Ci si aspettava qualcosa di meglio

Siamo ad un mese dallo scudetto ed è tornato il mulino bianco rossonero. La situazione è oggettivamente preoccupante perché non solo la casella “acquisti” alla voce di mercato è vuota ma anche e soprattutto chi quegli acquisti dovrebbe farli non ha ancora rinnovato il proprio contratto. La firma di Maldini e Massara sarebbe dovuta arrivare il 23 maggio a Casa Milan durante la festa, invece le parti ancora non sono vicine – inizio a chiedermi perché Gazidis, in fondo, dovrebbe rinnovare il contratto all’unico ostacolo al progetto che aveva in mente e l’unica risposta negativa è che se non lo fa è veramente con le spalle al muro.

Nel frattempo la prima parte di mercato, quella in cui si spostano i nomi pesanti prima dei ritiri delle squadre, sta andando praticamente a vuoto con un campionato che inizia tra meno di due mesi con i problemi trequartista ed esterno destro ancora non risolti (nel mentre Deulofeu va a Napoli), con i rivali cittadini che tramite giocatori ipervalutati riescono a fare mercato nonostante debbano chiudere almeno a -60 milioni – e probabilmente pure rinforzandosi. Resta la seconda, quella delle occasioni dell’ultima ora, dove ci vuole anche abilità e fortuna.

Non è chiara la strategia del Milan e la paura è che questo mercato finisca col budget speso a rinnovi per chi ha fatto vincere il titolo e scarsi acquisti riguardo le necessità, con il piano A che salta trovandosi nuovamente spiazzati. Il tutto arriva dopo una società che a Gennaio non aveva praticamente fatto mercato se non per fare uscire Pellegri (che comunque era entrato nelle rotazioni) per far entrare Lazetic (che non ha mai giocato).

Il Milan ha il dovere morale di fare un mercato da campione d’Italia e vincere la seconda stella prima dell’Inter, cosa che attirerebbe sponsor e darebbe un diverso valore commerciale e di marketing alla squadra. Lo deve ai suoi tifosi dopo due mercati oggettivamente al risparmio e deludenti dopo la Champions League 2007 e lo scudetto 2011. Lo deve perché investire oggi significa poter ripetere quello che ha fatto la Juventus aprendo un ciclo e quindi aumentando il fatturato.

Ad oggi, a 13 giorni dalla fine ufficiale della stagione, i fatti dicono che il Milan ha riscattato Messias, perderà Kessie e Romagnoli e non si sa ancora chi dovrà fare mercato dal primo luglio col rischio alto che tutta la fatica fatta per arrivare a questo punto venga vanificata nuovamente perdendo un nuovo treno “Tevez”. 

Se siete contenti del momento attuale bene per voi. Io onestamente mi aspettavo di meglio.