Proposte per una nuova società

Tanto per cambiare, oggi, voglio essere costruttivo e non fare il bastian contrario. In questo post, quindi, anziché calcare la mano su come il tifoso rossonero si stia umiliando in situazioni una più ridicola dell’altra dando ragione a loschi figuri che campano sulle spalle del Milan, voglio proporre le figure che inserirei nella nuova società e le motivazioni, auspicandomi una sensata discussione. Non sarà inserito l’amministratore delegato in quanto già scelto nella figura di Fassone.

Team Manager: Paolo Maldini

Team Manager

Team Manager

Premessa: mi tiro subito fuori dalla battaglia #vogliamomaldini e altri ridicoli hashtag di chi lo vuole in società non tanto perché capitano del Milan quanto perché in questi ultimi anni ha sparato a zero sull’attuale. Mi fa schifo usare il nome di Maldini per farmi pubblicità come fanno molti – per cui eviterò l’argomento in maniera più breve possibile.

Vedo Maldini come Team Manager, che è il ruolo che Nedved ha nella Juve. Ma deve essere Maldini a voler accettare quel ruolo cosa che, ad oggi, non sembra assolutamente disposto a fare. Sarebbe invece grave errore dargli un ruolo operativo: non solo non ne ha le competenze ma finirebbe per essere il nuovo capro espiatorio e questo non lo tollererei.

Maldini è l’uomo giusto, invece, per trasmettere a chi va in campo il valore ed il significato di indossare la maglia del Milan e per fare da raccordo tra società e spogliatoio. Sempre che voglia collaborare e non imporsi.

Direttore Sportivo: Manuel Rui Costa

RuiCosta

Direttore Sportivo

Non è il miglior direttore sportivo della storia del calcio e ha preso diverse cantonate, ma Rui Costa ha dimostrato – se non altro – di saperci fare e bene al Benfica. In un mercato che presumibilmente si dimostrerà di livello internazionale avendo comunque lavorato in una squadra che fa abitualmente la Champions League. 

Da capire come sarà il suo relazionarsi con le vecchie volpi del calcio Italiano, in particolare Pradé e Sabatini che hanno dalla loro soprattutto un’esperienza nel trattare. E’ sicuramente però l’uomo giusto per gestire e selezionare i talenti che stanno uscendo dall’ottimo settore giovanile svezzati da Brocchi e Bianchessi.

Valuterei, come unica alternativa presente, Oliver Bierhoff – da evitare come la peste Sabatini che non è mai riuscito a dare alla Roma quel quid in più per vincere. Anche qua sarà fondamentale non crocifiggerlo alla prima trattativa sbagliata. L’importante è tenere ben lontano da Milanello il signor Leonardo – anche fosse il migliore del mondo è necessario, in questo momento, non perdere la dignità.

Vicepresidente: Franco Baresi

Baresi

Vicepresidente

Il popolo del web sempre contro la società attuale si dimentica che il Milan ha due capitani storici ma ne osanna solamente uno facendo capire come, di fatto, la richiesta sia strumentale e non politica. A chi è stato il capitano del miglior Milan di sempre non si può negare un ruolo di rappresentanza, alla Zanetti.

Baresi può e deve essere la faccia del Milan nel mondo, molto più di ciò che accade oggi – ideale ponte tra la vecchia e la nuova società essendo già dentro l’organigramma a livello di uomo-marketing. Non deve necessariamente saper fare qualcosa, basta che presenzi, dichiari e difenda i colori da qualche giornalaio e qualche opinionista acido di troppo che troppo spesso infestano le trasmissioni televisive.

Responsabile Comunicazione: Mauro Suma

Suma

Comunicazione

C’è uno ed un solo Direttore ed in questi momenti a Milan TV dove è stato ridimensionato come ultimo capriccio Barbaresco. Mauro Suma è l’unica persona nell’ambiente rossonero a monitorare costantemente l’umore dei tifosi, a leggere tutto e sapere tutto nonostante sia slegato dalla società

E’ necessario un ruolo in una società che troppo spesso è stata limitata in questo lasciando al solo canale tematico troppe poche repliche col risultato che spesso ci hanno mangiato in testa. E’ necessario agire, in molti casi in maniera pesante, insieme all’ufficio legale affinché le facezie, le diffamazioni, le calunnie rimangano solo nella testa di chi insinua e non vengano scritte danneggiando la squadra.

