Tra marchettari e guardiani: sfogo di fine stagione

Sarò chiaro, breve, conciso e diretto: mi sono quasi rotto le palle.

Dopo il closing non si può commentare più nulla. O ti attieni alla linea della stampa secondo cui è tutto bello e bravo, oppure rosichi e sei un venduto. Nello specifico
 
  • Una TV nazionale di terzo livello che ha sempre campato sputando sul Milan ospitando gente dalla dubbia levatura e che ha sempre fomentato le spaccature tra tifosi, da un giorno all’altro diventa la TV ufficiale del Milan con tanto di inviti al Workshop in Sardegna. E te lo devi fare andare bene, in silenzio.
  • Facciamo, finalmente grazie a disponibilità economiche mai avute negli anni precedenti, un buon mercato ma non puoi dire che è vero che stiamo spendendo soldi, anzi, bisogna fare finta che stiamo spendendo come prima, altrimenti sei servo
  • Esprimi pareri sul mercato. Dici che ti va bene Kessie, su Musacchio non ti esprimi, apprezzi Rodriguez ma guai a esprimere dubbi su Biglia e Luiz Gustavo. Niente, devono andarti bene tutti per forza, a qualsiasi prezzo. Siamo passati dallo sputare su due riserve dignitosissime come Sosa e Lapadula (il primo leader assist rossonero che ha tenuto su un centrocampo di riserve per tre mesi, il secondo con gli stessi gol di Manzdukic) all’accettare anche Peluso a 20 milioni se viene al Milan solo per il cambio di gestione.
  • In tutto questo c’è un mare di articoli marchettari da paura da gente che per anni è stata fuori e ora che la mangiatoia è cambiata tenta di abbeverarsi. Scusate se la cosa mi fa pena, almeno umanamente.
  • Perlomeno siamo arrivati ad un livello normale nel commentare le trattative. La stecca a Raiola per gigio è cosa buona e giusta, se Keita salta come Pjaca non è più figura di merda ma è normale dinamica di mercato, se non prendiamo un euro per Diego Lopez finalmente non è la società che non sa vendere. Finalmente il tifoso sembra essersi destato, almeno su questo. Ovviamente siamo sicuri che sia una casualità che ciò accada da aprile.
  • Siamo arrivati all’infamia a Paolo Maldini comparandolo con Gattuso. Lo stesso Paolo Maldini che fino a poco tempo fa qualcuno voleva fare amministratore delegato. (Su Rino, Paolo e Gigio avrei molto da scrivere, perdonatemi ma non ne ho avuto il tempo)
  • Siamo arrivati al punto che chiunque esprima dubbi, perplessità o dissenta dalle veline imposte viene immediatamente preso di mira dalle squadre d’azione del twitter. Addirittura da sedicenti account di pagliacci che si proclamano “partigiani rossoneri”.
  • Siamo arrivati al punto che se esprimi disappunto per la cacciata di Bianchessi vieni insultato e improvvisamente viene fuori che Donnarumma non lo ha scoperto lui ma Raiola.
  • Siamo arrivati al punto che se non ci stai al fatto che ad ogni notizia, ad ogni fatto, ti dà fastidio che si tenti di farsi belli sulle spalle della precedente storia e gestione del Milan “rosichi” e vieni insultato.

Ecco, allora si. Scusate se rosico. Scusate se per me il Milan non è stato fondato ad aprile 2017 e se di questi ultimi anni non rinnego nulla. Anzi, li terrò sempre come quelli a me più cari. Scusate se mentre i topi abbandonavano la nave noi ci siamo sempre stati a tentare di portarla in porto. Scusate se sto apprezzando gran parte del mercato del Milan tranne Biglia (che non è nemmeno troppo male, ma non è un upgrade) e Luis Gustavo (lui si, pacco vero).

Ve lo dico chiaro e tondo, perché il clima post-closing è diventato irrespirabile. Ora che si può discutere, non essendo più la società in cessione, non dovendo più fare mercato con un budget da discount sembra quasi tutto vietato, tutto dogmatico.

Svegliatevi, uscite dal torpore, riprendetevi in mano il Milan da questi signori che fino a ieri vi hanno messo contro la squadra ed oggi se ne improvvisano difensori. Diffidate dei falsi amici. E giudicate il mercato, ora che finalmente si può farlo. Se non vi piace un giocatore, una trattativa, ora che si può, ora che non ci si deve accontentare, abbiate il coraggio di uscire dal gregge e ditelo. Riprendetevi in mano il Milan, riprendetevi in mano il vostro libero arbitrio che negli ultimi cinque anni vi è stato tolto da artisti della retorica e campioni della diffamazione.

