Milan – Frosinone 3-3: migliora il gioco, non il risultato

Se con il Verona la sconfitta ce la siamo meritata tutta al netto del rigore non concesso oggi col Frosinone c’è da recriminare e tanto. Il Milan esce da San Siro con la miglior partita degli ultimi mesi: 3 gol, un rigore sbagliato e due traverse ma ne esce male per colpa di tre errori individuali (due di Donnarumma, uno di Alex) dei migliori in questa stagione che permettono al Frosinone di strappare un punto immeritato checché ne dicano i nostri amici talebani. Onestamente non si può dire che il Milan meritasse la vittoria ma come abbiamo visto in settimana ultimamente di onestà ce n’è poca.

Il campo dice che abbiamo fatto 7 punti nelle ultime 9 partite. Inaccettabile con qualsiasi gestione tecnica. La sensazione era che si sia staccata la spina per volersi giocare tutto nella finale contro la Juventus ma la rimonta di oggi dà segnali abbastanza diversi perché una squadra che molla non arriva a quella rimonta quasi concretizzata con la traversa di Balotelli. Il risultato finale è purtroppo figlio del primo tempo in cui concediamo due gol su due tiri in porta dominando la seconda parte della ripresa ma non riuscendo a trovare la rete. Proprio il dover rimontare ci costringe ad alzarsi, da qua l’errore di Alex che porta al loro terzo gol.

In fase offensiva non ho nulla da rimproverare alla squadra oggi a differenza delle altre partite. Si conferma il buon impatto di Mauri sul campionato italiano anche se il suo cambio è stato insensato: per Menez avrebbe dovuto uscire un Montolivo che era visibilmente stanco (a proposito, totalmente vergognosi i fischi appena prendeva palla in un momento di rimonta – si fischia dopo il 90esimo). Per il resto Balotelli, rigore sbagliato a parte, è vivo e coinvolto nell’azione – sta giocando bene ma non segna ed è ancora presto per capire se meriti o meno la riconferma. Bacca stavolta ha segnato al quinto tiro in porta – si sapeva che non poteva fare sempre gol al primo.

La classifica è deficitaria: ci ha superato il Sassuolo e probabilmente causa scansata Inter alla 38esima arriveremo fuori dalla zona EL, quindi sarà un altro fallimento tecnico. Tecnico perché portiamo a casa tra andata e ritorno la miseria di 7 punti su 18 con Carpi, Frosinone e Verona: con gli altri 11 eri nella zona di competenza di questa rosa. Il problema è che ancora una volta troveremo alibi a questi giocatori dando le colpe ad altri. In questo senso per la prossima stagione (visto che ormai Brocchi per il 2016-17 ce lo siamo evitato – e potrebbe non essere un male) non vedrei male Marcello Lippi abituato in queste situazioni di campo e capace di navigare nella merda.

Ora ci aspetta un’altra settimana durissima di teatrini anche se difficilmente saranno peggiori di quelli accaduti questa settimana. E’ chiaro poi se che il clima che viene creato fuori dal campo esime dal risultato sportivo, che nel calcio è l’unica cosa che conta, chi va in campo poi fa questo con fasi in cui si alternano cose buone a cose meno buone. La squadra che va in campo purtroppo è figlia non solo delle scelte di allenatore e dirigenza, ma anche quelle di un tifo meno compatto a differenza di quello interista che in partite così fa la differenza. Se c’è chi preferisce guardare il Leicester o chi non aspetta altro che un gol subito per dire “ahahahah colpa di Sinisa” è questo ciò che ci meritiamo. Rimangono ora tre partite: Bologna, Roma e Juventus – quella che conterà veramente, a questo punto della stagione, sarà però solamente l’ultima.

MILAN – FROSINONE 3-3
MILAN: Donnarumma; Abate (73′ Antonelli), Alex, Romagnoli, De Sciglio; Kucka, Montolivo, Jose Mauri (78′ Menez); Honda; Bacca, Balotelli (64′ Luiz Adriano). A disposizione: Abbiati, Lopez, Calabria, Mexes, Simic, Zapata, Locatelli, Poli, Boateng. Allenatore: Cristian Brocchi
FROSINONE: Bardi; M.Ciofani, Russo, Ajeti, Crivello (67′ Pryyma); Paganini, Gori, Sammarco, Kragl (80′ Rosi); D.Ciofani, Dionisi (73′ Gucher). A disposizione: Zappino, Blanchard, Pavlovic, Frara, Carlini, Longo, Tonev. Allenatore: Roberto Stellone
Reti: 2′ Paganini, 44′ Kragl, 50′ Bacca, 55′ Dionisi, 74′ Antonelli, 90’+1′ Menez (Rig)
Ammoniti: Sammarco, Gori, Balotelli, Kucka, Kragl, Russo, Dionisi

