Il dead man walking ed il rischio del Montella-bis

Antonio Conte sarà l’allenatore del Milan. Il problema non è più se, è quando. Settimana scorsa Conte è stato a Milano e ha firmato un precontratto che è stato confermato praticamente da tutte le testate sportive negli ultimi giorni. Conte arriverà al Milan al primo momento utile dalla risoluzione del proprio contenzioso col Chelsea. E’ una scelta di Leonardo, anche contro la primissima volontà di Elliott. Non si sa quanto per il tentativo di dare alla squadra una guida di prim’ordine o piuttosto per vendetta e comunque dei rapporti molto freddi con Gattuso.

Gattuso arriva al Milan esattamente come ci sono arrivati Seedorf, Inzaghi e Brocchi. Con un arrivismo in condizioni difficili e con un iniziale incarico a termine. Ha fatto vedere qualcosa ma è anche vero che allenatori con medie punti superiori alla sua sono stati cacciati. E’ stato abbandonato a Gennaio dalla vecchia società e ora si trova in un limbo scomodo: le sue facce, le sue conferenze lasciano trasparire comunque un malumore di fondo. Dalle nostre fonti risulta un Gattuso molto più nervoso negli ultimi giorni che non risponde più a nessuno da settimane sul tema Milan. La sensazione è che lascerà.

Quello che sentiamo di escludere categoricamente è che Gattuso lascerà il Milan di propria volontà rassegnando le dimissioni. Vorrà giocarsi le proprie carte fino in fondo cercando di resistere il più possibile, magari con risultati favorevoli. Nonostante le dichiarazioni di facciata i rapporti tra lui e Leonardo sono ai minimi termini, essenziali per sopravvivere. Il grosso, grossissimo rischio di partire con un allenatore delegittimato lo abbiamo visto l’anno scorso. La società sta facendo, purtroppo, un gravissimo errore su questo fronte: lecito e anche se vogliamo giusto mettere un allenatore vero in panchina per cercare di ottenere il massimo, sbagliatissimo partire con un allenatore a tempo.

Speranza è che si possa risolvere tutto al ritorno dalla tourneé americana dove il Milan avrà un Bonucci in meno ed un Higuain ed un Caldara in più. Leonardo ha strappato in questa trattativa condizioni migliori di quelle che avrebbe strappato Mirabelli che avrebbe pagato molto di più il cartellino dell’argentino facendo di fatto un piacere ai bianconeri. Ho ancora molte riserve però sullo stesso Higuain su cui l’anno scorso si iniziava ad intravedere un viale del tramonto, meno sulla forma fisica impeccabile dalle prime foto. Resta il fatto che è anni luce sopra le alternative che giravano in questo mercato per cui ce lo prendiamo volentieri.

Sempre secondo quanto ci risulta (da fonti diverse), questa potrebbe non essere l’unica trattativa di mercato: si sta cercando di fare un grosso colpo che prevederebbe Donnarumma e Bonaventura in uscita per finanziarne l’entrata. Il nome è veramente buono, le modalità mi lasciano perplesso. Lo scorso anno abbiamo pagato il non avere ricambi (soprattutto per Suso) che ci ha portato al limite delle energie nel finale di stagione. E’ necessario rinforzare la rosa non solo qualitativamente con dei top ma anche numericamente con giocatori di medio-alto livello. A meno di non giocare l’all-in sui primi 4 posti in campionato e lasciare le riserve in EL e in Coppa Italia.

Settimana prossima con l’arrivo di Singer in Italia probabilmente ne sapremo di più su rifinanziamento, possibile trattativa con UEFA che porti ad un Voluntary Agreement, piani ed organigramma societario. La certezza che per ora può farci star tranquilli è che i cinesi e la farsa dirigenziale dell’ultimo anno è alle spalle e la liberazione del tempio dagli amici è in corso di svolgimento. La speranza è che si centri quella maledettissima qualificazione CL da cui dipende fortemente il nostro sviluppo ed il nostro futuro.