Finale anticipata

Per una è la prima nella storia, per l’altra è la terza consecutiva

Per una è l’inseguimento di un sogno per l’altra l’ennesima conferma
La Spagna è la stessa di due anni fa, Torres, Villa, possesso palla.
La Germania è cambiata, con la nuova generazione.
Oggi tutte e due lottano per lo stesso obiettivo. Destinazione Johannesburg.
DAL FIFA WORLD CUP STADIUM DI DURBAN GERMANIA – SPAGNA: calcio ai massimi livelli!

https://i0.wp.com/www.repubblica.it/2008/05/gallerie/europei-2008/gol-torres/afp133163482906213725_big.jpg?resize=379%2C254Rieccole di fronte, a due anni di distanza da quella finale di Euro 2008. La Spagna è alla prima semifinale mondiale della propria storia. La Germania è in fondo come al solito. Da quella notte di due anni fa a Vienna è cambiato molto. 11 Spagnoli e 8 tedeschi si ritroveranno ancora di fronte. Le furie rosse sono nel loro miglior momento storico e si trovano di fronte ad un ostacolo vero: una squadra che nella propria storia di bassi ne ha avuti veramente pochi. La Germania è però diversa da tutte quelle che l’hanno preceduta. “Non ha mai giocato così” ha ammesso Beckenbauer. Si affrontano la squadra che più ha attaccato contro la squadra che più ha segnato con 13 gol, 4 di questi all’Argentina. Partita nella partita: Miroslav Klose è a un solo gol dal record di Ronaldo. Se segna diventa il giocatore che più ha segnato nella storia del mondiale di calcio. Assenza pesante però in casa tedesca con Thomas Muller che salterà questa partita. Mettiamoci per un momento nei piani di questo ventenne. L’estate scorsa era in ritiro con la squadra B del Bayern. Ora, in meno di un anno, è titolare con la propria nazionale in un mondiale. C’è anche Villa. Capocannoniere del mondiale. Decidesse anche questa partita diventerebbe un serio candidato per il nuovo pallone d’oro Fifa, ricalcando le orme di Ronaldo nel 2002 quando segnò un gol per gara al mondiale e due in finale. Qui non ha segnato alla prima. Ma ha segnato due gol pesanti e decisivi nelle gare ad eliminazione diretta. Tre precedenti. Due vittorie tedesche nel 66 e nell’82, entrambe per 2-1. Un pari ad USA 94. Loew ha provato a buttare la pressione sulla Spagna: “i favoriti sono loro”. Basterà?

L’ALTRA – Altro gol irregolare a questo mondiale. Quello di Snejder viziato dal fuorigioco di Van Persie che partecipa in posizione attiva all’azione. Snejder in una partita giocata a livello abbastanza mediocre riesce comunque a lasciare la firma. La sensazione è che l’Olandese viva un vero e proprio momento di grazia come il Kakà del 2007, poi mai più ripetuti. Questa Olanda però continua ad andare avanti senza convincere, con una buona dose di fortuna, che in un mondiale è sempre provvidenziale. Difficoltà a concludere, fatica ad arrivare in porta e ad alzare il ritmo. Spesso subisce l’avversario. Ricorda una certa squadra azzurra nel 2006. Spero che però non vinca il mondiale, e non superi l’Olanda indimenticabile e leggendaria del calcio totale, fermata solo dalle padrone di casa che si sa, ai mondiali, hanno regolamenti differenti. L’Uruguay ha fatto il suo. Dopo aver vinto un girone scarso (anche se non come il nostro) ha approfittato del tabellone ed è arrivato fin dove poteva. Sabato per loro la finale terzo posto. Festa in ogni caso per il grande mondiale della squadra sudamericana.

Prima semifinale

MONDIALE Si gioca oggi Uruguay-Olanda, prima semifinale del mondiale. Nettamente favoriti gli olandesi, che dopo aver sconfitto il Brasile grazie alle giocate da fuoriclasse di Robben e all’opportunismo di Snejider sembrano proiettati verso la finale, ma stiamo attentissimi ai sudamericani. Sono una squadra tosta e hanno un bravissimo allenatore, cacciato via dall’Italia con troppa superficialità, soprattutto a causa dei dirigenti milanisti. Da notare che nelle due semifinali ci sono 10 giocatori del Bayern, 8 del Barcellona e 5 “italiani” : Sneijder (Inter), Huntelaar (Milan), Muslera (Lazio), Gargano (Napoli) e Cavani (Palermo). Questo dà l’idea di quanto si sia abbassato il livello del calcio italiano negli ultimi anni. Nelle semifinali di quattro anni fa gli “italiani” erano tanti ma tanti di più…

MILAN La notizia del giorno è senza dubbio il ritorno alla parola di Ariedo Braida, che ha detto che Ronaldinho non se ne andrà via. Spero abbia ragione. Per me, che l’ho sempre considerato un grande operatore di mercato, rileggere sue dichiarazioni è stata un’emozione. Resta il mistero del perché sia stato messo in disparte nell’ultimo periodo, forse un giorno ce lo spiegherà.
Infine un mio parere su Felipe Melo: tutti ora lo disdegnano e ne dicono di tutti i colori su di lui, e non hanno tutti i torti visto il pessimo campionato con la Juve e il disastro del mondiale. Io però faccio un ragionamento: siamo una società senza grandi disponibilità economiche e possiamo spendere poco o nulla, a centrocampo abbiamo dei bidoni paurosi e per giunta vecchi e dunque abbiamo bisogno di forze fresche che corrono e contrastano, io non ci vedo niente di male a prendere Felipe Melo, ovviamente in prestito gratuito. Certo, se avessimo una società decente punterei su Essien, Mascherano o Hernanes, ma purtroppo questi sono e rimarranno per un bel po’ solo sogni. Felipe Melo da mediano nella Fiorentina tutto sommato ha disputato un gran campionato. Fermo restando che non è un campione, io credo che peggio dei nostri non potrà essere. Insomma, in prestito gratuito lo prenderei.

Ma il solo parlare di questo giocatore e considerarlo addirittura potenzialmente utile per noi mi fa capire che ormai siamo davvero diventati una piccola squadra, fatta di piccoli giocatori.
Ma noi tifosi rimarremo sempre in cima, lo eravamo in serie B, lo siamo ancora e di più adesso!

