Il ritorno dei senatori (e della meritocrazia)

Tuttosport lo ha chiamato “patto dei senatori“, Cerruti (Gazzetta) parla di ritorno della vecchia guardia. La cosa certa è che nel Milan che a Reggio Emilia ha salvato Montella c’era molto più del vecchio Milan prima, durante e soprattutto dopo la partita. Ed è un paradosso se pensiamo a com’è nato questo progetto tecnico sull’onda dell’inesperienza di un direttore sportivo che invece di inserire 3-4 giocatori forti, come praticamente l’intero mondo del calcio raccomandava, ha preferito rifare l’organico con giocatori scelti da lui – spesso non più forti di quelli rimasti.

A Reggio Emilia c’era in campo per la seconda volta consecutiva Montolivo, ripescato con un infortunio “diplomatico” di Biglia (così descritto da Cerruti). La stessa sorte è toccata a Rodriguez, regolarmente convocato con la nazionale. Quello che più ha colpito sono però le parole di Bonucci nel postpartita che ha ammesso di aver sbagliato l’approccio con lo spogliatoio e che l’ultimo periodo gli è servito per ricucire lo strappo. E’ un Bonucci che ha capito, ad esempio, che non è più alla Juventus e che deve mettere il noi davanti all’io.

L’ultimo periodo si è quindi tradotto anche e soprattutto in scelte differenti di formazione: Montella era arrivato a schierare praticamente tutti i nuovi acquisti contro la Roma fino alla retromarcia di Atene e Reggio Emilia. Poi però bisogna fare i punti e per farli serve che giochino i migliori e non quelli scelti dal direttore sportivo. Succede quindi che Suso con le valigie in mano in estate verso la prima società che portava nelle casse sociali una trentina di milioni di Euro ed escluso da tutte le formazioni viene rimesso al centro del progetto e nel suo ruolo e – toh – ad oggi è il giocatore migliore del Milan, comprato per un tozzo di pane.

Succede che Abate gioca titolare con la Juve e con la fascia di capitano ribaltando le gerarchie imposte dall’alto che avrebbero voluto che quella fascia l’avesse Biglia – nominato vice-capitano non con si sa quali meriti se non quelli di non essere Montolivo – e che lo stesso Montolivo attenda in silenzio che, come recita un noto proverbio cinese, il cadavere passi sull’altra riva del fiume tornando nei titolari e risultando tassello essenziale per far rendere al meglio sia Kessie che Bonucci con due partite in cui esce tra i migliori del Milan.

La retorica prevalente ieri era che non si dovesse parlare di “vecchio Milan” e “nuovo Milan”. Tutto bello e giusto ma mi si lasci notare che la prima a dividere il gruppo in due con atteggiamenti di questo genere è stata la società stessa trattando chi già c’era in una maniera indegna della storia di questo club, spesso mettendolo ai margini della rosa. Era impensabile fare una stagione con l’11 del mercato integrato con Donnarumma e Romagnoli. Impensabile perché male assemblato, perché molti non sono più forti di chi già è rimasto e perché non vi era né modulo, né equilibrio tattico (esempio su tutti, improponibile la difesa con Romagnoli, Bonucci e Musacchio: nessuno dei tre è un marcatore). Erano tasselli che non potevano formare un puzzle.

Su questo c’è solo da applaudire la responsabilità di Montella e soprattutto dei senatori che in una situazione del genere, ingiustamente emarginati e accusati dai violinisti di remare contro hanno prima di tutto mostrato responsabilità e hanno atteso in silenzio il loro momento e la loro personalissima rivincita. Mi sento di dire che deve essere stato fondamentale anche il passo indietro ed il lavoro di Bonucci a cui va un altro plauso, a giudicare dalle sue parole di domenica sera.

Ci fanno invece una figura pessima tutte quelle testate che si sono spellate le mani nel difendere l’acquisto di Borini (preso su tutti ad esempio) ma i cui redattori o amici non hanno disdegnato insulti ad Abate o Montolivo ogni volta che leggevano i loro nomi tra i titolari. Non accetto che ora la si butti in vacca con chi ha il coraggio di scrivere ciò che è accaduto a Reggio Emilia. Non lo accetto dopo aver letto prima Donnarumma, poi Bonaventura, quindi Suso, Abate, Montolivo ed infine Romagnoli accusati di remare contro il gruppo e la squadra nelle ultime settimane. Non accetto morali sul “vecchio e nuovo Milan” da questi signori la cui dignità è scesa sotto lo zero con fatti e gesti negli ultimi mesi.

