Meno Gomez, più Morata: fuori i nomi da Milan

Dopo aver letto i nomi di Petagna e del Papu Gomez, scusate, ma devo rompere il silenzio che mi ero auto-imposto sul mercato e dire la mia. Spero che sia tutto un grandissimo scherzo, ben organizzato, e che alla fine escano fuori i nomi veri. Ad oggi il mercato dice milioni spesi 18 per Musacchio – che è un buon giocatore quanto Paletta e Gomez e probabili 30 per Kessie che è molto più probabile faccia la parte dei miracolati di Gasperini (vedi alla voce Bertolacci su cui abbiamo giustamente puntato secondo la stessa logica di Kessie, ma su cui alla fine abbiamo sbagliato).

In una cessione che è sembrato un lungo endorsare tra liste di investitori che non sono mai arrivate, curriculum degli amministratori che scompaiono i nomi che erano girati per far tendere – giustamente – il tifo alla cessione erano altri e di ben altra caratura. Fabregas, Morata, Aubameyang. Per citarne tre. Al di là del fatto che non mi interessa e non mi interesserà mai quanto si spende, perché lo scudetto del bilancio lo lascio ad altri e perché una società vincente deve poter fallire acquisti e nasconderli sotto il tappeto (come ha fatto la Juventus, per dirne una)

Mi interessano i nomi pesanti per due motivi. Il primo è che un nome pesante non solo è forte, non solo ti sposta gli equilibri ma fa rendere al meglio anche il resto della squadra. Poi fa tacere il tifo e vende magliette – ma quello è secondario. Un nome pesante sarebbe garanzia di serietà del progetto in primis – non prenderlo e subire rifiuti, viceversa, garanzia di mancanza di quest’ultima e di scarso futuro. Se c’è un momento in cui si può convincere un big a venire qua senza coppe è solo ed unicamente questo dopo una tabula rasa ed un futuro da scrivere all’orizzonte. Qua si vedrà l’abilità di chi è al comando ora, non nel vincere aste su un giocatore come Kessie.

Ad oggi l’unico nome di questa lista è Ricardo Rodriguez che è un terzino di livello quanto lo è Bacca per l’attacco. Quindi media/alta EL e possibilità di top 4 del torneo. Non è un top mondo, ma è un buonissimo giocatore. Insomma, acquisti che in questo momento possiamo fare e vanno fatti. Non è più il tempo di farsi andare bene, ad esempio, i Sosa o i Mati Fernandez perché non ci sono soldi e di meglio a quei prezzi non trovi. Se i soldi ci sono è il momento di puntare più in alto, se i soldi non ci sono tanto valeva rimanere sotto Fininvest perché si fa dura. La mia grossa paura è che questo castello di carte possa crollare se non entrassimo nelle top 4 l’anno prossimo.

Il primo a fare il salto di qualità deve essere l’allenatore, allenatore di cui purtroppo non mi fido e continuo a non fidarmi dopo aver visto i nomi che chiede (Papu Gomez su tutti). Se invece il progetto è quello di fare l’Udinese di Pozzo che compra giovani e poi li rivende a tanto o il Palermo di Zamparini, forse siamo sulla buona strada. In tutto questo c’è un rinnovo di Donnarumma che era stato promesso come questione prioritaria e tarda ad arrivare, in maniera un po’ sospetta ed un po’ preoccupante.

Stiamo tranquilli, ci sono le due macchiette di una nota tv sportiva che ci tranquillizzano solo perché amici del DS e ci dicono che chi dissente è brutto e cattivo e pagato dalla gestione precedente. Insomma, un po’ di fake news come succede nei regimi per giustificare il comandante di turno. Proprio perché, invece, questa gestione è chiamata ad avere risorse economiche che quella precedente non aveva è giusto che cambino anche i nomi cosa in questo momento fatta in parte.

Due gli scogli grossi da superare per ritenere positivo questo mercato: il primo è il rinnovo di Donnarumma, il secondo è l’ingaggio di una “stella” come può essere Morata. Dal superarli indenni si capirà molto sul nostro futuro – per ora, visto che è prematuro giudicare troppo – ci limitiamo a sperare di non leggere più certe leccate da parte di giornalisti dalla moralità discutibile perché si sarà parlato coi fatti e non ce ne sarà più bisogno. Io continuo a restare abbastanza disilluso e pessimista, non fosse altro perché ho visto più propaganda e repressione del dissenso (inaccettabile quanto successo a Gaetano Intrieri su twitter) che fatti concreti. Buon lavoro e portateci, finalmente, nomi da Milan.