Galliani: “Ibrahimovic non arriverà”

E meno male che l’ha detto, perchè ci avevamo creduto tutti vero? E invece, guarda un po’ che sfortuna, Zlatan Ibrahimovic non potrà vestire la maglia del Milan perchè costa troppo, sia dal punto di vista del cartellino ma soprattutto da quello dell’ingaggio. Ma nessuno di noi si strapperà i capelli per questo, a nessuno di noi gliene frega assolutamente niente di vedere Ibrahimovic con la maglia rossonera. Noi vogliamo solamente vedere una squadra programmata per il futuro, una squadra che il futuro lo abbia e che non debba vivere di espedienti anno dopo anno. Vorremmo una squadra che a luglio è già stata disegnata da società e dirigenza, senza aver l’obbligo di convincere alcuni vecchi ad andarsene perchè altrimenti rimane bloccata senza fare nulla.
AG dice che la squadra di quest’anno sarà molto simile a quell’anno dell’anno scorso che è arrivata terza e ha lottato per lo scudetto fino a marzo. Certo, se il calcio fosse una scienza esatta questo discorso non farebbe una grinza, peccato che non sia affatto così, e AG lo sa benissimo!!! Il fatto che la squadra l’anno scorso fosse da terzo posto non significa che lo sia anche quest’anno, anzi è molto probabile che non sarà così per almeno un paio di motivi:

1) la maggior parte dei giocatori sono ultra-trentenni e hanno tutti un anno in più. Un anno non fa differenza per un 25enne, che anzi più passa il tempo più migliora, ma può essere devastante per un 30enne. Abbiamo visto crollare Zambrotta, Oddo, Gattuso, Kaladze, quest’anno potrebbe toccare ad Ambrosini e Nesta, due che l’anno scorso hanno retto la baracca fino a marzo. E’ possibile, non sicuro, ma non ci sarebbe niente di strano se ciò accadesse.

2) L’anno scorso il giocatore più decisivo del Milan è stato Ronaldinho, che ci ha davvero trascinato (talvolta letteralmente da solo) in terza posizione. E’ stato un anno strepitoso per lui, quest’anno potrebbe non esserlo. Non dico che mollerà totalmente, non è affatto un giocatore finito, ma potrebbe non essere stratosferico come la stagione passata, potrebbe semplicemente essere grande ma non immenso. C’è una bella differenza. Come si fa se ciò accadesse?

In questi casi ci vuole una squadra solida, compatta, che possa reggere anche nel periodo-no dei suoi campioni. Questo Milan non è solido, non è compatto, tutt’altro: vive di incertezze, l’anno scorso (anche nei periodi buoni) tutti avevamo il sentore che da un momento all’altro c’era il rischio che si rompesse un fragilissimo equilibrio. Quest’anno quell’equilibrio sarà ancora più precario, e non so se gli eroi dell’anno scorso (Nesta, Ambrosini, Ronaldinho su tutti) riusciranno a tenere su la baracca miracolosamente.

Solita farsa

Stasera abbiamo assistito alla solita partita falsata. Ormai sono davvero un po’ troppe però. Spagna-Paraguay è finita 1 a 0 per la Spagna, ma i sudamericani sono stati pesantemente penalizzati dall’arbitro. E’ stato annullato un gol regolare a Valdez, ma soprattutto il rigore di Cardozo doveva essere ripetuto. E’ vero che forse il primo penalty segnato dalla Spagna era valido, ma se l’arbitro avesse preso prima le decisioni giuste a favore del Paraguay la Spagna le semifinali le vedeva col binocolo. Potete andare a rivedere i miei pronostici, avevo previsto il Paraguay ai quarti proprio perchè sapevo che era un’ottima squadra: solida, compatta, organizzatissima, con buoni giocatori come Cardozo, Santa Cruz, Barrios e i due difensori centrali. Non ho mai visto giocare così male la Spagna, e il merito è tutto degli avversari. E pensare che c’è chi elogiava i mezzi giocatori del Messico e aveva sotto gli occhi il Paraguay, bah…

Nel pomeriggio la Germania ha demolito l’Argentina, e devo dire che non me l’aspettavo. Da qualche giorno vedo i tedeschi favoriti, ma pensavo che la squadra di Maradona avrebbe dato filo da torcere. Invece è stato un dominio dall’inizio alla fine della Germania, davvero una bellissima partita giocata. Tutti parlano di Oezil, io mi permetto di segnalare Sami Khedira, un centrocampista che ha sostituito Ballack e che si è dimostrato addirittura superiore al titolare. Al Milan servirebbe come il pane, ovviamente uno di questo valore ce lo sogniamo, vero AG?

Un’eredità pesante

Quando Maradona incantava il Messico, lui non era nemmeno nato
Oggi Diego sarà lì, in panchina. Voglioso di entrare come in quella finale.
Lionel sarà in campo. Oggi è il suo momento, oggi è il momento di togliersi certe etichette.
Dall’altro lato una nazione multietnica. Non ci sono più i Franz, i Gerd.
Oggi il futuro tedesco sono i Mezut e i Miroslav, oriundi che difendono la propria nazione.
A 24 anni di distanza la storia, forse, può essere riscritta.
DAL GREEN POINT STADIUM DI CAPE TOWN ARGENTINA – GERMANIA, scontro generazionale.

https://i0.wp.com/www.fifa.com/mm/photo/worldfootball/nationalteams/01/17/67/98/1176798%5flarge.jpg?resize=300%2C300Ore 16.00. Si gioca l’unica partita che ha avuto l’onore di essere finale mondiale per due volte consecutive. Argentini e Tedeschi ancora di fronte. Come nell’86, nel 90 e nel 2006. L’ultima volta finì in rissa, quindi i presupposti per una bella partita ci sono tutti. Partita che si è giocata anche in amichevole questo marzo. Hanno vinto i tedeschi. Ancora i tedeschi, come sempre negli ultimi scontri tra le due squadre. E’ anche lo scontro tra le due squadre ‘avvantaggiate’ dai quarti di finale con gli errori arbitrali, comunque ininfluenti. La Germania arriva dalla 15esima presenza consecutiva nei quarti di finale in un mondiale. Come al solito i tedeschi si confermano la squadra da non sottovalutare mai. Entrambi tra le critiche dei ct, sono andati più avanti anche di squadre più quotate. Attenzione ai gialli. 8 diffidati in campo. 6 nella Germania. La partita si riassume tutta nelle parole di “guardate le formazioni sui giornali e vedrete che sono più forti di noi. Ma noi abbiamo battuto 4-1 l’Inghilterra.” In Germania ci credono. Il mondiale sudafricano ha più seguito di quello del 2006. E se fosse la volta buona?

Ore 20.30. Altro giro altro regalo. Per la spagna si preannuncia un facile compitino contro il Paraguay avendo già conosciuto l’avversario della semifinale. La Spagna vista contro il Portogallo non dovrebbe avere problemi contro una squadra che il proprio mondiale l’ha già vinto. I sudamericani nella giornata di ieri si sono lamentati della designazione dell’arbitro, a loro parere inadeguato ad una gara di questo tipo. Per la cronaca lo stesso di Italia – Nuova Zelanda. Una cosa le accomuna: nessuna delle due ha mai raggiunto la semifinale di un mondiale (la Spagna arrivò si quarta nel 50 ma era un girone finale). Ma il potenziale è opposto. La Spagna è una delle grandi favorite, confermare il proprio miglior risultato nella storia del mondiale per la roja sarebbe un insuccesso.