28 commenti

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  1. Riposto il commento che ho fatto prima.
    E’ un game over dettato dalla società, dalla squadra, dagli episodi e anche dalla sfiga.
    Ma un GAME OVER.
    Se non vende è tutto da rifondare (cominciando dalla dirigenza). Se vende è tutto da rifondare ancor di più.
    Un altro anno su questa rotta non è neppure immaginabile.
    Berlusconi forse vorrebbe anche provarci per non uscire così, ma credo che in famiglia sia l’unico.
    Oggi comunque, come ho detto, anche il fato ha dato un segnale importante. Va colto.

    1. Mi spiace ma la società non può essere responsabile di 7 punti in 9 partite con due gestioni diverse. In campo non va la dirigenza vanno i giocatori, e stanno rendendo decisamente al di sotto.

      1. Arridaje! La società è sempre la prima responsabile: lo è quando è vincente e altrettanto lo è quando è perdente o fallimentare come in questi ultimi tre campionati. Funziona così in tutti i campi della vita, mica solo nel calcio.

        • sadyq il 1 Maggio 2016 alle 20:59

        La società è responsabile di 54 punti in 30 partite e della squadra costruita a cazzo di cane. Inutile dar la colpa agli allenatori!

        1. La società non è responsabile dei punti persi contro le piccole perché la rosa era più che sufficiente.

        2. Il Milan dei record, il Milan degli scudetti, delle Champions, delle intercontinentali, il Milan che tutti ammiravano non era il Milan di Sacchi o di Capello o, dopo, di Ancelotti, era il Milan della società di Berlusconi. Perchè Galliani, Braida, Leonardo, Sacchi, Capello, Ancelotti erano lì perchè Berlusconi li aveva scelti per essere lì. Non si può scindere questa verità che è assoluta. Un padrone o un capo di una società, finanche un Capo di Governo, rispondono nel bene e nel male dell’andamento di quell’azienda, di quella società, di quella Nazione.
          Caro Diavolo il mondo funziona così. Può non piacerti, ma funziona così.
          Se oggi il Milan ha 54 punti potrà anche essere colpa dell’allenatore, poi dei giocatori, poi di Galliani, ma alla fine il primo colpevole è Berlusconi.

  2. Chi stava seguendo il campionato Primavera dei ragazzi del Milan sapeva che Cristian Brocchi è questo e lo sta dimostrando anche alla guida della prima squadra. Il suo inizio di campionato giovanile è stato da brividi esattamente come questo scorcio di campionato che sta facendo disputare alla squadra maggiore. Non c’era tempo perché si potesse impostare decentemente una squadra che necessariamente ha dovuto far fronte a cambi di preparazione e di moduli. L’idiosincrasia tra Bacca e Balotelli e la lentezza di Montolivo non potevano e probabilmente non possono essere cambiate con una bacchetta magica da Cristian Brocchi. Ci scappano prestazioni come quella di oggi che fanno seguito a prestazioni più o meno uguali della Primavera dove al grande volume di gioco espresso ed allo stucchevole possesso palla sempre a favore del Milan si riscontravano, almeno inizialmente, risultati sempre negativi. La strada indicata dalla proprietà, che probabilmente non ha mai seguito le giovanili e segue molto parzialmente la prima squadra, è questa. I più pessimisti avevano pronosticato sette sconfitte della squadra di Cristian Brocchi. Invece sono arrivate una insperata vittoria a Genova, due pari con le ultime della classe ed una sconfitta con una squadra retrocessa nella serie inferiore. Fuori dall’Europa League? La proprietà non ci ha mai tenuto perché i preliminari di quella competizione impedirebbero i ricchi ingaggi che la società percepisce nelle tournée estive.

