Eh già, già….

Vicissitudini personali e lavorative non mi consentono di avere molto tempo, ma almeno oggi voglio dire anch’io qualcosa.
Le ultime settimane mi hanno visto spettatore passivo della nostra Squadra. Ho perso l’entusiasmo, l’adrenalina durante la partita, la capacità di valutazione del gioco espresso, in poche parole sono diventato asettico.
Leggo sempre, quanto riguarda i nostri colori, ma con meno interesse di prima.
Non leggo per nulla quanto riguarda gli altri. Né mi interessa quanto dicono o fanno.
Ho già i “nostri” problemi a cui pensare. Bastano e avanzano.
Il Manchester ha strameritato di vincere perché aveva voglia e capacità. Noi, né voglia né capacità.
Ormai siamo alla resa dei conti. Fuori dall’Europa per manifesta incapacità. Speriamo almeno terzi in Campionato. Dipende dalla capacità di reazione. Ma io mi aspetto solo una cosa da qui alla fine del Campionato: che tutti diano il massimo per conservare quanto fatto fino ad oggi. E con gli stipendi che prendono, questo lo pretendo.
Poi, giù dalla giostra! Si abbia il coraggio di fare, un volta per tutte, piazza pulita e investire in nuovi giocatori da Milan.
Leggevo che ieri il nostro Presidente Onorario sul 2-0 ha fatto spegnere la TV. Anche io ho già in mano il telecomando e di certo non spenderò più un solo Euro, oltre al mio tempo, per assistere a spettacoli indegni come quelli di mercoledì.
Ciò che mi delude profondamente è constatare che hanno rotto il mio divertimento preferito. E non solo quello!

Qualcosa non mi torna

Eppure tra tutti io ero uno di quelli che più ci credeva. Se non nell’impresa, quantomeno nella concreta possibilità di uscire a testa alta. C’è chi è stato miglior profeta preanunciando una disfatta che poi si è rivelata tale. Ma c’è qualcosa che non va. I più delusi sono proprio quelli che ieri erano i più rassegnati. Non è strano? Non dovrebbe essere il contrario? Eh già, perchè io sono abbacchiato, ma condivido poco e nulla di quanto ho letto tra i vari blog e siti internet sulla nostra disfatta.

Per carità, mi aspettavo una squadra gagliarda, vivace, aggressiva e invece niente, zero personalità, ci hanno schiantati anche sul quel piano i Red Devils. Ed è chiaro che quando trovi una squadra che viaggia al doppio della tua velocità diventa difficile tenere. La partita si è conclusa a inizio ripresa, sul 2-0 di Rooney. Poteva essere una gran serata da Milan, ma non lo è stato. A dimostrazione del fatto che il famoso DNA Champions non è un’entità che aleggia a Milanello, quello che abbiamo fatto negli anni passati in Europa è merito di gente dall’enorme personalità. Questa squadra non ce l’ha. Troppo evidente.

Il risultato finale lascia il tempo che trova, dal secondo gol di Rooney non c’è più stata partita, abbiamo preso due pere con terzini non di ruolo e Ambrosini adattato centrale. Abbiamo subìto il contraccolpo psicologico, in condizioni difficili può starci.

In definitiva diciamo che sono deluso, ma non incazzato. E’ successo quello che poteva succedere. Il 4-0 era  più probabile di una nostra vittoria larga, quindi niente drammi. Rimane una stagione sopra le aspettative.

Adesso bisogna guardare avanti e ritrovare motivazioni. Altrimenti il crollo può continuare. Prima di mettere definitivamente la parola fine al discorso scudetto aspetterei una decina di giorni. Loro hanno due trasferte in campionato più il ritorno a Stamford Bridge, vediamo al termine di Milan-Napoli come sarà la situazione. Altra mission impossible. Ma tanto bisogna giocarle ste partite, quindi proviamo a fare di tutto per vincerle e, almeno, difendere il secondo posto. Un solo problema, ma che problema: preoccupano le condizioni di Nesta e Bonera.

La conclusione riguarda un riflessione sul nostro calcio: sono anni che le squadre inglesi schiantano le italiane in Europa. E questa non è una scusa per la gara di ieri, ma l’amara constatazione dei fatti. Corrono il doppio e si infortunano la metà. Il nostro calcio (legato alle polemiche del cazzo) è rimasto indietro di anni.

Senza Palle

https://i0.wp.com/static.sky.it/static/images/sezioni/2009/sport/Settembre_09/zambrotta_delusione_milan_zurigo.jpg?resize=279%2C174Partita perfetta restituita al mittente. Milan 0. United 4. E’ ufficiale: soffriamo i ritmi alti. Basta correre un po’ è questo Milan sparisce dal campo. Differenza abissale con la partita di Roma. La squadra parte bene, ma prende gol subito. Grazie società per non averci dato rincalzi all’altezza. Ma c’è di più. Questa sera la squadra non è proprio entrata in campo. Non ha provato nessuna giocata, non ha voluto rischiare un passaggio azzardato e lo ha pagato. A Leonardo il merito o demerito di averci creduto con dei cambi uno più assurdo dell’altro. In primis Bonera – Seedorf, quando il peggiore in campo fino a quel momento è stato Ambrosini. Il gioco? Poca cosa. Cross assurdi non una penetrazione palla a terra di quelle che fanno male, non un tiro da lontano. Non è accettabile una cosa del genere.

Due le differenze sostanziali. Noi abbiamo Borriello e Huntelaar loro Rooney che da solo gli ha risolto la qualificazione. Loro hanno corso noi no. C’è da chiedersi come mai qualsiasi squadra estera corra più delle nostre, ma non spetta a me discutere su allenamenti e carichi di lavoro che non conosco.

Intanto alle pessime notizie si aggiunge l’ammonizione a Dinho, che era diffidato. L’unico barlume di speranza ce lo da il Real. 265 milioni spesi sul mercato per uscire al nostro stesso turno. E dal punto di vista ranking vuol dire che nonostante tre anni di *** saremo ancora testa di serie. Forse per l’ultima volta. Non bisogna fallire.

Ora si torna a un campionato che forse viste le uscite europee delle squadre italiane rischia di valer meno anche di quello francese. Abbiamo il dovere di provarci. Gli ultimi 2 anni a quest’ora non si sapeva più cosa fare…

E se fosse la sua serata?

https://i0.wp.com/www.oknovara.it/news/wp-content/uploads/2010/01/inzaghi1.jpg?resize=263%2C301Partirà dalla panchina oggi Pippo Inzaghi.

