Milan – Sassuolo 4-3: Paletta salva Montella, tre punti al Milan

E’ difficile analizzare razionalmente una partita così pazza. Paletta firma e conclude una rimonta di carattere, di quel carattere che questa squadra sembrava non avere. Siamo sotto 1-3 anche e soprattutto per pesanti errori del signor Montella che ha tirato fuori Niang – uomo decisivo di questo Milan – per schierare un Luiz Adriano fuori ruolo. Il tutto unito ad una serata non esaltante di Bacca. Per il Sassuolo sembrava fatta. Poi succede che Niang diventa l’uomo della domenica, che Locatelli nel suo unico pallone toccato trova il gol della Domenica e Palettone emula Yepes in quel Lecce – Milan e portiamo a casa tre punti meritati.

E’ una vittoria, appunto, di carattere. Perché abbiamo visto per larghi tratti della gara una squadra senza capo né coda ed una evidente difficoltà nel reggere le poche sortite dei piastrellisti. Di carattere che ci è mancato dopo il gol per errore individuale di Abate in concorso di colpa con Donnarumma (70-30) che va sull’esterno. Poi la differenza come spesso accade in questo Milan la fa comunque Niang anche se metteranno la croce su Montolivo uscito come capro espiatorio tra i fischi (quando non era nemmeno uno dei peggiori) per fare spazio a Locatelli (su cui comunque andrei piano, ricordandoci Cristante).

Punto primo: Locatelli deve giocare davanti alla difesa. Punto secondo: Montolivo deve giocare mezzala a centrocampo. Questa era la soluzione migliore vista nelle scorse partite e non riproposta oggi. Riccardo Montolivo non può non essere titolare in questo Milan e chiunque capisca un poco di calcio lo sa benissimo. L’accanimento visto anche oggi è vergognoso, soprattutto al netto delle ultime prestazioni che lo hanno visto migliore in campo. Il Milan titolare si sta piano piano delineando: Niang e Bacca sono insostituibili, Kucka pure. Bonaventura (a proposito, bentornato!) può alternarsi con Suso in attacco o con Montolivo/Kucka (mezzala) a centrocampo. Difesa con Paletta – Romagnoli e due tra Antonelli, De Sciglio e Calabria. Vincere aiuta a vincere e a trovare fiducia, trovare fiducia aiuta a risalire la classifica: è il Milan giovane ed Italiano che ora sogna il terzo posto.

P.s. Vittoria dedicata all’ennesima vergognosa, scandalosa, faziosa ed indecente telecronaca del duo Gentile-Ambrosini su Sky Sport. Una mancanza di rispetto per tutti gli abbonati rossoneri. Vittoria dedicata anche a chi ogni settimana crea casi per mettere il pubblico contro chi va in campo: dai nuovi acquisti che non giocano, al minimo storico di abbonamenti, a Galliani che se ne va. Potete continuare a buttarla in vacca parlando di comunicazione o continuare come ossessionati a fare le gif twitter su Montolivo, o a santificare Montella per attaccare la società – intanto NOI, quelli che non aizzano i tifosi contro la squadra, festeggiamo i tre punti e la continuazione della lotta al terzo posto. Cinesi e rinforzi a gennaio permettendo. E lo facciamo alla faccia vostra e a quella dei vostri sorrisoni sull’1-3 e ai vostri sermoni sulla rosa scarsa.