19 commenti

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    • Darth Nole il 16 Maggio 2017 alle 12:02

    Viene da chiedersi perché Morata o Fabregas dovrebbero venire al Milan a giocare i preliminari di Europa League rinunciando alla Champions con velleità di vittoria. Sono inaccessibili anche per l’Inter, figuriamoci per il Milan che ha le pezze al deretano. Il Milan (come anche l’Inter) deve puntare a colpi da Borussia Dortmund o Monaco, non al nome, perché il nome non arriverà mai.

      • Diavolo1990 il 16 Maggio 2017 alle 12:10

      In primis perché li hanno promessi, in secondo luogo perché altrimenti sono morte entrambe. Pogba ed Ibra sono andate a Madrid. Purtroppo temo che questa nuova società sia tanta facciata e propaganda e pochi fatti. Spero di essere smentito a fine giugno. (Comunque quello che prendeva per il culo era il cattivo kalianih)

        • Darth Nole il 16 Maggio 2017 alle 12:13

        Non resta che attenderlo, questo mercato. Se Mirabellone è tanto bravo a scovare talenti dal nulla, li scovi.

          • Diavolo1990 il 16 Maggio 2017 alle 12:16

          Vorrei capire perché dovrebbero riuscire a fare al Milan ciò che non han fatto all’Inter. Ma noi siamo i Kalianisti brutti e kattivi. Ora ci vuole la “crescita graduale” e se si fa l’EL per altri 4/5 anni è tutto ok…

    • Mario De Magistris il 16 Maggio 2017 alle 17:03

    Credo che alla fine arriverà Morata(checché ne pensino le cornacchie delle varie tv spazzatura), un terzino sinistro che sostituisca De Sciglio Rossi dell’Atalanta?)ed a me sta bene Kessie( ma non bisogna commettere gli errori fatti con Balotelli perché Kessie ha un po la ‘testa di Mario’) purché si cerchi di trattenere ancora Deulofeu e Pasalic. Donnarumma deve rimanere al Milan…è amato visceralmente dalla tifoseria…è una bandiera! Musacchio l’ho seguito in EL e non mi ha entusiasmato. Spero dii sbagliarmi e Bertolacci, se si potesse scambiare con Pellegrini,,,beh allora forse si potrebbe fare a meno di trattenere Pasalic. Rimango dell’avviso che alla squadra di quest’anno è mancato un Belotti oppure un Immobile. Lapadula è un buon rincalzo e Bacca di quest’anno è stata la mia più grande delusione. Bisogna ripartire, qui concordo con te, nella speranza che Montella abbia fatto tesoro degli errori commessi in questa stagione. Vincenzino è un discreto psicologo ed è in grado di compattare gli uomini che ha a sua disposizione. Deve capire cos’è il Milan…deve capire che indipendentemente dagli uomini a disposizione il Milan non può navigare nella mediocrità.

