Bologna – Milan 0-1: upside down

Personalmente ero soddisfatto una settimana fa, non lo sono oggi. Usciamo da Bologna con 3 punti, il 60% di possesso palla e 5 tiri in porta ad 1 in una partita che è comunque stata condizionata dal giusto rosso dopo 10′ a Diawara. Usciamo con 3 punti da un campo dove non han vinto né Juve, né Roma, né Napoli e ne usciamo tutto sommato concedendo poco. Poco importa del rigore che è frutto comunque di un maggiore impegno in attacco e di una maggiore aggressività – rigore a cui seguono un paio di palle gol interessanti come i tiri di Mexes ed Honda da fuori area e l’errore di Luiz Adriano che non è riuscito a concludere un buon scambio tra Bertolacci ed Honda.

Continuo a pensare che l’idea di gioco di Brocchi sia comunque un’idea giusta al di là dei giocatori. Il problema è che ad oggi non è supportata da una adeguata condizione fisica. Appena il Bologna accelera finiamo sotto e si è visto in ampi frangenti oggi. Ci salva la miglior partita stagionale di De Sciglio ed un ottimo Romagnoli dopo due passaggi a vuoto perché parate di Donnarumma non me ne ricordo. Fatto sta che pur continuando a far fatica a segnare su azione i 3 punti restano meritati e il merito della vittoria è indiscutibile.

Quello che preoccupa è la finale di Coppa che dovremmo giocare tra 20 giorni. Preoccupa perché siamo in una condizione fisica imbarazzante, perché mezza squadra ha mollato mentalmente, perché i tifosi ormai stanno tifando palesemente contro chiedendo a Brocchi tutto quello che non è mai stato chiesto al suo predecessore (scena già vista un anno fa con Inzaghi) ben consci che in 6 giornate non si può rivoluzionare 32 gare con un gioco scadente ed un’idea di gioco ripugnante.

La partita di oggi certifica comunque una certa prevenzione e malafede sul tecnico confermando quanto detto proprio da Brocchi in conferenza stampa venerdì. Non si può parlare di risultato una settimana fa quando giochi bene e di gioco oggi quando il risultato c’è. La sensazione è che si guardi il Milan sperando che perda perché l’allenatore non piace, perché parla di calcio e di tattica e non dice ai tifosi ciò che vogliono sentirsi dire. Questa è l’idea di gioco che deve applicare il Milan da qua in avanti con Berlusconi che deve supportarla nell’acquisto dei giocatori. Tutto il resto non è da Milan, tifosi compresi.

Ora, sinceramente, del Sassuolo non me ne frega nulla (al di là del ridicolo comunicato della curva in settimana) e non mi frega niente se arriviamo sesti o settimi con dei fastidiosissimi preliminari a Luglio. Quello che mi frega è capire cosa possiamo fare nella prossima partita che sarà la prova generale per la Juventus visto che affrontiamo l’avversaria più in forma del campionato. C’è da recuperare in primo luogo un’adeguata condizione fisica visto che giocheremo a ritmi elevati – il resto seguirà da solo.

P.s. spiace per chi ha esultato al gol annullato al Bologna. Ma anche no…

Bologna-Milan 0-1 (primo tempo 0-1)
MARCATORE: Bacca su rigore al 40′ p.t.
BOLOGNA (4-2-3-1): Da Costa; Rossettini (dal 45′ s.t. Ferrari), Oikonomou, Gastaldello (dal 27′ s.t. Taider), Masina; Diawara, Brighi; Zuniga (dal 35′ s.t. Mounier), Brienza, Giaccherini; Floccari. (Mirante, Sarr, Mbaye, Krafth, Crisetig, Pulgar, Acquafresca, Constant, Tabacchi). All. Donadoni
MILAN (4-3-1-2): Donnarumma; Calabria, Mexes, Romagnoli, De Sciglio; Kucka (dal 25′ s.t. Poli), Montolivo, José Mauri (dal 12′ s.t. Bertolacci); Honda (dal 38′ s.t. Boateng); Bacca, Luiz Adriano. (Abbiati, Lopez, Alex, De Santis, Simic, Zapata, Locatelli, Vido, Balotelli). All. Brocchi
ARBITRO: Doveri di Roma
NOTE: espulso Diawara (B) al 12′ p.t. per doppia ammonizione. Ammoniti José Mauri (M), Calabria (M), Oikonomou (B), Da Costa (B), Romagnoli (M) per gioco scorretto, Bertolacci (M) per simulazione, Mexes (M) e Giaccherini (B) per proteste