Ormai il teatro dei sogni è casa sua. Qui ci ha alzato una coppa, qui ci ha vinto una volta, qui ha conquistato una finale di Champions.

Ma in questo teatro non è mai stato primo attore. Ha segnato 38 volte Pippo nelle Coppe. Ma qui mai.

Partirà dalla panchina, probabilmente entrerà durante lo spettacolo.

E se ancora una volta ci pensasse lui?

DALL’OLD TRAFFORD STADIUM DI MANCHESTER

MANCHESTER UNITED – MILAN: IL RITORNO DI PIPPO?

Mission (im)possible

Potrei dire che stasera serve un miracolo per passare. Potrei dire che forse sarebbe meglio non rischiare Pato per non perderlo. Potrei dire che sarebbe meglio concentrare tutte le energie nell’inseguimento all’Inter (che magari passerà e dovrà lottare su due fronti); potrei dire che rischiamo una figuraccia, che tanto usciremmo ai quarti e tante altre cose. Ma non lo faccio, tanto ci hanno già pensato altri compagni di tifo.

Andiamo all’Old Trafford, il Teatro dei Sogni e allora…proviamo a realizzarli questi sogni. Si va bene, sarà difficilissimo, improbabile, quasi impossibile. Ma che palle continuare a ripetercelo! Noi siamo il Milan, vediamo di ricordarlo. E il Milan deve crederci. Sempre. Crederci non è sinonimo di riuscirci, ma nemmeno di arrendersi senza combattere. Dov’è finito il nostro orgoglio? Devo veramente iniziare a pensare che ci sia chi tifa contro solo perchè ad agosto aveva deciso che quest’anno sarebbe stato tutto uno schifo? Suvvia, schiena dritta e petto in fuori: andiamo a giocarcela. Mi sembra evidente che non abbiamo nulla da perdere, ma solo tutto da guadagnare. Mi farebbe incazzare molto ma molto di più un pareggino misero ottenuto senza lottare, che non una sconfitta dopo averci messo tutto. Non facciamo i provinciali, che tanto non lo siamo.

Come giocarsela? Vediamo, qua le teorie possono essere molteplici. Io imposterei una partita offensiva senza dubbio ma, almeno inizialmente, con criterio. Diciamo che ripetere il primo tempo di Roma (primi 10′ a parte) dal punto di vista dell’aggressività e dell’intensità non sarebbe male. Se la si sblocca presto, la partita cambia. Due gol non sono pochi, ma nemmeno troppi. Il tempo c’è, io aspetterei almeno un tempo prima di passare all’attacco arrembante (che, per definizione, è pure disordinato e incasinato). A partita in corso dovrà essere bravo Leonardo a scegliere il momento giusto per abbandonare la calma e buttare nella mischia tutte le alternative possibili in fase offensiva. Dipenderà molto da quanto saremo cinici. Più sbagli, più ti innervosisci. Occhio ai contropiedi, per questo motivo sceglierei Bonera a destra e non Abate e lo terrei piuttosto bloccato con Nesta e Thiago, Antonini spinga pure e porti via l’uomo a Ronaldinho. A partita in corso qualche minuto per Superpippo lo troverei, così come in queste occasioni non rinuncerei mai a Seedorf che tra l’altro ha effettuato tutto un lavoro di preparazione in vista di questa gara.

Poi vada come vada, nessuno si strapperà i capelli in caso di uscita. L’obiettivo degli ottavi è stato raggiunto, ora non resta che uscire a testa alta da quel campo. Qualunque sia il risultato. E l’unico modo per uscire a testa alta è dare tutto. Al Teatro dei Sogni dobbiamo essere il loro incubo.

LE PROBABILI FORMAZIONI DI MANCHESTER UNITED – MILAN

Champions League in tv: Manchester-Milan (Rai 1, SKY Sport, Mediaset Premium)MANCHESTER UNITED (4-2-3-1): 1 Van der Sar; 2 Neville, 5 Ferdinand, 23 Evans, 3 Evra; 18 Scholes, 24 Fletcher; 13 Park, 25 Valencia, 17 Nani; 10 Rooney. (29 Kuszczak, 28 Gibson, 21 Rafael, 9 Berbatov) All. Ferguson

Champions League in tv: Manchester-Milan (Rai 1, SKY Sport, Mediaset Premium)MILAN (4-3-3): 12 Abbiati, 20 Abate, 13 Nesta, 33 Thiago Silva, 77 Antonini; 21 Pirlo, 16 Flamini, 23 Ambrosini; 80 Ronaldinho, 22 Borriello, 11 Huntelaar (1 Dida, 25 Bonera, 18 Jankulovski, 8 Gattuso, 10 Seedorf, 32 Beckham, 9 Inzaghi) All. Leonardo

ManUtd – Milan – 1

Ci siamo ormai. Alcuni di noi credono che il miracolo potrà avvenire, come nella stagione dell’ultima Champions vinta. Ricordate? Ai quarti dopo aver pareggiato in casa con Bayern, andammo a vincere due a zero a Monaco con i gol di Seedorf e SuperPippo, e alcune parate pazzesche di Dida. In semifinale all’andata perdemmo proprio in casa del Manchester, ma poi al ritorno giocammo una delle partite più belle degli ultimi 20 anni. Ricordi che rimarranno dentro di noi per il resto della nostra vita.

Domani potrà accadere la stessa cosa? Difficile. Il grande Milan dell’era Ancelotti, quello che balbettava in campionato ma che ci faceva sognare in Champions, non c’è più. O meglio, i giocatori di quella squadra sono rimasti più o meno tutti, ma purtroppo quasi nessuno di loro è quello di qualche anno fa.
Credo che ci siano solo due giocatori che ci possano regalare la qualificazione domani: Ronaldinho e Pato.  Peccato che il secondo sia ancora in fortissimo dubbio.

Per quanto riguarda la formazione, c’è poco da scegliere. I giocatori sono quelli. Io farei giocare Seedorf, anche se non è al 100 %. Ma bisogna provare il tutto per tutto: Abbiati, Abate, Nesta, ThiagoSilva, Antonini, Pirlo, Ambrosini, Seedorf, Ronaldinho, Borriello, Huntelaar.

