Mezzo pieno o mezzo vuoto?

Oggi non ci siamo divertiti, ma bisogna ammettere che ci siamo comportati da grande squadra. Primi 20′ sottotono e sottoritmo, una volta che ci siamo svegliati abbiamo impiegato poche azioni per trovare la via del gol. In undici minuti abbiamo aperto e chiuso una partita che poteva diventare ben più ostica. Mi piace il cinismo delle ultime giornate, lo avevamo perso qualche settimana fa e di conseguenza avevamo perso dei punti che a pensarci oggi ti mangi le mani. Il secondo tempo è iniziato come il primo, troppo lenti e troppo bassi. Un difetto che abbiamo notato più volte: bisogna continuare a giocare anche quando si è in vantaggio, specie se alla fine manca ancora parecchio. Ma come l’Atalanta ha riaperto il match, noi siamo tornati a giocare e nel giro di cinque minuti abbiamo ristabilito il doppio vantaggio con la ribattuta di Borriello sul rigore sbagliato da Dinho. Alla fine va bene così.

Tra i migliori di oggi ci metto i soliti: Ambrosini, Pato e Ronaldinho, mai visto uno che riesce a creare pericoli ad ogni pallone toccato. Tirata d’orecchie per il terzo rigore sbagliato, adesso basta. In ripresa (dopo le ultime uscite non al suo livello)  Sandro Nesta e sottolineamo l’ennesima buona prova di Abbiati. In ombra Borriello che però finalmente segna un gol da centravanti di razza, un gol alla Trezeguet, alla Milito. Non mi è piaciuto David Beckham e devo dire che è quasi una costante dal suo ritorno a Milano. Per carità, fa il suo onesto compitino, ma il Becks dello scorso anno era ben altra cosa. Bocciato Gattuso che enta sul 3-1 e si fa ammonire. Diffidato, salterà la trasferta a Roma (ce ne faremo una ragione).

Prendiamo due punti alla Roma e siamo a +13 sulla quinta, dovrei essere più contento. E invece tutto sommato ho un po’ di amaro in bocca. Oggi era l’occasione giusta per piombare sulle spalle dei cugini eppure hanno vinto ancora, sebbene giocassero su un campo difficile e senza parecchi titolari. Da qui in avanti ci attende un calendario non facile, non ho mai creduto alla Scudetto, ora sto anche smettendo di sognarlo.

Ma la notizia peggiore è senza dubbio lo stop di Pato. Le immagini viste in tv col ragazzo che si accascia a terra sofferente non lasciano affatto tranquilli. Problema muscolare, per un giocatore rientrato da poco e che ha già patito diversi infortuni di quel tipo. Si teme un lungo stop, sperando che almeno non si tratti di uno strappo. Perdiamo un giocatore fondamentale senza dubbio, sempre a segno dal suo rientro con l’Udinese. Perdiamo il giocatore che poteva mettere in crisi lo United. A questo punto io me la andrei a giocare con Huntelaar e Borriello contemporaneamente, continuando a buttare palloni in mezzo. Torniamo a Pato: speriamo in bene, ma c’è poco da stare allegri, soprattutto perchè ora è nelle mani di MilanLab. La vittoria ci è costata molto cara.

Guarisci presto, Papero!

 

Più nulla da perdere

https://i0.wp.com/www.aimc.eu/public/immaginiaimc/clubs/240179//logo%20milan-atalanta%20%20%20web%201%20foto.jpg?resize=302%2C178Adesso possiamo dirlo. Dopo il gol di Pato che ci ha portati a +10 sulla Juventus, per cercare la quale in classifica a Milanello è stato assunto un sommozzatore, comincia un campionato di 13 partite, 13 finali per la lotta scudetto.

Alcune precisazioni: è vero, non siamo mai stati così vicino a quelli là da dopo calciopoli in questo periodo di stagione, periodo nel quale loro tendono a perdere punti e tolti gli scontri diretti abbiamo fatto due punti in più di loro nel campionato. Ma non dimentichiamo la cosa fondamentale: questa lotta a noi non costa nulla. Per come si era messa la stagione siamo soddisfatti anche del secondo posto. Chi deve vincere assolutamente lo scudetto (e potrebbe non bastare), chi sta pagando 38,6 milioni di Euro per ogni punto di vantaggio su di noi sono loro. La pressione è tutta dalla loro parte. Noi non abbiamo nulla da perdere.

Vediamo ora la prima di queste finali. Si gioca a San Siro, contro l’Atalanta, in una domenica caratterizzata dal blocco del traffico (che ovviamente fa parte del complotto, giocando l’Inter fuori casa) mi aspetto lo stadio quasi pieno. L’anno scorso fu l’ultima grande partita di Inzaghi, che segnò una tripletta in una partita in cui Dinho fece vedere buone cose. Non come questa stagione, ovviamente. Ma fu una vittoria dopo la gara del 2007/08 con una serie di errori arbitrali che la parola ‘complotto’ è ridicola e dopo quella del 2006/07 vinta a fatica. Gara facile ma da non sottovalutare insomma. Prima di andare all’Olimpico è una giornata che sulla carta dovrebbe essere a nostro favore.

Passiamo all’aspetto tattico, si dovrebbe rivedere Beckham, non nel ruolo di gennaio ma come sostituto di Flamini a Centrocampo, confermati Pirlo (bene) e Gattuso (meno bene). Ovviamente confermato Abbiati in porta (benissimo) e là davanti il trio delle meraviglie Pato – Dinho – Borriello. Dinho come al solito sarà la chiave. Anche a Firenze, triplicato ogni possesso palla ma ci metteva sempre la sua giocata. E anche lì sono arrivati i 2 assist. Ormai, a Barcellona lo rimpiangono….

3 punti da fare. Magari come le ultime 2 volte. Sapete che bello vederli gridare al complotto un’altra settimana?