IERI – E’ colpa mia. Stavolta non lo dice Lippi ma Carlos Dunga. Poiché la superbia va a cavallo ma torna sempre a piedi, però, anche il Brasile va a casa. Per la seconda volta consecutiva ai quarti di finale. E’ dal 2002 che non batte una big in un campionato del mondo, se consideriamo che gli ottavi del 2006 sono stati contro il mediocre ghana. Tornano fuori tutte le debolezze del girone di qualificazione, che avevano addirittura fatto pensare per un momento ai verdeoro fuori. Salvo poi il fatto che quel girone l’hanno vinto. Brasile che ha la colpa di non chiuderla. E se è perdonabile, non lo è però assolutamente il cambiamento tattico dopo l’autogol dell’1-1. Brasile che sotto pressione scoppia e non sa attaccare. Escono tutte le debolezze tattiche della squadra: il portiere più sopravvalutato al mondo che sbaglia l’uscita, centrocampisti fisici (come si fa a portare ad un mondiale Gilberto Melo?), giocatori finiti in attacco. Si legga Kakà. A casa o in panchinai piedi buoni: Thiago Silva, Pato e soprattutto Ronaldinho, reclamato a gran voce dalla stampa brasiliana. Si salva solo Maicon, ma da solo non può fare una squadra. La perla rimane il cambio Luis Fabiano – Nilmar. Saluti a Dunga. In serata una dimostrazione ulteriore di quanto il calcio a volte possa essere crudele. Aveva segnato Adyiah, al 120esimo del supplementare, seppur su azione viziata da fuorigioco di Appiah. Ma Suarez diventa portiere e si sacrifica pur di lasciare una possibilità all’Uruguay. Possibilità che poi si concretizza data la scarsa vena realizzativa dei Ghanesi dal dischetto. Se sbagli tre rigori su cinque, è giusto che te ne vai a casa.

Finalmente spettacolo?

PORT ELIZABETH, ORE 16.00 – Con Olanda-Brasile iniziano i quarti di finale: la sfida è tra due squadre che hanno fatto della solidità difensiva la loro chiave (1 solo gol subito per la Seleçao, 2 soli – su rigore – per gli Orange), lasciando il calcio totale e il futebol bailado alle spalle. L’Olanda ha superato senza affanni i piccoli scricchiolii di spogliatoio (Van Persie vs Sneijder) con un Ct, Van Marwijk, che si è dimostrato ottimo nel gestire la situazione; il Brasile, invece, procede compatto con Dunga alla testa (finalmente anche le critiche della stampa sembrano essersi placate), ma la troppa sicurezza raggiunta dopo la buona vittoria col Cile potrebbe causare cali di concentrazione – non penso, comunque.

Per come l’undici dell’ex-fiorentino (chissà che non arrivi ad allenare la squadra dei Della Valle tra un paio d’anni, lasciando il testimone a Leo…) gioca, si potrebbe dire quasi di un derby europeo… Da segnalare le polemiche tra Cruijff e Dunga: all’olandese, che aveva detto: “Non pagherei mai per vedere una partita del Brasile” ha risposto il Ct della Seleçao con un ironico: “Non deve pagare perchè ha i biglietti gratis della Fifa”.

L’Olanda ha tutti i giocatori a disposizione (su stessa ammissione del Ct, Robben giocherà dal primo minuto), mentre al Brasile mancheranno Elano e Ramires; Felipe Melo, in recupero, potrebbe già partire titolare. Un pronostico? Penso proprio che la partita sia destinata ad andare per le lunghe: supplementari, se non rigori – spero in quest’ultima ipotesi, dato che potremmo vedere in azione alcuni tra i rigoristi e i portieri più forti del mondo… Tutti danno per già in finale la Seleçao, ma l’11 di van Marwijk non è mica la Corea del Nord e farà vedere i sorci verdi: secondo Sneijder, “Per la prima volta da quando il torneo è iniziatogiocheremo contro un avversario che propone un gioco aperto, lasciandoci degli spazi e per noi sarà un vantaggio. Credo davvero che possiamo vincere”.

FORMAZIONI DI OLANDA-BRASILE, PORT ELIZABETH ORE 16.00

OLANDA (4-2-3-1): Stekelenburg; van Bronckorst, Mathijsen, Heitinga, van der Wiel; de Jong, van Bommel; Kuyt, Sneijder, Robben; Van Persie. All. van Marwijk

BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Lùcio, Juan, Bastos; Silva, Melo; Dani Alves, Kakà, Robinho; Luis Fabiano. All: Dunga

JOHANNESBURG, ORE 20.30 – Il quarto che non ti aspetti. Eggià: sfido chiunque ad aver pronosticato una tra Uruguay e Ghana in semifinale: sarebbe stato preso per pazzo. L’Uruguay ha subito due soli gol in questo Mondiale, e la buona vittoria con la Corea del Sud ha dato ulteriore forza ad una squadra che non era in questo lustro da decenni. Il Ghana, passato come secondo, ha rischiato fino all’ultimo di trovarsi contro l’Inghilterra (alla fine, per come ha giocato la squadra di Capello, non è che sarebbe cambiato molto): ha avuto gli USA, con cui ha potuto giocare ad armi pari, vincendo grazie al solito contropiede di Gyan. Per l’Africa è la terza partecipazione ai quarti di un Mondiale: rispetto alle aspettative della vigilia, una ai quarti era il minimo sindacale.

Nessuna polemica tra CT, ma un piccolo giallo sulla designazione arbitrale: inizialmente era stato designato l’inglese Webb, ma, in seguito a proteste della federazione uruguaiana, è stato scelto Benquerença. Polemiche un po’ sterili, a mio avviso: si temeva la compensazione dell’errore dell’uruguaiano Larrionda sul gol di Lampard, ma Webb è uno dei migliori arbitri in circolazione, e non mi sembra tipo da dietrologie del genere.

La “mezza notizia” è che Rajevac si sarebbe deciso a schierare Muntari dal primo minuto: proprio il gioco degli avversari… Il CT uruguaiano Tabarez, vecchia conoscenza dell’ambiente rossonero e a mio parere un po’ incompreso in Italia, ha dichiarato  che “abbiamo vissuto la stessa situazione prima della gara con la Corea e la squadra ha risposto. Ma non credo sia una pressione extra”. La sfida è dunque tra la tranquillità della Celeste e la gioia di un intero continente: le vuvuzelas, stasera, suoneranno per l’undici di Rajevac. Ma vedo favoriti Forlan e soci: non penso proprio si facciano intimidire. La chiave della partita sarà bloccare Gyan: in quel momento, la Celeste avrebbe gioco facile.

FORMAZIONI DI URUGUAY – GHANA, JOHANNESBURG ORE 20.30

URUGUAY (4-3-3): Muslera; Fucile, Victorino, Lugano, Pereira; Arèvalo, Fernàndez, Pérez; Forlàn, Suarez, Cavani. All: Oscar Tabarez

GHANA (4-2-3-1): Kingson; Pantsil, Vorsal, Mensah, Sarpei; Annan, Boateng; Inkoom, Asamoah, Muntari; Gyan. All: Milovan Rajevac