  3. E chi ci tiene? Tranne coloro che puntano su questa esclusione dalla coppa del nonno per fare i disfattisti non ci tiene nessuno. Io poi la aborro questo surrogato di coppa. Come aborro tutti i surrogati delle cose buone e belle.
    Contro il parere di molti amici che mi leggete io sono ottimista sul futuro. Sono contento di avere scansato il serbo per il,prossimo anno.
    Sono contento di questo tourbillon di giocatori che serve a capire quanto valgono tutti e quanto fosse idiota ed ingiusto il nepotismo del serbo. O con me o contro di me. E la rigida scelta fra i fedelissimi inamovibili titolari e le dileggiate in pubblico ” seconde scelte ” . Inaffidabili, diceva.,Hanno dimostrato che faccio bene a fidarmi solo di questi pochi grandi campioni, diceva. E bei gesti di calci nel culo a questo o a quello. Certo qualche bell’animo vendicativo e giustizialista inneggiava al fermo carattere del sergente . Peccato che abbiamo fatto cacare per un intero campionato con una squadra da quarto posto sicuro.
    Adesso tocca a Brocchi farci capire cosa possono fare di meglio tutti questi giocatori. E naturalmente anche lui stesso. Dobbiamo guardare in prospettiva per il prossimo futuro non per obiettivi a breve termine che non interessano al Milan. Mi aspetto di vedere giocare anche altri giocatori e sopratutti Locatelli. E vorrei vedere Menez con Balotelli e Bacca.

  4. Per inciso. Leggere stronzate capita. Ma che qualcuno ipotizzi il ritorno di Mihajlovic e’ davvero megagalattica!

    1. Non è più stronzata di chi faccia il nome di Pellegrini o Lippi.

      1. Infatti! Poi se parliamo di Lippi tutte le riserve fatte sul passato e sul colore del sangue di Sinisa sono paca cosa rispetto a questo Juventino del cazzo .

  5. Che si implori Fabio Capello e gli si dia il ruolo che ebbe Gianpiero Boniperti nella Juventus. Brocchi potrebbe restare allenatore a questo punto.

    • Marchese il 2 Maggio 2016 alle 01:59

    Sposo la tesi di Vittorio: pieni poteri tecnici e di mercato al Bisiaco.
    Giunti a questo punto, mio malgrado, mi converto (calcisticamente) a una dittatura illuminata.

    1. Miha piccolo Simeone non si può leggere.

    • yan il 2 Maggio 2016 alle 12:37

    Visto la partita, so di essere impopolare, ma a me ieri il Milan non è dispiaciuto affatto, l’ennesima traversa e un turno di riposto del nostro gigione hanno impedito di portare a casa i 3 punti. Sono d’accordo con Brocchi che una squadra malata sotto di 2 reti avrebbe preso un imbarcata, invece ieri i rossoneri hanno macinato gioco, occasioni da gol e Balotelli ha rischiato pure il controsorpasso. Devo dire che Borcchi ha avuto il coraggio di far esordire Jose Mauri, giocatore che magari a molti non piace, ma è molto dinamico, si propone molto e aggredisce sempre l’avversario.
    Con un tecnico duttile tatticamente e bravo a lavorare sulla testa dei giocatori il milan quest’anno poteva fare di più. Il vero rammarico è stato nel momento cruciale del campionato (quello contro il sassuolo), non avere tutti gli attaccati in forma, sia balotelli che menez erano fermi ai box da mesi, fossi stato in sinisa in un momento così di emergenza avrei puntato almeno a portare a casa il pareggio. Sarà per l’anno prossimo, ma secondo me, non c’è bisogno di cambiare tutta la rosa!

    1. Oh, finalmente qualcuno non prevenuto.

      1. E nessuno dice nulla sul capitano che non salta…..

        1. È uno schema. Trovo esagerato il massacro

    2. Infatti! Ma nessuno dice la verita’ per non turbare il ragazzino. Giusto! Ma sarebbe giusto anche non sparare su chi non ci colpa.

  6. Un PICCOLO Simeone il quale aveva creato un gruppo che respirava insieme. Peccato che fosse un gruppo di giocatori solo discreti, che conseguiva scarsi risultati altalenanti attraverso un gioco pressoche’ inguardabile. Per giunta lasciando tutti gli altri fuori dal gruppo e senza respirare. Posto che di un Piccolo Simeone ce ne sbattiamo la palle essendo nostro obiettivo cercar di somigliare al GRANDE MILAN , vorrei capire cosa vi e’ di arrischiato ed irragionevole volere verificare per tempo se si puo’ far di meglio . Il rischio di non partecipare alla coppa del nonno? Che se la sbattano ne culo questa misera lurida copia della Coppa Vera! Quella che ha visto trionfare il Milan ed il suo Presidente ! Forza Cristian Brocchi, fai il tuo lavoro e fottitene di critiche prevenute, amanti dei sergenti di ferro, rinnegati traditori che parlano male in TV del piatto dove hanno mangiato. Se arrivi in tempo a schierare una squadra che gioca al calcio contro la Juve bene. Se non ci arrivi sappi che nemmeno la coppetta italietta non e’ stata Mai un obiettivo dei tifosi milanisti. Battere la Juve si’ , ma la Jove vera non la possiamo battere adesso.

