Raiola vs Fassone: in medio stat virtus

Premessa: scrivere sul Milan in questo momento è molto difficile, non fosse altro perché il mondo del giornalismo ufficiale e non ufficiale è diviso in due fazioni, entrambe sbagliate. Da una parte ci sono gli zerbini, quelli che ci ricordano quanto sono bravi Fassone e Mirabelli ogni volta che aprono bocca, quelli che si sono inventati il teorema secondo cui Galliani sta complottando contro di loro e tifa contro (con una buona conoscenza dei metodi propagandistici di Goebbles) e che stanno attenti e vigilano che nessuno dica “ba” contro i loro beniamini, altrimenti è venduto. Dall’altra ci sono invece gli ovini, quelli che i cinesi non esistono, sono poveri, non c’è un progetto solido ed il Milan fa bene a vendere Donnarumma. In pratica quelli che continuano a fare quello che gli zerbini hanno fatto fino ad Aprile prima di scoprirsi milanisti doc, non per questioni di tifo, ma per questione di datori di lavoro.

In questo senso trovo squallido quanto accaduto domenica scorsa con Televisioni non invitate che non trasmettono l’intervista a Raiola, televisioni invitate che trasmettono una sola voce senza chiamare Fassone per la replica. Deontologia professionale vuole che si trasmettano entrambe – poi ognuno si fa la propria idea. E qua arriviamo al punto: abbiamo sentito l’una e l’altra campana (e su questo è stato bravo Fassone a replicare prontamente, cosa che un Galliani non avrebbe mai fatto) e ci siamo fatti la nostra idea che esponiamo nei paragrafi successivi.

Partiamo da qua: un anno fa, di questi tempi, vi avevamo chiesto se avreste sacrificato Donnarumma pur di rompere ogni rapporto con Raiola. La risposta è stato un no secco. Insomma, lo stesso tifoso un anno fa comprendeva che qualche sacrificio (leggasi mazzetta) era necessario pur di trattenere il giocatore.

Le mie sensazioni erano state espresse a Settembre, quando Raiola iniziò a tirarla lunga sul rinnovo. Per i professori che chiedono “perché la vecchia società non ha rinnovato ad Agosto” le risposte sono tre. 1) Gestione condivisa. 2) Si poteva rinnovare solamente un anno in più del contratto attuale. 3) Punto fondamentale che molti hanno dimenticato: l’orizzonte degli eventi ad Agosto 2016 vedeva un closing in 90 giorni, a novembre. Giusto, se non sacrosanto, lasciare un contratto così oneroso alla nuova società. Dallo stesso Raiola apprendiamo che ci sono comunque stati dei tentativi, respinti al mittente (vale a dire: aspetto i cinesi, se sono ricchi voglio il mazzettone).

Perché alla Juventus? Le motivazioni sono molteplici. Due su tutte, la prima è puramente logica: il mazzettone su Pogba non poteva essere esclusivamente per Pogba, troppo alto; la seconda, invece, è prettamente mediatica. Basti pensare negli ultimi giorni all’elenco dei media che si sono affrettati a difendere il portiere giustificandone la scelta. C’è una sola società in Italia che ha dimostrato di ottenere un controllo dei media così forte, proprio quella bianconera. Basti vedere come sta passando sottotraccia il ritorno di Agricola, una vera e propria porcata.

Cosa succede quindi? Succede che nel frattempo il closing slitta, il tempo passa, il rinnovo tarda ad arrivare. Ed iniziano a volare richieste esose (si parlava di 10 milioni netti a stagione a fine Gennaio, come prima richiesta). Nel frattempo il nuovo Milan che si sta formando fa scelte – lecite – diverse in termini politici: è innegabile che il calcio sia anche e soprattutto politica e che certe società hanno certi procuratori di riferimento in contrasto con altre. Quelle che sono amicizie e conoscenze, viste sempre come vergogne, sono in realtà punti di forza ed equilibri delicati e quando uno di questi si sposta succede un macello. Non è un mistero che nel 2015 siamo finiti nel mezzo di una lotta tra Doyen e Mendes e abbiamo pagato la vicinanza a Raiola. Ora abbiamo – lo ripeto, lecitamente – deciso di affidarci a Mendes per cui è Raiola a rompere i ponti e, nello stesso tempo, nel momento in cui Raiola vuole aprirsi un canale preferenziale con il Real Madrid ecco che lo stesso Mendes minaccia di portare via Ronaldo dalla capitale.