Milan: 4-3-3 12 Abbiati; 20 Abate, 13 Nesta, 33 Thiago Silva, 25 Bonera; 32 Beckham, 21 Pirlo, 8 Gattuso; 7 Pato, 22 Borriello, 80 Ronaldinho

Atalanta: 4-4-1-1 1 Consigli; 4 Capelli, 2 Talamonti, 5 Manfredini, 6 Bellini; 79 Ferreira Pinto, 22 Padoin, 15 De Ascentis, 20 Valdes; 72 Doni; 90 Tiribocchi

Turnover

Dal sito del Milan, pubblicato ieri: Luca Antonini ha ripreso a lavorare sul campo: oggi ha svolto un lavoro specifico basato sulla corsa. Lunedì effettuerà un ulteriore visita di controllo per stabilire i tempi del rientro in squadra.
Massimo Ambrosini questa mattina ha lavorato a parte, domani il giocatore riprenderà a lavorare con il gruppo.
Clarence Seedorf è rientrato oggi a Milanello, nei prossimi giorni effettuerà ulteriori controlli radiografici per stabilire i tempi della ripresa agonistica.
Oguchi Onyewu è tornato questa mattina a Milanello dove, nei prossimi giorni, riprenderà il lavoro di riabilitazione.
Mancini e Zambrotta sono tornati a disposizione di mister Leonardo.

In pratica, gli infortunati sono quasi tutti recuperati, finalmente. Mancano solo Seedorf e Antonini, che dovrebbero rientrare al massimo tra due settimane.

DIFESA: il rientro di Oddo e Zambrotta è fondamentale, perchè permette di dare fiato ad Abate che stava tirando troppo la carretta, e tra l’altro secondo me non è un giocatore che può fare il titolare fisso, non ha le qualità adatte. Non concordo con chi afferma che Oddo e Zambrotta siano dannosi per la squadra: tutti guardano solo le ultime settimane, ma facciamo uno sforzo e ricordiamoci del periodo che va da ottobre a dicembre, forse il periodo migliore del Milan in questa stagione. I due terzini erano loro, mentre Abate giocava poco e Antonini praticamente non esisteva. Non diamo giudizi affrettati, Abate è giovane e non può essere sempre titolare, ha commesso parecchi errori (normale, è inesperto).
Nesta e ThiagoSilva sono sempre intoccabili, ma nel caso mancasse uno di loro Bonera (utile anche a destra) ci permetterà di vivere la partita con più serenità. Favalli è in più, da utilizzare in caso di totale emergenza (come sarebbe dovuto essere fin dall’inizio della stagione).

CENTROCAMPO: Inutile continuare a dirlo: Gattuso e Pirlo insieme non possono giocare, uno di loro (meglio il primo) dovrebbe stare in panchina e lasciare il posto a Flamini, ma Leonardo la pensa diversamente. Beckham è una buona alternativa, ma abbiamo visto che se utilizzato troppo crolla (e ci mancherebbe data l’età). Nel caso ci sarebbe Jankulowsky, che NON E’ UN TERZINO, ma come centrocampista può rendersi utile. Io domenica, viste le assenze di Ambrosini (probabile) e Flamini (sicura), lo metterei in campo dall’inizio. Seedorf sappiamo bene che appena tornerà disponibile giocherà più o meno sempre, se in palla sarà una carta in più.

ATTACCO: Huntelaar è forte, niente da dire. Mi aveva deluso molto, avevo proposto la sua cessione a gennaio, ma a lungo andare sta avendo ragione lui. Ha una media gol pazzesca, ci ha risolto alcune partite. Ma il titolare rimane Borriello, anche per il tipo di gioco che ha la squadra. Sugli esterni Pato e Ronaldinho non si toccano, ma al posto di Pato io ogni tanto, a partita in corso, Mancini lo proverei, almeno per vedere se c’è la minima possibilità che torni quello della Roma. Inzaghi se ne deve fare una ragione, Adiyah lo valuteremo il prossimo anno.

Una volta per tutte

Chi mi conosce da un po’ sa che personalmente non amo affatto parlare di arbitri. Ritengo che il calcio sia qualcosa di molto bello e a furia di parlare di torti, favori, complotti, si finisca per rovinarlo. Molto meglio parlare di tattica, delle giocate di questo o quel giocatore, degli errori e delle prodezze. Il più delle volte nemmeno so chi sia l’arbitro che ci attende per la partita, non mi interessa. E che sia uno o un altro poco mi cambia, anzi direi proprio che non me ne frega niente.

Sono anche convinto di un’altra cosa: che nell’arco di una competizione l’influenza delle giacchette nere (o gialle o fucsia…) sia in fin dei conti minima. Questo accade nella stragrande maggioranza dei casi. Torti e favori finiscono per compensarsi, a vincere è la squadra che più lo merita. E se non è così (penso soprattutto alla Champions e alle competizioni “brevi” dove in effetti un errore può essere decisivo) fa niente, l’errore dell’arbitro conta nè più nè meno di quello di un allenatore, di un attaccante, di un difensore. Sono esseri umani, quindi possono sbagliare.

Detto ciò, ammetto che nelle ultime settimane mi sono lasciato un po’ prendere da certi tipi di discussione. L’argomento-arbitri va molto di moda di questo periodo, non c’è dubbio. Sono caduto nella trappola di Mourinho e dei suoi seguaci, di coloro che vedono chissà quale complotto alle loro spalle. Ma per piacere!

E’ vero, veniamo da due partite in cui ai nostri avversari sono stati negati due rigori netti (perchè è così), ma se torniamo indietro di qualche settimana siamo noi a poterci lamentare per un rigore non concesso con il Livorno e un altro evidente contro il Bologna. Ma non è questo il punto. Ieri sera c’era un rigore clamoroso (e forse anche un altro) per il Chelsea di Ancelotti (e non una parola sui giornali), settimana scorsa la Fiorentina è stata derubata in terra tedesca, la Francia è al Mondiale grazie alla mano di Henry, lo scorso maggio a Roma avrebbe dovuto esserci il Chelsea in finale di Champions, non il Barça. Potrei andare avanti all’infinito. Questo per dire che gli errori ci sono, in Italia, in Europa e nel Mondo, gli arbitri sbagliano e continueranno a farlo. Perché è normale che sia così.