  7. Vedo che siamo abbastanza numerosi a pensarla nello stesso modo.

  8. Che dire?
    Ieri abbiamo rasentato la più grottesca delle farse.
    Bravi i ragazzi comunque a risalire da una tomba in cui si sono cacciati da soli.
    Non ho intenzione di riprendere una vecchia polemica in merito a meriti e demeriti degli allenatori.
    Mi sembra quasi tutto così ovvio e evidente.
    Infatti la mia speranza è che – senza prendere allenatori bravi a vincere con abuso di farmaci e arbitri chiusi negli spogliatoi – si prenda chiunque e poi, proprio non gli si vuole dare una mano, almeno non gli si scavi la fossa.
    Buli

  9. Forse quello che non è milanista sono io. Perché in questa piccola isola felice, mi sembra di essere l’unico che vede cose che la maggior parte di tifosi e non vedono.
    Qui se qualcuno, non importa se tifoso o ex-campione, parla male della nostra dirigenza, è uno sciocco, un venduto, in malafede, non riconoscente, che sputa nel piatto dove ha mangiato o addirittura infama la bandiera.
    Qualche nome? Maldini, Boban, Costacurta, Ambrosini, Seedorf. Tutti masnadieri che hanno girato la faccia alla società che li ha resi famosi…. o sono stati anche loro che hanno reso famosa questa società?
    Ieri comunque nel vedere queste scene mi sono venuti tanti brividi e anche tanti rimpianti
    http://video.gazzetta.it/omaggio-san-mames-maldini-si-commuove/c6951c78-1049-11e6-bc74-7b445076137c
    Compresa tanta rabbia per come quattro imbecilli della nostra curva l’hanno trattato, ma anche per come questa società l’ha emarginato e dimenticato.
    Se non siamo più quelli di prima è anche e soprattutto per questo. In società, vicino alla squadra, non c’è più nessuno di quegli uomini che l’hanno fatta grande con il loro impegno, il loro senso di appartenenza, il loro essere UOMINI prima ancora che calciatori.
    Qui c’è chi invoca Capello. Pensate davvero che Fabione possa tornare in rossonero, in queste condizioni? A dicembre, a una precisa domanda se potesse tornale al Milan, rispondeva “Sono troppo amico del presidente, la squadra ha poca qualità e in questo momento direi di no a un ritorno./em“.Qualcuno ha letto bene?

  10. Mihajlovic la fossa se la e’ scavata da solo.
    La mia riprovazione era per il solo Boban. Mai parlato di altri. Clarence, poi, e’ un gentiluomo.
    Ho suggerito di IMPLORARE e non di chiedere a Fabio Capello di venire al Milan. Se gli danno poteri incondizionati viene,eccome !

    1. E perchè per il solo Boban? Guarda che parlano tutti abbastanza male di questa società. E tutti più o meno tirano fuori le stesse cose per le quali criticare.
      Ma no. Non si vuole capire o si fa finta di non capire, o si hanno i paraocchi.

      PS: Mihajlovic la fossa se le scavata quando ha accettato il Milan.

      OT: questa sera comunque il calcio ha fatto diventare realtà una favola che pensavo non potesse esistere più. Felicità pura.

      1. Condivido la felicita’ per la favola di oggi. Ma in troppi state voltando le spalle a chi ci ha raccontato tante favole ieri. Mi sembra tutto cosi’ egoistico ed ignobile. Come quando si abbandona in ospizio un anziano nonno. Con molte aggravanti in piu’ .

  11. Lo riscrivo. Lo dico da anni a Berlusconi attraverso ogni sito che trovo pur sapendo che non leggera’ mai :
    PRESIDENTE SILVIO BERLUSCONI SE LEI MANDA A CASA TUTTI E SI AFFIDA A FABIO CAPELLO CON PIENI POTERI RISPARMIA TANTI DI QUEI SOLDI CHE NEMMENO I CINESI LE DARANNO MAI!

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