A che cosa si arriva in tutto questo? A una decisione più che logica. Sacrificare il vitello grasso (Donnarumma) sull’affare dei rapporti (rompere con Raiola). Ci sono due problemi: il primo è cercare di incassare quanto più possibile dalla sua cessione, il secondo è quello che Donnarumma è un giocatore molto amato dai tifosi e una cessione subito sarebbe un grosso smacco per la società. Come si risolve il secondo? Imbeccando un paio di media fortemente contrari contro la precedente gestione che tirano di mezzo l’odiato nemico (e anche qua torniamo a Goebbles) e fanno da scudo alla nuova società sulle spalle della vecchia. Un gesto evidentemente squallido che non possiamo condividere.

Andiamo quindi sulla gestione della cosa. Mi pare evidente che Raiola volesse campare a tirare l’estate, arrivare in ottobre a scadenza e ciaone. Il Milan, però, si è mosso molto male in questo senso dando a Raiola tutti i pretesti per la rottura: se l’ultimatum era sacrosanto non c’era bisogno di darlo così presto, a metà giugno. Un portiere si può trovare anche negli ultimi 15 giorni di agosto, se ti sai muovere. L’approccio con Raiola quindi è stato totalmente sbagliato mettendogli su un piatto d’argento dei pretesti con cui rompere. Poteva arrivare un accordo se si fosse trattato diversamente? Non lo so. Ma penso che Raiola andasse il più possibile accolto e viziato cercando una firma, possibilmente senza clausole, anche a costo di concedergli una percentuale della rivendita. Poi lo sfanculavi.

Su questo credo che Massimiliano Mirabelli abbia inciso molto. Non discuto delle sue abilità come direttore sportivo ma il Milan per la sua immagine non può presentare al pubblico uno che sembra un venditore di salamelle. Il dirigente deve anche avere un ruolo ed un aplomb che lui che non ha mai fatto più del capo-osservatore, non ha. Non c’è alcun bisogno di far apparire il direttore sportivo alle presentazioni dei giocatori o alle conferenze stampa, ancora meno di farlo parlare. Non ricordo apparizioni di Braida prima e Maiorino poi, così come non ricordo Paratici alle conferenze stampa dei giocatori. Mirabelli venga fatto lavorare ma continuo a pensare sia un capo osservatore e non un dirigente sportivo, lo stesso Fassone giustamente lo difende ad oltranza ma credo sia imbarazzato dalla situazione. E’ estremamente probabile che sia andato un po’ oltre con alcuni metodi, ma non credo e non crederò mai a minacce di morte da parte sua.

Non si può dire né “ha vinto Raiola”, né “ha vinto il Milan”. Raiola prenderà dei soldi da Madrid o da Torino o dovunque andrà che saranno comunque inferiori ad una cessione ad alto prezzo. L’unico messaggio che non è stato fatto passare – infatti – è stato che a Raiola conviene cedere ad alto prezzo ed intascarsi quindi la commissione. Il Milan non può aver vinto perché in caso di cessione a zero chiude con un ingente danno patrimoniale di circa cento milioni lasciando stare i discorsi su presunte schiene dritte e trasparenza (la stessa per cui oggi, ad esempio, non sappiamo la promessa lista degli investitori) che non portano certo trofei.

Raiola non è certo un santo, per carità, ma non è nemmeno il peggiore dei procuratori. Cura i suoi interessi e quelli dei suoi assistiti, spesso anche bene, basti pensare agli stipendi di Balotelli e Pogba in età giovanile. Come tutti cura anche i suoi interessi che nel caso specifico sono l’inserimento di uno-due giovani in rosa per ogni rinnovo/campione che ti porta. I famosi 8 milioni per Ely, tanto elevati a scandalo, non sono altro che una tassa per il rinnovo di Donnarumma del 2015 e l’arrivo probabile di Ibra, poi “rimborsato” con un rattoppo chiamato Balotelli. In altre parole, se prendi Raiola hai questo e quello, non puoi far finta di niente quando ti porta Ibra, Balotelli o un potenziale giovane campione in rosa e fare l’indignato quando poi ne cura gli interessi e te lo porta via.