Quello che mi sento di dire è che d’ora innanzi cercherò di parlare il meno possibile dei fischietti, lascio ad altri il “compito” di insinuare complotti e movimenti del “Palazzo“, facciano pure e magari portino qualche prova. Fino a quel punto vale tutto e il contrario di tutto. Io me ne tiro fuori, non mi piace. Anzi, addirittura mi infastidisce che il primo pensiero dopo una partita sia rivolto a come sono stati giudicati gli episodi. Dico solo una cosa: trovo ridicole le manie di persecuzione e il comportamento tenuto ultimamente da Mourinho (spalleggiato da tutta la società e dalla quasi totalità dei tifosi, ipnotizzati da questo imbonitore da quattro soldi). E’ un comportamento che fa male al calcio (quello vero) e che non penso possa portargli grossi vantaggi, tutt’altro… A volte penso che si stia impegnando per far sì che veramente qualcuno (ma chi? non saprei) gliela faccia pagare. E credo anche che a molti interisti farebbe più piacere scoprire un ipotetico complotto, che vincere lo Scudo.

Piacevolmente sorpreso, ma…

Siamo a – 4 dall’Inter e abbiamo dieci punti di vantaggio sulla quarta. Un risultato del genere era totalmente insperato a inizio stagione. C’è chi diceva che eravamo da zona retrocessione e chi affermava che al massimo avremmo potuto puntare alla zona Uefa. Io ho sempre detto che la rosa era da terzo posto e che il livello della rosa di quest’anno era come minimo uguale a quello della scorsa stagione, nonostante fosse stato venduto il giocatore più rappresentativo e nonostante avessimo un allenatore mediocre. Bene, oggi confermo tutto quello che dissi a settembre, e sono davvero sorpreso (piacevolmente) di vedere il Milan (meritatamente) secondo in classifica.
Solo alcune note negative:

Gattuso è finito.
Pirlo gioca bene una partita ogni tre.
Jankulowsky sta tornando a fare il terzino, e questo è preoccupante. Contro il Bari ha commesso in pochi minuti una serie di errori clamorosi che stavano per far tornare in partita i pugliesi, ieri dopo il suo ingresso in campo la Fiorentina ha iniziato ad attaccare solo sulla destra, e Marchionni è diventato il migliore in campo!

Leonardo, ricorda che abbiamo giocatori vecchi e logori, il turnover è necessario. E ricordati che Jankulowsky NON E’ UN TERZINO!

Come d’incanto… PATO!

http://quotescommessecalcio.files.wordpress.com/2008/10/pato-milan2.jpg?resize=272%2C204Stavo già per parlare di una prestazione deludente della squadra, che si fa dominare da una Fiorentina che forse gioca una partita perfetta. Un po’ strana la dinamica del gol di Gilardino, ma ci sta. Ci avevano messo sotto. Come al solito non sappiamo giocare a ritmi e pressing alto.

Poi a un certo punto la luce. E’ come Milan – Roma. Nell’intervallo cambia qualcosa. Cominciamo ad attaccare ma non troviamo il gol. Quando tutto sembra avviarsi verso la vittoria della Viola, ci pensa Klaas. Ex-Bidone. Sesto gol in campionato. Il triplo di mr. Trivela da quando è in Italia. Ma non basta, nonostante la Fiorentina si riprenda dopo il gol ci vuole qualcosa. Io per il pari non firmo. Nonostante tutto. E Pato non delude. Colpisce. Là dove altri avrebbero mollato.  E’ un 2-1 in una partita giocata malissimo. Ma sono questi i risultati che fanno morale e che servono per guardare in alto. A questo punto, il posto Champions dovrebbe essere cosa fatta. Si può guardare più su.

Bravissimo Rosetti. Non per caso la terna che ci rappresenterà ai mondiali. Sul fallo Thiago Silva – Montolivo da il vantaggio. Non è un rigore, ma un tiro di Kerrison centrale, parato da un Abbiati mostruoso. Se se lo giocano male non è colpa nostra. Il regolamento non prevede che si possa tornare indietro. Un arbitro meno esperto avrebbe dato un rigore inesistente (Montolivo si tuffa come Barreto domenica) alla Viola.

E ora tutti davanti alla TV. Una bella serata può diventare bellissima. Forza Carletto!

Per la Champions e basta

Ore 18.30, stadio Artemio Franchi. Si recupera la 17^ giornata del girone d’andata, finalmente ci toglieremo di dosso quell’asterisco che da un paio di mesi ci perseguita in classifica. La partita di stasera darà una risposta importante, niente più “potenzialmente“. Secondi o terzi, meno quattro o addio sogno scudetto. Che noia, ancora ‘sto scudetto? Io non ci credo, non lo dico per scaramanzia, semplicemente è così. Non mi dispiacerebbe tuttavia mettere ulteriore pressione e innervosire ancora di più gli animi di gente che sabato sera ha dimostrato di essere sull’orlo di una crisi di nervi. Ecco, il nostro ruolo potrebbe essere questo: i rompicoglioni.

Ma tutto ciò è assolutamente secondario, l’obiettivo principale è l’entrata in Champions tra i primi tre. Negli ultimi anni le sfide con la Viola sono state praticamente degli spareggi per la Coppa. Quest’anno la squadra di Prandelli se la passa poco bene, sono a -7 dal quarto posto (potenzialmente -4). Nonostante tutto però credo che chi li precede in classifica sia destinato a perdere punti e posizioni nelle prossime gare. Dunque per la prossima Champions rimangono tre posti e quattro squadre (noi, la Juve, la Roma e i Viola). Ecco perchè una vittoria stasera sarebbe fondamentale per mettere al sicuro uno dei primi quattro (possibilmente tre) posti in classifica.

MILAN: siamo un bel gruppo, la trasferta di Bari l’ha dimostrato. Siamo tornati ad essere uniti, compatti e abbiamo voglia di fare bene, finalmente il morale è di nuovo alto. Si va verso la conferma degli 11 di Bari, quindi con Abbiati titolare, Gattuso preferito a Beckham per dare più sostanza e Borriello in attacco, rientrato il piccolo problema al polpaccio. Unico dubbio sulla fascia sinistra dove Bonera, sempre in campo nelle ultime uscite, potrebbe lasciare il posto a Jankulovski. Personalmente aspetterei la gara interna con l’Atalanta per fare un po’ di turn-over.