    • Fabio il 16 Maggio 2017 alle 20:58

    Il tono battagliero del fondo di Diavolo non mi dispiace, ma trovo che
    sia bifronte, nel senso che esiste una parte emersa, quella in cui si
    dichiarano i nomi dei giocatori graditi e sgraditi, e una parte sottotraccia,
    che forse non a tutti è chiara, e che invece io credo (magari a torto) di aver
    percepito. Premesso che, al di là dei nomi proposti o rifiutati, io mi trovo
    perfettamente in linea con lui e con chi dichiara di volere magari pochi colpi,
    purché ben mirati, preciso, senza alcun intento polemico che questa linea è l’esatto
    opposto di quanto perseguito dal Milan nell’ultimo lustro, in cui abbiamo
    rincorso gli scampoli del mercato e pesci sicuramente pregiati, ma non
    propriamente freschissimi. Comunque, meglio tardi che mai. Mi sembra, soprattutto,
    utile, visti certe riserve, secondo me neanche tanto sottintese, alla nuova
    cordata cinese, fare chiarezza su aspetti che sono stati dai più trascurati o
    enfatizzati, a seconda della vicinanza o ostilità nei confronti della vecchia
    gestione, e l’unico modo per farlo è quello di ragionare sulle cifre dell’operazione
    originaria di acquisione e delle evoluzioni successive, perché, fortunatamente,
    ci sono state e non di piccola entità. La nuova dirigenza ha già sanato tutti i
    debiti con le banche italiane che al giugno scorso ammontavano a 220/mln di
    Euro (grazie alla co-gestione di Fassone ridotti a 190/mln di Euro). Il giorno
    prima del closing, dopo aver liquidato i debiti verso le banche, il debito del Milan
    è rimasto di 120/mln, solo verso il fondo Elliot. Comunque il dato più
    tranquillizzante, al netto del tifo di parte e delle eventuali nostalgie
    personali, è notare un uomo del governo cinese, Lu Bo (amministratore delegato
    di Haixia, società con partecipazione statale dello stato cinese), seduto nel
    Cda, e non dimentichiamo che dell’operazione fa parte Han Li, accreditato di 7/miliardi
    di dollari di patrimonio. Ora, si può parlare e sparlare di chiunque, ma, dando
    per scontato che Yonghong Li abbia un patrimonio personale di soli (!)
    550/milioni di Euro, è da dementi anche solo ipotizzare che il fondo Elliott
    gli abbia prestato altrettanti soldi per una svista o per simpatia. Il fondo
    Elliott, notoriamente fondo finanziario e dunque speculativo, non tira se non coje, come si dice dalle
    mie parti. È di solare evidenza che Elliott si è mosso quando ha valutato la
    solidità della compagine che costituiva la cordata (e ti credo!!!), tant’è che
    ha messo tra le condizioni del finanziamento che non sia svalutata la sostanza
    patrimoniale della Società Milan, che è data certamente dal parco giocatori ma anche
    – e ormai soprattutto – dalla presenza dei nuovi investitori, segnatamente quei
    due “poveracci” che ho sopra nominato. Magari Yonghong Li potrà pure essere un
    cialtrone, e ne dubito fortemente, anche perché sarebbe stato un fesso a
    giocarsi tutto il suo patrimonio in un’operazione che era in partenza superiore
    alle suo dotazioni extra-cinesi (e rammento sommessamente che sono ancora in
    Cina quelle personali “ufficiali”), ma certamente chi gli sta dietro ne ha di
    cartucce da sparare. Quindi, che le Vestali violate, anche del nostro stesso
    tifo (vedi Ruju, tanto per fare un nome, ma la compagnia è tuttora nutrita), se
    la piantino con la tiritera “Ma chi è Yonghong Li!”, fatte salve le opinioni
    personali, ormai non ci fanno una bella figura, a meno di non voler ipotizzare difese
    d’ufficio, ormai del tutto inutili, dei vecchi gestori. Ho scritto e ripetuto
    più volte in questo blog di essere riconoscente a Berlusconi e C. per quanto
    fatto in questo trentennio, ma sono stato anche molto esplicito nel dichiarare
    la mia totale lontananza dalle campagne acquisti e dalla comunicazione
    societaria di quest’ultimo lustro, che ha relegato il Milan in uno stato
    pre-agonico. Io non ho mai tifato contro qualcuno del Milan, semmai ho
    criticato. Non sono un figlio di Fassone né un cugino di Mirabelli e, ahimé,
    non potrei esserlo per impietosi dati anagrafici. Io tifo per il Milan e spero
    che questi signori, grazie ai soldi della cordata (che ci sono e saranno molti
    di più quando la Cina a breve allenterà la pressione sui controlli dei capitali
    in uscita) riescano a lavorare bene. Intanto, forza Lazio e forza Real.