Perchè Ronaldinho non può fare il trequartista

Con l’arrivo di Allegri sulla panchina rossonera in molti hanno pensato subito al fatto che Ronaldinho, nello schema di Max, giocherebbe nel ruolo di trequartista centrale, una posizione senza dubbio diversa rispetto a quella ricoperta lo scorso anno. Al di là delle opinioni su dove possa rendere di più il calciatore, io credo che la prima cosa a cui dovrebbe pensare l’allenatore del Milan è se Ronaldinho può davvero giocare trequartista dietro due punte nel suo schema. Secondo me non potrà quasi mai accadere, tranne che in qualche partita. La tattica di Allegri è semplice, un 4-3-1-2 in cui tutti i giocatori tranne le punte devono sacrificarsi in fase difensiva, TUTTI QUANTI. Nel Cagliari il ruolo di trequartista era affidato a Cossu, che interpretava quella posizione in modo sublime: era il primo giocatore ad andare in pressing sugli avversari, spesso anche sul difensore che impostava, copriva tutte le zone del campo e rompeva le scatole a tutti gli avversari, correva come un matto. Ronaldinho, lo sappiamo bene, questo non lo farà mai, non ne ha le caratteristiche e comunque non è nelle sue corde sacrificarsi in fase difensiva in questo modo. Per questo motivo, secondo me, il ruolo di trequartista ora come ora andrà a Seedorf, che ritengo (purtroppo) il giocatore più adatto in quel ruolo a disposizione del Milan, al massimo a Pirlo, che non corre tantissimo ma è comunque molto più mobile del brasiliano. Ronaldinho nel 4-3-1-2 lo vedo senza dubbio come seconda punta, ma a questo punto si porrebbe un altro problema: la punta centrale chi sarebbe? Uno tra Borriello e Huntelaar ovviamente, ma a quel punto Pato che fine fa? E’ ovvio che il Papero dovrà per forza essere titolare, ci mancherebbe altro, ma la questione va affrontata, e sicuramente Allegri ci sta già pensando. Certo, se poi magari arrivassero un terzino e un centrocampista che corrono sarebbe l’ideale, visto che Gattuso e Zambrotta non ce li vedo proprio nel Milan dell’anno prossimo…

A quando un gol regolare?

MONDIALI La Spagna batte il Portogallo e va ai quarti di finale. Tutti a bocca aperta per come gli iberici hanno mantenuto il possesso di palla dopo il gol, ma la verità è che sono passati solo grazie a un gol in fuorigioco, e che fino a quel momento la partita era alla pari. Facile dominare poi dopo essere andati in vantaggio, in una gara dove ti giochi tutto è chiaro che chi passa in vantaggio ha il 90 % delle possibilità di passare e quindi gioca in scioltezza. Perchè Xavi e compagni non hanno giocato così anche nel primo tempo, dove il Portogallo ha disputato una gara perfetta? Questo Mondiale è ormai irrimediabilmente compromesso dagli errori arbitrali. Da sottolineare le prestazioni di Coentrao, davvero un bel terzino. Capito AG?
Nella partita del pomeriggio una gara orribile tra Paraguay e Giappone. Passano i sudamericani ai rigori, che come avevo previsto arrivano ai quarti di finale, ma credo che contro la Spagna avranno davvero pochissime speranze.

MILAN Facciamo una breve lista dei giocatori accostati al Milan in queste ultime settimane:

Caceres: nasce centrale, si è dimostrato un ottimo terzino. Costerebbe zero in quanto arriverebbe in prestito, da prendere.
– Luis Fabiano: buon attaccante, ma ha 30 anni e in quel ruolo siamo già ampiamente coperti da attaccanti che secondo me non gli sono inferiori. Costa un po’, non serve.
– Joe Cole: ottimo esterno offensivo, può fare il trequartista. Sarebbe perfetto nel 4-3-1-2 di Allegri. Se arriva (gratis) Ronaldinho diventerebbe definitivamente un attaccante. Da prendere.
Klose: giocatore che sta sparando le sue ultime cartucce in questo mondiale. E’ stato un ottimo attaccante, ora è vecchio. Da non prendere.
Lazzari: perfetto come interno di centrocampo, può giocare anche sulla trequarti. Giovane e duttile, l’ideale per il Milan. Da prendere.
Hleb: ottimo esterno offensivo, ma con lo schema di Allegri non so se darebbe il meglio. Non lo prenderei.
Miguel Veloso: buon centrocampista (non un campione), ringiovanirebbe un settore pieno di giocatori vecchi e logori. Da prendere.
Blasi: ex promessa, non mi dispiaceva a centrocampo. Ma ormai è grandicello e non aggiungerebbe niente in più di quel poco che già abbiamo. Da evitare.
– Van der Wiel: l’ideale. Terzino forte e giovane, ancora immaturo ma con margini di crescita rilevanti. Costa molto, ma è da prendere subito.
Drenthe: costerebbe poco o nulla, ma non ho ancora capito bene che ruolo ha. Troppo offensivo come terzino, troppo difensivo come ala. Non lo saprei collocare tatticamente nel Milan di Allegri.

Febbre Latina

Per anni hanno visto vincere le loro ex-colonie, Brasile e Argentina.

Ora sono qui, mai così forti, mai così vicini a loro.

Stasera in palio c’è più di una coppa. Stasera in palio c’è forse l’unica possibilità di prenderla.

Chi vince stasera fa sognare la propria patria. Chi perde stasera non potrà più farlo.

Le grandi occasioni sono tali, perché sono uniche.

DAL GREEN POINT STADIUM DI CAPE TOWN, SPAGNA-PORTOGALLO, per chi suona la campana?

https://i0.wp.com/images.gazzetta.it/Hermes%20Foto/2010/06/28/0L4LAK5F--300x145.jpg?resize=300%2C145Ci siamo. E’ il giorno del secondo big-match di questi ottavi di finale. E’ il giorno di Spagna contro Portogallo. Una penisola intera, questa sera, si fermerà per vedere il sogno del primo mondiale di una di queste due squadre andare avanti. La Spagna ha forse l’occasione migliore: è campione d’Europa in carica e, soprattutto, una generazione così forte non l’ha mai avuta. Viceversa il Portogallo dovrà passare, volente o nolente, su Cristiano Ronaldo per poterla sbloccare. Lo stesso Portogallo ha un’ottima occasione proprio grazie alla presenza del Portoghese. Chi passa stasera affronterà o Paraguay o Giappone: è praticamente un quarto di finale anticipato. Portogallo che è una delle poche squadre a non aver ancora subito gol, ma se è per questo non ne ha neanche segnato uno, se non con quella goleada alla Corea del Nord. Ma il calcio Portoghese, per ora, conferma la tradizione del calcio senza porte. Si affrontano due squadre con una lunghissima fase di costruzione dell’azione. Probabilmente, come nelle altre tre gare, assisteremo a un possesso palla elevatissimo da parte degli spagnoli. Da tenere d’occhio lo scontro tra David Villa e Cristiano Ronaldo, che sarà replicato nei prossimi “superclassico” della Liga Spagnola. 32 precenti tra le due squadre, 15 vittorie spagnole, 5 portoghesi. Questi ultimi però imbattuti nelle partite giocate nelle fasi finali di un Europeo o Mondiale. Chi vince ha un piede e mezzo in semifinale.

L’ALTRA – Ore 16.00, sarà Giappone contro Paraguay. Se i sudamericani li abbiamo visti contro di noi, in pochi penso abbiano seguito i giapponesi. Mi ha impressionato, in particolare, la prestazione di questi ultimi contro la Danimarca. Partita sbloccata su calcio di punizione, variabile da tenere d’occhio, considerato che sinora a fare gol in questa situazione con il terribile Jabulani ci sono riusciti soltanto loro. E così, anche oggi, Giappone spregiudicato, con il 4-3-3, che in questo mondiale è riuscito a superare anche l’ormai storico e collaudato 4-4-2. Da tenere d’occhio Honda ed Endo per il giappone, mentre il Paraguay dovrà affidarsi a Santa Cruz. Chi vince corona un sogno: entrare tra le prime 8 del mondiale. Vedremo poi se si sapranno accontentare.