In tutto questo papello arriviamo finalmente dove volevo arrivare, al ragazzo. Se prendi Raiola come procuratore sai cosa trovi. La storia di Donnarumma è di trasferimenti da una big all’altra per soldi: era vicino alla Juventus a 13 anni con Martorelli, passa all’Inter con Enzo Raiola per 100.000€ rimanendo al club Napoli e facendo stage, poi al momento della firma passa da Enzo a Mino Raiola e viene al Milan per 500.000€. La cosa è ovviamente un’arma a doppio taglio: se in passato hai portato via un giocatore per soldi, in futuro può andare via per soldi.

La domanda che rimane è se Donnarumma fosse cosciente o ha solo recitato una parte. Negli ultimi giorni quest’ultima ipotesi sembrava prevalere – mi è stato fatto notare che tutti gli oggetti rossoneri che tiene nella cameretta risalgono al post-firma col Milan ed è molto strano che a Castellamare di Stabia non ve ne siano di precedenti. Poi guardo Juventus-Milan a Doha ma anche la ladrata di Torino e la reazione sembra spontanea. Mi sono chiesto cosa potesse portarlo a non firmare, ho avuto anche paura fosse una questione di soldi e progetto ma lo stesso Raiola che pur ha sparato a zero non ha detto nulla, ripeto nulla, sulla solidità del Milan (e questa è la notizia migliore per i colori rossoneri)

Allora sì, qua probabilmente ha ragione Fassone, è stata un’operazione di business con tentativo di convincimento di Raiola al ragazzo. Sembrava tutto a posto, con il 18enne che fiero ha aspettato di scappare in Polonia prima di lanciare la bomba nascondendosi dietro al corpaccione del procuratore. Poi però non tutto va come previsto e succede questo

Donnarumma non era come gli altri. Donnarumma era un ragazzino cresciuto nel vivaio che si era dichiarato bandiera della squadra. Lo sputtanamento fatto dai ragazzi del Milan Club Polonia in eurovisione è diventato virale. Donnarumma è in tutto il mondo l’infame, l’ingrato, il traditore, l’irriconoscente. Raiola prova gli ultimi colpi facendo twittare il fidatissimo Pogba ma ottiene l’effetto peggiore. Per la prima volta Raiola è in difficoltà. Dall’altro lato il ragazzo sembra non averla presa bene, sembra aver – come ha detto Fassone – subito una scelta di altri e quei sorrisi, quello scrosciare di spalle nella notte si sarebbe trasformato in un pianto a dirotto.

Parte quindi l’operazione figliol prodigo: addossare la colpa al cattivo Raiola e ricucire per tentare di strappare un rinnovo molto difficile. Può finire bene, può finire male ma bisogna restare vigili perché la situazione si potrebbe ripresentare tra un po’ di tempo. Cosa mi aspetto? In primis che da oggi il Milan si batta per cambiare la regola sui contratti ai minorenni: un contratto triennale come limite penalizza le società che vogliono investire nei vivai. In secondo luogo che abbia imparato qualcosa su come trattare con certi squali a cui non bastano i soldi come a Football manager: meno veline agli amici, meno cercare i conflitti e meno striscioni. Sì, striscioni, perché è vero che era rivolto a Raiola e non a Donnarumma ma non puoi permetterti, tu, AC Milan, che quello striscione venga esposto sotto la tua sede dando luogo a facili appigli e pretesti.

Per concludere, come dice il titolo del post – di cui mi scuso per la lunghezza – in medio stat virtus. Non so come finirà ma è importante per il Milan non che Donnarumma rimanga o meno ma che il Milan non subisca un danno patrimoniale pesante e bisogna essere disposti a tutto per evitare ciò. Si firmi il rinnovo, se possibile, o lo si venda alle nostre cifre altrimenti parlare di vittorie, di schiene dritte, rinfacciare e compagnia bella sarà tutta propaganda da istituto luce che non fa bene al Milan e di cui il Milan non ha bisogno.