Come avete potuto leggere, sono pessimista. La ragione mi dice che questi ragazzi hanno fatto fin troppo fino ad ora. Ma il cuore mi porterà a tifare come un matto dal primo all’ultimo minuto. Perché in fondo in fondo, un barlume di speranza di farcela è presente in tutti noi.

Milan-United -2: possiamo farcela

Oggi (confesso, non ho Sky) stavo vedendo la Rai, “Stadio Sprint”. Tutti gli allenatori, interpellati da Varriale riguardo a quale delle italiane potrebbe passare il turno di Champions. Tutti hanno detto Inter o Fiorentina, solo uno, ora non ricordo se Ventura o il vice di Di Carlo, ha dato delle possibilità al Milan. Gli altri ci sottovalutano. Ma fanno male. Vediamo un po’ quali sono le possibilità, a mio modestissimo avviso, di passare:

Bayern 40% – Fiorentina 60%
Dopo aver giocato benissimo in una partita d’andata scippata, la Viola, pur martoriata dagli ultimi risultati, può farcela. I ragazzi di Prandelli sono i primi candidati a rappresentare l’Italia ai quarti.

Chelsea 55% – Inter 45%
Oltre al Milan sottovalutiamo troppo il Chelsea. Ancelotti è un favoloso motivatore, e Mourinho in questo non può competere. I Blues sono compatti, e l’Inter è stata spesso paragonata al Siena: anche in Europa, speriamo…

Manchester UTD 50% – Milan 50%
Siamo pari. Il 2-0 non è un risultato poi così difficile da ottenere, e magari lo avremmo anche meritato all’andata. Una partita come quella con un po’ di vena realizzativa in più andrebbe benissimo. E loro sono decimati… fuori Carrick per squalifica, fuori Ferdinand e forse Rooney per infortunio. Non serve il Ronaldinho del Barcellona, ma il Van der Sar della Juve. In fondo non avevamo nemmeno mai vinto al Bernabeu.

Appendice dedicata al Basket: GRAZIE RAGAZZI. Qualunque squadra batta i baVosi ha il mio rispetto

Zero gol, tanti applausi

Il calcio dà, il calcio toglie. A Firenze non meritavamo la vittoria maturata in maniera rocambolesca nel finale, mentre il punticino di ieri sera ci va sicuramente stretto. Pazienza. Sapevamo bene che l’obiettivo di giornata era quello di non farsi rimontare dai giallorossi e così è stato. Sapevamo anche che questo turno, sulla carta, è un turno in cui il divario dall’Inter è destinato a crescere, e così sarà.

Perchè parlo di Inter? Perchè mi sembra giusto così. Siamo arrivati a marzo con un vantaggio su quarto e quinto posto che, a meno di clamorosi suicidi, dovrebbe garantirci l’entrata alla prossima Champions dal portone principale. Che fare da qui alla fine? Perchè non provare a vincerne il più possibile e vedere cosa fanno gli altri? E’ questo che  voglio, restiamo dietro ma con gli occhi bene aperti, poi chissà… Non succederà niente? Probabile, molto probabile, ma non abbiamo nulla da perdere, il nostro obiettivo lo si può dichiarare raggiunto (e sottolineo che siamo ai primi di marzo, per tutti quelli che è già tanto se ci salviamo”).

Ma torniamo alla partita: ci è mancato il gol, o meglio, siamo mancati nel costruire qualche occasione limpida da gol in più. Ma bisogna ammettere che specie nel secondo tempo, la Roma si è mantenuta molto bassa quasi a protezione del risultato. Torniamo da Roma con un buon pareggio, avendo giocato un bel calcio per larghi tratti, su un campo difficile, con un avversario forte. Imbattuti in trasferte difficili come Torino, Firenze, Roma e Napoli. Ovviamente ad agosto lo sapevamo già tutti che finiva così, no?

Complimenti a Leonardo che schiera le due punte, facendo partire Huntelaar più largo a destra, ma lasciandolo libero di tagliare verso il centro con conseguente inserimento di Flamini a fare l’ala. Abbiamo imposto il nostro gioco, attaccando sempre e chissenefrega se ci sbilanciamo, con Nesta e Thiago si può. Bravi tutti ieri sera, da Huntelaar che si muove tantissimo, a Flamini che è semplicemente il migliore in campo. Quantità, qualità e il solito giallo che non si fa mai mancare. Ottimo rientro di Antonini, ottimi i centrali, con Thiago Silva a tratti mostruoso.  Sempre pronto Abbiati così come Bonera, Ronaldinho illumina nel secondo tempo.

A Manchester servirà questa personalità, questa grinta, questa corsa. E direi anche questa stessa squadra, con ovviamente un Pato in più, se rientra. In conclusione sorvolo su qualche commento che ho letto quà e là nella mia rassegna stampa mattutina. Questa squadra merita solo applausi. E magari anche uno scudetto, per tutto quello che sta facendo, spesso molto al di sopra delle sue possiblità. Se il calcio vuole dare…

Le pagelle

Abbiati: 7,5. Chiamato due sole volte in causa in tutta la partita, risponde sempre presente. Monumentale.

Nesta: 6. Qualche errore ma nel complesso da sicurezza alla difesa come al solito. Leader.

Thiago Silva: 6,5. Ormai è diventata una certezza. Quando difende non si passa, quando sale a centrocampo imposta il gioco. Duttile.

Antonini: 7. Non lo si è mai visto correre e sfondare così sulla fascia. Tanto lavoro di corsa, serve cross interessanti ed un tiro che però finisce sopra la traversa. Treno.

Bonera: 6,5. Importantissimo il suo recupero. Come terzino Ancelotti lo aveva provato poco. Leo ha centrato subito il punto. Sicurezza.

Flamini: 6. Si fa sentire a centrocampo. Rischia subito dopo 10 secondi, si calma solamente quando gli viene mostrato il cartellino. Furia.

Pirlo: 5. Rallenta il ritmo a centrocampo, continua a spezzare l’azione rimandando la palla indietro alla difesa, non batte un calcio piazzato uno come va battuto. Ma cosa ci fa ancora al Milan? Indecente.

Ambrosini: 6,5. Tanto lavoro in mezzo al campo. Partita da capitano. Dà sicurezza anche lui. Insuperabile.

Huntelaar: 7-. Il migliore là davanti, si muove bene con le sponde con il centrocampo. Non ha occasioni concrete per segnare, l’unica gliela cancella Burdisso. Positivo.

