Italia – Spagna 2-0: Antonio Conte

Antonio Conte. Non ci sono altre parole per descrivere questa vittoria. Una gara a suo modo storica con l’Italia che batte ancora un big dopo il Belgio e lo fa convincendo e meritando visto che l’1-0 del primo tempo va anche stretto ai colori azzurri. L’Italia è partita affrontando la Spagna: non si è chiusa e l’ha forse sorpresa. Ha dominato a centrocampo e ha sfruttato il classico ariete all’italiana (Pellé) che veniva a ricevere palla lunga e poi dopo aver segnato ha cominciato poi a raccogliersi. La Spagna si è vista solo nel secondo tempo con l’acqua alla gola quando è riuscita ad acquisire campo riuscendo a rendersi pericolosa solamente sul retropassaggio di Barzagli.

Sarebbe però un errore parlare solamente di intensità. L’italia oltre a metterci più voglia e grinta – che nel calcio sono componenti fondamentali – ha anche giocato a calcio e ha giocato bene con Eder ed Insigne che si sono divorati un gol a testa e De Gea che esce migliore in campo nella Spagna. E’ raro vedere un gruppo così solido e lo si intuisce anche grazie alle esultanze nel finale. Conte in barba a chi dice che l’allenatore non conta nulla fa un mezzo miracolo e comunque vada uscirà a testa altissima da quest’europeo entrando nelle prime 8 con un gruppo dato fuori al primo turno.

E’ inutile parlare dei singoli perché in un contesto così tutti rendono come dovrebbero. Persino la partita di De Sciglio (insieme a quelle di Zapata in Sudamerica) dovrebbe aprire più di qualche interrogativo sui rendimenti dei nazionali nell’ambiente Milan (e non è il primo giocatore che fuori dal Milan rende di più). Se c’è la voglia di correre per la maglia inoltre si coinvolge anche il pubblico: è francamente impossibile non essere attratti da questa nazionale consapevole della propria forza e metafora della vita in cui si cerca sempre di colmare il gap con ciò che si ha a disposizione. Chiedete scusa a Conte e chiedete scusa a voi stessi quando negli ultimi anni continuavate a ripetere la metafora dell’allenatore che non conta nulla.

Ora la Germania – probabilmente la finale anticipata di Euro 2016 visto che al momento sono le due squadre che han fatto meglio in questi turni – una Germania a cui arriviamo con tutti e tre i centrali disponibili visto che oggi nessuno dei tre ha ricevuto un cartellino giallo. Al momento l’Italia ha tutti i requisiti delle squadre che solitamente arrivano in fondo: non va mai sotto perché non prende gol e non lo prende perché ha una difesa solida. E se prima o poi lo fai passi il turno. Caratteristiche che ha anche la Germania, in questo momento il peggior avversario possibile ed un altro ostacolo da superare verso la finale.

Italia-Spagna 2-0 (primo tempo 1-0)
MARCATORI: Chiellini al 33′ p.t.; Pellè al 46′ s.t.
ITALIA (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Florenzi (dal 39′ s.t. Darmian), Parolo, De Rossi (dal 9′ s.t. Thiago Motta), Giaccherini, De Sciglio; Pellè, Eder (dal 37′ s.t. Insigne). (Sirigu, Marchetti, Ogbonna, Darmian, Sturaro, Bernardeschi, El Shaarawy, Immobile, Zaza)
SPAGNA (4-3-3): De Gea; Juanfran, Piqué, Ramos, Jordi Alba; Fabregas, Busquets, Iniesta; David Silva, Morata (dal 25′ s.t. Lucas Vazquez), Nolito (dal 1′ s.t. Aduriz, dal 36′ s.t. Pedro). (Casillas, Sergio Rico, Bellerin, Bartra, Azpilicueta, San José, Koke, Thiago Alcantara, Bruno Soriano). C.t. Del Bosque
ARBITRO: Çakir (Turchia)
NOTE: ammoniti De Sciglio (I), Nolito (S), Pellè (I), Thiago Motta (I), David Silva (S) per gioco scorretto, Busquets (S) per proteste

11 commenti

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  1. Faccio ammenda. Ho ripetuto spesso le parole di Nereo Rocco su quanto conta un allenatore. Dicevo il 20 percento. Pensando a Sacchi aumento al 30 percento . Ma hai ragione Diavolo : Antonio Conte oggi ha superato il 50 percento.

