Mamma, ho perso l’aereo

Passare dalla provocazione alla banalità è un attimo. La tentazione c’era ed era forte, e io ci sono cascato con tutte le scarpe. Però non poteva essere altrimenti: quando, a cinque giorni dal Natale, ti capita di perdere un volo intercontinentale, il rimando al film con protagonista il giovane Kevin McCallister è naturale e quasi obbligato. Mamma, il Milan ha perso l’aereo.

Molto spesso trascuro la cronaca, dando per scontato che chi si approccia al blog lo faccia per leggere opinioni e considerazioni, non notizie (che può invece tranquillamente cercare altrove, e che anzi ha probabilmente già trovato altrove). In questo caso la notizia è che ieri il Milan, diversamente da come era stato programmato, non è partito per Doha dove si disputerà la finale di Supercoppa italiana contro la Juve, perché il volo charter che avrebbe dovuto portare i rossoneri da Malpensa alla capitale qatariota (vi rimando a questa interessantissima questione, sulla quale, ovviamente, mi sono soffermato prima di scrivere la frase in questione : http://www.accademiadellacrusca.it/en/italian-language/language-consulting/questions-answers/qatar-abitano-qatariani-qatarini-qatarioti), è rimasto fermo a Londra per via di un guasto tecnico. La partenza è stata quindi posticipata ad oggi (ore 15.00). Se dovessero persistere problemi e ritardi, Galliani minaccia di non far giocare la squadra (i più romantici avranno sicuramente ripensato alle luci si Marsiglia).

Qualcuno probabilmente si sarà domandato “E’ il caso anche stavolta di fare polemiche? Mancano pochi giorni a Natale, un altro anno è passato, dovremmo essere tutti più buoni e anche un po’ più riflessivi …”. Qualcuno avrà risposto “Impossibile! Cominciamo a polemizzare!”. E così è partita la polemica dura, pura e cruda. Quella a colpi di tweet, di post su facebook e di altre cazzate varie.

Quindi diventa colpa di Kalliani se l’aereo ha avuto un guasto. Diventa colpa della societàridicola se il Milan non parte come da programma. E’ colpa dei poteri forti e dei massoni (e forse anche delle scie chimiche) se la squadra si allenerà con un giorno di ritardo rispetto alla Juventus.

Il danno subito è grave (non gravissimo) (Galliani dixit). Probabilmente i ragazzi avranno addosso qualche scoria in più rispetto ai loro avversari, qualora si riuscisse a partire oggi e si riuscisse a partire in tempo. Ma non mi sembra il caso di continuare con polemiche inutili e insensate, alla vigilia di una finale importantemanontroppo. Anzitutto perché siamo appunto alla vigilia di una partita comunque importante, e destabilizzare l’ambiente non serve affatto a nulla. Secondariamente bisogna considerare che l’organizzazione dell’evento è stata tutta demandata alla città che ospita la finale, che ha scelto le compagnie di volo per entrambe le squadre (anche per questi punti, si rimanda alla cronaca). Il guasto tecnico non è chiaramente preventivabile e non è sicuramente riconducibile ad una volontà o ad una negligenza della società. E, infine, non credo che organizzare un volo intercontinentale per una squadra di calcio sia come organizzare la gita domenicale con la propria compagna, per cui se si scarica la batteria dell’auto puoi chiedere a tuo padre che ti presti la sua Panda a metano. 

Anche la mamma di Kevin, per tornare dal figlio lasciato solo a casa, ha dovuto penare tanto. Ed era sola. Poi per fortuna è arrivato quell’angelo di John Candy con la sua band.