40 commenti

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    • Fabio il 20 Giugno 2017 alle 13:30

    Esiste un procedimento logico nella filosofia classica, per cui, assunto un presupposto solido (“in
    medio stat virtus”, come asserisce Diavolo), le conseguenze, indistruttibili, vengono a cascata. Sulla carta infatti, il ragionamento di Diavolo non fa una grinza: torti e ragioni sembrano essere distribuiti equamente, secondo una cadenza espositiva molto accattivante. Io provo a scombinare il presupposto. Non mi sta bene che torti e ragioni, in questa squallida vicenda, siano assegnati
    fifty-fifty. In altre parole, io con uno come Raiola non prenderei mai neanche un caffè, figurarsi il biscottino che ne segue. La nuova dirigenza, al netto di tutte le assurde fragilità finanziarie bovinamente esposte da Ruju, ha ereditato una storia che risaliva al passato e si è mossa su un campo minato (v. i motivi precisamente esposti nell’editoriale). Ora, mi può pure star bene
    (anche se non lo condivido, al pari di Fassone) scaricare tutte le colpe su Mirabelli che, da dirigente, si badi bene, si muove per proporre un contratto, accusandolo di modi da manovale. L’accusa proviene da Raiola, che notoriamente olezza di mughetto e tiene degli stage in Europa sui metodi di relazione interpersonale. Comunque, tiremm innanz. Il povero Fassone ha gestito la patata bollente nell’unico modo in cui poteva: tempi stretti per il rinnovo e tanti soldi nel contratto
    per sputtanare il marcio che c’era dietro. Quanto a questo, vittoria su tutto il fronte. Qui nel nuovo Milan, è il messaggio sottinteso, non si pagano mazzette e si tratta alla luce del sole. Non è un caso, e doverosamente l’editoriale lo riconosce, forse per la prima volta nella sua carriera Raiola è in difficoltà, perché Fassone non si è limitato al cip, ma ha chiesto di vedere il piatto, restituendo, in un sol colpo, dignità e senso di appartenenza al Milan, che nell’ultimo lustro aveva visto appassire certe qualità, un tempo presenti al massimo livello. Argomentando da questo nuovo presupposto, la logica rimane sempre. Io non so dire, in tutta onestà, se sia l’unica via giusta per un ragionamento, ma certo è un approccio diverso, più di parte se si vuole. Io tifo Milan, non
    Dollarumma (per cui pure ho tifato) e, tantomeno, Raiola. La storia può ancora risolversi in un rinnovo, quanto a questo non dispero, ma sarò sempre dalla parte del Milan e non di qualche talentuossissimo giovane giocatore o del suo vorace manager. Dulcis in fundo: sono contento che Diavolo abbia ripreso a “editorializzare”, così non ci annoiamo.

      • Diavolo1990 il 20 Giugno 2017 alle 13:56

      Non la vedo così. Raiola è la sacra corona, Mendes è la mafia. Nessun club può permettersi di non pagare commissioni oggi e vincere o prendere giocatori. Lo ha denunciato pure Marotta. Devi scegliere sotto quale campana stare.

        • Fabio il 20 Giugno 2017 alle 14:02

        Appunto, sto dalla parte del Milan.

        • Vittorio il 20 Giugno 2017 alle 16:56

        Non vedo motivi di dubbio. Sotto nessuna campana. Sotto le campane stanno i deboli, i pusillanimi, i quaquaraqua’ . Non certo i Milan, come non ci sta la Juventus. Non certo i cinesi capaci di comprare le nostre aziende, i nostri palazzi storici, le nostra bandiere. Un procuratore e’ un mediatore da strapazzo. Fa soldi assai solo perche’ ne circolano assai. Professionalmente e’ un ignorante qualunque e gli basta la terza elementare. Come unico e misero potere ha la precaria e momentanea possibilita’ di dare mazzette.In sostanza non conta un emerito cazzo e potrebbe fare la fine di Moggi solo solo se decidono di avviare un’indagine.

    • Vittorio il 20 Giugno 2017 alle 17:09

    Leggo una affermazione idiota di un avvocato che ipotizza il reato di mobbing del Milan su Donnarumma. Il vero mobbing spietato e legalissimo sarebbe far giocare sempre titolare Donnarumma. Non do inutili spiegazioni ai miei intelligenti amici. Chi non lo capisce non merita il perder tempo.

      • Fabio il 20 Giugno 2017 alle 17:12

      Da incorniciare fra le Tavole della Legge.