Siccome non ho voglia di entrare nuovamente in una crisi di nervi, sto pensando seriamente di prendermi una pausa come già feci nell’estate 2014 perché il clima è diventato fondamentalmente insostenibile. Mi fa male, troppo male, vedere il tifo del Milan in ostaggio a quattro pagliacci che fino all’altro giorno tifavano contro e ora si permettono pure di giudicare chi c’è sempre stato e chi ha sempre sofferto.

P.s. doverosa precisazione finale: di costi dei cartellini, monte ingaggi e compagnia bella così come prima non me ne frega nulla. Sono sempre stati artefizi matematici per cercare di dimostrare l’indimostrabile. Una società vincente deve essere libera di poter spendere per cartellini ed ingaggi e anche di poter nascondere i fallimenti sotto il tappeto. Più si può spendere, meglio è: basta con le puttanate sulla gestion league e lo scudetto del bilancio, per favore.

14 commenti

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    • Stefano Chiappelli il 26 Maggio 2017 alle 11:45

    Voi siete malati

    • yanluke il 26 Maggio 2017 alle 14:19

    scusa ma non ho capito niente 🙂

    • Vittorio il 26 Maggio 2017 alle 15:16

    Caro Diavolo, non farti prendere dai diavoli ! Molto di quello che dici e’ pura realta’ ma e’ altrettanto vero che in passato non ci si poteva azzardare a criticare, che so, l’acquisto di Constant o Meshba o Emanuelson o Bertolacci o…..
    La verita’ sts in mezzo, come sempre, ma la cosa cui non si puo’rinunciare e’ la liberta’ di pensiero. Cosa che mi pare tu ti faccia rubare dalla tua stessa rabbia ancor prima che dagli stronzi dai quali ci metti in guardia. Ma alla fin fine in questo blog, nel tuo blog, non si annovera nessuno di quelli che tu definisci pagliacci. Perche’ ti curi di quello che si dice altrove?! Fai orecchie da mercante e che facciano in culo. Difendi, amico Diavolo, questo spazio indipendente che hai creato. E’, e sara’ in futuro ancor di piu’, una risorsa.

      • Diavolo1990 il 26 Maggio 2017 alle 18:41

      Guarda, francamente sono rattristrato a vedere il manipolo di opliti in cui è caduto in mano il tifo rossonero.

      Ho altri progetti in cantiere, francamente più gratificanti e rinfrancanti e sto pensando di dedicare il mio tempo ad essi

        • Vittorio il 26 Maggio 2017 alle 23:28

        Caro Diavolo io capisco il tuo stato d’animo. Tuttavia penso che non possiamo permettere ai cambiamenti che impone il corso degli eventi ed agli stupidi e fanatici che ci criticano , di portarci alla resa ed a disperdere quanto di buono abbiamo creato. Passato il momento dei cambi societari, i voltagabbana, leccaculi di professione, faranno la fine dei traditori , allontanati o giustiziati per prudenza dal nuovo vincitore che non si fida. A quel punto tornera’ in auge chi ha mostrato intelligenza, lealta’ , imparzialita’.
        La maggior parte dei tifosi, una moltitudine, milioni, non e’ evoluta e nemmeno non evoluta. E’ milanista e basta. Non gliene fotte una emerita minchia di queste diatribe e non gioca nemmeno con la tastiera del computer.A questa moltitudine gia’ il prossimo campionato potremmo, potresti,rivolgerti e conquistare un posto rilevante nella comunicazioneDel Milan. Perche’ mai buttare nel cesso anni di lavoro? Ascolta uno con icapelli bianchi: nella vita si aggiunge, non si sottrae……
        l

