Non siamo ancora da Champions League

Premessa doverosa: se fosse per Fassone e Mirabelli oltre al truffatore di contadini oggi il Milan sarebbe fuori dall’Europa League, senza Suso e Donnarumma e con la prospettiva di un’aula di tribunale. Elliott va ringraziato per quanto fatto nell’ultimo mese e soprattutto per una doverosa pulizia ai piani alti. Tuttavia non sono soddisfatto delle operazioni di mercato per i motivi che vi elencherò in seguito: ritengo la rosa attuale non troppo difforme dalla precedente – e non poteva essere altrimenti se non si immette valore né lo si toglie. Una rosa che orientativamente balla tra i 65 e i 70 punti finali che vuol dire quarto posto possibile solamente in caso di suicidi altrui.

PORTIERI: escono Storari e Gabriel, entra Reina. Sicuramente un update – mancava un portiere di riserva di livello – ma a carissimo prezzo. Non escludo che il progetto di Mirabelli fosse quello di cedere Donnarumma. Fatto sta che il monte ingaggi dei portieri è qualcosa di inconcepibile ma questo non è ovviamente colpa di Leonardo e Maldini che non potevano certamente cedere il 99.

DIFENSORI: entrano Caldara, Strinic e torna Simic, escono Antonelli, Vergara, Bonucci, Gomez e Felicioli. Si abbassa ovviamente con la partenza di Bonucci il livello rispetto ad un anno fa. Non mi preoccupa nel lungo periodo, ma nel breve – che è ciò che serve – è necessario trovare una intesa e abbastanza velocemente.  Zapata, Musacchio, Caldara nascono a tre. Romagnoli vuole un compagno, ci ha messo sei mesi per abituarsi a Bonucci. Il rischio è di perdere ancora mesi per trovare una intesa. C’è inoltre al momento una sovrabbondanza di terzini con il titolare, Rodriguez, ancora inadatto a giocare nel Milan. E’ un reparto non certo scarso ma ancora non da prime quattro.

CENTROCAMPISTI: disastro totale. Entrano Laxalt, Halilovic, Bakayoko e torna Bertolacci. Escono Mastour, Locatelli e Zanellato. Il reparto rimane gravemente insufficiente dopo il fallimento di Biglia nella scorsa stagione. Perlomeno arriva qualcuno che può dare cambi a Kessie. La più grave lacuna è sicuramente quella di giocatori tecnici che continuano a non essere comprati. Ad oggi i migliori CC a livello tecnico sono Bonaventura, Montolivo e Bertolacci. Il secondo è finito fuori rosa in maniera abbastanza vergognosa, il terzo era sul piede d’addio e rimane solo per far numero. Inspiegabile non vi sia stato oltre alla punta un investimento in tale reparto, anche un Badelj a zero euro. Il centrocampo del Milan oggi vale metà classifica.

ATTACCANTI: dentro Castilliejo ed Higuain, fuori Oduamadi, Silva, Bacca e Kalinic. L’attacco ovviamente viene migliorato anche se c’è da dire che peggiorarlo dopo i due cessi croatoportoghesi era pressoché impossibile. Higuain è certamente un colpo importante su cui però ho qualche riserva per età, voglia di fare una vita da atleta, calo nel ritorno alla Juventus. Sicuramente non si può giocare solo palla a Suso e sperare che Higuain la metta. Non capisco la scelta di cedere Bacca che i suoi gol li fa e rimanere solamente con due punte.

Due parole infine su Elliott che ha sì ricostruito una struttura societaria credibile ma niente di più e in campo ci vanno i calciatori, non i dirigenti. Alla prova dei fatti, per il momento, Elliott non ha immesso nel Milan un euro in più a quelli necessari per tenerlo in piedi. Andrei coi piedi di piombo sui proclami di progetti triennali e di stadi e credo che lo stesso Maldini abbia accettato più per l’amicizia con Leonardo che per altro. La mia sensazione è che appena potrà Elliott si toglierà il peso e cederà al miglior offerente un club in Champions League, guadagnandoci il più possibile. Rimango pessimista, forse realista. Mi aspettavo una svolta ed una squadra da prime quattro – usciamo con un gap da Inter e Roma addirittura aumentato.

L’onda positiva arriva più dalla conquista dell’EL per via giudiziaria che dagli acquisti, se questo mercato fosse stato fatto da Mirabelli e Fassone anziché Leonardo probabilmente ci sarebbero più critiche di quante ne stiamo leggendo – e ve lo dice uno che non sopportava Fassone e Mirabelli. A Maldini e Leonardo vanno riconosciute le attenuanti di aver dovuto operare in tutta fretta senza un vero organigramma e il merito di non essersi comunque posti come i salvatori della patria con imbarazzanti teatrini e altrettanto imbarazzanti dichiarazioni.

A livello tattico la squadra va sempre più verso il 4-2-3-1 anche se bisognerà vedere se Gattuso intenderà usare tale modulo. Di certo nessuno può chiedergli la Champions League quest’anno e nessuno può usarlo come scusa per il non raggiungimento dell’obiettivo. La sensazione è che stiamo per rivivere un’annata sportivamente in fotocopia di quella appena trascorsa, con Gattuso nella parte di Montella e Conte in subentro. Mi aspetto una partenza molto lenta per il nuovo modulo da fare e la nuova coppia di centrali da assemblare. Purtroppo non si torna grandi senza grandi colpi.