9 commenti

Vai al modulo dei commenti

  1. Il Milan non è stato brillante e non è riuscito a diventare concreto neppure in superiorità numerica a seguito della ‘follia’ del giovane mediano del Bologna.
    La nota più positiva è la prestazione di Luiz Adriano votato al sacrificio per assistere Carlos Bacca apparso ancora come un bomber dalle polveri bagnate.
    Il Milan gioca sottotono, quasi un allenamento, con Kucka, Mauri e Montolivo che non riescono a creare superiorità numerica a centrocampo
    Il Bologna ridotto in 10 tiene il campo forse meglio del Milan
    Si nota chiaramente che la squadra rossonera sta pagando lo scotto della rivoluzione, in panchina, voluta da Silvio Berlusconi.
    Infatti in fase di preparazione le formazioni appaiono quasi sempre slegate e prive di fantasia nel gioco di squadra.
    In questo frangente al Milan i due attaccanti stentano ad integrarsi nel modulo voluto da Brocchi. A centrocampo Kucka sembra il parente povero del giocatore che giocava con Mihajlovic e Montolivo appare ancora più lento di quanto non sia in realtà.e stendiamo un velo pietoso su Bertolacci e sulla prova di questa sera di Josè Mauri.
    Rispetto alla Primavera di Cristian Brocchi questa squadra non ha esterni(in particolare uno come Felicioli) capaci di fare sovrapposizioni per creare la superiorità numerica sulle fasce laterali.
    Non ha un centrale difensivo, come De Santis, che è nelle prime posizioni nella classifica marcatori del suo torneo
    C’è da augurarsi che questa partita così come quelle precedenti, facciano soltanto parte di un programma che si concluderà il giorno della finale Tim Cup con la discesa in campo del vero Milan. Diversamente? Meglio non andare neppure a Roma a giocare quella partita.

  2. Neppure il tuo vate Galliani avrebbe potuto scrivere quello che hai scritto (vista poi la sua faccia a fine gara…).
    Poche cose.
    – La condizione fisica è quella che ci aveva permesso di mettere in seria difficoltà la gobba nell’ultima partita del “malefico” serbo.
    – L’idea di gioco di Brocchi non l’ha vista nessuno. E non ne faccio certamente una colpa a lui.
    – Almeno tra quelli che commentano qui, nessuno ha sicuramente gioito al gol annullato. Ti dirò di più, ho gioito all’espulsione di Diawara sperando che ci agevolasse. Speranza andata a vuoto dalla pochezza dei nostri.
    – A Brocchi nessuno chiede nulla se non le aspettative proposte dal nostro presidente. Però mi sembra che anche lui sia rimasto deluso. Dovrebbe essere solo deluso della sua scelta.
    – Dell’E.L. non me ne frega granché neppure a me e sicuramente anche alla società.
    – Sulla finale ho solo il terrore dell’imbarcata. Le quote danno oggi il Milan a 5 (Juve 1.80). Sono un po’ tirchi se pensi che ieri sera alla fine del primo tempo davano il Bologna a 41.

    PS: A un certo punto ieri sera dalla disperazione e dalla noia mi sono messo a guardare Djokovic – Nishikori, certamente più appassionante.

  3. Dimenticavo di fare gli auguri a uno dei più grandi capitani del Milan.
    Di un grande Milan anche quando era in serie B.
    Sono anche queste persone che fanno grande una squadra.

  4. Continuo a leggere troppi sfoghi umorali piuttosto che ragionamenti. Ora permettiamo pure che si manifestino gli umori se parliamo di cinesi color giallo cacchina oppure di paesani tricolori. E mi cimento anche io.
    Non dimentichiamo pero’ di usare la logica nei discorsi tecnici. Allora: Berlusconi liquido’ Nils Liedholm ( altro che Mihailovic ! ) ed assunse il carneade Arrigo Sacchi.Sacchi fu contestato per mesi, non doveva mangiare il panettone, e poi sappiamo tutti come ando’ a finire.
    Brocchi lo stanno contestando dopo due settimane, bocciato senza appello, solo per difendere Sinisa Mihajlovic ( non Liedholm) e dare colpe a Berlusconi . Umorale disfattismo senza logica e per giunta intriso di cattiveria verso Brocchi.

