Le interviste, quelle (Mira)belle – analisi di un direttore sportivo alla frutta

Chiunque abbia comprato la Gazzetta dello sport di stamani non può non sentirsi preso in giro dall’intervista del direttore sportivo del Milan. Dopo averla letta, personalmente, sono talmente furioso che ho deciso di scrivere questo post ed esaminarne, nel dettaglio, alcuni passaggi.

In entrata non faremo nulla, ve lo dico come informazione ufficiale. In uscita qualche movimento ci potrebbe essere, ma cose piccole. 
E’ ufficiale: siamo tornati al #siamoapostocosì. Con la differenza che prima non c’erano 230 milioni di budget

Un vice Kessie? Il ragionamento ci sta, ma vi chiedo: dopo averne acquistati undici, siamo sicuri che prenderne un dodicesimo sarebbe la scelta giusta? In estate è stato un mercato importante ma non ne ho nostalgia, per tutto c’è un tempo. Oggi credo che la soluzione sia già in casa. Per esempio Montolivo.
Montolivo. L’uomo a cui è stata tolta la fascia e per cui è stato preso un inutile 31enne in scadenza a 25 milioni per toglierlo dal campo per compiacere i tifosi oggi diventa indispensabile a centrocampo. Apprezzo la coerenza, meno la mancanza di vergogna.

Il nostro imperativo è la valorizzazione della rosa già esistente
Sarebbe stato molto bello che la valorizzazione della rosa già esistente fosse un imperativo anche a luglio. Il problema è che ora è l’imperativo di chi rischia il proprio posto e deve dimostrare di non aver toppato in estate per non essere affiancato e sostituito. Orgoglio personale contro il bene del Milan.

Non mi sembrano cifre eccessive. Tutti considerano l’esborso complessivo, io invece invito a scorporarlo e analizzarlo. Non abbiamo strapagato nessuno e vi dirò di più: se, in pura teoria, domani mettessimo qualcuno dei nuovi sul mercato, andremmo a guadagnarci
Eh guarda, c’è la fila di club che pagherebbe Kalinic più di 25milioni, Silva più di 38, Biglia in scadenza a 31 anni più di 21 per non parlare dei 6 milioni tra prestito ed obbligo per Borini. Soprattutto dopo il rendimento attuale. Ha parlato di trasparenza, almeno non prenda in giro i tifosi.

Su chi continuo a scommettere? André Silva e Calhanoglu. Se c’è qualche operazione che non rifarei? No, li ritengo tutti giocatori validi, che formano un gruppo solido e ci danno tranquillità per il futuro
Chi non si sente tranquillo sapendo che se a Suso succede qualcosa gioca Borini? Quale futuro c’è finendo ai margini della zona europa?

Sono lo zoccolo duro del Milan e nonostante molti di loro non stiano rendendo in base alle aspettative, a livello patrimoniale non esiste alcun flop
Lo zoccolo duro semmai è quello che è stato smantellato. Per il resto chi ha seguito gli anni scorsi sa che le aspettative di gente come Borini e Biglia erano quelle. Parlare di flop non patrimoniale dopo aver speso 240 mln e aver fatto peggio dell’anno scorso lo lascio al commento di chi legge.

la nostra gestione è fatta anche di cessioni e di rinnovi. Dalle vendite abbiamo incassato una buona cifra e poi basta passare in rassegna chi ha rinnovato il contratto: Donnarumma, Suso, Cutrone, Calabria, Plizzari. Che nomi vi sembrano? Date voi un valore
Qua è fantastico. Fermo restando che il rinnovo di Suso arriva dopo una estate in cui è stato quasi ceduto prima a Roma e poi a Londra per arrivare a Cuadrado ed è stato rinnovato con una clausola ridicola, avendo floppato il mercato si vanta dei rinnovi di chi già c’era. Che sono fondamentali – soprattutto quello di Donnarumma – ma i meriti per il giocatore non vanno certo a lui.