    • Milanforever il 20 Giugno 2017 alle 17:13

    Sottoscrivo Fabio.
    Pure quando dice che è contento che Diavolo abbia ripreso a “editorializzare”, così non ci annoiamo. Purtroppo è anche tornato a “editorializzare” con solito vizio paranoico e lecchino nei confronti di chi sappiamo.
    A proposito, oltre gli “zerbini” e gli “ovini” esistono anche i “lecchini”. Lo dico con la chiara presunzione di non appartenere a nessuna di queste categorie perchè per me Fassone e Mirabelli saranno bravi solo quando porteranno a casa risultati concreti (per ora comunque non sono partiti male sotto l’aspetto etico e della trasparenza). Non sono tanto meno “ovino” o “lecchino” (spesso queste due categorie si associano quando c’è da difendere l’entità suprema che per consuetudine vola in genere per tre giorni).
    Non trascurerei il piccolo particolare che nella scuderia del pizzaiolo non ci sono assistiti che abbiano in qualche modo vinto qualcosa in campo internazionale. Se Donnaruma e altri ci pensassero un attimino… non di solo denaro vive un top-player.

    • Milanforever il 20 Giugno 2017 alle 17:42

    Senza storcere troppo la bocca per l’etichetta Milan Night, ascoltatevi questa intervista a Fassone e traete le vs conclusioni da quale parte stare.
    In medio stat virtus, ma io sto con il Milan.

    • Diavolo1990 il 20 Giugno 2017 alle 17:49

    Per favore, ragazzi, niente roba di quelli là in questo posto. Niente di niente. Grazie

      • Milanforever il 20 Giugno 2017 alle 21:27

      Primo non era “roba” di quelli là in quel posto, ma un’intervista di MilanTV su Sky.
      Secondo chi ha paura di quelli là in quel posto o ha la coda di paglia o è un’oscurantista.
      Terzo qualcuno ha detto che se vuoi combattere il tuo nemico devi conoscerlo.

      Comunque, siccome l’intervista è molto interessante e merita di essere ascoltata anche per capire che in medio stat virtus, ma noi stiamo con il Milan, linko un’altro video, sempre su you tube, pulito, senza etichette pubblicitarie.

        • Papin III il 20 Giugno 2017 alle 23:30

        Finchè si discute per il bene del Milan, siamo tutti milanisti, ognuno ha le sue idee e preferenze; purtroppo negli ultimi anni la società aveva fatto scelte molto discutibili, facendo venire il dubbio che non si stesse più facendo l’interesse comune, del resto se molti giocatori del Milan hanno poco mercato e poco valore, non è una questione solo di numeri ma anche di qualità. Sul mercato di Fassone-Mirabelli per ora stanno facendo finalmente acquisti da Milan (specie Andrè Silva che è migliore sia di James Rodriguez che del sopravvalutatissimo Morata che per fortuna ha scelto di non venire al Milan, grazie.). A tal proposito, ho qualche dubbio su Biglia e spero non arrivi Aubamejang e nemmeno Kalinic perchè sono giocatori che si mangiano tantissimi gol, al contrario di Keità; un’alternativa come attaccante esterno potrebbe essere Coman ma non so se è in vendita ed a che costo.

          • Vittorio il 21 Giugno 2017 alle 17:45

          D’accordo su tutto, ma James lo prenderei.

          • Papin III il 22 Giugno 2017 alle 15:17

          Credo sia peggio di Morata, non segna e fa poco movimento, una sorta di Luiz Adriano.

    • Fabio il 20 Giugno 2017 alle 23:04

    Un’intervista da aquila più che da condor. Finalmente un dirigente come si deve. Riporto questa notizia ricavata dalla rete poco fa, soprattutto riflettendo sulle ipotesi “illegali” adombrate da Vittorio riguardo questa faccenda di Gigio, Raiola e i Gobbi.
    “Il massimo organo calcistico internazionale, la Fifa, ha deciso di archiviare la posizione dello United, ritenuto al di fuori da ogni irregolarità. Per la vicenda relativa all’acquisto di Paul Pogba. L’indagine prosegue per la Juventus e per l’agente Mino Raiola, al fine di capire se la maxi-commissione nei confronti di Raiola non nasconda una forma di TPO, ovvero la “third part ownership” del rappresentante del giocatore all’interno della società. Qualora la Juve venisse ritenuta colpevole, la gamma delle punizioni va dalla semplice multa fino al blocco sul mercato.”
    Fusse che fusse ‘a vorta bbona!

    • Vittorio il 21 Giugno 2017 alle 00:08

    Ottima intervista di Fassone , grazie Milanforever.