    1. Disapprovo, anzi mi fanno proprio schifo, gli insulti gratuiti riservati a Brocchi che come ho scritto sopra non ha nessuna colpa di questo Milan formato ieri sera.
      Però quello che tu ricordi e racconti non ha nessuna similitudine con la situazione attuale per tante ragioni. Berlusconi era nella sua fase emergente di imprenditore della comunicazione e si stava avviando a quella di politico. Il Milan (messo il cuore da parte) gli serviva e gli è servito in maniera esponenziale per raggiungere i vertici di entrambi gli obiettivi. Il segnale forte era stato proprio quello di troncare con la precedente società che di fatto aveva fallito tutto ed era lei stessa fallita, per cui la prima mossa, dolorosa e non capita per molti milanisti, fu quella di allontanare quel “monumento” che era Rivera per il Milan.
      L’esonero di Liedholm per Capello venne dopo quattro partite nelle quali si ottenne solo un pareggio e, allora, qualificarsi per una coppa europea era fondamentale. Oggi dell’EL non frega niente a nessuno, anzi è una scocciatura.
      Poi, alla fine di tutto, il personaggio era in quella fase della sua vita dove veniva chiamato “Re Mida” perché in effetti le azzeccava tutte, ma proprio tutte, e, dove non ci arrivava con il suo intuito, provvedeva la dea bendata, magari sotto forma di un “nebiun” a Belgrado che non si era mai visto.
      Scherzi a parte, se il Re fosse ancora tale, l’anno scorso forse avrebbe scelto Sarri e non Mihailovic. Il tempo passa inesorabile per tutti, caro Vittorio. Sarebbe ora che te ne rendessi conto.

  5. Sul Milan che nella partita precedente ha preso 3 gol dal Frosinone e che alla fine pareggia (il Frosinone ha giocato alla pari avendo pure avuto contro 2 rigori, giusti ma pur sempre ben due rigori), Diavolo e qualcun altro qui sul blog hanno avuto il coraggio di definirla una buona prestazione ed ora si stupiscono della “cattiva” prestazione fatta contro il Bologna che è una squadra più forte del Frosinone???

    Questo lo trovo più difficile da capire di un milanista che per sdrammatizzare esulta anche ai gol degli avversari; almeno se non puoi giore, puoi metterci un pò di ironia e farti due risate… un pò amare per la verità.
    Brocchi se non si sentiva all’altezza del ruolo, non avrebbe dovuto accettare ma capisco che di fronte ad un ingaggio più allettante in pochi avrebbero saputo dire di no, per questo motivo le critiche se non raggiunge i risultati, le dovrà accettare.
    Comunque è troppo presto per tirare le somme sul suo operato e comunque ogni giocatore deve assumersi la responsabilità del suo mancato contributo alla squadra; in fondo se tutti lottano assieme per uno stesso obiettivo la squadra diventerebbe vincente indipendentemente dalle guida tecnica, perciò per ora il capo è Brocchi e se vogliono vincere i giocatori devono tutti seguire le direttive del tecnico anche quando pensano che non siano le scelte migliori, la testa dev’essere una ed ognuno deve fare la propria parte.

  6. Una cosa e’ sicura : Brocchi ci ha messo la faccia con sole sette patite assicurate ed una squadra che con la sconfitta col Sassuolo aveva mollato del tutto. Noi tifosi abbiamo il DOVERE di sostenerlo per tutte e sette la partite. E pure con affetto. Non vi pare?

    1. A me Vittorio la partita con i gobbi era sembrata una bella impennata d’orgoglio, che con un pizzico di buona sorte si sarebbe anche potuta concretizzare in una vittoria.
      Comunque quella gara aveva dato la netta sensazione che la finale, anche con qualche rientro importante, ce la saremmo potuta giocare.
      Oggi non vedo spiragli per un minimo di fiducia.
      …poi spero di essere smentito clamorosamente.

      PS: D’altronde, rievocando il cambio con Capello di 29 anni fa la sua vittoria fu quella di battere ai rigori nello spareggio uefa la Samp. Magari Brocchi batterà ai rigori la gobba… mai dire mai…

  7. Qua sfugge una cosa fondamentale: se Mihajlovic non faceva 2 punti in 5 gare non veniva cacciato.

I commenti sono disabilitati.