Allenatore: Gennaro Ivan Gattuso

Gattuso

Panchina

Per tanti motivi sono convinto che sia l’uomo giusto per riportare in alto il Milan. Sono convinto che Montella non durerà a lungo per il semplice fatto che ad oggi non è rappresentanza della nuova società. E’ uomo che lotta ed ha vinto un campionato difficile come quello di Lega Pro portando il Pisa in serie B.

E’ l’ideale per avere un buon tattico che contemporaneamente sia anche motivatore e possa proteggere la squadra. Dovremo, però, aspettare un paio d’anni per poterlo vedere al meglio in quanto ancora acerbo – sono fermamente convinto, però, che se gli venisse data la possibilità sarà lui a riportare il Milan dove merita. Menzione da valutare anche Massimo Oddo.

22 commenti

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  1. Come al solito sono in quasi perfetta sintonia con te a parte la tua dichiarata avversione per Vincenzino Montella. Io sono convinto che il tecnico campano stia lavorando benissimo. Basti vedere anche come ha risposto a Brandi nella trasmissione di Mediaset. I risultati si sono già visti sin dalle prime uscite del Milan, negli Usa, per poi proseguire nel campionato. Non è quanto accaduto a Napoli che mi fa cambiare opinione. Poi mi prendi per il cuore e mi parli del mio idolo Gennaro Gattuso. Certo che lo vedrei benissimo sulla panca del Milan…ma… per evitare altri casi Seedorf ed Inzaghi attenderei il giusto lasso di tempo nel quale spero che Montella, con il Milan, raggiunga quei successi che merita da tempo. A questa squadra vengono concesse poche canche, da parte di una stampa prezzolata, nel tentativo di distruggere il nuovo corso del Milan prima ancora che inizi. Montella ha risposto benissimo a Brandi… valutazione tra il 4,5 ed il 5 alla campagna di rafforzamento del Milan? Si…forse per quelli che volevano che il Milan acquisisse ancora delle figurine da album Panini e non dei calciatori. Invece, come giustamente ha fatto Galliani, il Milan ha acquistato delle ottime riserve in grado di essere utilizzate realmente come alter ego in una squadra che avrebbe dovuto sempre raggiungere l’obiettivo minimo dei preliminari CL. Per me l’allenatore c’è…i giocatori anche…mancano le cosiddette nuove idee che Paolo Maldini presume di avere. Sono perfettamente in sintonia con te sui ruoli assegnati a Paolo, Franco e Rui Costa. Mi intriga parecchio la proposta Oliver Bierhoff che ritengo uomo di grande intelligenza e di profonde conoscenza calcistica. Coraggio amico ‘diablo’ noi ci crediamo e vedrai che Montella non farà ricredere soltanto te ma anche tutti quegli pseudo milanisti che si lamentano senza aver mai capito nulla di ‘politica calcistica’.

  2. Se vi fa piacere sentire vari pareri su questo argomento di grande importanza ecco il mio.
    Paolo Maldini: un simbolo, sicuro, ma vuole un ruolo operativo e lo merita. Io vedo Paolo nel CdA a collaborare con i cinesi. Sono sicuro che lo accetterebbero e lo lancerebbero (nel loro stesso interesse) nel palcoscenico internazionale. Paolo Maldini ha nel DNA il ruolo di Platini’. Se lo capiscono ci puo’ arrivare!
    Abbiamo perso un altro potenziale dirigente di altissimo profilo internazionale nella persona di Clarence Seedorf. Una vicenda inspiegabile e di basso profilo con dannose conseguenze. Non posso quindi proporre, come avrei voluto, un ruolo per Seedorf. Tralascio Franco Baresi e Pippo Inzaghi perche’ non li vedo in posizioni di responsabilita’ e rappresentanza. Come allenatore non mi sembra giusto delegittimare Montella ed aspetto, con augurio, di vedere quel che fara’. Alla direzione del nuovo Milan non ho il minimo dubbio: Fabio Capello . Con grandi poteri.

    • Renzo Mattei il 3 Settembre 2016 alle 20:34

    Mi trovo parzialmente d’accordo con l’autore dell’articolo.
    Maldini è perfetto come lo vedi. Franco Baresi anche.
    Rui Costa pure. Gattuso lo stesso.

    Ma io voglio Leonardo. Leonardo è stato ucciso da Galliani. Lo so che non ci senti da questo orecchio, ma è la verità. Leonardo è uomo che sa di calcio e tanto pure. Se n’è andato sbattendo la porta non al Milan, ma al duo senile.
    Suma lo voglio vedere nella sua cesta a cantilenare: “ha segnato il cesena”. E’ un compagno di tifo di cui mi vergogno. Un lecchino di prima categoria.
    Grazie dell’ospitalità.