    • yanluke il 22 Giugno 2017 alle 14:36

    bell’articolo che offre spunti interessanti a cui non avevo effettivamente pensato.
    Una cosa è certa, come leggevo tempo addietro stiamo parlando di un ragazzo di 18 anni, abbiamo sbagliato noi tifosi a definirlo campione ed insostituibile. Abbiamo sbagliato ad affezzionarci ad un giocatore così acerbo considerandolo il vice Buffon. Secondo me, dobbiamo fare un passo indietro noi tifosi e dichiarlo “cedibile”. La guerra con Raiola non ha senso, assecondiamolo e tuteliamoci con un buon portiere. Gigio si farà in un’altra squadra, alla juve, al real, chissefrega, ma secondo me ormai, con grande rammarico, è stato bruciato

    • Vittorio il 22 Giugno 2017 alle 16:24

    A me sembra molto ragionevole e sereno quanto ha scritto su un altro sito questo tifoso. Copio ed incollo :

    “Caro Gigio, fattelo dire, da quando sono arrivati i cinesi e si è cominciato a parlare di rinnovo non sei stato più tu. Questo perché sicuramente Raiola ti ha riempito la testa di chissà quali fesserie e non sei più stato concentrato sul campo. Detto ciò, se la tua volontà era veramente quella di restare al Milan, perché non sei intervenuto direttamente quando Il Panzo-pizza è andato a casa Milan a stroncare i rapporti dicendo che non volevi rinnovare? Hai lasciato decadere un’offerta milionaria di 5 anni dal tuo club del cuore senza dare spiegazioni, cosa credi che avrebbero detto i tifosi in generale? Ma ci hai almeno ragionato un po’ su?? E poi, i tuoi genitori non ti hanno avvertitoconsigliato, ma dov’erano??? Adesso si dice che il padre sia andato da Montella e che chiede a Raiola di accettare il rinnovo. Ma svegliarsi prima no??? Comunque, se vuole rinnovare e restare al Milan a me sta bene, tutti possono sbagliare, soprattutto chi è mal consigliato, soprattutto se hai 18 anni.”
    Marco123456789
    22 giugno 2017 alle 14:24

    • Vittorio il 22 Giugno 2017 alle 22:16

    Dalla redazione di Pianeta Milan leggo una serie di minchiate da vomitare. Ma come si possono prostituire i pennivendoli fino a questo punto? Fermo restando il mio giudizio negativo su Galliani degli ultimi oscuri anni , parlare di rottamazione di trenta anni mai visti in tutta la storia del calcio nel mondo da parte di gente che ancora non ha vinto nemmeno una partita e’ ridicolo. Penso che sentirsi leccato il culo in questo modo servile dia molto fastidio pure a Li.

      • Milanforever il 23 Giugno 2017 alle 09:54

      Io certe cose semplicemente non le cerco e non le leggo. I lecchini mi fanno da sempre schifo e se leggo qualcosa, anche contrario al mio pensiero, pretendo che sia scritta con intelligenza o autorevolezza. Cose che evidentemente in Ruiu, visto che l’hai citato, non esistono.
      L’altro, Costacurta, l’austriaco, come lo chiama Buffa, l’ha rovinato Sky e il suo essere da sempre troppo “fighettino”.

    • Vittorio il 22 Giugno 2017 alle 22:36

    Soltanto Ruju e Costacurta mi hanno fatto altrettanta nausea.

    • Vittorio il 23 Giugno 2017 alle 18:55

    Forse, dico forse, le cose si stanno aggiustando. Certo che se il picciotto resta, il centravanti segna, arriva James che potrebbe anche giocare come Ruj Costa, Suso resta pure lui, Jack torna ai suoi livelli e gli altri nuovi non si dimostrano pippe, un cazzo di terzo posto lo potremmo acchiappare.

    • Milanforever il 23 Giugno 2017 alle 21:55

    Intanto il Milan è campione d’Italia allievi U16, squadra dove gioca Maldini piccolo. 5-2 alla Roma.
    Vincere a qualunque livello fa sempre bene.

    • Vittorio il 24 Giugno 2017 alle 14:38

    Ma cosa cazzo aspettano Fassone e Mirabelli a tesserare Ibrahimovic per tre anni ?
    Vi sono solo tre fuoriclasse al mondo ed Ibra e’ uno di questi tre. Fa la differenza pure in fotografia ! Veramente ce n’era un quarto, forse il migliore di tutti, ma ha preferito regnare su Roma.