MILAN-SASSUOLO 4-3 Primo tempo 1-1
MARCATORI Bonaventura (M) al 9’, Politano (S) al 10’ p.t.; Acerbi (S) al 9’, Pellegrini (S) al 10’, Bacca (M) su rigore al 24’, Locatelli (M) al 28’, Paletta (M) al 32’ s.t.
MILAN (4-3-3) Donnarumma; Abate, Paletta, Gomez, De Sciglio; Kucka, Montolivo (dal 15’ s.t. Locatelli), Bonaventura; Suso, Bacca (dal 38’ s.t. Poli), Luiz Adriano (dal 1’ s.t. Niang). (Gabriel, Plizzari, Ely, Calabria, Vangioni, Pasalic, Sosa, Honda, Lapadula). All. Montella.
SASSUOLO (4-3-3) Consigli; Lirola, Antei, Acerbi, Letschert; Pellegrini (dal 37’ s.t. Iemmello), Magnanelli, Mazzitelli (dal 22’ s.t. Biondini); Politano, Defrel, Adjapong (dal 33’ s.t. Ricci. (Pomini, Pegolo, Terranova, Cannavaro, Peluso, Dell’Orco, Ragusa, Matri). All. Di Francesco.
ARBITRO Guida di Torre Annunziata.
NOTE spettatori 31.738; espulso Montella per proteste al 45’, ammoniti Montolivo per gioco scorretto; Pellegrini, Biondini e Antei per gioco scorretto, Adjapong per comportamento non regolamentare, Politano per proteste. Tiri in porta 6-5. Tiri fuori 3-0. In fuorigioco 0-2. Angoli 5-4.

17 commenti

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    • sadyq il 2 Ottobre 2016 alle 20:45

    Però dai, oggi si potrebbe dedicare anche all’arbitro eh. Voglio vedere se lo scrivete anche questa settimana qualche pippone piagnone verso l’arbitraggio!

    1. L’arbitro ha fermato un contropiede 5 vs 2 a fine primo tempo. Di certo non ha avvantaggiato il Milan.

        • sadyq il 2 Ottobre 2016 alle 21:04

        Ahahahahahah … Certo, certo.

        1. Non sono un piagnone e lo sai bene.
          Però:
          1^ Milan-Torino, rigore, diciamo molto dubbio, al Torino al 94?
          3^ Milan-Udinese, rigore non dato negli ultimissimi minuti a Bacca
          4^ Samp-Milan, cito solo il rigore su Bonaventura impossibile non fischiare
          6^ Fiorentina-Milan il fallo scandaloso al 94′ su Adriano, forse al limite, ma non fischiato perchè ritenuto in area. E il rigore su Niang c’era eccome. Tutti vedono la maglietta tirata di Lirola, ma nessuno vede la nettissima spinta con il braccio sx di Antei con il piede che tocca nettamente quello di Niang.

          Oggi c’era il rigore di Donnarumma, ma l’andamento della gara non può far fare il piagnone a quel “simpaticone” di Di Francesco.

          PS: il brutto è che adesso ci troviamo in una situazione mediatica di assoluto monopolio per i gobbi. Mediaset aveva ancora un occhio per la squadra del padrone, ma adesso siamo dei cinesi e non ci dà più niente nessuno. Tanto si menava solo su Berlusconi, adesso tutto va bene.

          • sadyq il 2 Ottobre 2016 alle 22:42

          Appunto, poggio e buca fa pari alla fine. A me non è mai piaciuto parlare di arbitri, è una cosa talmente inutile. Guardo solo il risultato finale.

    • Renzo Mattei il 2 Ottobre 2016 alle 20:53

    Montolivo è una sciagura.
    Abate pure. Anzi invertiamo l’ordine.
    Se devo scegliere tra Suso e montolivo mezzala, il primo tutta la vita.
    E oggi si è visto che il pubblico non fa perdere le partite se i giocatori provano a vincerle.

    1. Oggi Montolivo strappa il suo 6, ma vabbé, ormai è pregiudizio.

        • Renzo Mattei il 2 Ottobre 2016 alle 23:17

        Nessun pregiudizio.
        A me montolivo non dispiaceva.
        Ma dopo l’infortunio non è più lui.
        E’ evidente che è un peso per questo Milan. Peso che si alleggerisce quando c’è uno come Locatelli e lui può fare la mezzala.
        Ma tra lui e Suso, non c’è paragone.
        Fatto sta che dopo la sua uscita la verve della squadra si è raddoppiata.
        Coincidenze

  1. Con la Samp entra Locatelli e segnamo.
    Con la Lazio entra Locatelli e segnamo il 2-0.
    Con la Fiomerdina entra Locatelli e rischiamo di vincerla.
    Con il Sassuolo sotto 1-3 entra Locatelli e vinciamo 4-3.
    Coincidenze? Io non credo.