    • Fabio il 16 Maggio 2017 alle 23:19

    Il tono battagliero del fondo di Diavolo non mi dispiace, ma trovo che
    sia bifronte, nel senso che esiste una parte emersa, quella in cui si
    dichiarano i nomi dei giocatori graditi e sgraditi, e una parte sottotraccia,
    che forse non a tutti è chiara, e che invece io credo (magari a torto) di aver
    percepito. Premesso che, al di là dei nomi proposti o rifiutati, io mi trovo
    perfettamente in linea con lui e con chi dichiara di volere magari pochi colpi,
    purché ben mirati, preciso, senza alcun intento polemico che questa linea è
    l’esatto opposto di quanto perseguito dal Milan nell’ultimo lustro, in cui
    abbiamo rincorso gli scampoli del mercato e pesci sicuramente pregiati, ma non
    propriamente freschissimi. Comunque, meglio tardi che mai. Mi sembra,
    soprattutto, utile, viste certe riserve, secondo me neanche tanto sottintese,
    alla nuova cordata cinese, fare chiarezza su aspetti che sono stati dai più
    trascurati o enfatizzati, a seconda della vicinanza o ostilità nei confronti
    della vecchia gestione, e l’unico modo per farlo è quello di ragionare sulle
    cifre dell’operazione originaria di acquisizione e delle evoluzioni successive,
    perché, fortunatamente, ci sono state e non di piccola entità. La nuova
    dirigenza ha già sanato tutti i debiti con le banche italiane che al giugno
    scorso ammontavano a 220/mln di Euro (grazie alla co-gestione di Fassone
    ridotti a 190/mln di Euro). Il giorno prima del closing, dopo aver liquidato i
    debiti verso le banche, il debito del Milan è rimasto di 120/mln, solo verso il
    fondo Elliot. Comunque il dato più tranquillizzante, al netto del tifo di parte
    e delle eventuali nostalgie personali, è notare un uomo del governo cinese, Lu
    Bo (amministratore delegato di Haixia, società con partecipazione statale dello
    stato cinese), seduto nel Cda, e non dimentichiamo che dell’operazione fa parte
    Han Li, accreditato di 7/miliardi di dollari di patrimonio. Ora, si può parlare
    e sparlare di chiunque, ma, dando per scontato che Yonghong Li abbia un
    patrimonio personale di soli (!) 550/milioni di Euro, è da dementi anche solo
    ipotizzare che il fondo Elliott gli abbia prestato altrettanti soldi per una
    svista o per simpatia. Il fondo Elliott, notoriamente fondo finanziario e
    dunque speculativo, non tira se non coje,
    come si dice dalle mie parti. È di solare evidenza che Elliott si è mosso
    quando ha valutato la solidità della compagine che costituiva la cordata (e ti
    credo!!!), tant’è che ha messo tra le condizioni del finanziamento che non sia
    svalutata la sostanza patrimoniale della Società Milan, che è data certamente
    dal parco giocatori ma anche – e ormai soprattutto – dalla presenza dei nuovi
    investitori, segnatamente quei due “poveracci” che ho sopra nominato. Magari
    Yonghong Li potrà pure essere un cialtrone, e ne dubito fortemente, anche
    perché sarebbe stato un fesso a giocarsi tutto il suo patrimonio in
    un’operazione che era in partenza superiore alle suo dotazioni extra-cinesi (e
    rammento sommessamente che sono ancora in Cina quelle personali “ufficiali”), ma
    certamente chi gli sta dietro ne ha di cartucce da sparare. Quindi, che le
    Vestali violate, anche del nostro stesso tifo (vedi Ruju, tanto per fare un
    nome, ma la compagnia è tuttora nutrita), se la piantino con la tiritera “Ma
    chi è Yonghong Li!”, perché ormai non ci fanno una bella figura, a meno di non
    voler ipotizzare difese d’ufficio, ormai del tutto inutili, dei vecchi gestori.
    Ho scritto e ripetuto più volte in questo blog di essere riconoscente a
    Berlusconi e C. per quanto fatto in questo trentennio, ma sono stato anche
    molto esplicito nel dichiarare la mia totale lontananza dalle campagne acquisti
    e dalla comunicazione societaria di quest’ultimo lustro, che ha relegato il
    Milan in uno stato pre-agonico. Io non ho mai tifato contro qualcuno del Milan,
    semmai ho criticato. Non sono un figlio di Fassone né un cugino di Mirabelli e,
    ahimé, non potrei esserlo per impietosi dati anagrafici. Io tifo per il Milan e
    spero che questi signori, grazie ai soldi della cordata (che ci sono e saranno
    molti di più quando la Cina a breve allenterà la pressione sui controlli dei
    capitali in uscita) riescano a lavorare bene. Intanto, forza Lazio e forza
    Real.

      • Milanforever il 17 Maggio 2017 alle 00:05

      Che dire Fabio?
      Perfetto!

      Purtroppo di Vestali violate e vedove inconsolabili ce ne sono eccome.

    • Fabio il 17 Maggio 2017 alle 00:23

    Ti ringrazio per l’apprezzamento, Milanforever. In realtà, ho solo portato dati (senza neanche citare il ventilato aumento di capitale). Il fatto è che quando avvengono cambi societari, tanto più in un caso come questo che definire travagliato è poco, si addensano rimpianti e sospetti, che non sono mai un esempio da seguire. Fatti, solo fatti. Sarò sempre grato alla vecchia dirigenza per quanto di grande (tantissimo) ha saputo fare, ma non è colpa mia se Marina e Piersilvio hanno “sfiduciato” il padre riguardo al Milan. Del resto, va anche detto, per pura onestà intellettuale, che gli ultimi cinque anni sono stati “un lento morir”. Alla fine, meglio così: Berlusconi si è fatto strapagare il Milan (e pensa tu quanto avrebbe pouto ricavarci se si fosse deciso prima, con il marchio più titolato nel mondo) e noi tifosi potremo continuare a sperare di rivedere grandi i nostri colori. Purtroppo, non c’era più alternativa.

