Milan – Atletico Madrid 1-2: la solita vergogna targata UEFA

Questa sera abbiamo assistito ad una squadra nettamente più forte dell’altra ed una squadra che è stata costretta a lasciare campo. Abbiamo assistito ad una competizione sempre più pilotata dove la UEFA ha deciso a tavolino che agli ottavi ci devono andare Atletico Madrid e Liverpool. E se per il Liverpool essendo più forte del resto è accettabile, quello che si è visto stasera è una vergogna totale.

Si è partiti con due pesi e due misure. Si è partiti con un Kessie ingenuo che prende due gialli in due falli – il secondo evitabilissimo nella stessa situazione. Un metro che puoi trovare in Europa ma che dovrebbe perlomeno essere coerente. Non è possibile che il Milan su 8 falli prenda 6 gialli ed 1 rosso mentre l’Atletico su 11 prenda un solo giallo.

Kessie rimane il primo colpevole del risultato finale perché senza quella cazzata – sapendo di un metro così permissivo – non ci sarebbe stata alcuna partita. Dopodiché se la sua espulsione dipende dal metro il rigore finale non può mai esistere. Non può esistere perché la palla la tocca Lemar e perché esce da un rimpallo su un giocatore

Resta il fatto che stasera abbiamo visto ancora una volta come noi ce la giochiamo con tutti in una partita equilibrata e pulita così come resta il fatto che a livello UEFA abbiamo peso zero e la vicenda Superlega non ha aiutato. Non è possibile continuare a farsi tartassare in questo modo dai coglioni col fischietto: stiamo perdendo il conto da quando non c’è più Galliani. Tra i tuffi di Welbeck, il gol annullato a Kessie e la partita della vergogna con l’Olympiakos. 

Non ho piacere a giocare le competizioni UEFA finché le competizioni UEFA sono diventate puro wrestling con vincitori e vinti già decisi a tavolino. 

Due osservazioni a livello tecnico. Tonali doveva partire titolare al posto di Kessie – perché questo diceva il campionato. Nel secondo tempo inspiegabile togliere Leao ancora fresco per Giroud che non serve in gare così e ti ha lasciato in nove. Ora speriamo di non aver perso troppe energie perché si va a Bergamo dalla banda Bangsbo.

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Tomori, Romagnoli, T. Hernandez; Kessie, Bennacer (35′ st Florenzi); Saelemaekers (36′ st Kalulu), Brahim Diaz (11′ st Ballo-Touré), Rafael Leao (11′ st Giroud); Rebic (34′ pt Tonali). A disposizione: Tatarusanu, Jungdal, Maldini, Gabbia. Allenatore: Pioli.

ATLETICO MADRID (3-5-2): Oblak; Gimenez, Felipe, Hermoso (1′ st Renan Lodi); Trippier (39′ pt Joao Felix), Kondogbia (18′ st Lemar), Koke (16′ st Griezmann), Llorente, Carrasco (1′ st De Paul); Correa, Luis Suarez. A disposizione: Lecomte, Christian, Herrera, Cunha, Vrsaljiko, Camus. Allenatore: Simeone.

ARBITRO: Cakir (Turchia)

MARCATORI: 19′ pt Leao (M), 39′ st Griezmann (A), 45+6′ st su rig. Suarez

NOTE: Espulso al 28′ pt Kessie (M) per doppia ammonizione. Ammoniti: Rebic, T. Hernandez, Saelemaekers (M), Kondogbia (A). Recupero: 1′ pt e 6′ st.