    1. Leonardo ucciso da Galliani????? Leonardo è stato ucciso da Berlusconi, con Galliani non ha mai avuto alcun problema tanto che ha sempre parlato bene di Galliani dopo aver lasciato il Milan. Ormai nell’odio verso Galliani ci si inventa di tutto. Suma è un tifoso che ha sempre difeso il Milan, io mi vergogno invece del suo compare cacciato da Milan Channel che si è costruito una reputazione attaccandolo inventando palle

        • Renzo Mattei il 4 Settembre 2016 alle 19:03

        Leonardo non voleva fare l’allenatore perché sapeva di non essere il suo ruolo. Lo ha “intortato” Galliani, a mio avviso in modo premeditato, per liberarsene, perché poteva oscurare la sua (di galliani) competenza. Con la sola differenza che Leonardo ne capisce di calcio, l’altro no. Ma non ho prove di ciò e lo ribadisco è una mia supposizione.

        1. Galliani al massimo poteva oscurare Braida, visto che all’epoca aveva ruolo diverso

  3. Il toto-società è un gioco inutile che non mi piace.
    Salvo Maldini, ma non assegnargli un posto di responsabilità è riduttivo e quasi offensivo.
    Poi la proprietà è completamente nuova come trent’anni fa e allora vi ricordate cosa fece Berlusconi? Fece piazza pulita. Provò, sbagliando, a tenete Liedholm perché una bandiera del Milan, ma mandò a casa, con tanti ringraziamenti, l’altra bandiera che era Rivera.
    Non è detto che il nuovo Milan cinese non possa partire resettando completamente tutto. Anche perché i fasti del vecchio Milan non li dimentica nessuno è sono lì sempre vivi a sostenere l’orgoglio di questi colori e dei suoi tifosi, ma adesso ci si deve anche dimenticare del Milan degli ultimi anni, come quando prese in mano Berlusconi ci si doveva dimenticare del Milan di Farina, di Duina e di Buticchi.

    PS: “loschi figuri che campano sulle spalle del Milan
    Uno di questi è per caso Cosentino?

    1. Uno di questi è per caso Cosentino?

      Non mi risulta che Cosentino abbia un contratto col Milan e non risulta nemmeno all’avvocato Cantamessa. Chi sostiene o pensa diversamente senza aver prove ne risponderà nelle sedi competenti.

      1. Giusto per rinfrescare la memoria, faccio copia incolla della risposta del direttore Stefano Agresti a un “preoccupato” Galliani:
        Egregio dottor Galliani, prendo atto di quanto da lei precisato e volentieri pubblico la sua lettera, ma rilevo e per quanto necessario ribadisco che:
        1) ho scritto che stupisce come Fininvest e Berlusconi non si siano opposti all’operazione Sosa, non che non ne sono stati informati o non l’hanno sottoscritta; per quanto riguarda “i cinesi”, devono essere sì a conoscenza delle operazioni portate avanti dal Milan e approvarle, ma fino al closing non si oppongono se queste non sono chiaramente antieconomiche (hanno dato il via libera alla cessione di Matri, ad esempio, così come avevano acconsentito all’acquisto di Bentancur per una cifra inferiore ai 15 milioni); e
        2) mi sorprende che si interessi a quanto Sosa sia stato valutato prima dal Napoli, poi dal Metalist e infine dal Besiktas: immaginavo che si preoccupasse esclusivamente di quanto lo ha pagato il Milan. Ciò detto, le mie fonti in materia sono estremamente attendibili; e
        3) sono contento che il signor Pablo Cosentino possa godere della sua – indubbiamente piacevole – compagnia in vacanza (a Ibizia, a quanto mi risulta), così come ne ha beneficiato a Vila-Real, dove lei si è recato a trattare Musacchio. Una fortuna capitata casualmente anche a José Sosa, fotografato proprio quest’estate a Formentera assieme allo stesso Cosentino. E certamente è altrettanto casuale che l’avvocato Piraino, procuratore di Diawara, per il quale il Milan ha formulato un’offerta proprio ieri, sia legato a doppio, anzi a triplo filo a Fernando Cosentino, che di Pablo è fratello (assieme hanno gestito anche l’ex rossonero Maxi Lopez, poi Vazquez e Spolli). Non ho comunque mai scritto che il suo staff include Pablo Cosentino. Ma soprattutto mi chiedo: perché le dà così fastidio che il suo nome venga associato a quello di un suo “buon conoscente”?
        Cordialità, Stefano Agresti

        Ala risposta di Agresti mancava ancora il particolare, insignificante, che alle 23,30 del 31 agosto Cosentino sia stato visto uscire e prendere un taxi da Casa Milan. Ma sono evidentemente tutte coincidenze legate all’amicizia, disinteressata, tra i due.