Borriello: 4. Fuori dagli schemi. Con questo modulo non va assolutamente bene. Leva i palloni ad Huntelaar, ostacola la manovra e sull’azione decisiva non la passa. Siamo sicuri che debba giocare a Manchester? Rimandato.

Ronaldihno: 8. Il migliore. Come sempre. A marcatura triplicata riesce comunque a far male sulla fascia sinistra. Ma perché non le batte lui le punizioni? E gli angoli? Gli manca solo il tiro in porta. E tira!

Leonardo: 6,5. Forse il miglior Milan della stagione. E’ mancato solo il gol in una partita quasi perfetta. Dominata la miglior squadra del campionato a casa sua. Da notare che nel postpartita non accenna minimamente al fallo da rigore su Ambrosini. Qualcun altro avrebbe fatto le manette e parlato di complotti. Stile.

Tagliavento: 5. Era chiamato per fare un pari e ce la fa. Intimidito dalle critiche ricevute dopo Inter – Sampdoria, cerca di non concedere nulla al Milan. Primo fallo a nostro favore fischiato al 27′ del primo tempo, secondo al 35′. Rigore netto su Ambrosini negato verso fine partita. Meno male che c’è il complotto. Intimidito.

Sky-fo: 4. Se pago 60 euro al mese avrei anche il diritto di non avere una telecronaca che Inter Channel farebbe meno di parte, culminata nella frase al fischio finale: “Roma – Milan 0-0. Ha vinto l’Inter?”. Indecenti.

Il bivio

Ci sono storie che finiscono e altre sono ancora in cerca di un finale.

Questa sera a Roma si può scrivere l’ultima pagina del campionato.

Tra complotti e spionaggio, tra manette e arresti è giunta l’ora di scoprire il termine del giallo.

O forse la fine è ancora da scrivere. Ispettore Leonardo, lei che ne pensa?

Dallo stadio Olimpico in Roma Milan – Roma, per continuare a sognare!

https://i0.wp.com/static.sky.it/static/images/sezioni/sport/gennaio_09/beckham_roma_milan_esordio.jpg?resize=344%2C216Prima di tutto una precisazione. Chiamare questa partita col sottotitolo “fuori i secondi” è errato. Comunque vada questa sera infatti nella peggiore delle ipotesi ci troveremmo a pari punti con i giallorossi.

Ma veniamo a noi. Questa partita vale solo per tenere aperto il campionato ancora una giornata. E’ forse la più difficile delle 12 che ci mancano per terminare la stagione ed è collocata 3 giorni prima di un’altra grande partita. Manchester. Andiamo per tempo. Vincere per tenere aperto ancora il campionato, perché come già detto per noi ciascuno dei primi 3 posti è buono, ma il primo sarebbe qualcosa di eccezionale.

Ma passiamo alla notizia più importante della formazione. Manca Pato. Come a Torino. Ma l’assenza del miglior under 23 del campionato italiano non deve diventare un alibi. Abbiamo già provato Beckham in quel ruolo con ottimi risultati.  Non mi accontento del pari.

Passiamo al piatto forte. L’arbitro. Tagliavento. Lo stesso delle manette di Mourinho. Il manovratore Galliani non poteva fare scelta peggiore. E se dimostrasse di voler in qualche modo risarcire i merdazzurri inventandosi un rigore? Con lui sia Milan che Roma imbattute. Partita da pari già scritto. Eppure per il pari non firmo. Non oggi. Questo non è il Milan di Ancelotti che in questo periodo era a -12/13. Questo è il Milan di Leonardo. Ora è a -4. Perdere un’occasione del genere è un peccato.

Battiamo la Roma e poi andiamo in trasferta Europea, a Manchester. Per continuare a scrivere questo libro, e si sà, i le storie a volte si ripetono. Leo, se hai sottomano il foglietto del tuo discorso nello spogliatoio dell’andata, tienilo in tasca. Non si sa mai. All’Olimpico non vinciamo da 5 anni. Andiamo a sfatare anche questa.

LE PROBABILI FORMAZIONI DI ROMA – MILAN

Serie A 27a: Roma-Milan e  Fiorentina-Juventus (SKY, Mediaset Premium, Dahlia)ROMA (4-2-3-1): 27 Julio Sergio , 77 Cassetti , 29 Burdisso , 4 Juan , 17 Riise , 7 Pizarro , 16 De Rossi , 11 Taddei , 20 Perrotta , 9 Vucinic , 30 Toni (32 Doni , 13 Motta , 5 Mexes , 33 Brighi , 19 Baptista , 24 Cerci , 94 Menez) All. Ranieri

Serie A 27a: Roma-Milan e Fiorentina-Juventus (SKY,  Mediaset Premium, Dahlia)MILAN (4-3-3): 12 Abbiati , 25 Bonera , 13 Nesta , 33 Thiago Silva , 77 Antonini , 16 Flamini , 21 Pirlo , 23 Ambrosini , 32 Beckham , 22 Borriello , 80 Ronaldinho (1 Dida , 20 Abate , 18 Jankulovski , 19 Favalli , 15 Zambrotta , 11 Huntelaar , 9 Inzaghi) All. Leonardo

L’ARBITRO E I PRECEDENTI CON LE DUE SQUADRE: arbitro Tagliavento di Terni. La Roma è imbattuta in 13 precedenti, con score di 11 vittorie e 2 pareggi, con 4 incroci stagionali in cui i giallorossi hanno sempre vinto: 2-1 a Bergamo, 2-0 in casa sul Parma, 2-1 a Torino sulla Juventus e 4-1 casalingo al Palermo. Il Milan ha un bilancio assoluto di 4 vittorie e 2 pareggi in 6 direzioni, di cui una in stagione: 2-1 a Siena alla prima di campionato il 22 agosto scorso.

Trova l’Intruso

Vengono postate qui di seguito alcune interviste di tesserati di alcune squadre di serie A dopo un favore e un torto arbitrale. Ad ognuno la libertà di farsi una opinione.

Molto onestamente credete ci fosse il fallo? Molto onestamente credo che sia Yepes a toccare la palla di testa, né io né voi possiamo capire se Ricardo ha toccato palla

(Josè Mourinho, 6 Gennaio 2010 dopo Chievo-Inter)

Ho fatto i complimenti a Rosetti perché mi è piaciuto il suo atteggiamento e perché la panchina è troppo lontana da situazioni che non si possono vedere bene, però mi hanno detto che c’era un rigore nettissimo, uguale a uno che Rosetti ha dato a Bari e che non ha dato oggi. Se dimentichiamo questo piccolo grande episodio ha fatto bene, purtroppo per noi ha sbagliato anche oggi. Il pareggio è un risultato che dobbiamo accettare, dimenticando questo rigore nettissimo.