GLI AVVERSARI: partita delicata per non perdere il treno della Champions. Dopo un momento delicato è tornato il sereno a Firenze dopo la (contestata) vittoria casalinga con il Livorno. Il punto interrogativo riguarda la tenuta della squadra di Prandelli in tante e importanti partite ravvicinate. Il modulo sarà il solito 4-2-3-1, Gilardino unica punta sostenuto da Marchionni, Jovetic e Vargas. Anche il resto della formazione dovrebbe essere confermato rispetto a domenica scorsa. Unico dubbio a centrocampo dove Cristiano Zanetti potrebbe tornare a giocare dal primo minuto dopo il lungo infortunio.

PRECEDENTI: campo ostico quello del Franchi dove Milan e Fiorentina si sono scontrate sessantanove volte. 21 vittorie e 29 sconfitte per i Rossoneri. L’anno scorso si giocò all’ultima di campionato, risultato finale 2-0 per il Milan. Una partita storica nel suo piccolo. Infatti ci fu la prima apparizione stagionale di Sandro Nesta, l’inizio del ritorno. E soprattutto fu l’ultima partita al Milan di Kakà, Paolo Maldini e Carlo Ancelotti, la fine di un ciclo. Già, Carlo Ancelotti che stasera torna a San Siro…ma questo è un altro discorso…

LE PROBABILI FORMAZIONI DI FIORENTINA-MILAN:

FIORENTINA (4-3-2-1): 1 Frey , 29 De Silvestri , 2 Kroldrup , 14 Natali , 23 Pasqual , 15 Zanetti , 18 Montolivo , 6 Vargas , 32 Marchionni , 8 Jovetic , 11 Gilardino (35 Avramov , 16 Felipe , 25 Comotto , 4 Donadel , 28 Bolatti , 22 Ljajic , 39 Keirrison) All. Prandelli

MILAN (4-3-3): 12 Abbiati , 20 Abate , 13 Nesta , 33 Thiago Silva , 18 Jankulovski , 8 Gattuso , 21 Pirlo , 23 Ambrosini , 7 Pato , 22 Borriello , 80 Ronaldinho (1 Dida , 25 Bonera , 19 Favalli , 32 Beckham , 16 Flamini , 11 Huntelaar , 9 Inzaghi) All. Leonardo

LE PROBABILI FORMAZIONI DI FIORENTINA-MILAN:

FIORENTINA (4-3-2-1): 1 Frey , 29 De Silvestri , 2 Kroldrup , 14 Natali , 23 Pasqual , 15 Zanetti , 18 Montolivo , 6 Vargas , 32 Marchionni , 8 Jovetic , 11 Gilardino (35 Avramov , 16 Felipe , 25 Comotto , 4 Donadel , 28 Bolatti , 22 Ljajic , 39 Keirrison) All. Prandelli

MILAN (4-3-3): 12 Abbiati , 20 Abate , 13 Nesta , 33 Thiago Silva , 18 Jankulovski , 8 Gattuso , 21 Pirlo , 23 Ambrosini , 7 Pato , 22 Borriello , 80 Ronaldinho (1 Dida , 25 Bonera , 19 Favalli , 32 Beckham , 16 Flamini , 11 Huntelaar , 9 Inzaghi) All. Leonardo

E’ tornato quello di Barcellona

Secondo me nell’ultima settimana Ronaldinho è tornato il grandissimo giocatore che era al Barcellona. Che il brasiliano fosse in netta crescita rispetto all’anno scorso ce n’eravamo accorti eccome da ottobre, visto che già da allora era diventato indispensabile per questa squadra. Ma fino a poco tempo fa Dinho giocava bene, sfornando assist ma senza saltare con continuità l’uomo e non convincendo mai al 100 %, mentre nelle partite con Udinese, Manchester e Bari è stato un fenomeno, un giocatore universale, un vero trascinatore.

Giudicare un giocatore per tre partite è ovviamente sbagliato, e allora consideriamo questo ragazzo per quello che ha fatto per adesso. Una decina di assist, 9 gol.  Non è una punta, eppure è il capocannoniere della squadra insieme a Pato, ha le stesse reti di bomber di razza come Di Vaio e Maccarone. Inoltre ha collezionato 23 presenze, quasi tutte dall’inizio, a dimostrazione della sua continuità, e si è guadagnato la fiducia di allenatore e compagni, cosa che l’anno scorso non era accaduta viste le numerose partite in cui partì dalla panchina.

Penso che Ronaldinho quest’anno possa essere considerato il giocatore più decisivo dell’intero campionato. Nessuno in serie A ha influito in positivo sull’andamento della sua squadra come lui.

E ora Moratti telefona in FIGC

Anche una telefonata di Massimo Moratti a Giancarlo Abete, nel fine settimana del nervosismo sulle decisioni arbitrali. All’indomani del pari con tre espulsi e la plateale contestazione di Mourinho in Inter-Samp, il massimo dirigente del club nerazzurro ha voluto avere un colloquio con il presidente della Federcalcio, per una “riflessione” – secondo quanto filtra da ambienti della Federcalcio – sulla serata di ieri. Già nell’immediato dopo partita, Moratti aveva imposto il silenzio stampa a tecnico e giocatori, nel tentativo di svelenire il clima.
Repubblica.it

Ecco l’effetto: dopo due campionati e mezzo viene applicato all’Inter lo stesso regolamento delle altre 19 squadre partecipanti al Campionato di Serie A. Moratti non ci sta: da Piangina va subito in lega. Ma non vi ricorda nulla? Proprio nulla?