    Ho detto che a Firenze Montella è stato il migliore in campo, senza pregiudizi, ma se quella prestazione deve essere una cattedrale nel deserto non me ne faccio niente.

    1. Oggi è entrato Niang più che Locatelli. Nelle altre ha influito spostare Montolivo nel suo ruolo (mezzala). E’ stato il migliore a Firenze, a Genova e con la Lazio…

      1. Strano però che prima il problema era De Jong centrale perchè prendeva il posto a Montolivo che invece era mezzala ma giocava centrale. Condivido il pensiero sottostante espresso da Vittorio, qui non si tratta di odio verso un giocatore ma di volere il meglio per il Milan.

    • erlebnis il 2 Ottobre 2016 alle 21:51

    Diavolo è una battaglia persa, purtroppo. È inutile che cerchi di spiegare il calcio, non serve.
    C’è solo un colpevole , nessuno vuole sentire ragioni. Puoi giustamente far capire che nelle precedenti partite , è stato lo spostamento in avanti di Monto che ha fatto guadagnare qualità alla squadra, ma non serve. Niente serve quando l’odio domina il giudizio.

  2. Odio. Che parolona fuori luogo! Abbiamo dovuto assistere alla prevaricazione del buon senso a dell’etica del merito con la difesa, anzi pretesa di far giocare Montolivo centrale davanti alla difesa prendendo il posto che fu di Pirlo. Ora tutti quelli che sostenevano quella strampalata tesi dicono che la posizione naturale di Montolivo e’
    mezz’ala. Accorgersi di tutto questo e magari incazzarsi e come fanno i poveri di spirito trascendere, significa odiare Montolivo? Non credo proprio. Allora nascondere la bravura e la classe di Locatelli significa odiare Locatelli? Io spero di no ! Ricordarsi di un tal duello di Abate e Milito e di tutte le cazzate fatte da questo pessimo terzino compresa quella di oggi significa odiare Abate? Analizzare una partita, vista e sofferta, e dire le proprie opinioni e critiche influenza la prestazione dei giocatori? Cazzate ! Sono le paroline dei dirigenti ad influenzare l’ambiente. Ed io mi limito a considerare che perdendo vieppiu’ ogni peso queste paroline sta tornando nel Milan uno spirito nuovo e la voglia di combattere.