      • Milanforever il 24 Giugno 2017 alle 15:53

      Dai Vittorio, non fare il verso a Berlusca che in piena campagna elettorale ballottaggi.
      Il mondo va avanti e i treni non passano due volte.
      …ecco perchè evito di vedere programmi tipo “i migliori anni” o sui generis…
      Quando voglio, ma mi capita in periodi di depressione, rivedo qualcosa del passato con la consapevolezza che mi fanno bene come una bella sbornia per dimenticare.

        • Vittorio il 24 Giugno 2017 alle 20:03

        Veramente io ho consigliato molto tempo fa , da questo blog, la vecchia e la nuova proprieta’ a prendere due ( due! ) cavalli di ritorno, come li chiami tu.
        Fabio Capello e Zlatan Ibrahimovic. Almeno due con capacita’ eccelse, carisma da vendere e coglioni veri, a fare da compenso alla mollaggine regnante in questa squadra senza cuore e senza palle. Tutto in mano gli avrei dato. Non cambio idea affatto amico e casomai Berlusconi ci e’ arrivato anni dopo di me.

        • Vittorio il 25 Giugno 2017 alle 07:17

        Caro Milanforever la verita’ e’ che se chi comanda non ha sufficiente sicurezza in se stesso non vuole persone di grande spessore accanto.
        Fabio e Zlatan sono due giganti. Potrebbero esserlo potenzialmente Paolo e Clarence. Il Vecchio AD e temo pure il nuovo non hanno il coraggio di sostenere un confronto con dipendenti di tale personalita’ e carisma. Prudenza o limiti ?

          • Papin III il 25 Giugno 2017 alle 22:22

          Sagge parole, purtroppo il mondo è pieno di questa gente; aggiungerei che la voglia di comandare sugli altri è proporzionale alla propria insicurezza.

          • Vittorio il 26 Giugno 2017 alle 07:02

          Gia’. Dappertutto, dalla famiglia alla politica. Non siamo in molti a capirlo.

    • Vittorio il 24 Giugno 2017 alle 22:09

    Io non capisco cosa dovremmo fare di uno scarpone come il centravanti della Fiorentina. Andre’ Silva e’ anni luce migliore. Ma questa passione per giocatori scarsi che litigano col pallone quando e’ arrivata nel Milan ? Lapadula, Bacca…..ma scherziamo ?

    • Vittorio il 25 Giugno 2017 alle 11:15

    Scrivono cose strane. Chi scrive notizie inquietanti e chi rassicuranti. Meglio ignorare ed attendere. Pennivendoli da strapazzo ne inventano una al secondo.

    • Milanforever il 25 Giugno 2017 alle 17:33

    “raiola ieri,oggi e domani!!”
    Ma vatti a fare inc…..
    Dedicata a te… proprio a te… https://www.youtube.com/watch?v=XNGL_5N4_ZU

      • Papin III il 25 Giugno 2017 alle 22:35

      Ha 18 anni, si è cresciuto ed è titolare nel Milan, gli danno 5 milioni ed il suo agente dice di voler valutare il progetto… hanno stufato, o rinnova alla svelta o se ne va. Forse qualcuno dovrebbe spiegargli che alcuni suoi colleghi bravi come e forse più di lui, come Simone Scuffet (21 anni portiere dell’Udinese altezza 1,93) e Meret (20 anni portiere altezza 1,90mt) se fossero stati al Milan, oggi sarebbero quotati quanto lui. Per cui con meno di 20 milioni avremmo già potuto prendere dei sostituti validissimi.

    • Vittorio il 25 Giugno 2017 alle 22:31

    Lo avevo detto che ancora ha il malpelo. Lasciamolo parare i palloni che lo sa fare e non
    pretendiamo da lui quello che ancora non puo’ dare. Andra’ a finire come vuole suo padre e la famiglia. Clausole del contratto ed inevitabili accertamenti delle autorita’
    permettendo.

      • Papin III il 25 Giugno 2017 alle 23:08

      Sono daccordo con te e direi che è ora di lasciarlo in pace in tutti i sensi.
      E’ ancora un ragazzino, ha voglia di cambiare aria ed è libero anche di sbagliare, non trovo giusto accanirsi.
      Le alternative di cui sopra, sono giovani, forti e a buon mercato, la società deve prenderne atto, dunque comprare un sostituto e riuscire a strappare 50ml al Real.
      Non vedo nè riconoscenza, nè voglia di rimanere, per cui è giusto puntare su un altro giocatore, mentre Gigio va lasciato in tribuna, liberamente e senza insultarlo, finchè non sarà venduto o svincolato.