 

  • Una breve (anche se potrebbe discutersene più approfonditamente) nota a parte sull’attacco del Milan. Il Milan nelle ultime due partite è rimasto a secco, segnando la bellezza di 0 gol contro Roma e Atalanta (restano un rigore sbagliato e una traversa a referto). Qualcuno, anche tra i primi aficionados di Lapadula, comincia a rimpiangere Bacca. Io, che prima ero un fervente bacchiano della prima ora, ma che adesso mi sono affezionato a Lapadula ma comunque resto bacchiano, invito tutti alla calma (a dimostrazione del fatto che, malgrado tutto, più dei giocatori del Milan mi interessa, appunto, il Milan): Lapadula e/o Bacca non occupano quella posizione in campo per creare gioco, ma per finalizzarlo (come ho più volte ripetuto). Il Milan nelle ultime partite ha bensì (  http://www.treccani.it/vocabolario/bensi/) dimostrato una crescita dal punto di vista del gioco, ma evidentemente questo non basta.

Ps. Questo è l’ultimo miserrimo editoriale prima di Natale e prima della fine del 2016. Anche se non ci conosciamo, anche se il più delle volte qui sotto si leggono commenti non particolarmente gradevoli, anche se a volte l’impressione è quella che io scriva qualcosa solo per provocare, è comunque un piacere, una volta alla settimana, condividere un opinione e confrontarsi. Auguro a tutti di passare delle feste felici. Buon Natale.

7 commenti

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  1. Diciamo che se questo è il viatico per l’organizzazione del 2022, non è che sia di gran auspicio.
    Visto anche quello che scrive oggi la Gazzetta… http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/21-12-2016/milan-juventus-supercoppa-italiana-problemi-ritardo-aereo-campo-regia-doha-shanghai-tripoli-180117804350.shtml

    Non sono tra quelli che ti ha soventemente contestato, anzi, spesso oltre alle provocazioni, che sono sempre bene accette, ho apprezzato il tuo stile di scrittura.
    Gli auguri sono sicuramente e caldamente contraccambiati.

  2. Io ho la cultura del sospetto così come l’hanno molti italiani che sono avvezzi alle truffe che giornalmente vengono perpetrate a loro danno. Ieri ho perso molto tempo per cercare di capire che diamine fosse successo all’aereo. Sfogliavo i voli programmati dal Milan con l’aereo con le gigantografie dei calciatori rossoneri che partivano ‘alla conquista del mondo’. I qatarini(evito di richiamare rime offensive) hanno programmato male il viaggio del Milan? Oppure si sono inchinati, proprio perché devono organizzare il mondiale del 2022, alla perversa logica di questo mondo del calcio machiavellico? Tu richiami un episodio quello di Marisglia ed io controbatto che certi ambienti francesi( Bernard Tapie finito in galera) da sempre attuavano i trucchetti delle luci e ti invito a leggere le cronache di un incontro di pugilato tra il nostro Mario D’Agata (sordomuto) e Halfonse Halimi pugile franco-algerino dove venne usato il trucchetto delle luci per permettere al francese di vincere quell’incontro e togliere, a mio modo di pensare, vergognosamente il titolo al ‘povero’ Mario D’Agata. La cosa mi fece montare una rabbia infinita e siccome mio fratello tirava di boxe feci di tutto per dissuaderlo a entrare in un ambiente professionistico, a mio modo di pensare, para-mafioso. Bernard Tapie ed il suo Marsiglia alla fine riuscirono a ‘rubare’ al Milan una Coppa dei Campioni che in Italia chiamerebbero Coppa di Cartone. La ridicola commissione Uefa d’allora non volle togliere il titolo al Marsiglia. Ma qualcuno scrisse un libro denunciando l’uso, da parte dei calciatori, di droghe varie e qualcuno scrisse che avevano persino intossicato, in Francia, una squadra russa prima della semifinale Di Coppa Campioni. Poi la finale ed il gol di Bolì con le scritte vergognose, di interisti e juventini, a tappezzare le strade anche nella provincia di montagna dove stanno i miei ‘infami’ amici bergamaschi che ‘odiano’ il Milan. Quei tifosi ‘bastardi’ pur essendo venuti a conoscenza di chi era quella squadra ed il suo presidente che avevano buggerato il Milan in due occasioni…continuano ancora oggi a menar il can per l’aia con la stucchevole storia delle ‘luci di Marsiglia’. Dirò che lo scafatissimo Galliani, che probabilmente conosceva la vicenda D’Agata-Halimi… si comportò da ‘puro’ dilettante offrendo all’ipocrita mondo pallonaro un atto ‘demenziale’ come quello del ritiro della squadra dal campo gestito da gente che probabilmente aveva corrotto anche i gestori delle luci. Non si deve andare in Quatar? No… a me basta che i forse seguaci delle teorie di Bernard Tapie abbiano la fottuta paura di di affrontare il Milan magari rallegrandosi se qualcuno ‘ha rubato le ruote’ dell’aereo fermandolo nell’hangar di Londra ed impedendogli di decollare per Malpensa. Tuttavia mio fratello evitò di passare al professionismo ma se professionista fosse diventato avrebbe dovuto convivere in quel mondo dominato allora da Steve Klaus e Branchini-padre che avevano una scuderia di buoni pugili portati al titolo mondiale che, dopo Duilio Loi ed un San Siro pieno per vedere il match con Ortiz, andarono a prendersi negli Usa il titolo con Nino Benvenuti(milanista doc). Quindi bisogna giocare la partita anche se si dovesse scendere dall’aereo e recarsi al campo a piedi. Il mondo pallonaro è questo…prendere o lasciare. Ciò non toglie che questa vicenda dell’aereo abbia parecchi punti oscuri ed inspiegabili.

