L’imparzialità di Tuttosport e altri racconti fantastici

Ci sono giorni in cui il giornalismo sportivo raschia il fondo del barile ed oggi è uno di questi. Tuttosport ci fa infatti sapere che Donnarumma è nel mirino dei tifosi di qualche imprecisato forum Milanista che lo accusa in coppa Italia di “aver giocato coi bianconeri”. Partendo dal presupposto che esistono tanti siti di forum rossoneri ultrafrequentati da una massa critica (o almeno, che usa la scusa della critica per sfogare il proprio odio) arbitrariamente fomentata da qualche manipolatore ed omologata in un gregge incivile di pecoroni – non credo che nessuno di questi si sia macchiato di tale infamia, soprattutto non credo lo abbia fatto la maggioranza dei suoi iscritti. Fuori nomi, cognomi, nick e sito, insomma – altrimenti è troppo facile.

Attenzione: non diciamo che Donnarumma non è criticabile. Ha sbagliato sul gol di Pjanic e ha sbagliato domenica sul secondo gol del Napoli. Così come Locatelli è stato impalpabile nella gara di Torino. Questa si chiama onestà intellettuale – non critica, né tantomeno attacco al giocatore. Non vogliamo passare per i disonesti intellettualmente che avrebbero lanciato fumi di vomito se le partite di Donnarumma e Locatelli le avessero fatte Gabriel e Montolivo e nemmeno per quelli che “sui giovani non si può dire nulla perché sono il nostro futuro (1!1!one!)“. Non abbiamo mai giudicato i giocatori dall’età e non lo faremo certo oggi: un errore può capitare a chiunque.

Ma non è Donnarumma il tema di questo di post. Il tema di questo post è Tuttosport. Un quotidiano a tiratura nazionale che sbatte in prima pagina una notizia basandosi su quello che scrive un forum. Che se ci pensate, in fondo, è un po’ una versione più evoluta del più classico “me l’ha detto mio cugino”. Non è accettabile da un quotidiano a tiratura nazionale che riceve, quindi, ogni mese finanziamenti pubblici coi nostri soldi. Non è accettabile vedere il suo direttore fare l’ultras anti-milanista e minacciare di querele a destra e a manca sul twitter vedere chiunque gli rinfacci di non avere un pensiero indipendente. Non sappiamo se sia così, sappiamo solo che abbiamo dei testimoni oculari che hanno affermato di averlo visto esultare all’ultimo rigore della finale di Istanbul 2005 nella sede della Gazzetta dello Sport. Evidentemente aveva dei terribili crampi alle braccia dopo 120 minuti di partita per alzarle tutte e due insieme in quel preciso momento dopo il rigore fallito da Shevchenko. Che disdetta!

Non è accettabile – caro Tuttosport – da un quotidiano a tiratura nazionale vedere completamente sparite dalla prima pagina le notizie riguardo ad una inchiesta che attesta che il presidente bianconero Andrea Agnelli avrebbe incontrato esponenti della criminalità organizzata e gli avesse concesso non solo il controllo della curva ma anche stock di biglietti e di ingressi gratuiti alle partite. Tra atti giudiziari e dei post su un imprecisato forum, evidentemente, vincono questi ultimi. Non è accettabile vedere dei giornalisti affrettarsi a rispondere a queste accuse senza mai riportarle come già fatto per Calciopoli, facendo quella che è una difesa d’ufficio abbastanza patetica, probabilmente dettata, e difforme dalla realtà manipolando l’opinione pubblica diffondendo falsità come “l’inchiesta di Napoli ha detto che il campionato non era falsato“. Mi chiedo dove sia l’ordine dei giornalisti e perché permetta che un quotidiano nazionale assuma le sembianze di una fanzine bianconera. Sarebbe invece d’uopo che la società rossonera si facesse sentire al più presto negando ai dipendenti di Tuttosport gli accrediti e querelando prontamente ad ogni tentativo di destabilizzazione. E sia chiaro, quello di oggi non è il primo da parte loro.

Non nascondiamoci dietro a un dito: la società bianconera ha deciso che Donnarumma deve giocare da loro secondo quella logica, specchio dell’arroganza che li contraddistingue, che tutto ciò che c’è di buono in Italia è di loro proprietà. Ha fatto un’offerta al procuratore – questo ve lo possiamo confermare – completamente fuori mercato (si vocifera addirittura 6 netti) ed è questo uno dei motivi per cui si sta facendo melina sul rinnovo. Sia chiaro, il ragazzo in questa faccenda non è certo una vittima: d’altronde se scegli Raiola sai cosa vuoi e cosa trovi. Ci si aspetterebbe qualche parola in più di sostegno sul suo futuro in rossonero (mai arrivata) o almeno una dichiarazione per cui non giocherebbe mai con la Juventus in Italia (nemmeno questa). Invece prende tempo, tace, temporeggia: è lui a dover decidere se essere un nuovo Paolo Maldini o semplicemente un altro Andrea Pirlo e non Mino Raiola.

Ma siccome – ribadisco – il tema del post non è Donnarumma, bensì Tuttosport – vorrei chiudere con una semplice quanto immediata domanda al suo direttore: non avete nemmeno un po’ di vergogna nell’utilizzare un ragazzino di 17 anni per destabilizzarci o provare addirittura a manipolarlo con le vostre notizie?

5 commenti

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  1. Te l’ho mai detto?
    BRAVO DIAVOLO!!!!!!!!

