Sampdoria-Milan 2-2: la partita tattica

La trasferta era molto difficile, incontravamo una squadra in forma che in casa non ha mai perso. Nell’atteggiamento abbiamo fatto qualche passo avanti, infatti nella ripresa, troviamo la convinzione e forza per fare male alla Samp; d’altro canto del tutto sbagliato l’atteggiamento sul finire del primo, e nei primi minuti del secondo, perché prendere goal in quei momenti ti pregiudica psicologicamente.

Sulla carta iniziamo con il 4-3-3, ma si vede chiaramente che Bonaventura non ricopre il ruolo di mezz’ala sinistra bensì il trequartista centrale, muovendosi molto fra le linee avversarie. Questo ci permette nei minuti iniziali, di dare molto spazio a sinistra a Stephan che domina la corsia di sinistra; manca invece l’apporto di Honda a destra, che si isola insieme a Menez in attacco. Ritornando allo spostamento di Bonaventura sulla line della trequarti, si crea molto più equilibrio e coesione con il reparto avanzato, cosa che avevo evidenziato nel post partita di Milan-Palermo. Questo cambio di modulo viene evidenziato ancora di più nella ripresa, quando Inzaghi inserisce Torres togliendo Honda e non Menez, in modo da avere due veri esterni sulle corsie e una seconda punta come Menez alle spalle di Torres. L’ingresso di quest’ultimo da maggiore libertà ai tre dietro di lui, perchè spinge i centrali a marcarlo stretto, cosa che non avviene con una finta punta.

Nel complesso, dunque molto più compatti rispetto alle ultime uscite a centrocampo, ma non nel reparto arretrato. Inzaghi, almeno in questa occasione, ha un alibi: difesa totalmente rimaneggiata, con Mexes mai schierato in stagione (unica presenza nel trofeo Berlusconi) e Bonera schierato fuori posizione; e su di lui si concentrano i miei dubbi e in generale sul reparto arretrato, vero tallone d’Achille di questa squadra. Ho letto molto da ieri sera, e si continua a scrivere che Bonera gioca perchè amico di Inzaghi, non so quanto possano essere vere tale voci, ma il dubbio sorge spontaneo: hai due terzini sinistri in panchina, Armero e Albertazzi (anche se non di elevata caratura tecnica, ma terzini sinistri), e preferisce schierare un destro? Aumentano ancora di più i dubbi quando vedi i terminali offensivi avversari: Gabbiadini e Eder agilissimi nello stretto e abili palla al piede, e Okaka imprendibile in corsa a campo aperto. E infatti andiamo in difficoltà sempre negli uno contro uno, cosa che viene evidenziata vista la presenza di tre centrali nei quattro schierati in difesa.

Arriva nel momento migliore la sosta, in modo da preparare al meglio la sfida contro l’Inter e le successive, dato che avremo sfide importanti ad attenderci (Udinese, Napoli e Roma); sperando che Inzaghi colga al meglio l’occasione per ridare concertazione e voglia alla squadra; e non per ultimo, le marcature sui calci piazzati, altro grande limite della squadra.

I migliori:

  • El Shaarawy: ci auguriamo che sia la volta buona, e che un infortunio non si rimetta di nuovo in mezzo fra lui e la consacrazione.
  • Bonaventura: perno fondamentale all’interno del campo, più lo vedo giocare e più lo voglio nell’undici di partenza.

I peggiori:

  • Bonera: prestazione deludente, ogni volta che viene puntato ricorre al fallo; atteggiamento non da giocatore di esperienza.
  • Menez: fa vedere troppo poco per le potenzialità che ha, tende sempre a fare tutto da solo e dunque a non farsi aiutare dai compagni.

3 commenti

  1. Dal puto di vista tattico direi un bel passo in dietro ripetto alla partita di mercoledì e una mezzo passo avanti rispetto alle ultime uscite.

    Menez rischia veramente di rendere vana ogni discussione sulla tattica perchè se la seconda punta gioca per i fatti suoi senza accorgersi dei movimenti della prima rende nulla l’ idea dell’ allenatore.

    Allora il discorso è semplice. O menez imoara a passare la palla e soprattutto al momento del movimento del compagno o può starsene in panchina. Al calcio si gioca in 11 non in 1

  2. Concordo con te.

  3. Allora : penso che un po’ tutti pensiamo che i giocatori di vero talento e di esperienza in grandi squadre sono pochi nel Milan attuale e se vogliamo raggiungere il traguardo dei primi tre posti non possiamo privarci del loro apporto .
    Quindi vanno fatti giocare insieme tutte le volte che sono disponibili .Secondo me sono :
    Diego Lopez ,
    Alex , Mexes , Rami
    De Jong , Van Ginkell , Essien Honda , Bonaventura .
    Fernando Torres , Menez
    E vanno consiterati prime riserve da ALTERNARE senza lasciarli ammuffire in panchina : Poli , De Sciglio ! El Shaaravi , Saponarai , Muntari , Zapata , Pazzini. Mastour , Armero , Agazzi , Abbiati .
    Sono diciannove o venti e bastano ed avanzano il resto fra pensione e cessione.
    Mi ripeto , ma un bel 3/5/2 li sistama tutti, titolari e sostituti ruolo per ruolo se no si fa confusione .
    Lopez ,
    Rami , Alex , Mexes .
    Honda , Van Ginkel , De Jong , Bonaventura , El Shaaravi ( esatto )
    Torres ,Menez
    Perche’ no ?
    Honda , Van Ginkel , De Jong ,

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