IERI – Tutto come previsto. Il Brasile si sbarazza di un Cile presuntuoso, che prova a giocarsela con tre punte e, anche se all’inizio mette in difficoltà la squadra di Dunga, trova un attacco inconcludente. Brasile che forse ha fatto una piccola rivoluzione: fino al momento del gol, che arriva di testa da calcio d’angolo, non propriamente da Brasile, difende con ordine e riparte in contropiede. Non è più quella squadra spregiudicata all’attacco che schierò Parreira quattro anni fa, quella torna dopo il gol. Quando si aprono spazi e possono colpire in contropiede. Probabilmente per un Ronaldinho che si muove poco non c’era spazio in questo undici, seppure il Brasiliano ora è tornato tecnicamente superiore a Kakà. Resta il fatto che con Pato al posto di Robinho ieri, il passivo sarebbe stato superiore. Alle 16 l’Olanda non ha alcun problema a sbarazzarsi della Slovacchia. Un 2-1 bugiardo perché l’1 matura con un rigore allo scadere. Slovacchia assente nel primo tempo, un paio di occasioni nella ripresa ma nulla più. Il primo gol è il solito gol di Robben: sempre lo stesso movimento, sempre in rete. E pensare che a Madrid hanno speso più 150 milioni di Euro per sostituire i due, sempre più probabili, primo e secondo nella prossima classifica del pallone d’oro, da stabilire ancora l’ordine.

Decide l’arbitro chi vince

LE PARTITE DI IERI Tutto come previsto.  Nel senso che gli errori arbitrali hanno determinato le vincenti delle due gare di ieri. Però, mentre era ovvio che l’Argentina battesse il Messico, una squadra di finti bravi giocatori che è già un miracolo se è arrivata gli ottavi, la Germania non era scontato che battesse l’Inghilterra. Ha giocato meglio, è vero, ma questo non vuol dire nulla. Non ho mai visto una squadra di Capello giocare meglio delle altre, eppure il tecnico italiano ha vinto tutto. Rimarrà, perché la federazione inglese non può permettersi di pagare il suo stipendio senza farlo allenare, e proverà a vincere l’Europeo. Anche se sono sempre più convinto che Don Fabio non sia un allenatore da nazionale. Difficile far convivere Gerrard e Lampard, anche se secondo me il modo ci sarebbe, e lui lo ha già sperimentato: 4-5-1 con i due centrocampisti separati da un mediano vero (Carrick). La Germania ha tanti giocatori forti (Ozil su tutti), peccato siano per lo più polacchi, turchi, ghanesi. A me una nazionale composta da persone in cui non mi riconosco non piace. Meglio l’Italia perdente, ma almeno di veri italiani.
Sugli scudi anche Higuain ma soprattutto Tevez, che hanno spiegato a chi ancora avesse qualche dubbio come mai Milito se ne sta comodamente in panchina. Per il Messico a mio avviso l’unico ottimo giocatore rimane sempre lui, Rafa Marquez, che però ormai ha qualche anno di troppo (e si vede).

LE GARE DI OGGI L’Olanda non avrà problemi contro la modesta Slovacchia, così come non ne avrebbe avuto se ci fossimo stati noi ad affrontarla. Io fossi l’allenatore neanche rischierei Robben, e vediamo se Huntelaar giocherà quei 10 minuti che gli permetteranno di fare il suo solito golletto. Brasile-Cile è una gara tutt’altro che scontata, e molto dipenderà da Kakà. Fino a ora i verdeoro si sono potuti permettere di giocare praticamente in 10, da adesso in avanti Dunga deve fare una scelta: se vuole vincere deve avere il coraggio di togliere Kakà (se continua a essere deludente), altrimenti rischia di fare la fine di Lippi, che per difendere le sue scelte assurde è stato eliminato.

Campioni fuori

Ore 16, Bloemfontein, Germania contro Inghilterra: il mondiale perderà una seria candidata alla vittoria, direi che sarà la prima vera eliminazione di una big in questo mondiale, in quanto Italia e Francia erano tutto tranne che favorite per la medaglia d’oro. Non mi aspetto una sfida ricca di emozioni, piuttosto una partita molto bloccata giocata sul piano tattico. Paradossalmente è la Germania, squadra solida e rocciosa per tradizione, a poter mettere sul piatto della bilancia più tecnica. In particolare grazie a Mesut Ozil (rivelazione dei mondiali?), ma non solo, perchè la squadra di Loew sa giocare a calcio con tutti e gli undici giocatori. Di contro una Inghilterra alla quale non manca certo la qualità, soprattutto in mezzo al campo, ma che è apparsa tremendamente frenata a livello psicologico nelle prime tre uscite. Penso che Capello la metterà come con l’Algeria, squadra molto ordinata e attenta, sperando in una ritrovata vena offensiva dei suoi attaccanti, in particolar modo di un Rooney apparso stanco e nervoso sin qui. Sfida molto affascinante dunque, chi passa acquista una bella dose di autostima che potrà tornare utile nel prosieguo.

Mettiamo da parte il rigore di Don Fabio e occupiamoci dell’istrionico Maradona (il cui mondiale è uno show nello show) protagonista in serata a Johannesburg contro il sorprendente Messico. Due squadre che fin qui son state tra le più convincenti, con gli argentini ad essere probabilmente l’unica vera big ad aver dato segnali di forza in tutte e tre le partite. Attenzione a non dare nulla per scontato, però. Se c’è un punto debole nell’undici del Pibe de Oro, quello è la difesa, in particolare modo l’impresentabile Demichelis. Dall’altra parte il Messico gioca un calcio offensivo ed è dotato di attaccanti rapidi e tecnicamente validi. Dunque, dovessi scommettere, punterei sui gol. Con l’Argentina si va sul sicuro, ma come detto penso che il Messico venderà cara la pelle.

IERI: l’Uruguay elimina la Corea del Sud e accede ai quarti di finale, con buone chances di procedere fino al penultimo atto. Decide Luis Alberto Suarez Diaz, gioiellino dell’Ajax, attaccante nelle mire di tanti club europei tra cui si diceva esserci il Milan, ma che non arriverà perchè la doppietta di ieri contribuirà ad alzarne un prezzo che già era fuori portata per le casse di via Turati. Errori difensivi da una parte e dall’altra fissano il risultato sull’1-1, finchè a pochi minuti dal termine l’attaccante della Celeste estrae una magia dal cilindro. Corea del Sud eliminata con onore.

In serata il Ghana elimina gli Stati Uniti e stacca il biglietto per i quarti di finale: prima volta nella storia del paese e terza volta dopo gli exploit del Camerun a Italia ’90 e del Senegal nel 2002. Le basi ci sono, una buona squadra che ha eliminato (almeno in gran parte) i difetti cronici delle africane. Nella sfida con l’Uruguay si parte dal 50% a testa di possibilità di passaggio. 90 minuti per entrare (ancor più) nella storia.

