Circo Togni

Esiste una sola regola nel calcio: il traghettatore non si conferma mai.

Dopo Montella e Gattuso per la terza volta il Milan non ha il coraggio di andare fino in fondo e conferma un traghettatore per la prossima stagione. Il tutto sulla base di un mese buono in cui si è giocato un calcio sicuramente anomalo con valori probabilmente alterati.

Chi scrive ha sempre apprezzato Pioli come allenatore ma è anche vero che strisce così le aveva fatte pure con Lazio ed Inter. Poi è seguita sempre una crisi ed un esonero.

Il Milan in questo momento storico si comporta ancora una volta da piccolo club. Piccolo perché nessun dirigente che si rispetti dopo aver intavolato un progetto da tre mesi lo cambia in corsa. Rimangiandosi la parola data e dovendo pure pagare due milioni di euro di penale.

Pioli è un allenatore che non avrà grandi pretese di mercato. E’ un allenatore che può facilmente essere sacrificato il prossimo novembre per un nuovo traghettatore, togliendo responsabilità alla dirigenza. Non lo considero un allenatore che ti può far partire un progetto che porti poi a vincere trofei.

La cosa importante con cui uscire da questa stagione era risolvere il dualismo Gazidis-Maldini. Si è scelto di risolverlo non risolvendolo e si andrà avanti ancora uno contro l’altro. Questo rimanderà ancora il problema – perché sicuramente Gazidis dopo la figura di palta non darà certo le dimissioni (anche se in teoria – tecnicamente – il contratto è scaduto ed è in carica solo per la gestione ordinaria)

Una società che crede che saremo in grado di replicare il calcio di questo mese nella prossima stagione e di finire quindi nelle quattro è probabilmente una società che di calcio capisce molto poco. Credo sia il momento di mettere fine al circo e che il sudafricano, a cui avrei voluto dare una chance senza dirigenti che remano contro, si faccia da parte.

P.s. approfittiamone del mercato estivo per liberarci di pesi morti che han fatto pena per due anni e mezzo e stan facendo bene ora o ce ne pentiremo amaramente.