Ve lo hanno detto che siamo secondi?

Ma a qualche tifoso oltre a noi importa ancora del Milan in campo? Importa ancora della classifica? Importa ancora di fare un punto più degli altri? No, perché ad oggi l’argomento sembra essere uno ed uno soltanto: il closing. Questo fantomatico evento che consegnerà il Milan in mano a “Sino Europe Sports” (avessimo detto…) pagando 520 milioni e metterà finalmente il nostro signore e salvatore Marco Fassone (si…) a risolvere i mali del mondo e condurci verso la salvezza eterna. Tutto questo è molto bello sulla carta, poi però andiamo a vedere i fatti.

I fatti dicono che sono arrivati 100 milioni da non si sa chi. O meglio, da conti off-shore di Sino Europe che è una società creata apposta per l’acquisto del Milan e non esisteva fino alla firma del preliminare. Che non ha uffici né tantomeno siti web. Che ad oggi, nonostante ripetuti annunci dei giornalisti non ha tolto la disclosure sulla lista dei soci. Come sono arrivati questi 100 milioni sui conti off-shore e come arriveranno gli altri 100 è una domanda a cui piacerebbe avere risposta per la chiarezza che il Milan merita in queste occasioni. Ed è ovvio che la risposta la può dare solo Sino Europe Sports.

I fatti dicono che ad oggi c’è una assemblea dei soci convocata per il 13. Per il closing? Forse. Per un atto dovuto dopo le denunce di La Scala che porteranno a dover discutere azioni legali nei confronti di Galliani (spoiler: la maggioranza di Fininvest voterà contro, si farà un po’ di teatrino come sempre e finita lì)? Altrettanto. Insomma, quella del 13 potrebbe essere una assemblea che sarebbe stata fatta comunque. Certo, chi parlava di catering ha un filo toppato e forse illuso i tifosi che continuano ad andare dietro a questi santoni del giornalismo prendendo di mira, invece, chi pone dubbi e a volte ci azzecca. Su questo dobbiamo le nostre scuse a Peppe Di Stefano di Sky che è stato impeccabile nel raccontare la vicenda (seppur quando va male per il Milan, loro evidentemente godicchiano)

Il risultato però è evidente: la maggior parte dei nostri lettori di questi presunti cinesi non si fida più. Non si fida perché ad oggi tutto appare confuso. Non ci sono nomi e dicono perché “altrimenti potrebbero essere contattati da altre cordate”. Quali? Quelle che non hanno l’esclusiva? Per perdere altri sei mesi di trattativa? Mi pare ovvio che in questa vicenda qualcosa non torni, poi magari il 13 dicembre annunciano nomi ed arrivano soldi. Al momento si sa solo di Fassone e di Mirabelli che tramite giornalisti amici fa sapere dove va per farsi un nome e suscitare qualche facile click facendo vedere che lui va allo stadio e Galliani/Maiorino no. Che poi un vero osservatore ci vada senza pubblicizzarlo è un altro paio di maniche.

Ecco, riprendendo il pezzo del direttore di ieri. Ma voi sareste veramente incazzati se saltasse tutto? Io personalmente no. Mi sarei forse incazzato quando questi sembravano gente seria. Poi Maldini è stato il primo a scoprire il bluff e successivamente si scopre che non ci sono i soldi. O meglio le autorizzazioni. O meglio gli investitori. Che però dicono che ci sono. Che però potrebbero cambiare da qua a maggio. E comunque si parla di piano B con banche europee. Insomma, a quattro mesi dal preliminare ad oggi non sappiamo A) chi sta acquistando il Milan, B) da dove sono arrivati questi 100/200 milioni. Vi pare poco?

Non mi dispero nemmeno perché al momento il club si è rimesso in carreggiata. Monte ingaggi ridotto, buoni risultati sportivi nonostante mercati a costo zero. Come ho sempre detto il Milan deve essere risanato prima sul campo con i risultati sportivi: se questo avverrà – e sta avvenendo – allora le sue finanze saranno risollevate e si potranno poi fare altri tipi di ragionamenti ed altri tipi di mercati. Il fallimento finanziario del Milan è dovuto in gran parte ad un fallimento tecnico – ovvero la rosa non rendeva come avrebbe dovuto. Un anno fa sembrava folle addirittura pensarlo, poi i fatti ci stanno dando ragione. Risolto il fallimento tecnico la rosa si valorizza permettendo sia operazioni di mercato in uscita (ed in un club che deve autofinanziarsi, giocoforza, vanno ceduti quelli forti per prenderne altri forti come ha fatto la Juve – motivo per cui non solo è errato affezionarsi ai giocatori, ma è errata la politica di tenerli a prescindere) sia un miglioramento dei conti.