(Josè Mourinho, 14 Febbraio 2010 dopo Napoli-Inter)

Pure noi ci siamo lamentati più volte durante la stagione, penso al gol non dato a Gilardino con la Lazio, ai due rigori non avuti col Genoa. Oggi è toccato al Livorno, è la legge dello sport. E va accettato il verdetto del campo che per me è meritato. Quel che dobbiamo fare tutti è cercare di mettere meno in difficoltà possibile gli arbitri

(Cesare Prandelli, 20 Febbraio 2010 dopo Fiorentina – Livorno)

Dopo tutti questi anni in cui siamo arrivati in Champions League forse diamo noia a qualcuno. Con quanto accaduto ieri la speranza di arrivare quarti è svanita del tutto. Voglio capire cosa ha fatto di male questa Fiorentina. Il rigore su Montolivo era troppo netto, e non vengano a parlarci di strane regole del vantaggio. Rosetti non alza le braccia, ma fa segno chiaramente al nostro capitano di rialzarsi. E’ stata toccata la nostra dignità, quella della squadra e della città di Firenze; che come sempre ha risposto in maniera civile. I tifosi viola sappiano che la società è presente e vigilerà attentamente su quanto sta accadendo

(Andrea della Valle, 24 Febbraio 2010 dopo Fiorentina – Milan)

Tagliavento ha arbitrato bene

(Giuseppe Marotta, 22 Febbraio 2010 dopo Inter – Sampdoria)

Credo che i commentatori, i media, gli appassionati di calcio si siano chiesti a più riprese che cosa sia successo. Non è la prima volta. Già negli anni passati abbiamo avuto gravi danni per rigori a favore, più evidenti di quello di domenica su Mannini. Lassù qualcuno non ci vuole vicino alla zona Champions.

(Riccardo Garrone, 3 Marzo 2o10 dopo Parma – Sampdoria)

Mi sembra che ci sia (riferito al rigore su Thiago Silva). Però, se noi giocavamo davanti con più concretezza, non stavamo qui a guardare l’episodio. Sicuramente, dipende sempre da noi

(Leonardo, 31 Gennaio 2010 dopo Milan – Livorno)

Il rigore c’era. Rosetti secondo me ha dato il vantaggio per Keirrison

(Leonardo, 24 Febbraio 2010 dopo Milan – Fiorentina)

Come sempre, questione di stile.

Rebus Paloschi

Ho già lanciato questa discussione da altre parti, e penso sia importante estenderla il più possibile ai tifosi milanisti. Paloschi secondo me è attualmente un ottimo attaccante, che nei prossimi anni potrebbe trasformarsi in un campione. Per questo a giugno va assolutamente  riscattato dal Parma, anche se non sarà facile. Per farlo tornare da noi bisognerà sborsare un bel po’ di soldi, e di conseguenza diventerà una risorsa importante, che non dovrà essere sprecata (anche perchè con i pochissimi soldi che mette a disposizione la società, ci manca che vengano spesi male).

A questo punto la domanda nasce spontanea: nel sistema di gioco usato attualmente da Leonardo (4-2-1-3 o 4-3-3 che sia), Paloschi dove lo si può collocare? La mia risposta è semplice: da nessuna parte.

Non può fare l’attaccante centrale (come Borriello o Huntelaar) perché non ha le caratteristiche fisico-atletiche necessarie per rendere al meglio in quel ruolo: non è alto ed è un giocatore che attacca la profondità e gli spazi. L’attaccante centrale ideale nel sistema di gioco proposto da Leonardo quest’anno deve essere grande e grosso, avere come dote principale quella di venire incontro alla palla e far salire la squadra, non certo le migliori qualità di Paloschi . E mi sembra chiaro che non potrebbe mai giocare nel ruolo di esterno destro, alla Pato. Per ricoprire quella posizione bisogna essere capaci di saltare in modo sistematico l’uomo. Pato lo sa fare, Paloschi molto meno.

Paloschi è l’attaccante perfetto per giocare in uno schema che prevede due punte vicine (4-4-2, 3-5-2, 4-3-1-2, fate voi), e  renderebbe al meglio accanto a un giocatore come Borriello.

Ribadisco che secondo me il ragazzo è da riportare a Milano, se si vuole puntare sui giovani non avrebbe senso privarsi di uno dei ragazzi più promettenti del calcio italiano (anche se questa fantomatica “politica dei giovani” è stata ampiamente sconfessata dalla campagna acquisti di gennaio: mancini e beckham).

Lo staff tecnico deve capire come utilizzarlo al meglio, e  deve già iniziare a parlarne con società e dirigenza. Il colmo sarebbe far tornare Paloschi e non riuscire a sfruttare tutte le sue potenzialità, o peggio ancora lasciarlo in panchina perché non si sa in che ruolo utilizzarlo.

Ricominciamo da Roma

https://i0.wp.com/www.corriere.it/Hermes%20Foto/2004/01_Gennaio/06/sheva--550x300.jpg?resize=367%2C200Torniamo a noi dopo la parentesi nazionale. Siamo arrivati a un’altro bivio. Dopo aver fallito il derby e l’andata col Manchester c’è la possibilità di rimettere tutto a posto, o quasi.

Sabato sera si va a Roma, contro la squadra più in forma della serie A in questo momento. Si va a Roma senza Pato e senza Gattuso. Una vittoria pare difficile, come quella sera del 6 gennaio 2004. Come finì però, l’abbiamo visto tutti.

Sabato potrebbe riaprirsi definitivamente il campionato. Vincendo ci si porterebbe a -1 dall’Inter, impegnato in una non facile partita contro il Genoa (nonostante questo turno è favorevole ai perdazzurri sulla carta) e, cosa che più conta, loro a Roma e a Firenze ci dovranno ancora andare.

E’ questione di mentalità. La mentalità vincente, quella che ci è mancata scendendo in campo nel derby, pare esserci questa volta. Se giochiamo come sappiamo a Roma non dovrebbero esserci problemi. Resta poi la questione Old Trafford. Ma a quella cominceremo a pensarci dalle 22.45 di Sabato sera.