Ottavi da vedere

LE PARTITE DI IERI Brasile e Portogallo hanno giocato a non farsi male, fossi stato nei portoghesi ci avrei provato a vincere, perché contro la Spagna sarà davvero durissima per loro. La Costa d’Avorio ci ha provato contro i coreani del nord, ma tre gol non sono bastati, e non ne sarebbero bastati neanche venti visto che le altre due squadre del girone hanno preferito farsi del male. La Spagna soffre ma alla fine ha la meglio contro un Cile che senza dubbio è la sorpresa più piacevole di questo Mondiale. Due a uno grazie ai gol di Villa (causato da un errato rinvio del portiere) e Iniesta. Serve a poco il gol del cileno Millar. Ma i sudamericani hanno fatto davvero una gran partita, hanno un gioco fantastico e il Brasile soffrirà contro di loro. La Svizzera, incredibilmente, non riesce a battere l’Honduras, una delle squadre più scarse del torneo. Peccato, perché come organizzazione di gioco la squadra di Hitzfield non aveva pari, anche se i giocatori erano davvero poca cosa.

GRUPPO G

Squadra P.ti G V P S GF GS DR
Bandiera del  Brasile Brasile 7 3 2 1 0 5 2 +3
Bandiera del  Portogallo Portogallo 5 3 1 2 0 7 0 +7
Bandiera  della Costa d'Avorio Costa d’Avorio 4 3 1 1 1 4 3 +1
Bandiera  della Corea del Nord Corea del Nord 0 3 0 0 3 1 12 -11

GRUPPO H

Squadra P.ti G V P S GF GS DR
Bandiera della Spagna Spagna 6 3 2 0 1 4 2 +2
Bandiera del Cile Cile 6 3 2 0 1 3 2 +1
Bandiera della  Svizzera Svizzera 4 3 1 1 1 1 1 0
Bandiera  dell'Honduras Honduras 1 3 0 1 2 0 3 -3

LE PARTITE DI OGGI Iniziano gli ottavi. Uruguay-Corea del Sud e Stati Uniti-Ghana, non certo fra le squadre più forti in assoluto di questo Mondiale. Il fatto che queste nazionali siano passate al secondo turno al posto di “nobili decadute” significa che questo Mondiale davvero potrebbe regalare sorprese. E d’altronde l’Uruguay ha fatto molto bene, pareggiando senza correre rischi con la Francia e poi vincendo le altre due partite in scioltezza. Con la Corea del Sud non sarà facile, ma io lo vedo favorito. Molto interessante per quanto mi riguarda Usa-Ghana, che vede confrontarsi due nazionali totalmente differenti: grande organizzazione tattica e pochi solisti per gli americani, grande fantasia, parecchi talenti ma anche tanta confusione per gli africani. Ne dovrebbe uscire una gara spettacolare, vedremo.

Finalmente Allegri…

C’è voluta un’eternità (più di un mese dal pranzo a tre Berlusconi-Galliani-Allegri) ma alla fine tutto si è concluso come era scritto. Massimiliano Allegri da Livorno, 43 anni ancora da compiere (quasi quasi tornava buono come giocatore…) è il nuovo allenatore del Milan, da oggi sino al 2012, almeno in teoria.

Sei anni fa, al tempo del nostro ultimo scudetto, Max (lo chiamiamo così?) iniziava la sua avventura da allenatore in C2 all’Aglianese. Nessuno pensava che sarebbe arrivato in così breve tempo alla ribalta. Qualche anno di gavetta nelle serie minori tra Spal, Grosseto e Sassuolo, poi il Cagliari, dove nella stagione 2008-09 inizia con 5 sconfitte su 5. Il primo punto indovinate con chi l’ha fatto? Esatto, col Milan alla sesta. Da lì in poi un crescendo che lo porterà a raggiungere la salvezza aritmetica all’ottava di ritorno. La scorsa stagione è stata ottima fino a febbraio, un’altra salvezza conquistata in scioltezza. Dopodichè segue un periodo difficile, che si conclude con l’esonero ai primi di aprile.

Oggi, il Milan. A lui si chiede di vincere e di farlo col bel giuoco data la rosa di campioni inguagliabili che la nostra dirigenza gli mette a disposizione. Se poi verrà accontanto con Lazzari allora non avrà proprio più alibi. Mi auguro che non sia testardo come il suo predecessore, che ascolti sempre i consigli di Silvio, che non faccia giocare Ronaldinho così lontano dalla porta.

Scherzi a parte, lo attende un lavoro durissimo. Prima esperienza in una grande, che sebbene sia decaduta sul campo, rimane una squadra sempre sotto gli occhi della critica. A lui va un grossissimo in bocca al lupo, sappia che noi non partiamo prevenuti nei suoi confronti, saremo al suo fianco in una stagione che si prospetta tutta in salita, ma Max ha già dimostrato di essere abituato eccome a vivere in situazioni complicate. Di quelle che saranno le soluzioni tattiche, il modulo e i giocatori ne riparleremo quando avremo più certezze, nel frattempo ci limitiamo al benvenuto.

Buon lavoro e buona fortuna, noi tifosi siamo al tuo fianco.

Tulipani e fiori di ciliegio

Archiviata la figuraccia (meritatissima) di ieri, si può finalmente tornare a parlare di calcio. Il mio invito è: godiamoci questo spettacolo, al resto si pensa dal 12 luglio. Per quanto riguarda l’altra partita del gruppo F, niente da dire: 0-0 e tutti contenti: il Paraguay che sogna i quarti, e gli All Whites che escono con grande onore.

GRUPPO F

Squadra P.ti G V P S GF GS DR
Bandiera del  Paraguay Paraguay 5 3 1 2 0 3 1 +2
Bandiera della  Slovacchia Slovacchia 4 3 1 1 1 4 5 -1
Bandiera  della Nuova Zelanda Nuova Zelanda 3 3 0 3 0 2 2 0
Bandiera dell'Italia Italia 2 3 0 2 1 4 5 -1

GRUPPO E – L’Olanda batte 2-1 il Camerun, Robben torna disponibile e Van Persie ed Huntelaar (gol di rapina il suo, tapin su palo dell’asso del Bayern Monaco: speriamo si dia da fare così anche nel Milan, se, come spero, resta) controbattono al rigore di Eto’o. Olanda a punteggio pieno e che affronterà la Slovacchia agli ottavi: problemi rimandati di un turno, dunque. La tapina figura fatta dai Leoni d’Africa mostra come bisogni trovare un giusto equilibrio tra individualità e compattezza del gruppo: Le Guen è andato in eccesso nella prima voce, basando tutta la squadra su Eto’o, giocatore sì ottimo ma che ha bisogno di una squadra che giri intorno a sè e che comunquue non ha reso al massimo in questa stagione, ed un altro ct che ben conosciamo nella seconda voce. La partita più importante della serata era comunque DanimarcaGiappone. All’11 di Okada, per la miglior differenza reti, bastava un pareggio, ma Honda, Endo (da segnalare la battuta del telecronista Sky: “gol di questo gerundio”) e Okazaki suggellano una vittoria meritata: Danimarca buono solo nei primi 10 minuti e intorno all’80’, in concomitanza col rigore segnato da Tomasson (infortunato). A braccetto van Marwijk e Okada con i loro 22, con grandi possibilità di arrivare ai quarti (qualche mail di ringraziamento da Bratislava, Amsterdam e Tokio arriverà a Viareggio…).