Salta il closing? Nessun problema. Fininvest che ha interesse a vendere cercherà un’altra cordata. Magari migliore, magari peggiore. Chi lo sa. Nel mentre si va avanti con 100 o 200 milioni in più che potranno finire in tasca a Fininvest o essere reinvestiti. Si va avanti con un Milan al secondo posto in classifica, forse terzo da lunedì sera – speriamo di no. Insomma, non si eredita il Milan da metà classifica o zona retrocessione che viene più o meno ventilato a mezzo stampa. Perché forse gli ossessionati dal closing se lo stanno dimenticando ma il Milan è al secondo posto ed è al secondo posto meritando quel secondo posto. O forse lo sanno benissimo e fanno finta di non vedere – altrimenti dovrebbero ammettere di aver sbraitato a vuoto per tutto lo scorso anno. Noi intanto, godicchiamo discretamente – e non lo nascondiamo – semplicemente perché rialzarsi con le proprie forze è sempre più bello del dover aspettare l’aiuto di qualcuno.

L’augurio è che da qua al 3 marzo si parli finalmente di classifica e di calcio giocato e non di closing. Si va in Champions sicuramente arrivando nelle prime tre a fine anno, non vendendo la società. Forse ce lo siamo dimenticati.

17 commenti

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  1. Mah… molti raccontano che il Milan è in una sorta di tunnel, che stava franando, alla ricerca disperata del pertugio per la salvezza. Ma non è così. La Fininvest, una banda di furbacchioni, ha scelto una strada forse più tortuosa e certamente diversa da quella che degli altri di Milano che hanno affidato ad Erick Thohir il compito di fare il broker per la cessione ai cinesi. Il Milan inizialmente aveva scelto Mr. Bee Taechaubol che più o meno avrebbe fatto il lavoro del thailandese. Poi Mr Bee, a cessione avvenuta ai cinesi oppure ad altri investitori asiatici, avrebbe intascato un corrispettivo forse maggiore di quello che ha intascato Erick Thohir. Difficile fare affari con gli asiatici ed ancor più difficile farli con i cinesi che devono sottostare alle regole insite nella Repubblica Popolare Cinese. Complicatissimo discernere ed ancor più complicato capire, ragionando come si fa da noi in Italia, come andrà a chiudersi questa vicenda del cosiddetto closing. Ne sapremo di più il 13 dicembre prossimo e soprattutto quando Fininvest dovrà chiudere i bilanci e dichiarare da dove e da chi ha ricevuto i 200 milioni di euro. Ribadisco…di questa vicenda non me ne impippa un fico secco. Mi interessa il Milan e la delicatissima trasferta di Roma dove i ragazzi sono chiamati ad affrontare la squadra dei ‘Palazzi romani’, con tanti amici ed amiche nella Fininvest, priva dell’intero centrocampo titolare (Kucka,Montolivo e Bonaventura). Difficile fare risultato anche perché il ‘Palazzo arbitrale’ ha spedito un suo fedele servo dopo che il ‘Palazzo dell’ingiustizia sportiva’ ha dato una botta di adrenalina ad una banda di maleducati ed arroganti, attori più che giocatori di calcio, che indossano la maglia di colore giallorosso. Scandaloso che un provocatore di risse sia stato non punito..anzi premiato anche durante la gara a mezzo dell’espulsione di un suo avversario. Detto questo spero che la Fininvest non abbia chiesto il solito biscotto da confezionare per gli amici romani. più che Galliani, che fa da parafulmine a tutto e tutti, io detesto questi ‘intrighi di Palazzo’. Se succederà quel che temo…mah…..mi prenderò una pausa di riflessione. Queste cose mi fanno schifo… ma non è più il calcio dei miei tempi..adesso contano i closing ed i broker più o meno travestiti da imprenditori. Basta così le ultime vicende mi hanno disgustato!