  3. Per chi ha pazienza io l’ho vista così:

    All’annuncio della formazione un brivido correva lungo la schiena dei tifosi milanisti: mancava Alessio Romagnoli. Si avvertivano perplessità circa la squadra schierata da Vincenzo Montella.
    La fase difensiva del Milan priva del suo baluardo era altra ‘fazenda’.
    Tuttavia le cose si mettevano al meglio grazie alla prodezza di Jack Bonaventura che trovava subito il gol .
    Nemmeno il tempo di gioire per i milanisti, ed ecco concretizzarsi l’incubo Abate che faceva un assist all’avversario per il pareggio.
    In un minuto i tifosi del Milan passavano dalla gioia del gol realizzato alla tristezza per il gol subito a causa dell’ennesima scellerata giocata difensiva.
    Un’ombra di sconforto scendeva su San Siro ed il Milan andava in stato confusionale pur se faceva molto sterile possesso palla.
    Un refrain stucchevole che dopo il gol di avvio si confondeva nella sterilità di un gioco del Milan finalizzato al nulla.
    Bisognava aspettare quasi la fine del tempo per vedere qualche sprazzo di gioco e per vedere azioni pericolose nell’area avversaria.
    Nel frattempo Vincenzino veniva espulso per proteste perché l’arbitro non aveva concesso alcun recupero fermando persino in anticipo, di due secondi, la gara in modo così da annullare una ripartenza di grande pericolosità degli attaccanti del Milan.
    Montella sceso negli spogliatoi, analizzando la gara, deve essersi reso conto che aver lasciato in panchina Niang era stato un grave errore
    Luiz Adriano preferito a Niang aveva fatto molto rimpiangere l’assente e Bacca senza il suo partner ideale si era confuso nel nulla.
    Suso avrebbe dovuto e potuto fare di più coi suoi lampi di genio ma anche lui dopo il buon inizio e senza i suoi partner d’attacco naturali questa sera nel primo tempo si era perso dopo un buon inizio.
    Così il Sassuolo, che pure non sprigionava chissà quali energie, ha avuto modo di evitarsi impacci e quando gli è stato possibile ha cercato incursioni con mirate azioni pericolose in contropiede.
    Forse a causa dell’espulsione Montella si ricredeva e ad inizio ripresa metteva dentro Niang per Luiz Adriano.
    Era la mossa più logica in chiave rossonera a caccia dei tre punti.
    Ma quel che accadeva ad inizio ripresa era pazzesco e qui si avvertiva l’importanza di Romagnoli come perno difensivo centrale.
    Infatti in due minuti, senza opporre resistenza, la difesa rossonera subiva il gol aereo di Acerbi, tutto solo, e la botta letale di Pellegrini che beffava Gustavo Gomez in area di rigore e trafiggeva Donnarumma.
    Il gelo calava su San Siro. Come reagire?
    Quel che seguiva era confusione e dieci minuti di arrembaggi senza senso fino al sacrosanto rigore che Guida assegnava per una spinta da tergo sulla schiena di Niang per di più stretto da due in sandwich in area.
    Batteva Bacca che spiazzava Consigli riaprendo la partita.
    Il Milan si galvanizzava tanto da scovare, subito, la rete del 3-3 con un missile di Locatelli (subentrato a Montolivo). Gol meraviglioso!
    A questo punto, sul 3-3, saltava tutto e qualsiasi evento sarebbe potuto accadere. Niang diventava imprendibile per la difesa del Sassuolo. L’ingresso di Locatelli, altra mossa azzeccatissima di Vincenzino, aggiungeva imprevedibilità e al 32′ Paletta saliva in cielo per infilare, di testa il gol del clamoroso sorpasso. San Siro si illuminava, sotto uno splendente sole rossonero, fra scene di entusiasmo sia dei tifosi che dei protagonisti con indosso la bellissima maglia rossonera.
    Tre gol in otto minuti, per una partita che non aveva ancora detto tutto.
    Miracolosamente persino la squinternata difesa rossonera prendeva forma e Gustavo Gomez assumeva le sembianze di un calciatore.
    Una paratona di Donnarumm e altre cose nell’area nero verde.
    Poi lo stop, con scene di comprensibile entusiasmo dei milanisti e le lacrime del baby Locatelli al suo primo gol a San Siro
    Per lui una serata indimenticabile in un sogno indelebile!

    1. Perfetta analisi. Sono d’accordo su tutto. Ed avendo avuto modo di rivedere la moviola dico che l’arbitro non ha sbagliato nulla. Compreso il rigore dato a noi e quello non dato a loro.

  4. Se è vero che le partite perfette dovrebbero finire 0-0, questa è stata una partita piena di errori. Molti si sono soffermati sull’errore di Abate ma non hanno notato come i due centrali hanno lasciato una voragine al centro. A Montella e alla squadra vorrei ricordare solo le parole di Conte al suo primo anno alla Juve, in ogni intervista ripeteva sempre tre concetti fondamentali:
    1) Ai miei giocatori chiedo la disponibilità a sacrificarsi per la squadra e li ringrazio sempre per la disponibilità che mi danno quando scendono in campo (Vuol dire andare oltre le simpatie o antipatie personali e cercare di coprire anche i buchi lasciati dal compagno perchè ssi vince se tutti giocano per la vittoria e non per i propri egoismi).
    2)Voglio umiltà, dobbiamo mantenere un atteggiamento operaio perchè sappiamo che se non diamo il 110% le partite rischiamo di perderle tutte, non esistono partite facili per noi.
    3)Si entra in campo per vincere, tutti uniti, chi non è convinto di vincere con me non gioca.

  5. E spero di non leggere piu’ che Niang non e’ un giocatore di calcio.
    Margherita ( dove e’ finita ? mi faceva simpatia.) diceva lo stesso di Menez….Quindi il calcio lo sa giocare chi manda la palla indietro e non lo sa giocare chi la manda in avanti ?

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