Ve la rinfresco io la memoria: Siena – Milan 2-1 17 aprile 2005. Si gioca contro la squadra satellite della Juventus (o per meglio dire Rubentus). Al 10′ gol regolare annullato a Shevchenko. Verrà fuori una telefonata tra Mazzini e Giraudo Il primo «al fine di esaltare – scrivono i pm – la capacità e la potenza del gruppo ricorda all’interlocutore il lavoro «eccezionale» fatto da Bergamo per la partita Siena-Milan. Ed è qui che scatta Meani. Tre giorni dopo c’è Milan – Chievo. Galliani è furioso. Come Moratti dopo sabato sera. Anche lui come Moratti, nella persona di Meani, telefona ai vertici della FIGC. E’ qui che c’è la telefonata Meani – Mazzini quella su cui si basta tutto il teorema accusatorio di Farsopoli riguardo l’A.C. Milan: «Che c…, che c…, io questo proprio non lo voglio no, questo non lo voglio, non l’ho mai chiesto né voluto, questo è uno…oltretutto adesso mi dice di stare molto attenti, eh, di non sbagliare perché Galliani è furibondo, perché figurati. Quindi digli di stare molto attenti da qui…alla fine del campionato». Ripete il concetto più volte (sottolineano i pm) poi aggiunge: «…comunque Gennaro è furibondo, ri..riporta da adesso in poi di non sbagliare più un c… perché è furibondo, quindi anche mercoledì cercate di mandare due intelligenti».

Per questa telefonata la società A.C. Milan ha ingiustamente preso 38 punti di penalizzazione e perso due scudetti.

Allora, per favore, fateci capire chi può telefonare in FIGC per lamentarsi degli arbitri e chi no

Compitino

La differenza tra quello che eravamo e quello che siamo, è espressa tutta nella differenza tra questa partita e quella di cinque mesi fa con lo stesso avversario a San Siro. Già, lo spauracchio Bari, l’ammazzagrandi, è stato dominato dal 1′ al 90′. A Ventura non è restato altro che recriminare (con una bella dose di faccia tosta) per il fallo di Bonera sul tuffatore Barreto giustamente non punito con la massima punizione poiché il Brasiliano accentua notevolmente la caduta (esattamente come è accaduto per T.Silva-Menez in Milan-Roma e per T.Silva-Pandev nel derby): rigori così, almeno contro di noi, non sono mai stati concessi. Quello l’unico spunto di un Bari che ha subito l’avversario nei primi 45 minuti e che abbiamo affondato nella ripresa nel loro momento migliore. 0-2. Secco, meritato e senza appello. Sesta vittoria esterna, fuori casa siamo la miglior squadra del campionato.

Ma è stata anche la partita che ha evidenziato che c’è una spaccatura, netta: siamo rimasti soli. Da una parte Leonardo e i giocatori, dall’altra la società. La faccia, strana e inusuale, di Galliani in tribuna l’abbiamo vista tutti. E’ quasi sembrato che questa vittoria gli dispiacesse. E se Berlusconi non ce l’avesse avuta con Leonardo in settimana ma con lo Zio Fester?

Già Leonardo, è riuscito a ricreare un gruppo, un gruppo come il nostro che nessun’altra squadra di serie A pare avere. L’ha detto chiaramente Leonardo nel post-partita: sono giocatori che hanno vinto tutto, che potevano anche farsi da parte e che invece vogliono continuare a dare il massimo. Ma questa volta ci mette del suo. Azzecca tutte le scelte: in primis il portiere. Finalmente Abbiati: la faccia di Dida dopo che ha parato il rigore è semplicemente stupenda, peccato che sia stato messo in panchina con una gara di ritardo. Ora la classifica sorride: +7 sul quarto posto, va già bene così. Mercoledì c’è la possibilità di prendere tre punti che a questo punto diventano “bonus” a tutti gli effetti. Si potrebbe anche andare a -4 da quelli là, che ora tornano ad avere paura, anche perché i derby sono finiti. Ma non ci penso. Va già bene così.

Pagelle:

Abbiati: 7,5. Da sicurezza. Quella che ci è sempre mancata quando in porta c’era la saponetta. Clean Sheet, come, si direbbe in Inghilterra, ovvero ZERU gol subiti. E alla fine ci mette la perla con quella parata su Dida. Ma dove sei stato tutto questo tempo? Saracinesca.

Abate: 6+. Rivedibile in alcune occasioni, ma finalmente si vede quello che un terzino deve fare, inserimenti e saltare l’uomo. Da appoggio sulla fascia destra, può essere il terzino del futuro? Instancabile

Nesta: 6,5. Dopo il liscio contro il Manchester si riscatta rimanendo in campo 90 minuti e infondendo sicurezza alla difesa. Monolite

Thiago Silva: 7. Altra ottima partita del Brasiliano. Si parla tanto di acquisti non fatti dalla società. Mai di quelli buoni, e lui si è confermato uno di questi. Certezza.

Bonera: 5,5. Sebbene sia il uno dei suoi ruoli a me da terzino non convince. Rischia il rigore, prende una ammonizione stupida subito dopo e nel secondo tempo rischia il rosso per una leggerezza. Calmati, non siamo all’Inter. Rivedibile.

Jankulovski: 7. Strano, eppure sul secondo gol del Milan c’è il suo zampino. Si è inserito, avanzando più come laterale di centrocampo che come laterale di difesa. Eppure mi è piaciuto. Strano. Avatar?

Gattuso: 6. Polmoni e lotta a centrocampo. Quando Rino gioca così va tutto bene. Instancabile.

Pirlo: 5. A centrocampo tiene troppo spesso palla rallentando la manovra, rischia anche di perderla. Continua a battere calci piazzati alla cazzo di cane (si può dire? vabbè ormai l’ho scritto…). Da pensione.

Ambrosini: 7. Da capitano. Cuore e anima del centrocampo. Stagione stupenda fino a questo momento. Da contemporaneamente corsa e qualità. Sinceramente, tra lui e Candreva come si fa a portare il secondo in Sudafrica? Doberman

Pato: 6. Non mi è piaciuto. E nonostante tutto ha segnato e ha corso in difesa sacrificandosi per la squadra. Resta una ingenuità sul rigore e troppi dribbling tentati. Ma finchè continua a metterne 1 a partita ha ragione lui. Fenomeno

Borriello: 7. Altro gol da fenomeno. Solo un pazzo può pensare di fare un gol del genere colpendo la palla di prima. Lui ne ha fatti già tre. E’ la stagione del riscatto che conferma che può giocare ad alti livelli. Altro che Cassano. Lippi, per il Sudafrica facci un pensierino. A differenza di altri, lui, è italiano al 100%. Ariete

Ronaldinho: 9. Non segna ma come al solito ci mette il naso in entrambi i gol. Oggi però qualcosa in più. Come sempre, ad ogni partita, rispetto alla precedente. Torna in difesa a pressare, corre per 90 minuti, salta l’uomo con successo, non perde mai palla. La stampa di regime non può dirlo a chiare lettere: sì, il mago di Barcellona è tornato. Meraviglia

Gava: 8. Non era facile arbitrare con la pressione del pubblico e di quanto successo sabato sera. Eppure riesce a non sbagliare nulla. Quindi ora lo special one criticherà anche lui.