Mezzo pieno

https://i0.wp.com/www.milanoweb.com/notizie/images/7689/27853_marcello-lippi.jpg?resize=302%2C2020-0. Non abbiamo vinto, ma non abbiamo ancora nemmeno perso e preso gol. Regge la difesa a 3. Bonucci – Chiellini – Cannavaro. Ed è tanta tanta roba. Se era l’unica incognita: sì, la difesa a 3 può essere un’alternativa valida per il mondiale.

Lippi ancora una volta ci ha preso con le convocazioni. Bonucci, Cossu e Borriello sono stati i migliori in campo. A Marco è mancato solo il gol, ma capita spesso in queste amichevoli di non trovare la via della rete. Classica partita bloccata dove le squadre non si sono volute scoprire troppo. Ci teneva il Camerun, Eto’o ha anche fanculizzato l’arbitro nel finale di partita rispettando anche in nazionale lo stile piangina che caratterizza i tesserati neroblu. Volevano vincere, si accontentano dell’onore di aver strappato un pari ai campioni del mondo. Un pari in una serata in cui, Spagna a parte, le squadre europee al mondiale hanno faticato molto. Ha rimontato l’Inghilterra l’Egitto, che per poco non stava per espugnare Wembley. Ha perso in casa la Germania, con l’Argentina di Maradona, fatta qualificare in Sudafrica dalla Fifa ma che non fallirà il grande appuntamento avvicinandosi alla rassegna iridata. E’ riuscita a spuntarla anche l’Olanda. Gol decisivo, ancora una volta, del cacciatore, ritrovato prima nel Milan ora nella nazionale, hanno perso Danimarca, Svizzera, Bulgaria e Romania. E ovviamente i Francesi. Ma a quello oramai siamo abituati.

Le risposte dovevano arrivare da questa partita e sono arrivate: Borriello tranne una involuzione clamorosa nel finale di stagione ai mondiali ci sarà. Ha fatto di testa sua ancora Marcello. Non ha ascoltato i giornalai che invocavano i Baresi o i Bresciani. Ha preso il più valido tecnicamente di questi tre. Mai visto un allenatore non cedere alle pressioni e fare di testa sua come lui: questo gli fa onore. Da sottolinerare anche la grande gara di Cossu. Una personalità così all’esordio non l’avevo vista da nessuno. Queste convocazioni non sono “premi” come pensava qualcuno. Sono una valida ricerca di valide alternative ai grandi nomi che però non sono più quelli di 4 anni fa. Grandi nomi che abbiamo reso grandi noi. Perché i Bonucci, i Borriello e i Cossu di oggi non sono nient altro che i Grosso, i Barone, gli Oddo, i Barzagli, i Toni e li Zaccardo di 4 anni fa.

Ora si riprende il campionato fino alla fine, poi saranno mondiali. Secondo me possiamo ancora stupire. Siamo una squadra operaia, con la testa sulle spalle. Andiamo ad un mondiale da campioni in carica, ergo siamo l’unica squadra che il mondiale può perderlo senza drammi. Possiamo stupire ancora. Wait and see. Mancano 100 giorni. Chiudete le valigie… andiamo in Sudafrica!

L’ora di Marco

https://i0.wp.com/www.sportlive.it/gallery/foto/calcio/nazione-italiana-europei-2008/marco_borriello_nazionale.jpeg?resize=184%2C278Lippi finalmente se n’è accorto. Niente raccomandazioni. Niente maldicenze. Borriello è qui e stasera giocherà perché è la più forte prima punta Italiana (al 100%) in questo momento. Dati alla mano sono 9 gol in 19 partite di campionato. Poco meno del 50%. Una grande media. Sarà chiamato in una singola partita, questa sera, contro il Camerun. In palio per lui un posto in Sudafrica. L’ultimo rimasto disponibile tra i 4 attaccanti. I primi 3 sono già assegnati: Di Natale, Gilardino e Iaquinta. L’ultimo se lo giocheranno stasera lui e Quagliarella.

Ma andiamo con ordine. Giocheranno probabilmente un tempo a testa De Sanctis e Marchetti per definire chi ai mondiali sarà il secondo e chi il terzo di un Buffon sempre più in decadenza nel campionato Italiano dove il portiere Italiano più forte da 2 anni si chiama Christian Abbiati che però non ha ne le simpatie ne il pedigreè per la nazionale. Non ci resta allora che affidarci al mondiale alle parate di Gigi, che se non altro ha avuto la fortuna in carriera di giocare sempre partite eccellenti quando aveva la maglia azzurra.

La novità di questa sera sarà la difesa: Lippi la proverà a 3. Bonucci – Cannavaro – Chiellini. In attesa di una vana risposta di Nesta, che probabilmente sarà negativa. Il miglior centrale Italiano in questo momento è un uomo di parola. Ha detto basta alla nazionale. E non tornerà. Per rispetto di chi ha fatto e concluso il girone di qualificazione imbattuto. E’ una difesa senza terzini. Anomala. Personalmente non credo nelle difese a 3, ma potrebbe essere un’idea per dare un po’ di rinnovamento alla squadra.

A centrocampo confermatissimo Pirlo, anche perché in Europa di registi al suo livello non se ne vedono ancora in giro. E’ vero, corre poco, ma è l’unico ancora in giro che può fare un cambio di campo dagli 80 metri e cambiarti la partita. Insieme a lui Criscito, De Rossi e Maggio. Sono 3 ragazzi che possono fare tantissimo in particolare gli ultimi 2 per me ai mondiali ci sorprenderanno.

Davanti lui. E’ il suo momento. Borriello – Di natale. Non possiamo schierare di meglio in questo momento come prima e seconda punta. Due giocatori che si completano alla perfezione. Il capocannoniere del campionato e chi nel campionato gli sarebbe molto vicino senza infortuni. Certo. Non avrà Ronaldinho alle spalle e gli assist di Maggio non saranno mai sui livelli del Brasiliano. Ma stasera deve fare gol per guadagnarsi la convocazione in Sudafrica.

Due parole per i nostri avversari. Se pensiamo che le squadre Africane siano le stesse di 4-8 anni fa ci sbagliamo. C’è un mondiale in casa, l’Africa lo sente, l’attaccante più forte del mondo in questo momento è della Costa d’Avorio. Una big africana vale tranquillamente una squadra non di primissima fascia europea come Russia od Olanda. Vincere sarebbe una gran cosa. Ma a Marcello stasera questo non interessa. A chi è già pronto a criticare ancora il CT campione del mondo in carica invece sì.