        E’ finita anche con questi. E’ finita!
        Dimenticare gli ultimi quattro anni è fondamentale.

        1. Ah beh. Cosentino visto? Da chi? Ripeto, Agresti come altri si assumerà le responsabilità di quello che scrive. PROVE, non illazioni

        2. E mi vergogno dei milanisti che invece di credere e sottoscrivere i comunicati ufficiali della loro società e dei loro tesserati vanno dietro ad Agresti. Chi non crede ad un comunicato ufficiale ac Milan è nemico del Milan!

        3. Diavolo, quelli che la pensano così sono quelli con i paraocchi o quelli leccaculi (come alcuni pseudo-giornalisti).
          Poi, senti baby, non so quanti anni hai, ma se 1990 è la tua nascita io ero tifoso del Milan da almeno trent’anni prima. Credo di non dover prendere lezioni di tifo da uno come te.

        4. Oppure quelli che non si fanno influenzare da siti antimilanisti. Sembrate i seguaci di travaglio che si inventa due illazioni, spala merda e tutti a seguirlo

        5. Nooo Travaglio noooo… ho appena fatto colazione.
          Non sono uno così proprio perche odio quel genere di giornalismo.
          Sono sempre stato dalla parte della società e, anche se non mi credi, di Berlusconi (che ho votato per tanti anni) e Galliani. Poi arriva un momento dove la “merda” supera l’attaccamento e la fiducia. A quel punto se non stacchi la spina diventa malafede e personalmente a questo non mi presto.
          Con il Milan eravamo arrivati, già da alcuni anni, a quel livello. Come Vittorio non sono affatto sicuro sul futuro cinese, ma così non si poteva continuare.
          Come vedi non faccio battute, proclami o quant’altro, ma cerco di spiegarti ragionevolmente il pensiero di uno che è stato per tantissimo tempo, fino all’estremo, fedele a questa società. Quando si arriva al tradimento però molli. E fa male, ti assicuro, tanto male.

  4. Piaccia o non piaccia la verita’ si fa strada da sola. La nostra orribile storia comincia con la ribellione della figlia del Presidente ,Barbara , all’acquisto osceno di Matri. Continua con il volto giallo ed incattivito di Galliani, incapace di salvare la sua reputazione fra i tifosi con un passo indietro.Prosegue con il complotto dei cosiddetti ” Italiani”
    di cui scontiamo ancora i danni e la vergogna, e mi fermo qui.
    Certo e’ che la nuova societa ‘ dovra’ fare piazza pulita cosi’ come la vecchia ha fatto piazza pulita a modo suo. Questo ci devono i cinesi.
    Almeno sara’ servito a qualcosa ( poco, pochissimo ) questo calamento di braghe per andare a caccia di soldi stranieri.
    Io avrei preferito la linea giovane ed italiana. Come anche Alitalia italiana, le aziende italiane, l’energia, atomica si’, italiana, lo manodopera italiana e fare le cose in italia, lo popolazione e la cultura italiana nelle nostre strade ecc…ecc…
    Ma tutti invocano cazzi stranieri da sbattersi nei loro arrapati culi..
    Speriamo di sbagliare, ma purtroppo siamo convinti, drammaticamente convinti di NON sbagliare.
    Ai posteri…..

    • Renzo Mattei il 4 Settembre 2016 alle 19:07

    Tutta la vita con Milanforever (non per altro forever :D)
    Se il mio cervello sospetta che un comunicato di AC Milan sia dubbio, non è perché lo abbia scritto AC Milan che ci credo.
    Così come non ho creduto al Milan italiano. O ai 100 giovani più forti del mondo. Se l’AC Milan fa quella che per me è una cagata (sta’ zitto tu là dietro a nominare Marsiglia), bene, io dico che è una cagata.
    Io non sono un tifoso con l’anello al naso e la svegli al collo.
    Suma, lo ribadisco, mi fa vergognare. Proprio per il mestiere che fa. La stampa dovrebbe essere il pungolo per la società a fare bene, anzi meglio.