    • Vittorio il 18 Maggio 2017 alle 19:25

    Speriamo che le notizie sul futuro mercato del Milan siano le solite cazzate dei pennivendoli bisognosi di giustificare lo stipendio. Tolto Morata e Rodriguez che potrebbero andare, il resto e’ la solita mediocrita’ cui ci siamo abituati. Per esempio, Musacchio.Non vale Rami che abbiamo liquidato. Per esempio Kessie. Lo ho seguito con molta attenzione e non e’ meglio di Poli. Pellegrini non ne parliamo nemmeno. Papu e Keita sono da provinciali. Ma non scherziamo per favore. Mi ripeto: 2/3 nuovi ma che avrebbero giocato o almeno in panchina nel Grande Milan.

    • Milanforever il 19 Maggio 2017 alle 00:45

    Sembra di respirare in ogni caso un’aria nuova. Non so a cosa ci porterà, ma è tutto molto cambiato.

    Intanto abbiamo un AD che risponde a domande e spiega progetti e strategie senza rifugiarsi in “no comment” o “non è pertinente”.

      • Diavolo1990 il 19 Maggio 2017 alle 07:35

      A parte che alcune non erano pertinenti, la trovo una paraculaggine estrema. Io preferisco che non si debba spiegare ma agire. Purtroppo ho la sensazione che sia un grandissimo venditore di fumo e i cugini me lo han confermato

        • Milanforever il 19 Maggio 2017 alle 09:02

        Ho specificato ” Non so a cosa ci porterà” e ho semplicemente detto che l’aria è cambiata.
        Vedi caro Diavolo, se tu giudichi Galliani dagli ultimi anni non puoi che dare un giudizio molto negativo, cosa che non è così, anzi e all’opposto, se guardi altri periodi della sua carriera. La cosa vale anche per Fassone. Prima lo verifichiamo, poi lo giudicheremo.
        Ma, purtroppo, due giorni fa scrivevo proprio a Fabio dicendo che di vedove inconsolabili è piena la nostra tifoseria.

          • Diavolo1990 il 19 Maggio 2017 alle 09:37

          Chi dà un giudizio molto negativo, evidentemente, non ha capito che negli ultimi anni non è stato nelle condizioni di lavorare liberamente.

          • Milanforever il 19 Maggio 2017 alle 11:35

          Il problema sta sempre lì.
          Io non ho nessun problema a parlare bene di Galliani quando se lo merita e a parlarne male quando altrettanto se lo merita. Riguardo a Fassone per me è la stessa cosa.
          Vale lo stesso metro anche per te? Perchè non ho mai sentito una sola critica riguardo l’Adrianone tuo. Possibile che sia infallibile?

          • Diavolo1990 il 19 Maggio 2017 alle 12:28

          Non si critica chi ha vinto 29 trofei in 31 anni.
          Non si critica chi ha fatto la storia del Milan.

          Si criticano invece tutti gli altri, carta bianca a nessuno. Fassone in primis.

          Ti potrei citare Mourinho su Galliani: “Io non so se sono il migliore, ma nessuno è migliore di me”

          • Milanforever il 19 Maggio 2017 alle 19:12

          Ah… ecco…
          Ti potrei citare il marchese del Grillo “Io so io e voi non siete un cazzo”.

    • Milanforever il 20 Maggio 2017 alle 00:13

    Una domanda a tutti. Vi piace la nuova maglia?
    http://images2.gazzettaobjects.it/methode_image/2017/05/19/Calcio/Foto%20Calcio%20-%20Trattate/milan%2018-U12096383859uq-U2004067298045EC-350×524@Gazzetta-Web_zoom.jpg?v=201705191153
    Io la trovo bella e nostalgica.

    • Vittorio il 20 Maggio 2017 alle 17:01

    Va bene che aspettiamo tutti la partita di domani, ma non mi riesce di restare calmo a proposito delle voci di mercato. Si danno per certi i soliti nomi, gli stessi che sembrava piacessero alla gestione precedente se solo, solo trovava un poco di soldi.
    In parole povere se abbiamo venduto ai cinesi una bandiera italiana, un pezzo di storia, la nostra anima, per comprare Musacchio ed altri tre, quattro giocatori discreti come quelli che abbiamo io davvero mi deprimo ! Rivedevo questa mattina la partita col Bologna vinta in otto uomini e uno zoppo. Ma porca miseria quel Poli pensate davvero valga meno del negretto nemmeno sempre titolare nell’Atalanta ? Stiamo ricadendo nello shopping compulsivo degli ultimi ann? Dioscansieliberi ………

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