Con Montella, abbiamo condiviso tutto, a partire da una campagna acquisti così aggressiva, tant’è vero che ho conservato i messaggi entusiasti che mi mandava, per esempio, durante la trattativa Bonucci. Provo dispiacere per come è finita, a livello affettivo e professionale. Se avesse funzionato come avrebbe dovuto, il Milan sarebbe in Champions e lui al suo posto.
Ed ecco il primo capro espiatorio. Come la preparazione. La stessa che un anno prima portò una supercoppa e 39 punti.

Gattuso? Avevamo bisogno di dare un segnale forte ai giovani in termini di Dna milanista.
Lo stesso Dna Milanista rinnegato con la fascia a Bonucci?

A tutto questo si aggiunge che Deulofeu è stato scartato per questioni più di orgoglio che tecniche e che probabilmente finiremo l’anno senza una punta degna di tale nome. Caro Mirabelli, metta da parte l’orgoglio e i tentativi di misurarsi con chi ha fatto la storia del Milan a cui lei non è degno nemmeno di allacciare le scarpe, metta da parte i suoi amici accreditati che continuano ad esaltarla e giustificarla prendendo in giro chi ha a cuore il Milan e, se possibile, scenda dalla nave, visto che la sta affondando.

4 commenti

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    • Mario De Magistris il 11 Gennaio 2018 alle 11:52

    Che Mirabelli sia un personaggio grezzo, più da dirigente del Crotone che non del Milan, è una constatazione certa. Però se torniamo indietro, nella storia del Milan, troviamo dirigenti ben peggiori del calabrese. Personalmente trovo una caduta di stile quella di aver voluto coinvolgere oppure continuare con Montella una diatriba di basso profilo. Sulle plusvalenze. dei giocatori acquistati, concordo con Mirabelli ma è un merito che fa più ascritto alla bolla di mercato formatasi a seguito delle follie compiute, in tema di acquisti di calciatori, dai PSG, dal Barcellona e dal Liverpool, Per giudicare il lavoro del Ds, che ha il merito d’aver convinto Gattuso a tornare al Milan, bisognerà attendere la fine di questo campionato, oppure se qianti e quali trofei il Milan riuscirà a mettere in bacheca. Fassone, dopo alcune uscite a vuoto, ora pare aver intrapreso la strada maesta che fu dei dirigenti del Milan che occupavano la sua carica. Forse la proprietà risente della mancanza, talvolta ingombrante, di una forte personalità com’era quella di Silvio Berlusconi. Anche l’esperienza di Galliani e di altri dirigenti, peraltro Braida era già stato allontanato, non era acquistabile al supermercato. Non mi fascerei la testa, per questo inizio disastroso di campionato, non essendo in stato confusionale così come noto lo sono molti tifosi del Milan. Attendo speranzoso che le premesse, sbandierate da molti all’indomani della faraonica campagna acquisti estiva, vengano confermate, nel girone di ritorno in campionato, nelle Coppe dove il Milan può lottare per vincerle. ps. Come sai su Montolivo, a differenza della maggioranza degli pseudo-tifosi-milanisti, concordo con te. Ma essendo ancora aperti tutti i giochi….tutti i giocatori del Milan, come afferma e ripete sempre, con fermezza Rino Gattoso, sono indispensabili se non fondamentali per far tornare anche questo Milan ai livelli che gli competono.

    • yanluke il 11 Gennaio 2018 alle 15:26

    ….poi dopo aver sentito che l’agente di Deulofeu, prima di andare a parlare con il Napoli è passato prima dal Milan per capire se erano intressati al giocatore e si sono presi la porta in faccia….la dice tutta su questo Mirabelli che cerca di salvare solo il suo operato. Peccato che noi abbiamo bisogno come il pane di un esterno sinistro dato che Gattuso ha rimesso in piedi il primo modulo che aveva in testa Montella. E poi ha pure il coraggio di andare alla Gazzetta….

    • erlebnis il 11 Gennaio 2018 alle 19:26

    Che soggetto vergognoso, impresentabile! Appellarsi poi ad un giocatore che hanno cercato di mortificare in ogni modo e che solo grazie alla sua grandissima forza morale è riuscito a riconquistarsi il posto contro tutto e tutti, è da meschini, da vili.

      • Vittorio il 11 Gennaio 2018 alle 23:11

      Vale il discorso fatto a Diavolo. La difesa cosi’ acritica fa l’effetto opposto,

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