Una cosa però ne esce al termine di tutto ciò: il Milan è uno solo. Spero abbiano capito gli errori estivi in primis dall’alto (alla cazzata della fascia ci abbiamo messo due mesi per rimediare, ma ora ne siamo usciti) e poi in secondo luogo tra i nostri (stimatissimi?) opinion leader del tifo. Di conseguenza spero di continuare a vedere meritocrazia nelle formazioni alternate con la logica di un giusto turnover. L’ultimo passo in questo momento sarebbe quindi lo spostamento di Calhanoglu più a lato, precisamente in seconda fila della panchina, in favore del rientro di Bonaventura, la conferma di Montolivo a fianco di Kessie e possibilmente una titolarità di André Silva o Cutrone perché il Kalinic delle ultime partite è onestamente un attaccante da bassa classifica.

In sostanza la formazione titolare che schiererei in questo momento è la seguente con Montolivo “jolly” che può essere schierato come mediano al posto di Kessie per farlo rifiatare, Zapata marcatore necessario in difesa se non si vuole provare a rischiare Paletta e Silva punta vista l’inaffidabilità di Kalinic: Donnarumma; Zapata, Bonucci, Romagnoli/Musacchio; Rodriguez/Calabria, Kessie/Montolivo, Montolivo/Biglia, Conti (Borini); Bonaventura, Suso; Silva (Kalinic).

9 commenti

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    • yanluke il 7 Novembre 2017 alle 12:44

    mi sento di dire che Bonaventura nelle ultime partite sarebbe stato titolare, ma nel derby ha avuto ancora un problema fisico. Oltre questo, Montella l’ha detto, purtroppo a Suso non ci sono alternative, per questo ha provato a per diverse partite a schierare 2 punte cercando di adattare lo spagnolo…dato che le qualità le ha. Montella, ha provato pure a schierare calah, jack e suso, mettendo l’italiano nel quinto esterno a sinistra, purtroppo con scarsi risultati.
    Anche Montolivo, mi ricordo che ad inizio stagione ha avuto un piccolo infortunio che l’hanno fermato per qualche turno e lui è piuttosto soggetto a frequneti problemi fisici, come Antonelli, quindi a onor del vero Montella non l’ha messo ai margini del progetto.
    Io non vedo tutta questa dietrologie nel volontà dei nuovi proprietari di schierari obbliagatoriamente i nuovi, alla fine l’obbiettvo è quello di arrivare in champions…non credo siano pazzi

    • Mario De Magistris il 7 Novembre 2017 alle 14:48

    Il problema amico mio è che tutti, a partire della nuova proprietà, hanno capito che a Reggio Emilia il vento è cambiato. Non c’è da vergognarsi nel dire che Montolivo, sperando che si mantenga integro e rifiuti di andare in nazionale dove si è sempre rotto, venga promosso a ‘capitano morale’ del nuovo Milan. Molti storceranno il naso ma io continuo a ripetere che senza il Caravaggio non nascerà un capolavoro e la nuova ‘tela Milan’ non ricalcherà i dipinti che sono nelle qualità e nei pennelli dell’artista bergamasco. Io sono sempre stato, nella mia carriera lavorativa, per la meritocrazia. Mi feci molti nemici ma non cambiai mai le mie convinzioni. Spero che Montella abbia capito l’antifona ed ora, visto che si gioca la carriera(tanto qualsivoglia siano i risultati, in campionato ed Europa League, oramai il nuovo allenatore del Milan sarà Antonio Conte) faccia giocare sempre i migliori senza accampare inutili ed ingenue scusanti per compiacere la società e soprattutto lo staff tecnico-/amministrativo. Rimango sempre un inguaribile ottimista e mi attendo che il ‘nuovo Milan’, quello intravvisto a Reggio Emilia, possa stupire e smentire tutti e sopratutto i troppi ‘nemici’ che ostacolano la rinascita rossonera.