    • Milanforever il 25 Giugno 2017 alle 22:42

    Questo o è scemo, e non lo è, o ci sta prendendo per il culo.
    Ribadisco la dedica della canzone di Levante con Gazzé…
    https://media-foto.tccstatic.com/storage/album/thumb1/3f53179903d9220e002b6e1a74d7198d-10896-1498420802.jpeg

      • yanluke il 26 Giugno 2017 alle 10:40

      si, pazzesco, per me tra donnarumma e il suo staff stanno facendo una figura di m. che non ha precedenti. Stanno facendo tutto loro 😀

    • Milanforever il 26 Giugno 2017 alle 21:53

    Qualcuno si è ricordato che oggi è il compleanno di un nostro “monumento”?
    http://aforismi.meglio.it/aforisma.htm?id=1564b

    • Vittorio il 28 Giugno 2017 alle 04:13

    Un buon numero di tifosi milanisti ha una forte tendenza a giudicare i propri giocatori in funzione della simpatia o antipatia che provano. Questo genera pregiudizi e spesso dannosissima influenza sulle decisioni di allenatore e societa’. Vorrei citare il caso di Balotelli come esempio. Allontanato dal Milan, societa’ per cui tifa da sempre fino a scaraventare per terra la maglietta nerazzurra, dopo un anno tribolato da pubalgia e relativa operazione e convalescenza, va a rinascere a Nizza. Dove, il presunto bidone , fannullone e bad boy rinnova il contratto per riconoscenza e si riduce lo stipendio.
    Malgrado Raiola. Il resto del mio ragionamento lo lascio alla intelligeza dei miei amici….
    Dico solo che almeno 3/4 casi su cui riflettere, opposti o simili a questo, e’ facile individuarli.

      • Milanforever il 28 Giugno 2017 alle 12:38

      Abbiamo capito che Balotelli è un tuo pallino. Gli ho voluto bene anch’io, gliene voglio ancora e gli auguro le migliori cose, però… però sono personaggi che raramente, molto raramente troveranno spazio in una grande società e difficilmente saranno determinanti.
      Ripensa al Milan, quando era il Milan. Dodici, tredici anni fa. Pensa al blocco di senatori di quella squadra… Maldini, Nesta, Costacurta, Gattuso, Inzaghi, Seedorf… per finire con quello che stava in panchina…hai in mente di cosa sto parlando? Questi, oltre alle qualità tecnico-tattiche che erano enormi, avevano dentro di se la grande capacità di essere Uomini (la U è maiuscola). Senza quella nel calcio, come nella vita, non arrivi da nessuna parte. Forse in quella squadra uno come Mario sarebbe cresciuto, ma sarebbe in ogni caso dipeso solo da lui, dalla sua volontà. Forse l’opportunità gli è mancata, ma forse non l’ha neppure cercata.

      Altro discorso, all’incontrario, forse sta capitando a Donnarumma. Lui quasi sicuramente si sta rovinando una carriera per i consigli di quelli che dicono di volergli bene, ma che in realtà sono la sua rovina.
      Nelle partite in U21 ha preso gol che qualche mese fa non avrebbe mai preso. Tiri da lontano angolati che erano il suo punto di forza. Dove finirà a giocare quest’anno? Non gli auguro il Milan, sarebbe la mazzata definitiva al suo equilibrio psichico e alla sua autostima.
      Bastava un passo, un gesto… non l’ha fatto. Non ha trovato il coraggio per farlo. Ma la vita è tua, solo tua e non devi permettere a nessuno di usarla. A quell’età spesso non si riesce a comprendere e sarà il rimpianto della tua vita.

        • Vittorio il 29 Giugno 2017 alle 08:29

        Non e’ Balotelli il mio pallino, sono certi giornalisti la mia ossessione. Loro e quelli che bevono il loro veleno. Balotelli o Berlusconi o chi altri , perfino Cassano, Pantani, ecc. , numerosissimi, attaccati per mestiere , per vendere le loro penne.I tribunali in TV con i cosiddetti criminologi, le trasmissioni alla Santoro e Travaglio…..
        Ecco i miei pallini, amico mio. A Balotelli l’oppurtunita’ gliela hanno rubata come a tanti altri. Non riesco a sopportare questo. Il peggio e’ che siamo tutti complici. Chi piu’ chi meno.

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