GRUPPO E

Squadra P.ti G V P S GF GS DR
Bandiera  dell'Olanda Olanda 9 3 3 0 0 5 1 +4
Bandiera del Giappone Giappone 6 3 2 0 1 4 2 +2
Bandiera della  Danimarca Danimarca 3 3 1 0 2 3 6 -3
Bandiera del  Camerun Camerun 0 3 0 0 3 2 5 -3

DOMANI: GRUPPO G: Alle 16 sono in programma Corea del NordCosta d’Avorio e PortogalloBrasile. La prima partita non sembra molto importante, con la Corea del Nord già salita sui primi aerei insieme al Camerun e la Costa d’Avorio che spera in un miracolo: servirebbe una goleada paragonabile a quella portoghese del 21, unita ad una larga vittoria del Brasile. Larga vittoria che la squadra di Dunga non sembra molto adatta a raggiungere: a loro basta il pareggio, e madre patria e colonia sarebbero accontentate. Lungi da combine, la sfida è comunque piena di contenuti tecnici: riuscirà il blocco-I***r in difesa ad arginare Cristiano Ronaldo & C? Vincerà Dunga o le malelingue che continuano ad accusarlo?

FORMAZIONI DI PORTOGALLO-BRASILE, DURBAN ORE 16.00

PORTOGALLO (4-3-3): 1 Eduardo, 3 Paulo Ferreira, 2 Bruno Alves, 6 Ricardo Carvalho, 23 Fábio Coentrão, 10 Danny, 8 Pedro Mendes, 16 Raul Meireles, 7 Cristiano Ronaldo, 9 Liedson, 11 Simão. All: Carlos Queiróz.

BRASILE (4-5-1): 1 Júlio César, 2 Maicon, 3 Lúcio, 4 Juan, 6 Michel Bastos, 13 Dani Alves, 8 Gilberto Silva, 11 Robinho, 5 Felipe Melo, 19 Julio Baptista, 9 Luis Fabiano. All: Dunga.

DOMANI: GRUPPO H: Per questo e per altro, ancora complimenti alla RAI che ha deciso di trasmettere CileSpagna. Sì, la sfida sarà più decisiva di quella delle 16, ma i contenuti sono certamente di meno. A differenza di quello che si poteva pensare, la sfida è comunque incerta: in caso di vittoria della Spagna, si creerebbe una situazione abbastanza complessa. Soprattutto perchè la Svizzera (il Corriere del Ticino lo definisce “il giorno del giudizio”), con ogni probabilità, vincerà contro l’Honduras: ho dato fiducia ad Alvarez e compagni, ma ora dico “ciao-ciao” a questa squadra-simpatia. Tre squadre potrebbero essere a sei punti: la Spagna con una vittoria passerebbe di sicuro, la Svizzera è obbligata a vincere con due gol di scarto, o anche con uno solo – sperando però in una larga vittoria spagnola. Ma calcoli non se ne possono fare: il momento è quello di scendere in campo.

A casa, e tutti zitti

Non poteva essere altrimenti. Slovacchia-Italia 3-2 e gli azzurri se ne vanno a casa, giustamente. Non me la sento di dare le colpe ai giocatori, che tutto sommato l’impegno ce lo hanno messo, basta vedere la veemenza con cui hanno cercato di rimettere in equilibrio una partita impossibile da riequilibrare.
Non era facile, eppure Lippi è riuscito a sbagliare anche questa formazione, con Iaquinta punta centrale di un attacco a tre punte e l’ormai finito Gattuso titolare fin dal primo minuto. Giochiamo malissimo, le occasioni migliori le hanno gli avversari, e il vantaggio di Vittek (per una follia di De Rossi) è una logica conseguenza dell’andamento della gara. Nel secondo tempo Lippi cambia tutto come al solito, confermando di aver sbagliato totalmente l’undici iniziale, inserisce giustamente Maggio e Quagliarella per Criscito e Gattuso, ma purtroppo non può risolvere tutto, sarebbe troppo facile. Il raddoppio di Vittek (colpa di Pirlo che non contrasta il cross sulla ribattuta del calcio d’angolo) ci taglia le gambe, Di Natale ci ridà un minimo di speranza, loro ce la rispengono approfittando di un altro errore di De Rossi e di un’uscita in ritardo di Marchetti. Il gol di Quagliarella ci fa pensare in un miracolo, Pepe purtroppo fallisce l’occasione all’ultimo istante, ma non sarebbe stato giusto.

Una nazionale che quasi nessun italiano ha riconosciuto come propria fin dal ritorno di Lippi. Lui ora se ne va via, e ci lascia con dei rottami assoluti, una squadra totalmente da rifondare con pochissimi talenti a disposizione. Auguri a Prandelli, che dovrà fare un gran lavoro davvero per far tornare la nazionale italiana in cima al calcio mondiale.

La monetina di Damocle

Dei Sette Vizi Capitali, l’Orgoglio è il peggiore. Rabbia, Avarizia, Invidia, Lussuria, Accidia, Gola – riguardano il rapporto degli uomini tra di loro e con il resto del mondo.
L’Orgoglio, invece, è assoluto. È la rappresentazione della relazione soggettiva che una persona intrattiene con se stessa. Quindi, tra tutti, è il più mortale.
L’Orgoglio non ha bisogno di un oggetto di cui essere orgogliosi. È narcisismo portato all’estremo.
L’Orgoglio è del cervello, non del cuore.
L’Orgoglio è forse la forza dei pazzi.
L’Orgoglio è la voglia di decidere da soli quando su di te incombe una monetina. E allora, Azzurri, ricordatevi chi siete: fuori l’Orgoglio.
DALL’ELLIS PARK DI JOHANNESBURG ITALIA-SLOVACCHIA: convinceteci o andate a casa!

https://i0.wp.com/www.apcom.net/bin/content_3/TopNews/imgs/C_3_TopNews_91209_foto.jpg?resize=411%2C274Ci siamo. Alle 16.00 in punto, come al solito, come sempre, tutta l’Italia si fermerà per l’ultima, decisiva, partita della nazionale. Ci si aspettava. E’ cominciata già ieri questa partita, con la conferenza stampa di Marcello Lippi. “Quello che vogliamo arriverà“, ha dichiarato il CT. Ma non ci sono alternative. O arriva oggi, o si va a casa. E se quattro anni fa si tornava tra gli applausi, questa volta saranno solamente pomodori e uova marce. L’Italia ha sempre superato il girone eliminatorio dal 1974. Uscire con questo girone, dichiarato da tutti il più facile del mondiale, sarebbe un fallimento completo. Il nostro destino è ancora in mano a noi. Battendo la Slovacchia siamo qualificati con qualsiasi risultato. Possiamo passare anche pareggiando se la Nuova Zelanda perde, o pareggia segnando meno gol di noi. In caso di pareggio con lo stesso numero di gol, sarà la monetina, alle 19.00 al Soccer City a decidere chi passerà il turno. Una fine che sarebbe quasi comica, per non dire di peggio.