    • erlebnis il 7 Novembre 2017 alle 15:13

    Condivido quasi tutto , in particolare la sottolineatura del riprovevole comportamento societario nei confronti dei ragazzi della vecchia guardia. Il tutto per dar retta ad un blog di odiatori e calunniatori in totale malafede. Su kalinic sono in disaccordo. A me piace , è intelligente sa muoversi, non è egoista

      • Milanforever il 7 Novembre 2017 alle 18:17

      Io continuo a pensare che se la nuova società si basa sui commenti del “blog di odiatori e calunniatori in totale malafede” (Milan Night, tanto per non fare nomi) per fare strategie di mercato e organizzazione tecnica, allora speriamo alla grande che il cinese non trovi i soldi e passiamo il prima possibile ad un’altra proprietà.
      Non ci credo, perchè non è credibile.
      Sulla possibilità di un altro cambio societario è altrettanto folle, ma forse molto più credibile.

        • erlebnis il 7 Novembre 2017 alle 18:51

        Fai male a non crederlo. Lo hanno dichiarato neanche velatamente che hanno voluto accontentare i tifosi nelle scelte e che il loro punto di riferimento sia proprio il blog succitato si evince anche , ma non solo, dalla strenua , fanatica difesa che quotidianamente fanno di Mirabelli e Co. anche a costo di sembrare ridicoli.
        Qualcuno dei seguaci sta aprendo gli occhi, qualcuno ha deciso di pensare con la sua testa e qualche commento fuori dal coro comincia timidamente ad esserci , speriamo prosegua.

          • Milanforever il 7 Novembre 2017 alle 19:09

          Continuo a pensare che l’intelligenza di chi amministra centina di milioni non possa essere scesa così in basso.
          Ma forse hai ragione tu e sono solo un ingenuo idealista.

          • erlebnis il 7 Novembre 2017 alle 19:30

          Io dopo aver visto a chi , a che personaggio, è stato affidato il ruolo di DS, non mi meraviglio più di nulla.

          • Papin III il 8 Novembre 2017 alle 14:43

          Sui giocatori presi finora c’è poco da dire, personalmente ero contrario all’acquisto di Kalinich e Borini l’uno perchè avrebbe tolto spazio a Cutrone e Silva e l’altro perchè non lo reputavo utile inoltre avevo dei dubbi su Biglia vista l’età, tuttavia Kalinich è un buon attaccante e Borini finora ha fatto il suo.
          Quello che mi fa essere scettico sono i nomi che vedo accostati al Milan ma non si può giudicare un DS dalle voci e nienche da alcune dichiarazioni seppur fuoriluogo. Su Fassone invece non ci vedo niente da ridire, ha gestito benissimo una situazione societaria complicata e facilmente criticabile, personalmente, avrei sostituito Montella e cercato in tutti i modi di prendere Hidding (anche per 6 mesi come fecero al Chealse) o Ancelotti ma certe scelte devono essere condivise.

          La formazione del Milan come dovrebbe essere secondo me:
          Con il rientro di Bonaventura si potrebbe passare ad un 4-4-2

          con centrocampo a rombo:
          Suso (o kessie) – Biglia – Chalanoglu – Bonaventura
          In attacco Kalinich e Silva

          In difesa giocare con due esterni bassi per essere coperti:

          *Musacchio (a destra o sinistra), Bonucci e Romagnoli dif. centrali, Abate(a destra o sinistra)

          *a sinistra Bonaventura potrebbe sostituirsi con Rodriguez dato che forse si trova meglio a giocare da centrocampista esterno più che da terzino.
          *Musacchio forse gioca meglio vicino a Romagnoli per cui lo proverei a sinistra
          *Suso gioca bene con Biglia ma Kessi con Biglia non si trova bene.

    • Vittorio il 7 Novembre 2017 alle 18:54

    Se Borini e Kalinic sono giocatori da Milan vuol dire che siamo diventati una squadra di provincia. Montella cerchi di valorizzare chi ha talento altrimenti vada a farsi fottere.

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