Una chiusura sulla polemica in settimana con la quale i giornalisti hanno chiesto a gran voce la convocazione di Balotelli / Bwaruwah in questa partita. Probabilmente hanno fatto confusione con le bandiere. Il ragazzo è ghanese, non camerunense.

LE PROBABILI FORMAZIONI DI ITALIA – CAMERUN

Amichevole: Italia-Camerun (diretta tv RaiUno) e gli altri match della giornataITALIA (3-4-2-1): 1 Marchetti, 5 Cannavaro, 4 Chiellini, 2 Bonucci, 7 Maggio, 6 De Rossi, 10 Pirlo, 3 Criscito, 8 Cossu, 11 Di Natale, 9 Borriello (12 De Sanctis, 13 Bonera, 15 Cassani, 14 Legrottaglie, 16 Palombo, 17 Pepe, 18 Montolivo , 19 Gattuso, 20 Marchisio, 21 Pazzini, 22 Quagliarella, 23 Sirigu). All. Lippi

Amichevole: Italia-Camerun (diretta tv RaiUno) e gli altri match della giornataCAMERUN (4-3-3): 1 Kameni, 2 Matip, 5 Nkoulou, 4 Bassong, 3 Assou-Ekoto, 4 Mbia, 8 Makoun, 6 Song, 9 Eto’o, 7 Emana, 10 Idrissou(12 Hamidou, 13 Mandjeck, 14 Bedimo, 15 Nounkeu, 16 Massoussi, 17 Ndzana, 18 Nguemo, 19 Eyong, 20 Webo, 21 Tchoyi, 22 Kouemaha). All. Le Guen

4-3- 3

Italia vs Spagna

Domani sera ci sarà l’amichevole dell’Italia contro il Camerun. Ormai non definiamo più “ridoline” le nazionali del Continente Nero, ma questo test deve andare molto più in là del risultato. In tutto questo trambusto, una cosa sola è certa: una nuova vittoria della Nazionale al Mondiale è IMPOSSIBILE. Nella Coppa dell’Amicizia versione nazionali (che, a differenza di quella per club, ha una qualche minima dignità) lo si è visto:  abbiamo fatto delle figuracce ben poco dimenticabili (chi avrebbe mai pronosticato una sconfitta con l’Egitto?) Andiamo ad analizzare, a mero titolo esemplificativo, la probabile formazione della Spagna:

SPAGNA
Casillas
Ramos Albiol Pique Capdevila
Alonso Xavi Silva Fabregas
Villa Torres

  • Casillas, Ramos, Albiol e Alonso giocano nel Real Madrid
  • Pique e Xavi giocano nel Barcelona (e Fabregas li sta per raggiungere)
  • Capdevila gioca nel Villareal, Silva e Villa nel Valencia
  • Torres gioca nel Liverpool.

In sostanza, questa è una signora nazionale. E quel che conta è che sono i più forti disponibili.

ITALIA
Buffon
Zambrotta Cannavaro Legrottaglie Grosso
Camoranesi Gattuso Pirlo
Gilardino Quagliarella Pazzini.

  • Buffon, Cannavaro, Legrottaglie, Grosso e Camoranesi giocano nella Juventus (manco fosse il Real Madrid)
  • Zambrotta, Gattuso e Pirlo “giocano” (diciamo che il più delle volte si limitano a fare presenza) nel Milan
  • Gilardino gioca nella Fiorentina, Quagliarella nel Napoli, Pazzini nella Samp. E tutti stanno giocando male.

In sostanza, questa nazionale è scricchiolante. E quel che conta è che, a parte alcune eccezioni (Buffon è sempre Buffon, con o senza lo zio porcellino), non sono certo i più forti disponibili.

Il quadro, comunque, visto così , non sembra tanto preoccupante. Ora riprendiamo le formazioni inserendoci le età dei giocatori (calcolate all’inizio dei Mondiali).

SPAGNA
Casillas (29 anni)
Ramos (24) Albiol (24) Pique (23) Capdevila (32)
Alonso (29) Xavi (30) Silva (24) Fabregas (23)
Villa (28) Torres (26)

Età media: 26 anni e 6 mesi. Ci sono ben quattro under 25 e solo due calciatori superano i 30 anni.

ITALIA
Buffon (32)
Zambrotta (33) Cannavaro (36) Legrottaglie (33) Grosso (32)
Camoranesi (33) Gattuso (32) Pirlo (31)
Gilardino (28) Quagliarella (27) Pazzini.(25)

Età media: 31 anni e 1 mese. Ci sono otto over 30 e nessun under-25.

Analizzando per ruolo:
PORTIERE: 29 (S) – 32 (I)
DIFESA:  25an9me (S) 33an6me (I)
CENTROCAMPO: 25an6me (S) 32an(I)
ATTACCO: 27an (S) 26an8me (I)

La differenza in difesa e a centrocampo è imbarazzante: proprio nei reparti in cui servirebbe maggior fisicità ed energia…in attacco, invece, la differenza è minima.

In conclusione, un ultimo dato: a parte Buffon, Gilardino e Pazzini, nella formazione di sopra nessuno è titolare inamovibile nel proprio club. E una precisazione: la stessa cosa si potrebbe fare con molte squadre.

Le convocazioni

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PORTIERI: Morgan De Sanctis (Napoli), Federico Marchetti (Cagliari), Salvatore Sirigu (Palermo)
DIFENSORI: Daniele Bonera (Milan), Leonardo Bonucci (Bari), Fabio Cannavaro, Giorgio Chiellini, Nicola Legrottaglie (Juventus), Mattia Cassani (Palermo), Domenico Criscito (Genoa), Christian Maggio (Napoli)
CENTROCAMPISTI: Andrea Cossu (Cagliari), Daniele De Rossi (Roma),  Andrea Pirlo  e Rino Gattuso (Milan), Claudio Marchisio (Juve), Riccardo Montolivo (Fiorentina), Angelo Palombo (Sampdoria),
ATTACCANTI: Antonio Di Natale (Udinese), Fabio Quagliarella (Napoli), Giampaolo Pazzini (Samp), Marco Borriello (Milan), Simone Pepe (Udinese).