Leonardo: 9. Le partite dopo la Champions League non sono mai facili per la stanchezza. Inoltre c’era da vedere come la squadra avrebbe assorbito la mazzata psicologica della sconfitta di martedì. Direi che è andata bene. Molto del merito è suo. Continuo a dire che a noi più che un allenatore serve uno psicologo. Forse ha iniziato a farlo, visto che si sono visti finalmente 90 minuti di corsa. Ammiraglio

3 punti in saccoccia

Nel pronostico, mi sono avvicinato. Ho iniziato a guardare la partita con la convinzione che il risultato sarebbe stato un 1-2 (vittoria del Milan). Per fortuna, quello che è mancato è il gol del Bari. Iniziamo prevenendoci dai rosiconi: sullo 0-0 c’era un rigore per il Bari, va bene. E avrebbe cambiato la partita. Ma non penso più di tanto.

 I ragazzi di Leonardo hanno avuto molta fortuna ad affrontare l’undici di Ventura, che dopo le due sconfitte consecutive è parso svogliato e rassegnato. Migliore del Bari Belmonte, che è riuscito qualche volta persino a neutralizzare Ronaldinho, peggiore l’impalpabile Alvarez. Centrocampo inconcludente, quindi.

Discorso non troppo diverso per il Milan, in cui il centrocampo è stato abbastanza in ombra, ma ben supportato dagli altri reparti. Difficile trovare un peggiore (Gattuso?) mentre la palma di migliore in campo dev’essere data ex-aequo a Borriello e Pato. Ma, a parte la partita, una cosa è certa: i tifosi del Bari hanno ancora una volta dato una grande lezione di attaccamento alla maglia, come pochi altri in Europa.

 Bene, questa partita è per il Milan l’occasione di tirarsi ancora su, stringersi intorno a Leonardo e andare dritti a mercoledì, a Firenze. Molto sta cambiando.

11 contro 55000

San Nicola, protettore
del  calcio, in queste due ore
entra Barreto, con Meggiorini,
applaudono tutti, adulti e bambini
In cielo non c’è nemmeno una nuvola,
i tifosi nel mentre si scaldano l’ugola,
anche chi è davanti alle televisioni
con un Borghetti ed una Peroni,
in questa fredda serata d’inverno,
al fischio dell’arbitro SCATENATE L’INFERNO!

Ore 20:45, Bari, Stadio San Nicola: si prevede cielo terso e 7 gradi nell’aria. Ma sarà da solleone il clima all’interno della bellissima “astronave” progettata da Renzo Piano: l’incasso è persino più elevato che nelle sfide con Inter e Juventus (fa riflettere, eh?) e gli ultràs della Curva Nord si faranno sentire in maniera abbastanza distinta, con cori di grande humour inglese e garbatezza rivolti a madri e sorelle dei nostri cari vicini salentini.

Qui Bari È forse il peggior momento per il spettacolare undici di Ventura: si viene da due sconfitte, ma si gioca comunque in casa. In difesa mancano il neo-interista Ranocchia (per me è un colpo al cuore) e Parisi, a centrocampo Langella e Kamata, in attacco il lungodegente Kutuzov. Lasciato in panchina Almiron, per il resto, recuperato (sfortunatamente per il Milan) Bonucci, la formazione dovrebbe essere competitiva.

PUNTI DI FORZA

  • Gillet, uno dei portieri più forti del campionato
  • Bonucci recuperato
  • Il pubblico del San Nicola, sempre caloroso

PUNTI DEBOLI

  • Il centrocampo manca di qualità
  • Poca precisione nel tiro
  • Momento-no generale

Qui Milan La vittoria contro l’Udinese poteva segnalare l’inizio della ripresa, ma la sconfitta di Manchester rischia di riportare giù il morale, e le dichiarazioni col botta-risposta Leonardo-Berlusconi di affossarlo. Manca Seedorf (fiuuu…) a centrocampo il trio-Nazionale Gattuso-Pirlo-Ambrosini: non il massimo. Gioca Dida, Abbiati quindi in panchina insieme ad Hunteelar. Non sembra comunque la partita giusta per un rilancio, e Leonardo si è affidato agli schemi consolidati, accantonato qualunque proposito di difesa a 3.

PUNTI DI FORZA

  • L’alchimia tra Pato, Borriello e Ronaldinho
  • La coppia Nesta-Thiago Silva
  • La forza mentale di Leonardo

PUNTI DEBOLI

  • Giocano Dida e Gattuso
  • Il morale praticamente a terra
  • Il pubblico tutto contro

Da barese cresciuto da milanista, è difficile fare un pronostico su questa partita, la sfida che ho sempre sognato di vedere. L’unica cosa che posso dire è che un pareggio non farebbe comodo a nessuno.

Bari (4-4-2): Gillet;, Belmonte, A.Masiello, Bonucci, S. Masiello; Alvarez, Gazzi, Donati, Rivas;, Barreto, Meggiorini (All.Ventura)

Milan(4-3-3): Dida; Abate, Nesta, Thiago Silva, Favalli; Gattuso, Pirlo, Ambrosini; Pato, Borriello, Ronaldinho (All.Leonardo)

…e chi non salta è un leccese. Buona visione!

Complotto! Complotto!

Dopo la pietosa sceneggiata dei giocatori, allenatori e del pubblico interista di stasera per il fatto che l’arbitro ha semplicemente applicato il regolamento sempre più

orgoglioso di non essere uno di loro

Vincete quello che volete. Ma il nostro stile non l’avrete mai.

