Bonucci o Higuain, chi è stato il peggiore?

Dopo l’addio di Higuain – che personalmente non rimpiangeremo come sta facendo qualcuno sui social – abbiamo lanciato al mondo un piccolo dibattito. Il Milan si è invaghito di due ex Juventini in tempi recenti, entrambi finiti lontano in pochissimo tempo. La domanda però che vogliamo porre ai nostri lettori sempre attenti è: chi dei due si è comportato peggio nei confronti del Milan?

LEONARDO BONUCCI – Higuain? Non esiste. Senza dubbio il peggiore dei due è stato Leonardo Bonucci. Quando Fassone e Mirabelli gli hanno offerto la fascia di capitano non ha nemmeno rifiutato per rispetto delle gerarchie di spogliatoio. E’ arrivato ponendosi come un primus inter pares, accentuando la spaccatura creata dalla società tra nuovi e vecchi. A questo aggiungiamo che ha preteso il numero 19 che Kessie voleva per onorare la memoria del padre. Le prestazioni in campo non sono state sicuramente all’altezza degli otto milioni di stipendio con alcune perle nel mezzo come sfuriate e gomitate agli avversari. Fuori dal campo Bonucci si è imposto come salvatore della patria a differenza di Higuain che è sempre stato chiaro dicendo che sarebbe rimasto volentieri alla Juventus – ha preso in giro i tifosi in un momento di rinascita con gesti come la famosa esultanza allo Stadium salvo poi scappare appena la barca è affondata (con la non qualificazione in Champions League). Higuain può forse aver fatto peggio, ma Bonucci è stato il capitano del Milan ed il capitano del Milan non dovrebbe chiedere di andare via ma dovrebbe finire la carriera in rossonero.

GONZALO HIGUAIN – Ma quale Bonucci? Non c’è alcuna discussione, il peggiore dei due è stato Gonzalo Higuain. Bonucci è un’altra vittima di Fassone e Mirabelli e delle loro promesse senza una minima base alle spalle. Vuoi che non gli avessero promesso Cristiano Ronaldo con cui trattavano – credendo di poterlo firmare? Bonucci è tornato quando il Milan ha fallito il proprio risultato sportivo ma si è comportato da professionista fino all’ultima amichevole, giocando e chiedendo di scendere in campo e non causando problemi comunicativi alla squadra. Higuain dopo essersi fatto pregare e dopo aver preteso uno stipendio fuori mercato da 10 netti nonostante il calo evidente nel finale con la Juve l’anno scorso, è entrato anche lui con la spocchia di chi si sente arrivato ed ha iniziato a mandare a quel paese allenatore e compagni in nemmeno un mese di Milan. A differenza di Bonucci non si è mai sentito milanista – nemmeno per un momento – tanto da ribadire continuamente che lui sarebbe rimasto alla Juventus e lo hanno mandato via loro. Ha vissuto questo periodo come una punizione: è venuto al Milan perché non aveva altre alternative ed è scappato alla prima occasione utile con l’infamia di chiedere di non disputare una finale inventando crampi e febbre.

Scegliere pure voi chi dei due si è comportato peggio. Io rimango alla lezione che Leonardo e Maldini dopo quanto successo hanno dato al resto della squadra. Il Milan si ricostruisce, in primis, con giocatori vogliosi della maglia – né Higuain, né Bonucci lo erano. Chi non è soddisfatto viene giustamente messo alla porta e questa è la politica da tenere. Come ha appena ricordato Shevchenko – indossare la maglia del Milan deve essere un onore. Se lo ricordino anche i tifosi ed evitino di mettere il campione tesserato dal Milan sopra la società arrivando ad accusare quest’ultima di non essersi a lui azzerbinata per farlo rimanere. Stiano da oggi ben lontani i Bonucci e gli Higuain da Milanello. Cento volte meglio un Ignazio Abate.