronti del gioiellino della difesa rossonera.
    Romagnoli non si tocca, sembra essere questo il diktat di Casa Milan.
    E ora ci si attende che il concetto venga replicato in maniera forte e chiara anche ai tanti che da qui in avanti andranno a bussare in via Aldo Rossi per Donnarumma, Locatelli, Niang, Suso, De Sciglio, Bonaventura etc.
    Questi ragazzi meritano di crescere insieme e i tifosi del Milan che meritano di continuare ad esultare con loro.

  3. Il fuorigioco c’era eccome! Gigio veniva disturbato assolutamente.
    D’altra parte quando mai un arbitro si rimangia una decisione gia’ presa, per giunta contro la Juve, se non per un errore conclamato.
    Pjanic andava espulso. La gara e’ durata 20 secondi piu’ del giusto e se segnavano era scandaloso.
    Detto questo, e mi limito, Il Milan ha commosso i suoi tifosi ed il suggello di Locatelli e’ una sintesi bellissima di questa svolta epocale che e’ in essere. Senza il condizionamento dei dirigenti, ormai privi di potere, sono venute alla luce due verita’ inconfutabili :
    Montella e’ un signor allenatore. Altro che Capra minima!
    Berlusconi ha intuizioni da genio veggente. I cinesi, se non sono coglioni come gli italiani, lo ascolteranno come un Oracolo di Delfo.
    Quando Calabria prendera’ stabilmente il posto di terzino destro, cosa che avverra’ tra breve, avremo una squadra meravigliosamente giovane, italiana e milanista per la maggior parte. Prima di relegare qualcuno di questi meravigliosi ragazzi in panchina stabile e rovinargli la carriera fulgida che li attende, prima di rompere l’incanto di questo spogliatoio, bisogno pensarci dieci volte. Allora io dico NIENTE mercato a gennaio! Oppure un Grandissimo e Giovane Campione.
    E basta con i mille acquisti inutili che finiscono fuori squadra subito.
    Abbiamo una irripetibile occasione di creare un nuovo Milan.
    Cinesi aprite bene gli occhi e le orecchie. Dopotutto noi ci giochiamo il cuore ma voi vi giocare un miliardo di euro……

  4. Comprateci Nejmar, OK ?

    1. Un rinforzino di qualità a centrocampo serve come il pane. Ma deve scegliere Montella.

  5. Diavolo diceva che Montolivo era determinante nelle vittorie del Milan, non vorrei fare polemica ma Locatelli ha ringraziato pubblicamente Berlusconi a fine partita perchè è stato lui a volerlo in prima squadra. Molti dei meriti vanno a Montella, comunque il gol della Juve è stato giustamente annullato per un fuorigioco attivo, tutt’altro che passivo.
    Rimane il fatto che la squadra deve dare il 110% se vuole continuare a fare bene perchè se no si perdono tutte le partite per noi non esistono partite facili, però giocando per il gruppo anche i singoli potranno avere soddisfazioni importanti, al contrario, la competizione nel gruppo non è per niente costruttiva, perciò per il loro bene, i giocatori devono dare la disponibilità al mister e giocare per il bene della squadra come dovrebbe fare ogni buon capitano per la propria nave.
    In definitiva non abbiamo ancora vinto niente, nè ottenuto la qualificazione alla Champions, perciò ebbene ricordarsi che le prossime partite valgono comunque tre punti come la partita contro la Juve… ai calciatori direi massima concentrazione e zero polemiche è ancora tutto da costruire.

    1. Se ci limitassimo ai gol faremmo una valutazione superficiale, però. Locatelli ha perso molti palloni anche facili, senza quel gol la sua partita sarebbe stata non sufficiente.

      In questo momento non credo si possa dire che non si è fatto nulla. Siamo quasi al 25% del campionato alle spalle.

  6. Appunto, il campionato è lungo, ogni partita vale tre punti e tutte le squadra possono vincere.
    La Juve non è in forma, dell’Inter, dopo la vittoria contro la Juve si parlava come della squadra che avrebbe potuto ambire allo scudetto… è passato circa un mese ed al momento è quasi in zona retrocessione.
    Questo per dire che l’attuale Milan non deve perdere lo spirito di squadra “operaio” ed essere consapevoli che se cala l’impegno si rischia di perdere in ogni partita.

    1. Ovvio Papin, ovvio. Ma al contrario della vittoria dei cugini merdosi, quella del Milan non è stata una vittoria fine a se stessa (uso le parole di Crudeli). La vittoria di ieri sera ha un perchè ed è tutto tranne che una cosa casuale.
      Non siamo certamente ancora da secondo o terzo posto e Montella lo sa, come lo sanno tutti in squadra. La verifica del volare basso arriverà subito domani sera. Una buona prestazione a Genova certificherà le possibilità di questo Milan. Almeno fino a gennaio. Perchè se ne vale la pena la nuova proprietà non penso che la nuova proprietà non proverà subito a rinforzare la rosa.

  7. L’attuale allenatore dell’Inter sebbene non sia uno sprovveduto (mi pare abbia vinto 4 scudetti di fila con l’Ajax) ancora non ha le idee chiare sulla formazione da schierare perchè non conosce la squadra ed i giocatori (altrimenti non si spiegherebbe perchè insiste su Santon ed Eder e tiene fuori Banega, Brozovich e Kondobia).

    La prestazione di ieri non è frutto del caso ma va detto che se Rizzoli non avesse giustamente annullato quel gol alla Juve, con la stessa prestazione avremmo anche potuto perderla uno o due a zero (…anche se poi non ho capito bene perchè ha dato ben 6 minuti di recupero…).

    Da noi Montella ha già capito quali sono le potenzialità della squadra e come farla giocare, si può comunque sperare di fare meglio (De Sciglio non riesce ancora ad esprimersi ai livelli in cui giocava nella nazionale di Conte, discorso analogo per Lapadula); magari si riesce a pescare qualche altro talento dalla primavera (finora i nostri migliori “acquisti” sono stati giocatori ritrovati che avevamo già in rosa pure lo scorso anno ma non trovavano spazio) e infine sistemare meglio la posizione di qualche giocatore in campo, senza stravolgere però quelle che sono le certezze della squadra, insomma piccoli accorgimenti che possono fare la differenza.

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