  2. Con tutto il rispetto e l’amicizia che Vi porto, non vi sembra che vi stiate masturbando un po’ troppo il cervello?
    Ve lo dico e ve lo ripeto: I musi gialli pieni di soldi si sono comprato il Milan da un pezzo. Faranno arrivare i soldi quando cazzo gli pare e Fininvest sta tranquilla perche’ ovviamente e’ garantita. Noi ci possiamo dimenticare i trenta anni di Berlusconi e vivremo il futuro con diversi stati d’animo. Io e quelli come me con pianti e lacrime. Quelli che lo volevano arrestato, impiccato, a testa in giu’, o si autoflagellano o non sono mai stati milanisti. Niente Berlusconi, niente Italiani, niente amore, niente odio, musi gialli e odore di petrolio dappertutto. Ma cosa cazzo vi masturbate il cervello a fare? Guardiamo la partita e tifiamo per Montella ed i ragazzi , quelli che meritano, punto.Non siamo piu’ padroni nemmeno del nostro culo, figuriamoci delle squadre di calcio!

    1. Ve lo dico e ve lo ripeto: I musi gialli pieni di soldi si sono comprato il Milan da un pezzo. Faranno arrivare i soldi quando cazzo gli pare e Fininvest sta tranquilla perche’ ovviamente e’ garantita.

      Potevano prendersi le responsabilità del mercato di gennaio. Allora.

  3. In effetti. Vedremo. Ora pensiamo alla Roma. Se riusciamo a uscirne bene possiamo sperare in un buon campionato.

  4. Leggere luridi articoli come questo da figuri che si fingono milanisti fa vomitare.
    http://m.milannews.it/l-editoriale/una-barzelletta-che-non-fa-piu-ridere-238608

  5. Calma Vittorio….non c’è nessun milanista vero, come io uso definire i milanisti come te e ‘diablo’, che ha mai pensato delle ‘cose brutte’ e vigliacche dette e compiute contro Silvio Berlusconi. Ma Silvio è una cosa e la sua famiglia, nella quale mi pare che nessuno/a abbiano ‘le stimmate’ milaniste compresa la Fininvest che fa benissimo i propri interessi.Una dirigenza industriale che fa gli interessi ‘della famiglia’ e degli azionisti così come ogni serio gruppo dirigenziale dovrebbe fare. Sono certo, come ha dimostrato l’anno scorso, che fosse stato per il il capostipite Silvio, il Milan avrebbe fatto una grande campagna acquisti gìà a partire dall’estate scorsa se non dal prossimo gennaio. Ma la scusa del fair play e quel minimo di incertezza che ancora persiste per la chiusura delle trattative, hanno sconsigliato investimenti, un po al buio, sul tipo di quelli fatti nella passata stagione. Godiamoci il Milan e così come da sempre dice ‘diablo'(che ho sempre condiviso) questa è una squadra forte che, grazie alla ritrovata serenità ed unità d’intenti nel team, merita di stare ai vertici nel calcio italiano. Poi io da inguaribile ottimista spero che ci arrivi , nonostante tutte le attuali difficoltà, già in questa stagione!

  6. Ma di cosa stiamo parlando? Qui il problema non è sapere come andrà a finire il closing, il problema è sapere come ci siamo arrivati a tutto questo.
    Domani, perché è domani il giorno definitivo, oltre che sapere se abbiamo qualche possibilità di lottare per un posto nell’Europa che conta, è il giorno decisivo per sapere se aspettare il 3 marzo o no. Il 13 si ratificherà, ma è domani che sapremo.
    Diavolo si chiede se ci interessa più la classifica o la cessione. E’ evidente che ci interessa più di tutto sapere che fine farà il nostro Milan. La classifica è fine a se stessa, il futuro della società è l’esistenza stessa del Milan.
    Qualunque cosa succederà però mi pone il dubbio se avremo un bel futuro e se il nostro Milan tornerà ad essere quello che è stato. La cessione non mi garantisce nulla e, vista la pantomima sui pagamenti, mi inquieta molto. L’eventuale (qualcuno, quello di TL, prospetta non impossibile) marcia indietro della SES aprirebbe interrogativi altrettanto inquietanti su chi abbia messo in scena una cosa del genere che sarebbe costata 100 mln. Non c’è affatto da stare tranquilli.
    Mi sembra un po’ come fossimo il Titanic: la squadra vince e fa bene, mentre la società affonda.
    Gennaio sarebbe dovuto servire, in un nuovo contesto, per iniziare a gettare le basi di un rafforzamento indispensabile per continuare a stare nelle prime posizioni e tornare nell’Europa che conta. Non se ne farà nulla senza soldi. La coperta è quella: corta, corta. Quindi non facciamoci sciocche illusioni, così come siamo messi sarebbe tanto puntare ad un posto in EL.

    1. A me interessa più la classifica. Se tornano i risultati il resto si risana. Come con qualsiasi società.

      No, mi spiace. Come siamo messi arrivare sotto il 4° posto ora è un fallimento tecnico. La classifica parla.