  2. Ovviamente sottoscrivo parola per parola quanto il mio amico ‘diablo’ ha scritto. Di mio aggiungo che da sempre apostrofo quel ‘giornalaccio’ chiamandolo “Tuttosporco”. Non bisognava essere particolarmente intelligenti per capire che in quella redazione si annidavano serpenti a sonagli i quali ogni volta che ne avevano occasione sputavano il loro ‘odio’ nei confronti del Milan. Sono esseri inferiori, un po’ come molti juventini che conosco, che da sempre sfogano le loro frustrazioni tifando per la squadra che vince sempre e comunque. Inutile che i miei ricordi tornino ai banchi di scuola ed ai ‘vermi bianconeri'(loro mi leggono e potrebbero rispondermi ma non lo fanno)che mendicavano gli facessi i compiti che oppure gli passassi le risoluzioni dei compiti in classe. Poveri di mente e spesso anche di spirito in quei frangenti, sapendo che ero uno sfegatato milanista, erano persino disposti a confessare che loro erano dei mediocri così come lo era la squadra per la quale tifavano. Raiola è un personaggio al quale non stringerei la mano neppure se mi promettesse di farmi entrare gratis a vita a San Siro per vedere il mio amato Milan. Dei soldi me ne frego mi bastano quelli per sopravvivere e chi mi conosce sa che l’unico affetto, oltre a quella per mia moglie ed i miei figli, su cui talvolta esagero e vacillo è il Milan la squadra per la quale da sempre, contrariamente al resto della mia famiglia, pre matrimonio e prole, faccio il tifo. Naturalmente, qui in fatto di tifo sono un despota e non avrei mai tollerato che mia moglie ed i miei figli potessero tifare altra squadra se non il Milan. I miei figli tornavano da scuola ed erano, al tempo delle vicissitudini del primo scandalo calcistico, quasi in lacrime perché venivano presi in giro poiché si dichiaravano tifosi del Milan. Quando mi riferivano questo li consolavo dicendogli che l’importante era l’applicazione nello studio e che per quel che riguardava il tifo gli dicevo: -vedrete il Milan si riprenderà e tornerà ad essere la migliore squadra al mondo come spesso è stata- Poi loro, bambini, si stingevano a me a San Siro ed hanno avuto la fortuna di verificare che il Milan non soltanto tornò ad essere la squadra più forte al mondo ma la squadra più forte mai esistita in ogni epoca calcistica. Scorrazzavamo per Milano sbandierando le nostre bandiere rossonere ad ogni successo del Milan. Gli chiedevo di chi li prendeva in giro … scomparsi…rintanati nei meandri quasi fossero dei roditori che rosicavano e schiattavano facendo tracimare la bile dalla bocca. Probabilmente il direttore e la redazione di “Tuttosporco” fanno parte della schiera di quei tifosi che a scuola chiedevano i compiti ai compagni più bravi oppure che ridevano e canzonavano piccoli milanisti che avevano il coraggio di fare il tifo per una squadra di serie B. Ecco se Gigio Donnarumma è realmente tifoso del Milan…beh non pretendo che sappia cosa significhi essere tifosi del Milan avendo lui genitori che tifano per altra squadra(un po come era per me quando avevo la sua età). Ma se lui ha il sacro fuoco del milanista che arde dentro di se mai e poi mai farà ed avrebbe fatto quanto quell’infame personaggio di “Tuttosporco” ha detto in quell’articolo spazzatura tossica ed inquinante. E’ tollerabile la spazzatura che viene spacciata come critica di parte, che però è differenziata a seconda del tifo. Non sono tollerabili le allusioni oppure le infamie proprie di quei personaggi che al tempo del grande Milan si rintanavano nelle loro tane che sottostavano gli scarichi delle civili abitazioni. Roditori viscidi ed un po’ schifosi? Si sono loro quel tipo di accanito frustrato antimilanista viscerale come il personaggio citato da ‘diablo’

    • marchese il 27 Gennaio 2017 alle 15:19

    Non mi capita spesso, ma stavolta sono interamente con Diavolo 1990. Bravo! Addirittura, avresti potuto scrivere l’articolo tutto con le maiuscole, così si sarebbe sebtita di più la tua legittima incazzatura.
    Complimenti anche a Borgofosco per il neologismo “Tuttosporco”. Questa me la rivendo.
    Sempre per Borgofosco, aggiungo che pure io vengo a una famiglia con padre juventino, ma, come vedi, ci si può affrancare. Addirittura, alle elementari ero in una classe con una ventincinquina di allievi: tutti juventini e solo un milanista (io) e Maurizio (interista). Forse è per questo che non riesco a odiare i cugini. Il mio odio è solo per i Gobbi (e un po’ anche per il pizzaiolo coi soldi).

  3. Nemmeno a me capita tanto spesso di concordare con Diavolo. A dire il vero la cosa che non ci ha mai visto d’accordo e’ il giudizio su Galliani. Parlo dell’ultimo Galliani. E nemmeno quello su Montolivo. E, fino a qualche tempo fa, nemmeno quello su Berlusconi. Per il resto, e particolarmente per l’aspetto tecnico, ho condiviso molti dei suoi giudizi. Questa volta lo applaudo anche io . Altroche’, ci voleva come il pane questo vaffanculo a queste merde!

    • Renzo Mattei il 29 Gennaio 2017 alle 20:13

    Se siete tutti d’accordo con l’estensore dell’articolo, chi sono io a dissentire?
    Ah. Il gol preso dallo slavo in coppa italia è merito di quell’infame (chiunque gioca nella juve è infame, per definizione. Soprattutto chi la tifa). Il portiere non può, anzi non deve arrivarci. Se ci arriva è un colpo di cul.

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