FORMAZIONI – La buona notizia è che il Gila dovrebbe partire dalla panchina. Fossi in Lippi un SMS di scuse a Borriello per avergli preferito tale giocatore glielo invierei. Le chiavi dell’attacco saranno affidate a Iaquinta e Di Natale oppure Quagliarella. Bocciato ancora Pazzini, presente ancora Cannavaro. Se siamo in questa situazione il 50% del (de)merito è anche suo. Bocciato invece Marchisio: a centrocampo saranno Gattuso, De Rossi e Montolivo. Pirlo non dovrebbe farcela. Peccato, perché il suo apporto potrebbe essere decisivo. In casa Slovacca da tenere d’occhio principalmente Skrtel e Hamsik. Per il resto squadra onesta, che non può e non deve impensierirci. Obiettivo vincere, possibilmente largo, sperando in buone notizie da Polokwane. Già perché ci sarebbe la possibilità remota di andare a vincere il girone, in caso di non vittoria del Paraguay e ripartire poi nella fase ad eliminazione diretta come se non fosse successo nulla.

LE PROBABILI FORMAZIONI DI SLOVACCHIA-ITALIA:

Mondiali Sud Africa 2010: il giorno di Slovacchia-Italia  (diretta Rai1 e Sky)SLOVACCHIA (4-5-1):
1 Mucha, 22 Petras, 3 Skrtel, 16 Durica, 2 Pekarik, 7 Weiss, 20 Kopunek, 17 Hamsik, 6 Strba, 9 Sestak, 11 Vittek. (12 Pernis e 23 Kuciak portieri, 5 Zabavnik, 4 Cech 8 Kozak, 21 Salata, 14 Jakubko, 15 Stoch, 10 Sapara, 18 Jendrisek, 13 Holosko, 19 Kucka). All. Weiss.

Mondiali Sud Africa 2010: il  giorno di Slovacchia-Italia (diretta Rai1 e Sky)ITALIA (4-3-3): 12 Marchetti, 19 Zambrotta, 5 Cannavaro, 4 Chiellini, 3 Criscito 8 Gattuso, 6 De Rossi, 22 Montolivo, 7 Pepe, 9 Iaquinta, 10 Di Natale (18 Quagliarella). (14 De Sanctis, 2 Maggio, 23 Bonucci, 13 Bocchetti, 17 Palombo, 16 Camoranesi, 21 Pirlo, 15 Marchisio, 11 Gilardino, 20 Pazzini, 18 Quagliarella o 10 Di Natale). All. Lippi.

PRECEDENTI E ARBITRO – Un solo precedente tra le due squadre: 28 Gennaio 1998, amichevole, a Catania. 3-0 per l’Italia di Cesare Maldini, con autogol di Timko e reti di Del Piero e Di matteo. Arbitra Webb, è lo stesso della finale di Champions League.

ALTRE PARTITE – Come già detto alle 16.00 a Polokwane scenderanno in campo Nuova Zelanda e Paraguay. Occasione irripetibile per i Sudamericani: con un pari si qualificano, con una vittoria vincono il girone. Questa sera invece c’è un vero e proprio sedicesimo di finale, tra Giappone e Danimarca: chi vince passa il turno. Inutile il match tra Olanda e Cameroon con gli africani già fuori. L’Olanda potrebbe anche garantirsi il primato nel girone perdendo, se il Giappone non vince con due gol di scarto. Insomma, Olanda prima nel girone. Ecco perché per continuare il nostro mondiale con successo bisogna sperare nelle buone notizie da Polokwane. E anche qui, in caso di vittoria con lo stesso numero di gol, il sorteggio sarebbe meno pesante, sarebbe solamente per il primo posto.

Alla fine, le grandi passano

GRUPPO C In poco più di un’ora passare da un’insperata qualificazione come primi alla grande beffa dell’eliminazione. E’ questa la paradossale situazione della Slovenia. Ma, si può dire, la qualificazione l’ha buttata nel secondo tempo contro gli USA. Certo non aveva finito le energie. Ma mancava qualcosa. E si è visto. Nonostante le speranze, in quanto l’Inghilterra si è dimostrata mediocre, con uno spogliatoio sull’orlo della spaccatura (reggerà ancora il grande aplomb di Capello, e ha fatto bene quest’ultimo a declinare l’I***r?) e gli Stati Uniti sono sembrati in alcune occasioni i cugini brocchi di quelli del Torneo dell’Amicizia 2009, Handanovic e compagni sono stati beffati. Al 20°segna Defoe e al Loftus Versfeld, sotto lo sguardo di Bill Clinton, l’Algeria sembra intraprendente, rischiando persino, a poco dalla fine, di passare con Ghezzal. Nulla lascia presagire. Al fischio finale della loro partita, sono agli ottavi: stanno per festeggiare, quando arriva, come una mazzata, la notizia del gol di Donovan. Non che sia una buona notizia per l’Inghilterra: proprio grazie al 2-2 con la Slovenia, gli Stati Uniti passano per primi. E l’Inghilterra si ritrova con la Germania.

Squadra P.ti G V P S GF GS DR
Stati Uniti 5 3 1 2 0 4 3 +1
Inghilterra 5 3 1 2 0 2 1 +1
Slovenia 4 3 1 1 1 3 3 0
Algeria 1 3 0 1 2 0 2 -2

GRUPPO D La Germania mette a tacere i gufi, ma non penso le critiche della stampa. Il bel gol di Mesut Ozil (qualche patema per lui alla fine, potrebbe avere un problema) regala alla Mannschaft il primo posto del girone. Mai primo posto meno desiderato, comunque: gli ottavi saranno con l’undici di Capello. Chissà se la Rai si ostinerà a trasmettere la partita delle 20.30…sarebbe un oltraggio. Secondo nel girone invece il Ghana, che, pur sconfitta, deve ringraziare la Germania e la sua goleada con l’Australia: i Socceroos, contro ogni previsione, battono la Serbia 2-1 con gol di Cahill e Holman: ininfluente il gol di Pantelic, ma la Serbia ha da recriminare per un rigore (fallo di mano nettissimo di Cahill) al 92°: con il 2-2 la Serbia sarebbe passata. Ma alla fine è giusto così, il Ghana ha dimostrato ottima compattezza. E, nel primo mondiale africano, non vedere una squadra del Continente nero passare il primo turno sarebbe strano. Molto strano. Niente abbraccio, però, tra i fratelli Boateng: da avvoltoi mediatici la telecamera a seguire entrambi, magari se lo saranno dato dietro le quinte. Spero.

Squadra P.ti G V P S GF GS DR
Germania 6 3 2 0 1 5 1 +4
Ghana 4 3 1 1 1 2 2 0
Australia 4 3 1 1 1 3 6 -3
Serbia 3 3 1 0 2 2 3 -1

Un quarto di tabellone spaventoso, Germania-Inghilterra/Argentina-Messico, e uno non da Mondiale, Ghana-Stati Uniti/Uruguay-Sud Corea. Arriverà una semifinalista a sorpresa. Io punto sull’Uruguay. Ma non sottovalutiamo il Ghana…