  3. Co tutto il rispetto per Lapadula si e’ visto chiaramente che Bacca e’ molto piu’ pericoloso e non possiamo farne a meno, naturalmente se sta bene. Non mi piace per niente lo spostamento in avanti di Bonaventura. Perdiamo il solo centrocampista di genio e pure capacita’ di far gol. Rifletterei invece su una staffetta fra Lapadula e Niang come seconda punta. Forza Milan.

  4. Il nostro AD vorrebbe esportare anche qualche partita di campionato all’estero.
    Bene. Non pago delle disavventure aeree, di dover affrontare una temperatura anomala, di giocare in campi non proprio in perfette condizioni (come dicevano i telecronisti di una volta), lui pensa di esportare quello, che una volta, era il più bel campionato al mondo.
    In due giorni è passato da minacciare di non partire a giochiamo più spesso fuori confini.
    Chissà perchè dove il calcio conta le finali nazionali se le giocano in casa?
    Per una volta condivido il pensiero di Xavier Jacobelli http://www.corrieredellosport.it/news/calcio/2016/12/22-19053006/supercoppa_allestero_ora_basta_/

    Domani comunque in partita secca un minimo di chance le abbiamo. Le scommesse ci danno 5,25 contro 1,7, ma è una valutazione che lascia margini. Certo che tradotto in percentuale fa un altro effetto: gobbi 58,8% noi 19%.

    PS: Oltre tutto domani si gioca anche in un orario improponibile. L’antivigilia di Natale alle 17:30, mi dite chi sta in casa a vedere una finale di supercoppa italiana? Ha ragione Jacobelli. Ma stando al teorema di Diavolo i tifosi devono solo andare allo stadio, tifare la propria squadra (anche se fa schifo) e ringraziare la società per tutto quello che gli propina. Leggermente aziendalista?

    1. . L’antivigilia di Natale alle 17:30, mi dite chi sta in casa a vedere una finale di supercoppa italiana?

      Chi tiene al Milan, semplice.

      1. Mio figlio è letteralmente un fanatico, ma questo pomeriggio è in giro con la morosa per fare regali. Non aveva guardato a che ora era la partita…
        Naturalmente ha tirato due stecche, maledicendo chi organizza in questo modo…

        PS: il mondo del calcio non è differente dal mondo della politica: se ne fotte altamente della gente.

        1. E’ una vita che si sapeva che era il 23 pomeriggio, bastava tenerselo per tempo libero da impegni

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