    • Fabio il 26 Maggio 2017 alle 15:40

    Diavolo, posso anche capire la rabbia e la delusione nel constatare quanta gente si sia accodata a questo – apparentemente – nuovo corso del mercato. Io, come ben sai per averlo postato di recente, non ho mai nutrito – almeno dal sostegno esterno di Elliot – gossi dubbi sulla sostanza patrimoniale della cordata cinese, ma, al di là di questo e di certe passate visioni diverse sull’operato del Milan nell’ultimo quinquennio, non ho mai smesso di tifare rossonero e non ho mai venerato come un dio nessuno di coloro che tu implicitamente citi (credo ti riferisca in primis a Criscitiello e C.). Ho sempre tifato il Milan, senza abbandonarlo quando è stato in B per due anni, la seconda volta per meriti sportivi, come chiosò causticamente l’avv. Prisco (uno dei pochi interisti col sale in zucca), che però sottaceva, ben conoscendola, l’evidenza della famosa sceneggiata Castellini-Faccenda. Ho tifato senza riserve mentali, certo a volte col magone perché speravo in dirigenze migliori di quelle che ci sono toccate in tanti anni di storia, spesso criticandole, ma sempre col Milan nel cuore. Il fatto di avere trovato degli occasionali – e stollineo occasionali – compagni di viaggio, come quelli da te implicitamente citati, senza nominarli apertamente, non mi disturba affatto, perché so che un domani potranno accasarsi altrove, senza il minimo problem di coscienza e di coerenza. “Non ti curar di lor, ma guarda e passa”; così faccio io e così ti invito a fare senza guastarti l’animo. Mi sembra che anche il post di Vittorio vada in questo senso. Nessun milanista, lo ribadisco per l’ennesima volta, potrà mai dimenticare quello che ha dato il trentunennio berlusconiano in termini di vittorie, prestigio e visibilità internazionale, e queste sono cose che non si comprano come qualcuno comprava gli arbitri in Italia. Dunque, perché incattivirsi, proprio adesso che la nave sembra essere uscita dalle secche. Magari non ci troveremo sempre d’accordo sulla campagna acqusiti e sulla tattica adottata in una partita, ma siamo dalla stessa parte. Io non so se sono un tifoso evoluto o non evoluto: francamente ho sempre avuto difficoltà a razionalizzare la sostanza di questo distinguo. Sono, quello sì, un tifoso rossonero da sempre e per sempre. Dunque, avanti tutta e, possibilmente, tutti insieme.

    • Mario De Magistris il 26 Maggio 2017 alle 16:32

    Mah, come spesso mi accade, da quando conosco questo blog, condivido anche le virgole di ‘diablo’. E’ stupefacente la metamorfosi di alcune televisioni cosiddette libere. Gente che ha denigrato il Milan ben oltre il lecito e che ora si ostina a giustificare anche eventuali defaiance di mercato. Ma io come non gli credevo prima stento a credergli ora. Il Milan ha bisogno di tre o quattro giocatori realmente più forti di quelli che attualmente ha in rosa. Mi pare che tre giocatori, con l’incognita Musacchio, siano già stati acquistati oppure sono in procinto d’esserlo dal Milan, Mirabelli avrebbe promesso l’arrivo di sette/otto giocatori qualitativamente migliori, oppure quanto meno equiparabili (De Sciglio e Donnarumma) a quelli che per diversi motivi non resteranno nella rosa del prossimo Milan. Anch’io stento a credere che Biglia o Luiz Gustavo siano migliori di Montolivo. e Locatrelli e che Keita sia meglio di Deulofeu che io terrei soprattutto se dovesse arrivare Morata. Sono in sintonia con questa dirigenza soltanto sul fatto che non si possono fare follie(purtroppo esiste il fair play finanziario) di bilancio. I cinesi ci sono e si stanno concretizzando come potenza economica quanto meno comparabile a quella proprietà cinese che sta sull’altra sponda del Naviglio Grande. Coraggio amico ‘diablo’…che diamine vogliamo defilarci proprio ora che cominceremo a divertirci? Quando cominceremo a divertirci ricordando ai giornalai televisivi delle tv spazzature tutte le stri@ate dette e gli insulti sempre riservati al Milan ed ai suoi giocatori?

    • Diavolo1990 il 26 Maggio 2017 alle 18:32

    Utente Smoke moderato in quanto non gradito e commento contenente affermazioni diffamatorie. Peraltro il giudizio di antimilanisti in malafede che continuano a negare la realtà non ci interessa.

    • Milanforever il 26 Maggio 2017 alle 19:50

    Diavolo, non sono mai stato tenero con te e ti ho sempre detto in faccia come la penso, senza tanti giri di parole, ma con assoluta sincerità e senza mai trascendere in offese gratuite. Su questo blog mi trovo bene proprio perché spesso mi scontro con commenti, pareri e modi di pensare che sono lontani dai miei. Trovo che il contraddittorio sia il sale di ogni discussione e se ci si trova a parlare pensando tutti alla stessa maniera diventa una noia mortale e inutile.
    Ti ho anche alcune volte accusato di non essere del tutto intellettualmente onesto nella tua difesa strenua, cieca e assoluta di Galliani e della vecchia società. L’ho detto perché alcune affermazioni erano palesemente faziose e forzatamente non vere.
    Ora che non c’è più nessuno da difendere te ne vai? Perdonami, ma finisci con avvallare i tuoi “nemici”, tra i quali io non sono. Se hai altri impegni, altri interessi e progetti, come dici, non lo so e sono cose tue personali, ma se devi lasciare perché sta cambiando tutto (non so certamente se nel bene o nel male), beh allora non farlo.
    Il Milan non è stato fondato nell’aprile del 2017, ma non era stato fondato neppure nel febbraio del 1986. Noi più maturi (anziani e vecchi mi pare brutto) ci ricordiamo molto bene anche del Milan fondato, come è vero, il 16 dicembre 1899. Ci ricordiamo dei momenti esaltanti delle prime due Coppe dei Campioni, degli scudetti di Rivera e Nereo Rocco, della stella e ci ricordiamo, come ricorda Fabio, dei due anni orgogliosamente vissuti in serie B. Per noi il trentennio di Berlusconi non è una rifondazione, è una rinascita e un lungo momento di gloria assoluta (almeno per vent’anni).
    Quella che stiamo affrontando è quindi una nuova rinascita, ripeto, non so quanto sarà gloriosa e vincente, ma è comunque la storia del Milan che prosegue, cambia, ma continua… sempre con il cuore che batte forte quando vedi quei colori.
    Non chiudere. Non sono come te, non sono dalla tua parte di rossonero, ma la tua voce, il tuo tifo, il tuo amore per il Milan è sicuramente importante come quello di qualunque altro.