Signor no, signore!

“Io sono tranquillo, i nostri accordi sono molto chiari, tutta la gente sa come sono arrivato quì. C’è una politica stabilita, se il presidente mi chiede di farmi da parte, basta una parola. Io non ho nessun problema, se andiamo avanti, però,  serve la tranquillità. Io cerco per la squadra la tranquillità. Nel caso, non ci saranno neanche costi perchè non ho problemi di contratto ma la squadra va difesa perchè ha fatto molto, più di quello richiesto in alcuni casi. La squadra ha prodotto un bel gioco per lunghi tratti, queste cose vanno difese”.

Com’è che era? Leonardo “l’aziendalista“. Leonardo lo “yes man“. Tutte cazzate. Oggi in conferenza stampa Leo si è ribellato alla parole (assurde) che il Presidente aveva pronunciato in settimana. Senza tanti giri di parole il nostro allenatore ha messo le cose in chiaro: lasciaci lavorare, e torna a occuparti degli affari tuoi. A noi ci pensiamo noi, ormai ci siamo abituati a convivere con un presidente assente. Poi se a fine stagione ci sarà qualcuno che deve pagare allora Leo sarà pronto ad assumersi le  responsabilità sue e soprattutto quelle di Silvio stesso. Ma adesso no, adesso la squadra deve lavorare in pace per cercare di non rovinare quanto di buono è stato sin qui fatto.

Perchè, chiariamo, ciò che è stato fatto fino a oggi è qualcosa di assolutamente buono. A inizio stagione si parlava di zona Europa League, non di scudetto. Si parlava di retrocessione, non di Champions. Siamo andati oltre le aspettative e lo abbiamo fatto giocando anche per un paio di mesi ad alti livelli, divertendo e divertendoci. E Lei ovviamente, Presidente, queste cose le sa, giusto? Perchè Lei le vede le nostre partite, giusto? E quindi saprà anche per un mesetto e qualcosa in più abbiamo più o meno realmente cullato il sogno scudetto, vero? E saprà anche che se il sogno scudetto è sfumato è perchè qualcuno in estate ha pensato che non fosse opportuno comprare un sostituto di Nesta o Pato o un paio di terzini, sbaglio? E lo stesso discorso vale per il Manchester. Se il povero Favalli è costretto a giocare contro avversari più giovani e forti di lui, di chi è la colpa? Di Favalli stesso, di Leonardo che deve scegliere tra lui e Jankulovski o di chi ha messo Leonardo nella condizione di dover scegliere il “meno peggio“?

Altra cosa che le sfugge, Presidente: nessuno le ha dato ascolto. Nessuno crede che questo Milan possa competere per il campionato o la Champions. Siamo tutti con la squadra, siamo tutti con Leonardo, ancora di più dopo la risposta di oggi. Yes Man un cazzo.

Perdazzurri 2.0: boiate sul web

Ecco cosa ne dicono alcuni interisti:

Commento 1: sono dei PAGLIACCI

Commento 2: é un milan apoteosi su*********

Commento 3: sul sito di ********* hanno messo tra i migliori della serie A Seedorf e come SQUADRA MIGLIORE DELLA GIORNATA tra 3 il Milan!!Ma perchè non lo rinominano in MilanChannel.it?

Commento 4: Giornalisti di me*da!

Scritti così, sembrano i commenti ad un topic su Forza Milan o su qualche piccola fanzine di nostri “companeros”. Invece i pagliacci vi faranno cadere dalla sedia: si tratta della Gazzetta dello Sport. Sì, proprio quel giornale che ha esaltato in prima pagina una vittoria 1-0 dell’Inter (ora non mi ricordo in che giornata) mettendo meno in risalto una vittoria ben più corposa del Milan. Ma ora occupiamoci d’altro.

Prima interessante cosa da notare: i più importanti risultati cercando “forum fans milan” sono internazionali, mentre quelli più importanti cercando “forum fans inter” sono italiani. Esattamente il contrario di quanto si vede in campo.

Topic “I deliri dei tifosi rossoneri” (poi chiamati zozzoneri): qua sembra che i deliri li abbiano loro…

  1. 1. ogni anno la stessa storia, l’Inter corre, e appena una dietro ha 1 momento positivo questi si esaltano credendo di avere già vinto. Nessun milanista ha mai fatto niente di tutto questo…
  2. 2. se il dio del calcio esistesse veramente per come hanno vinto la champions del 2007(in cui ricordiamo non dovevano neppure partecipare)non dovrebbero piu vincere nulla per i prossimi 50 anni a: Il “per come hanno vinto la Champions del 2007” suona come se dicessero “Usain Bolt non ha meritato di vincere i 100 metri alle Olimpiadi”. Una boiata pazzesca (93 minuti di applausi); b: “in cui ricordiamo non dovevano neppure partecipare” Altra boiata che non sta né in cielo, né in terra. Con tutto quello che hanno fatto loro, ci vengono a fare la predica. La penalizzazione era giusta, anzi forse troppo grande, ma l’abbiamo scontata CON ONORE; c: “non dovrebbero più vincere nulla per i prossimi 50 anni”. Loro non erano a 45?
  3. 3. (riferito al derby) Hanno cambiato le date dei calendari,hanno spostato la partita di coppa italia per prepararsi al meglio al derby,hanno giocato 65 minuti in superiorità numerica dopo che nei primi 25 minuti,in 11 contro 11 non hanno mai visto il pallone,hanno avuto un rigore inesistente e lucio è stato espulso senza un logico motivo… Anche qua la cagata scritta è talmente lunga (bisogna inviare agl’interisti un po’d’Enterogermina) che bisogna spezzettarla. a:”Hanno cambiato le date dei calendari”, com’è noto la Lega e la FIGC hanno sede in via Turati; b:”hanno spostato la partita di coppa italia per prepararsi meglio al derby” come sopra, amplificato; c:” hanno giocato 65 minuti in superiorità numerica” al massimo, visto l’arbitraggio, è stata ristabilita la parità numerica; d:”nei primi 25 minuti non hanno mai visto il pallone” no comment, sembra che non abbiano visto la partita ma si siano ridotti al resoconto scritto dalla tanto vituperata Gazzetta dello Sport; e:”hanno avuto un rigore inesistente” se non c’era questo, non ce n’è nessuno; “e Lucio è stato espulso senza un logico motivo” vedasi la d.
  4. 4. Un gentiluomo risponderebbe di potergli cagare tranquillamente in bocca usando poi la scopetta del cesso per fare entrare bene la massa di merda all’interno delle vie respiratorie e dell’esofago.Grande stile. Complimenti all’autore, al quale, con pacatezza da monaco tibetano, rispondo “Dice il saggio: Tutto quello che auguri a me, te lo rendo gentilmente raddoppiato”
  5. 5. comunque per me c’era anche un rigore su pandev Oh, ma ce l’hanno nel sangue. Pure             quando vincono. Non sanno che altro dire, in qualunque terreno di serio confronto cadrebbero, ergo…

