Qualche giorno fa, avevo postato tra i commenti un link ad una notizia che mi pareva piuttosto interessante. Ebbene, credo che questa notizia meriti più spazio. Il link è questo articolo trovato su Milannews, che a sua volta l’ha ripreso da un pezzo su Repubblica che non ho ritrovato (ma comunque sia, non è un pezzo scritto dai redattori filo-societari di Milannews…se ce ne sono, non so bene come funzioni lì dentro).
In sintesi si parla del crollo degli abbonamenti negli stadi in vista della prossima stagione. I dati sono inquietanti e, contrariamente a quello che si può pensare, non è il Milan la squadra che registra il calo maggiore, per quanto un -14% non sia affatto poco (e magari è qualcosa in più, può essere che la società abbia mentito, ma non di tantissimo). Non va meglio (anzi…) la Juve che perde il 22,5% e così un per tutti, fino al -45% della Fiorentina rispetto all’anno passato. Devo dire che sono rimasto letteralmente a bocca aperta quando ho letto i dati snocciolati dal giornalista, qua si va veramente incontro a stadi semi-deserti, con un pubblico da Coppa Italia per intenderci.
Sarebbe interessante capire quali siano le cause di tale disastro. Una prima risposta arriva nella seconda parte dell’articolo: alcuni motivi mi sembrano assolutamente validi, altri (il fallimento della Nazionale ai Mondiali) non mi paiono sufficienti per spiegare una diminuzione di tale portata, anche perchè l’Italia di Lippi è stata caratterizzata da un disamore più o meno generale e da un clima di sfiducia ben precedente all’avventura Sudafricana.
Dunque? Dunque ritengo che le motivazioni vadano ricercate in un ridimensionamento globale del nostro calcio. In Italia non arrivano tutti quei campioni affermati che arrivavano un tempo (uno dei pochi è Eto’o che è arrivato in modo particolare). I pochi campioni che abbiamo, o almeno che riteniamo tali, emigrano all’estero (Kakà, Ibra, Maicon). I giovani talenti (Balotelli) scappano e noi rimaniamo attaccati a quelli che campioni lo erano un tempo (Totti, Del Piero, Pirlo). In questa sessione non c’è stato alcun colpo, il massimo che arriverà sarà probabilmente un buon centrocampista (Mascherano) che non è certo un Iniesta o un Xavi o un Gerrard.
Ci sono poi le pressioni degli ultrà a non abbonarsi per via della tessera del tifoso, strumento che loro ritengono una schedatura…lasciamo stare gli ultrà e il loro mondo, non mi interessa. Unica cosa, qui c’è un’intervista interessante sull’argomento a Claudio Lotito.
Per finire aggiungo un ulteriore motivo che allontana la gente dallo stadio. Gli stadi stessi. Vecchi, scomodi e costosi. Nulla a che vedere con i tanto ammirati modelli inglesi o tedeschi o spagnoli. E’ comprensibile che ci sia chi decida di investire in un mese per SKY la stessa cifra che pagherebbe per una domenica allo stadio, standosene comodamente spaparanzato sul divano a guardarsi la partita, anzichè avventurarsi tra traffico, controlli inutili (quando un curvaiolo decide di portar dentro qualcosa, lo fa) e costi decisamente alti.