    • Milanforever il 26 Maggio 2017 alle 19:52

    befione, meglio 4 gatti che 100 pecore.

    • Vittorio il 27 Maggio 2017 alle 22:38

    Mi piace Donnarumma e gli voglio bene come si deve a un ragazzino. Ma l’epicentro
    del nostro mercato non e’ certo il portiere. Ben piu’ nevralgici ruoli sono in totale emergenza. Abbiamo un attacco poco tecnico, di poco peso e pochi gol. Va rifatto totalmente. Io so che pochi , fra gli amici di questo blog, la pensano come me su El Shaaravi e Balotelli. Bene, io sostengo che era una coppia fortissima e ben assortita. Hanno avuto la sfortuna di incappare in allenatori scarsi, di poca esperieza, di scarsa capacita’ educativa, di zero carisma o di grossolane maniere. Per soprammercato si sono trovati triturati da una tifoseria divisa e insofferente, alla caccia di qualunque occasione per sfogare le frustrazioni su qualche malcapitato. E, ciliegina sulla torta, vittime di tutte le strategie nemiche per sollevare polveroni nel Milan, dividere ulteriormente ed affossarci del tutto. La sceneggiata dl Buffone e dei suoi compari in Nazionale ed altrove, volta a chiudere in faccia a Balotelli le porte della Nazionale e della intera serie A, alla fine del mondiale e’ esempio lampante.
    Ma attenzione, noi tutti dobbiamo capire lo sfondapiedi in cui siamo caduti. Cosi’ come Diavolo, ad esempio, deve capire e non fare il gioco dei nemici ma serrare le nostre fila. Certo, se io fossi Mirabelli, riporterei al Milan El Shaaravi e Balotelli. Senza alcun dubbio. Ma per queste operazioni ci vuole pelo sullo stomaco. Ed allora Gattuso va benissimo. Ibrahimovic sarebbe un gran colpo nello spogiatoio da subito e poi in campo. Montella e’ la grande incognita. Capello alla Viani con Rocco potrebbe essere la perfezione. Con un grande fuoriclasse a centrocampo. Perche’ Iniesta no ?

      • Milanforever il 28 Maggio 2017 alle 00:52

      Vittorio, permettimi. Ma non sarebbe ora di smettere di guardarci indietro?
      Andiamo avanti.
      Capisco che per me e te l’andare avanti non è una gran bella prospettiva, ma è la vita e fino a quando siamo vivi si deve sempre guardare avanti.
      Scusa la divagazione filosofica.

        • Vittorio il 28 Maggio 2017 alle 03:13

        Hai ragione. Filosoficamente. Ma io sono tecnicamente convinto che il Milan potra’ andare avanti solo tornando indietro. Vedi i cugini. Occorre ricreare un ambiente milanista pre- sciarre in famiglia. Occorre anche qualcuno che arringhi squadra e tifosi con veementi parole che sappiano di valori morali e scommesse personali da vincere. Sinceramente, ora che e’ finito il camplonato, posso confessare di pensarla quasi come Diavolo su Montella.
        Se non sostituito, non lo merita, va integrato nel senso che dicevo prima.
        Non sono nostalgico, amico mio, sono spaventato di vedere una squadra senza bandiere VERE. E mi sforzo di capire e suggerire come e dove reperire la rabbia, l’amore, l’orgoglio anche ferito, scintille di fuoco per innescare questo nuovo cammino. Credo che se ci pensi bene lo spauracchio dei tanti soldi spesi senza risultato lo intrvvedrai anche tu.

    • Vittorio il 27 Maggio 2017 alle 22:42

    Ah, un appello al giovanotto assente. Hai la giustificazione, ragazzo mio ?

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