Intanto gli intertristi chiamano il neo-giocatore del Milan “Amantino PANZini”. Ecco un commento di due anni fa, al suo arrivo: Dai, se prendiamo Lampard siamo apposto!! strafelice…. V’è arrivato Quaresma. Poveri illusi. Devo dire, un po’mi dispiace per loro…scherzavo. Buona giornata a tutti.

Fantamercato: Galliani alla Juve, al Milan Moggi e Lippi

https://i0.wp.com/www.ilpallonaro.com/wp-content/uploads/2009/11/luciano_moggi-300x200.jpg?resize=300%2C200Il presunto scoop di questa mattina de Il Riformista ha portato alla luce un possibile intreccio di mercato che da tempo cova negli ambienti sportivi e che ha tutto il sapore di esser Fantamercato. Spiegamoci meglio: ci sono tanti spunti su cui ipotizzare qualche piccolo scricchiolio tra il presidente Silvio Berlusconi e il suo factotum nel trentennio milanista Adriano Galliani. Rimproveri sul calciomercato, sulla gestione di Ronaldinho e per il ultimo le accuse dopo la partita di Champions League contro il Manchester United.

Tante indizi, ma nessuna certezza, l’unica cosa certa è che il Presidente del Consiglio è sempre più impegnato nella sfera politica con un evidente calo d’interesse per la sua creautura Milan. Per Galliani e Leonardo a questo pare sia vitale l’ultima parte della stagione per salvare scrivania e panchina e non interrompere un rapporto d’amore passionale con i colori rossoneri.

Sempre i soliti rumors parlano di un ritorno d’interesse da parte di Berlusconi per l’ex dg della Juventus Luciano Moggi, come ben ricorderete avvistato in Parlamento prima dello scandalo Calciopoli, da sempre apprezzato per le sue capacità di collimare le esigenze di bilancio con le vittorie del club. Insieme a Moggi arriverebbe Marcello Lippi anch’egli cercato in passato dalla società rossonera.

E Galliani dove finirebbe? Per il momento l’ad rossonero smentisce ogni possibile artrito con Berlusconi e avvicendamento dalla sua carica, il Riformista dice Juventus, noi ci sentiamo di dire Real Madrid, dall’amico Florentino Perez.

Fonte: http://www.ilpallonaro.com


Comunicazione di Servizio: abbiamo creato un gruppo MSN per il blog, chiunque volesse richiedere un invito per entrarvi lo trova al seguente indirizzo: http://rossonerosemper.groups.live.com/ e sarà accettato da me o LPF. Troverete poi l’indirizzo del gruppo tra i link.

Il raglio dell’asino

“Questa è una gran bella squadra, che avrebbe tutto per vincere. Se però la facessero giocare bene…”

Parole e musica di Silvio Berlusconi. Dirige l’orchestra il Maestro Silvio Berlusconi. Canta: Silvio Berlusconi.

Visto che siamo nel periodo di Sanremo, il Festival della Canzone Italiana, da decenni ormai solo una trasmissione inutile dove la “Musica” non c’è più, ecco che alto nel cielo si ode un rumore non proprio musicale.

Stando a quanto riportato, il Berlusca-pensiero è frutto di una elaborazione nel contesto di una cena. Ora, che ciò sia avvenuto durante la consumazione o durante la delicata fase digestiva, a pochi è dato saperlo. A molti altri, me compreso, interessa non saperlo nemmeno.

Mi piace però pensare che l’abbia detto in fase digestiva, con lo stecchino fra i denti, la cravatta slacciata ed il viso paonazzo, leggermente stravaccato sulla sedia, pantaloni slacciati appena appena, anzi meglio di no per via di certi pensieri perversi…una escort sotto il tavolo…no,no…i pantaloni allacciati, e con il bicchiere di vino in mano sollevato dalla tavola. Come quando ti appresti a fare un rutto. Non a bocca aperta, ci mancherebbe. Bocca chiusa, guance che si gonfiano e si sgonfiano con il fetore dei succhi gastrici che esce dalle narici ed i vicini di posto che si scansano, ma con il rimbombo assordante generato dal ventre che fa da cassa di risonanza e amplifica.

E’ come un ventriloquo. Come il Rockfeller di Moreno, o Provolino di Pisu. Inarrivabile però ad Achmed di Jeff Dunham. Può essere che il pensiero l’abbia espresso così, scherzando e facendo come suo solito lo sborone con i commensali: “Indovinate cosa dico adesso?”

Qualcuno stordito dagli odori fuoriusciti dalle narici, qualcuno con la batteria dell’Amplifon in riserva, altri assaliti dalle conseguenze dei molti ammazzacaffè, magari hanno capito male e riportato peggio. Sarà stato sicuramente così. Forse voleva imitare il raglio dell’Asino e ha cannato. Può succedere anche a lui, gli si consenta!

Certo che se con un rutto ha creato un’intervista, non oso immaginare cosa ci regalerà quando verrà assalito dalla flatulenza…anzi, si lo immagino, ma non voglio saperlo. Neanche questo.

Meno cazzate sparate a muzzo e più interesse reale per il Milan, caro Presidente Onorario. Questo le si chiede. Se non vuole o non può più farlo, si faccia da parte e venda.