    2. Continuo a ribadirlo, la nostra è una classifica estemporanea. Non è frutto di una progetto, di un’idea di squadra e non si esprime neppure in campo con un’idea di gioco propositivo, ma molto pragmatico e utilitaristico. Di più Montella non avrebbe potuto fare.
      L’idea del Milan giovane e italiano è un abbozzo rimasto nel limbo, non si è concretizzato in un qualcosa studiato e realizzato. Siamo giovani e italiani, è vero, ma continuo a pensare che sia frutto più di una casualità che una volontà.
      Comunque non si è mai sentito che da una squadra forte nasca una società forte. Questa me la devi spiegare.
      Agogniamo il closing perchè sappiamo bene tutti che la Fininvest ci ha dismessi. E’ finita l’utilità del Milan per i programmi futuri dell’azienda. Questa è la sola verità.
      Ci vogliamo forse nascondere, e non è una malefatta, che Berlusconi allora comprò il Milan (prima tentò anche di comprare l’Inter per la verità, perché un mago gli disse che il Milan portava sfiga, ma Pellegrini non gliela vendette) perché gli serviva per lanciare le sue televisioni e poi gli servì come primo veicolo per i successi in politica? Adesso che vive oramai la politica da quasi dietro le quinte e Mediaset è praticamente avviata piano piano ad una lenta dismissione, la squadra di calcio non serve più, è solo un peso, anche parecchio costoso, e l’azienda di famiglia ha deciso di disfarsene (questo è il termine giusto).
      Siamo praticamente senza una società. Basti pensare che quella che abbiamo ha addirittura venduto il pullman e non ha rinnovato neppure la sponsorizzazione per la divisa ufficiale di rappresentanza. Non c’è più un euro.
      Dobbiamo sperare nei musi gialli, come li chiama Vittorio, qualunque cosa siano. Se riescono a comprare per quella cifra una società come il Milan, cercheranno di non buttare via i loro soldi e per questo un minimo di rilancio è indispensabile.
      Noi tifosi, come dicevo, continuiamo a non perdere la memoria delle nostre origini.

      1. Come si fa a dire che non è frutto di un progetto? La società parlava di giovani ed italiani e questi sono in campo!

  7. Faccio una postilla. Il 14 dicembre, a ratifica del futuro closing fatta ( o no), Bolaffi batterà all’asta l’unica copia esistente dello statuto originale del Milan.
    Ecco, facciamo mente locale chi siamo e da dove siamo nati. La memoria storica della nostra origine è la prima cosa da non dimenticare mai per non scomparire.
    Gustatevi, se non lo avere vista, questa bella “chicca” di Federico Buffa: https://www.youtube.com/watch?v=YLGPqFAdoeM

  8. Grazie per la segnalazione, Milanforever. Piacevolissimo il lavoro di Buffa. Per il nostro futuro, guardati attorno e conta i trofei delle squadre in mano a stranieri. Per primo guarda il PSG.Magari il Chelsea. E , perche’ no, i cuginetti. Ti chiedi se ” il nostro Milan tornera’ ad essere quello che e’ stato”. Con i musi gialli penso che no.
    Spero di si. Non lo so.

  9. Comunque non credo ad un atteggiamento di indifferenza e fastidio della famiglia Berlusconi nei confronti del Milan. Ed escludo che il motivo della acquisizione sia quello che prospetta Milanforever.

    1. Vittorio, scendi dalla nuvoletta.
      Come ho detto, non è una malefatta né averlo fatto e né oggi raccontarlo. In quel momento Berlusconi cercava una squadra di calcio, possibilmente altolocata, ed è storia, non dicerie, che chiese prima a Pellegrini di cedergli l’Inter. Poi Dotti nel suo libro raccontò che, pur tifoso milanista, non provò a comprare il Milan perché un mago gli disse che portava sfortuna.
      Il Milan non è stata un’operazione di cuore, ma un affare, visto che lo comprò per quattro soldi (si fa per dire) in un’aula di un Tribunale. Prova solo a pensare cos’era a quel tempo la nascita della tv commerciale e cosa ha rappresentato per Fininvest e per Berlusconi politico il Milan degli anni ’90.
      Il Milan, credimi non è mai stato un affare di famiglia. Nel tempo è certamente stata tra tutte le società quella che per un fatto emotivo è diventata anche un affare di cuore, almeno per Silvio, ma per i figli e quindi per Fininvest era una società come le altre che è servita a Berlusconi e quindi alla holding fin quando è stata utile. Oggi è solo un costo piuttosto salato.
      Ti parla uno che ha votato Berlusconi finchè non si è schifato di tutta la classe politica e di quello che, ai bei tempi, Berlusconi stesso chiamava il teatrino della politica. Il mio disincanto di fronte a tante cose forse è frutto del mio invecchiare, ma verso il Milan mi hanno dato una bella mano gli ultimi tre anni.

