Il Meglio del 2014

Il 2014 non è stato, purtroppo, un anno da ricordare. Vi proponiamo quindi, per quest’anno, in un solo post, le partite migliori di quest’anno in rossonero. Sperando di tornare ai tre post dal 2015 in poi.

Sassuolo – Milan 4-3

Le grandi rinascite passano attraverso le grandi sconfitte. Il 2014 del Milan è stato un anno verso la rinascita. E per permettere la rinascita c’è voluta una sconfitta. Una sconfitta che vale più di una vittoria perché ci ha liberato da colui che ci aveva portato nel punto più basso. Ecco perché Sassuolo – Milan 4-3, partita che ci ha, finalmente, fatto esonerare Allegri, va per me di diritto nel meglio del 2014.

Fiorentina – Milan 0-2

Processo di rinascita. Rinascita cominciata col Milan di Seedorf che di partite belle ne ha giocate veramente poche. Molto spesso, sì, bel gioco a sprazzi e sul piano dell’atletismo avversario messo sotto per 20-30 minuti come la Juve ma tatticamente spesso delle carneficine. Una eccezione, abbastanza gradita, la vittoria al Franchi per 2 reti a 0.

Milan – Inter 1-0

Non una bella partita, ma una vittoria nel derby è sempre e comunque pesante. La decide De Jong ma è una gioia fasulla, destinata a terminare una settimana dopo a Bergamo con la sconfitta che ci mette fuori dalle coppe Europee.

Milan – Lazio 3-1

La prima, vincente, di Pippo Inzaghi. La sensazione di avere una squadra che continuerà anche la domenica dopo col Parma. La sconfitta con la Juve ci riporta sulla terra e ci fa ricominciare tutto da zero. Ma quel giorno si vide comunque il seme di un altro Milan.

Milan – Napoli 2-0

Il 2014 è stato un percorso. Da Sassuolo a Napoli (e Roma, Real Madrid dopo). Da una squadra spompata, priva di tecnica e classe ad una squadra che può dominare e battere un top team italiano. La strada è ancora lunga ed è stato faticoso imboccarla, passando per tre allenatori ma finalmente sembra imboccata. Se daremo continuità nel prossimo mese il 2015 potrà darci grandi soddisfazioni a partire da quella del ritorno in Champions League.

Non sarà facile – c’è interesse, tanto, a far rimanere in basso questo Milan, specie tra i suoi stessi tifosi, bloggers ed opinionisti che destabilizzano in continuazione l’ambiente. C’è chi non ha pazienza e vuole tutto e subito, chi sputa su Cerci e su qualsiasi non top player non rendendosi conto di cos’è il calcio Italiano oggi. Sarà bello tornare in alto e lasciare loro, da soli, in basso.

8 commenti

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  1. Si amico mio sarà bello tornare in alto e ricordare, a quei milanisti di poca fede, che per scalare una montagna bisogna innanzitutto essere attrezzati per farlo ma soprattutto bisogna avere la volontà ferrea di superare anche percorsi pericolosi ed accidentati. La squadra Rossonera smenbrata con presunzione da un tecnico, non da Milan, sta rinascendo attraverso l’ostinazione di un sanguigno piacentino figlio di quella terra che ha dato anche i natali a Carlo I da Reggiolo. Ieri il Maestro ed il Discepolo si sono confrontati e poi abbracciati. Sotto il volto burbero del rude contadino che ha conquistato i poderi planetari, Carlo I da Reggiolo sembrava trasparire un filo di soddisfazione.Il suo figlioccio aveva imparato talmente bene la lezione che era persino riuscito a superare il maestro. Un Natale stupendo ed un fine anno col botto. Anche se in una trofeo fatto in casa dallo sponsor di entrambe le società, un 4-2 al Real poteva esistere solo nei sogni e nella illusione di un ‘fanatico’ come il sottoscritto. Quello che conta e che questa squadra, questi uomini del Milan e da Milan, ieri hanno dimostrato appieno cosa vuol dire essere milanisti dentro. Sembrava essere tornati ai primi tempi di Arrigo Sacchi. Un Milan che stupiva la critica straniera, una squadra italiana che dominava, con la qualità del suo gioco nel giuoco, squadre che sino a qualche tempo prima sarebbero state inarrivabili ed inavvicinabili. Una rondine non fa Primavera ma da qualche tempo il cielo Rossonero è riempito da svolazzi di rondini che annunciano una nuova Primavera per la gloriosa e mitica società chiamata Milan!

  2. In pratica il meglio del 2014 sono una sconfitta, due vittorie dell’Uomo Nero e due colpi di culo in catenaccio della Pippetta.

    Ma lo stronzo è Seedorf.

    Auguro alle persone industriose e di buona volontà un 2015 che vi porti gioia, soddisfazione, nessuna cravatta gialla e un presidente della repubblica collocabile in una sfera non estremista-comunista della volta celeste politica. Brunetta, Confalonieri e la Prestigiacomo sono i miei consigli.

    1. Della Pippetta avrei messo anche Parma e Roma, ma poi ne mettevo troppe e mi accusavano di essere di parte.

      Sul Quirinale spero in Prodi.

  3. Un 2014 amaro e dolce allo stesso odo. Indubbiamente la nostra rinascita è passata dall’ esonero della capra.

    Seedorf ha dato il suo contributo come traghettatore, ma il vero uomo della rinascita è senza alcun dubbio Inzaghi.

    Prodi è il meno peggio fra gli uomini della UE (a parte Draghi che però deve stare al suo posto), ma ora serve uno che voglia riformare drasticamene l’ Europa e quindi lui non va bene

  4. Ma vaffanculo voi, Pippetta e Mortadella … non ditelo manco per scherzo Prodi al Quirinale, vergognatevi.

  5. Cantera vai a farti una sega, che ormai ti resta solo quello… smanopolarti… non la vedi più e anche il 2015 sarà un anno di pugnette a contorsione. Scemo.

  6. Prodi ? Ma siete impazziti ?

    • sadyq il 31 Dicembre 2014 alle 21:38

    prodi, uno dei più grandi europeisti? E se invece si sbriciolasse il quirinale, se non ne restasse che la polvere?

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