Questi i convocati di Marcello Lippi per l’amichevole contro il Camerun.
Tra i portieri è tutto deciso, Buffon prenderà il posto di Sirigu, e credo che il trio sia quello più giusto.
In difesa più o meno chiunque in serie A è superiore a Cannavaro e Legrottaglie, due giocatori davvero mediocri. Io direi Astori, Moretti, Bovo, Lucchini, per non parlare di Gamberini, che però in questo caso non è convocabile perchè è infortunato. Tutti difensori che non sono chissà cosa, ma comunque nettamente superiori ai due juventini.
Per il centrocampo  la vergogna è l’assenza ancora una volta di Massimo Ambrosini. E’ davvero imbarazzante vista la nettissima superiorità di Ambro rispetto a Gattuso, e noi la possiamo notare ancora di più vedendoli giocare fianco a fianco ogni partita! Secondo me non può rimanere fuori neanche C. Zanetti, che considero il miglior centrocampista italiano insieme a De Rossi e Ambrosini.
In attacco, purtroppo, sappiamo bene che Gilardino è sicuro di andare in Sud Africa, l’altro posto di punta centrale se lo contendono Borriello e Pazzini, ma secondo quello da far fuori dovrebbe essere proprio Gilardino! E per chi dice che Pepe è l’unico esterno su cui possiamo contare, vorrei ricordare che nella Fiorentina gioca un certo Marchionni
Ecco i miei personali convocati per il Sud Africa:
PORTIERI: Buffon  Marchetti De Sanctis.
DIFENSORI: Bonera Santon, Bonucci Chiellini Gamberini Astori Balzaretti Criscito (Cassani).
CENTROCAMPISTI: Cossu DeRossi  C.Zanetti Ambrosini Marchisio Montolivo  Palombo (Aquilani) .
ATTACCANTI: DiNatale  Quagliarella Pazzini Borriello Marchionni Totti (Balotelli) .

In porta non c’è niente da spiegare. In difesa,  i titolari di Lippi sulle fasce sono Zambrotta e Grosso… no comment. Il migliore a destra, per ora, secondo me è Bonera visto come si sta comportando, anche se Santon è fortissimo, ma non gioca quasi mai. A sinistra Balzaretti e sottovalutato, negli ultimi due anni è cresciuto molto ed è una garanzia. Al centro Astori e Bonucci sono le due giovani alternative ai titolari.
A centrocampo Cossu è il jolly che può ricoprire vari ruoli, come alternativa va benissimo. DeRossi intoccabile, così come dovrebbero esserli anche Montolivo e Ambrosini….E invece uno non verrà convocato al 100 %, l’altro rischia di rimanere fuori per far spazio a giocatori come Camoranesi, Gattuso e Pirlo…. PAZZESCO!
In attacco i due esterni sono DiNatale e Marchionni. La punta è Borriello, con Pazzini come alternativa. E poi chiamerei un campione come Totti, che fisicamente non regge un intero mondiale da titolare, ma magari a partita in corso, quando c’è bisogno, potrebbe risultare decisivo. Ma bisogna vedere come starà a maggio. Se lui non fosse disponibile io sarei tentato di chiamare Balotelli. E’ fortissimo e fa la differenza, lo sappiamo. Ma all’interno dello spogliatoio come si inserirebbe questo ragazzino?

Comunque, questa la mia formazione ideale. 4-3-3: Buffon, Bonera, Gamberini, Chiellini, Balzaretti; Montolivo, DeRossi, Ambrosini; DiNatale, Borriello, Marchionni.

Mezzo pieno o mezzo vuoto?

Oggi non ci siamo divertiti, ma bisogna ammettere che ci siamo comportati da grande squadra. Primi 20′ sottotono e sottoritmo, una volta che ci siamo svegliati abbiamo impiegato poche azioni per trovare la via del gol. In undici minuti abbiamo aperto e chiuso una partita che poteva diventare ben più ostica. Mi piace il cinismo delle ultime giornate, lo avevamo perso qualche settimana fa e di conseguenza avevamo perso dei punti che a pensarci oggi ti mangi le mani. Il secondo tempo è iniziato come il primo, troppo lenti e troppo bassi. Un difetto che abbiamo notato più volte: bisogna continuare a giocare anche quando si è in vantaggio, specie se alla fine manca ancora parecchio. Ma come l’Atalanta ha riaperto il match, noi siamo tornati a giocare e nel giro di cinque minuti abbiamo ristabilito il doppio vantaggio con la ribattuta di Borriello sul rigore sbagliato da Dinho. Alla fine va bene così.

Tra i migliori di oggi ci metto i soliti: Ambrosini, Pato e Ronaldinho, mai visto uno che riesce a creare pericoli ad ogni pallone toccato. Tirata d’orecchie per il terzo rigore sbagliato, adesso basta. In ripresa (dopo le ultime uscite non al suo livello)  Sandro Nesta e sottolineamo l’ennesima buona prova di Abbiati. In ombra Borriello che però finalmente segna un gol da centravanti di razza, un gol alla Trezeguet, alla Milito. Non mi è piaciuto David Beckham e devo dire che è quasi una costante dal suo ritorno a Milano. Per carità, fa il suo onesto compitino, ma il Becks dello scorso anno era ben altra cosa. Bocciato Gattuso che enta sul 3-1 e si fa ammonire. Diffidato, salterà la trasferta a Roma (ce ne faremo una ragione).

Prendiamo due punti alla Roma e siamo a +13 sulla quinta, dovrei essere più contento. E invece tutto sommato ho un po’ di amaro in bocca. Oggi era l’occasione giusta per piombare sulle spalle dei cugini eppure hanno vinto ancora, sebbene giocassero su un campo difficile e senza parecchi titolari. Da qui in avanti ci attende un calendario non facile, non ho mai creduto alla Scudetto, ora sto anche smettendo di sognarlo.

Ma la notizia peggiore è senza dubbio lo stop di Pato. Le immagini viste in tv col ragazzo che si accascia a terra sofferente non lasciano affatto tranquilli. Problema muscolare, per un giocatore rientrato da poco e che ha già patito diversi infortuni di quel tipo. Si teme un lungo stop, sperando che almeno non si tratti di uno strappo. Perdiamo un giocatore fondamentale senza dubbio, sempre a segno dal suo rientro con l’Udinese. Perdiamo il giocatore che poteva mettere in crisi lo United. A questo punto io me la andrei a giocare con Huntelaar e Borriello contemporaneamente, continuando a buttare palloni in mezzo. Torniamo a Pato: speriamo in bene, ma c’è poco da stare allegri, soprattutto perchè ora è nelle mani di MilanLab. La vittoria ci è costata molto cara.

Guarisci presto, Papero!