  10. Amico mio provo a scendere dalla nuvoletta ma non da disincantato come ti definisci tu. Avevo 18 anni ….e volevo comprarmi il mio primo motore. Amavo la Lambretta, quella azzurro argento , piccola, bassa e col motore scoperto, Non la trovai per i pochi soldi che avevo e comprai una vespaccia che tirava da un lato. Dopo un annetto trovai la Lambretta e potei coronare il mio sogno. Ci cammino ancora. Sono fortunato. Nessuno mi ha costretto a venderla…..So riconoscere per istinto chi recita quando parla. La televisione e’ un magnifico campo di allenamento per me. Vedo chi studia dizione, magari davanti allo specchio di casa sua, come se mi risaltasse in grassetto. Silvio non mente e non recita a soggetto come pensano i suoi detrattori. E’ maledettamente serio ed onesto quando parla agli italiani ed anche ai milanisti. Sono i tanti disincantati a non sapere credere piu’ a nessuno e quindi nemmeno a chi dice la verita’. Li capisco, con la pletora di mestieranti della propaganda e della menzogna che aspirano a vendere schifezze , siano cose od idee ! Non cerco di convincerti, amico , transfuga come tanti altri amici, caduto sotto i colpi di chi ha tolto agli Italiani una guida ed ai Milanisti una identita’ . So bene che ovunque il gioco e’ questo e che in Italia demolire chi suscita invidia assurge a sport nazionale. Piace piu’ del calcio, come suggeriscono i fatti di casa nostra. Rassegnati amico. Non aspettare inutilmente il closing per risorgere col Sol Levante. Il nostro closing lo abbiamo perpetrato noi stessi, alcuni, molti, di noi stessi .Adesso vedo inutili lacrime scendere da occhi di coccodrilli rossoneri. Ma e’ troppo tardi. Vediamo cosa accade oggi. Se mandano i cento milioni o forse tutto , come credo possibile . Beh, se vogliono tentare di emulare Silvio e la discesa in elicottero, fare un bel colpo di teatro non sarebbe male! Mi potrei sforzare a vedere i loro musi meno gialli se vedessi ingiallire i musi bianconeroazzurri ! Ma riusciranno mai i conquistatori a capire come si conquistano i cuori degli indigeni? Sono siciliano ed abbiamo nel DNA la chiave per capire cosa significa il dominio straniero. Effimeri fasti , gloria di passaggio, leccaculi cortigiani. Guardati vicino casa, amico mio. Il nostro futuro lo vedi accanto a te. Io ora risalgo sulla mia nuvoletta e mi rodo a vedere che non tutto il mondo brucia. Mi rodo perche’ la parte che non brucia e’ bianca e nera …….

  11. Purtroppo Vittorio io sono stato un bel pezzetto di vita sulla mia nuvoletta e mi sono anche illuso che potesse diventare una casa stabile e reale. Mi sbagliavo. Mi sbagliavo di grosso. Sono tornato con i piedi per terra e più invecchio, più mi si piantano nel terreno (che sia un inizio lento della mia sepoltura?).
    Ho perso da un pezzo fiducia nell’umanità e nella sua salvezza. Mi sento un po’ come Noè. Inascoltato e qualche volta sbeffeggiato, se non preso per matto.
    Non ho nessuna fiducia nei cinesi. Ma oramai non abbiamo più nessun appiglio. Il Milan, il Milan di Berlusconi, ma anche il Milan dei Carraro, di Rizzoli, persino il Milan di Colombo e Farina, non esiste più. Facciamocene una ragione. Tutto passa. Il brutto è che stiamo passando pure noi.

    PS: Tanto per stare allegri… questa sera ci aspetta una seratina mica male per i deboli di cuore. Ancora incerottati, con la copertina corta che con questi freddi e questa nebbia non ti riscalda. Ma Montella, si ricorda com’è finita l’ultima volta che ha schierato Honda dall’inizio??? Che freddo!!!
    Attenzione in area perchè i giallorossi soffrono molto spesso di colpi apoplettici improvvisi acuti. Visto come è andata con il ricorso, c’è poco da stare tranquilli.

  12. Pane e companatico per Borgofosco. Speriamo non sia determinante.

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