  2. Non capisco come nessuno insorge schifato al solo sentire ipotizzare un attacco futuro con Pavoletti e Lapadula. 27 e 28 anni senza alcuna
    presenza in Nazionale ne’ chiamate in grandi squadre. Roba da mezza classifica. Assoluta incompetenza .

    1. E’ l’italmilan Vittorio.
      Con l’aeroplanino in panchina… brrr…
      Colpa di Galliani o del perchè la Fininvest non tira fuori più nulla?
      Facciamocene una ragione. O questa minestra o la roulette dei cinesi.

      Comunque secondo me hanno già venduto.
      Solo che per quest’anno il mercato praticamente si fa con quello che vendi, perchè in questa fase nessuno anticiperà niente, o quasi.

      PS: se dovessero cedere De Sciglio ai gobbi m’incazzo!!! Non tanto per il valore del giocatore, ma per una questione di principio e d’orgoglio.

  3. Donnarumma
    Darmian, Rami, Mexes, De Sciglio
    Bonaventura, De Jong, Kucka, El Shaaravi
    Balotelli Menez
    Ti sembra inferiore a quella di quest’anno?
    Quanti milioni in meno?
    Parli di colpe e di soldi dopo i quasi cento milioni tirati fuori dal Presidente e dilapidati dal re di che?
    Se avessimo ancora i cento milioni e li spendesse Capello cosa accadrebbe?
    Non fingere di non sapere di chi e’ la colpa amico mio.

    1. Sui cento milioni, che forse sono novanta o forse ottanta, sappiamo tutti come sono stati dilapidati. Ora però non ci sono colpe o colpevoli.
      E’ solo un problema di strategie societarie, di bilancio e d’immagine. Il Milan, società che fa capo al gruppo Fininvest, non è più funzionale a Mediaset (lo è stato in passato) che è ormai in vendita, e non è più funzionale al proprietario fondatore (è stato fondamentale per l’ingresso in politica e la carriera politica).
      Per cui essendo diventato solo un costo (neppure piccolo) si è deciso di venderlo.
      La difficoltà e le lungaggini sono dovute al voler realizzare il più possibile e a fare uscire con gli onori che merita il presidente proprietario.
      Ma la scelta è stata già fatta da tempo ed è ineluttabile. I cazzari che scrivono continuamente tutti i giorni e tutto il giorno, scrivono evidentemente solo caz…e.
      Rassegnamoci a queste nuova realtà che si prospetta e restiamo comunque uniti attorno al nostro vecchio Milan.

      1. Ovvio che restiamo uniti attorno al Milan!
        Non vedo pero’ alcuna utilita’ nel sottacere le cazzate ed i danni fatti da questo o da quello. Anzi ! Capire ha sempre aiutato a prevenire. Senza le ” cazzate ” cui alludo e con i milioni che si poteva evitare di perdere, forse non avremmo per la casa musi gialli ed aeroplanini per l’ennesima colossale cazzata nella scelta dell’allenatore. Senza presunzione, ma li avete guardati in faccia Allegri, Pippo mio, Mihailovic , Brocchi ed ora Montella ?
        Facce che sprizzano da tutti i pori?

      2. Concordo spesso con te Milanforever, spesso ma non sempre .
        Non concordo affatto che possedere il Milan abbia aiutato Berlusconi in politica. E’ vero l’esatto contrario . Basta pensare a chi votava?

        1. Spero sia una risposta data senza riflettere, perché quello che hai scritto è nonsense.
          Che il Milan non sia servito come immagine a Berlusconi in politica non lo nega neppure il più fedele dei suoi fans. Il calcio è da sempre uno dei veicolo di popolarità. Per il calcio l’italiano medio è disposto a perdonare qualunque cosa (ne sapeva qualcosa anche l’avvocato Agnelli ai suoi tempi).
          Il Milan ha rappresentato per anni l’immagine vincente a livello planetario dell’uomo Berlusconi.
          Oggi, ma già da qualche anno, non serve più. Credo benissimo che a Berlusconi costi molto venderlo perché comunque ci ha messo sicuramente il cuore, ma, come dicevo ieri, i costi sono oramai insostenibili per la holding di famiglia.

        2. La holding di famiglia ha appena guadagnato 211 milioni nell’ultimo anno. E fattura più di un miliardo l’anno.

  4. Il Milan però è solo un costo… e non piccolo.

  5. Nella mia famiglia Juventini ed interisti ovvero la stragrande maggioranza, non votava Berlusconi per non rinforzare il Milan.

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