    1. Suma è un fior fiore rispetto ai suoi equivalenti negli altri canali tematici…

  5. Ancora una volta devo dire di stare dalla parte di Diablo. Non apprezzo gente come Stefano Agresti ed i tanti parolai che straparlano di Milan. Galliani e l’operazione Matri non è stata promossa da Allegri che si era già ‘venduto’ alla ‘giuve’? Con quei soldi i furbetti di Torino si sono presi Tevez che invece doveva essere al Milan, per merito di Galliani, già da un anno. Conosco come dirigente, ed ex tifoso giuventino, Galliani sin da quando era dirigente nel Simmenthal Monza. Non mi stava particolarmente simpatico proprio per il puzzo di juventinità! Galliani è stato combattuto in tutti i modi ed avversato dalla nuova proprietà? Sembrerebbe proprio di si perché di fronte ad operazioni praticamente concluse ci sono sempre stati i ‘niet’ della nuova proprietà! Non c’erano soldi da far spendere a Galliani per rinforzare la rosa. Questo è un ritornello che al Milan lo cantano Marinna Berlusconi e la Fininvest da almeno cinque anni ad esclusione dell’anno scorso dove Galliani ha speso bene i soldi datogli. Speso bene si perché il cartellino di Carlos Bacca quest’anno poteva essere ceduto a più di quanto era stato pagato e con Romagnoli addirittura si poteva ricavare il doppio del prezzo sborsato. Bertolacci? Mah un po di sfiga vogliamo concederla a galliani per questa operazione? Di Fabio Capello ricordo una sua intervista, quando un ‘boia ‘calciopolista’ spezzò Inzaghi, per me sui ndicazione di un noto personaggio più volte condannato dalla giustizia sportiva, Inzaghi appena acquistato da quelli la’ e pagato oro. Capello giustifico le oscenità ddei presunti blocchi e delle scorrettezze commesse dal chi si rese colpevole di quell’atto delinquenziale. Lo fece per amore del calcio ‘fisico’ oppure perchè odiava e odia Galliani? Non saprei dire ma da un grande personaggio come lui mai mi sarei aspettato quell’astio nei confronti del Milan. Cerio il Milan poteva era un competitor della ‘sua’ Roma… ma mai mi sarei aspettato che lui sputasse nel piatto dove aveva mangiato e su chi gli aveva consentito di conseguire gloria, fama e soprattutto tantissimo denaro Non dimentico che lui continua a sostenere la tesi demenziale dei che andrebbero restituiti i due scudetti tolti ai noti ‘bassottiani’. Già…lui era l’allenatore e non si accorgeva di nulla…non vedeva i capolavori ‘baglioniani’ e ‘colliniani’ che facevano perdere, a quella che era largamente la più forte squadra d’Europa. titoli su titoli in Italia. Già lui rivendicava il gioco violento spacciato per gioco ‘maschio’, i blocchi e le trattenute in area, il non calcio…uno squallore. No mi spiace ma Fabio al Milan proprio no…. Già forse dovrò sopportare l’arroganza e la presunzione di chi crede di poter cambiare il mondo del calcio con idee mai paventate. Già devo sopportare che questi cinesi boicottano ed ancora non hanno cacciato un cent. Mi salvo dicendo che..meno male che Montella c’è… e la squadra? Lasciamolo lavorare perché Josè Sosa, in uno spezzone di partita ha dimostrato che potrebbe anche valere il prezzo pagato! PoiMati Fernandez…venuto al Milan per Montella…io dico che sarà una lieta sorpresa…cosa dicevo di Plizzari? Cosa dicevo e dico di Paletta? Inutile che ritorno ad Acerbi…. ma se globalmente i calciatori sono imbrocchi-ti la colpa è di Galliani?

    1. Non apprezzo gente come Stefano Agresti ed i tanti parolai che straparlano di Milan.

      Non sono neppure io un estimatore di certo giornalismo e l’ho detto anche sopra, ma il merito era su una cosa non proprio “raffinata” emersa quest’estate e della quale se ne era anche occupato Laudisa.
      Dai pure a Galliani quel che è di Galliani, ma non dimenticarti anche delle nefandezze. Questo voleva dire Renzo Mattei quando parla di “anello al naso”.

    • Renzo Mattei il 4 Settembre 2016 alle 19:13

    Dimenticavo. L’amato Galliani si è macchiato di un peccato mortale: quello di aver promosso la divisione della tifoseria. In realtà non è farina del suo sacco, a mio avviso, perché non ci arriva a queste finezze. Gli hanno spiegato il “divide et impera” e lui è stato molto bravo ad applicarlo quando ha diviso i tifosi in evoluti e non.
    Il nostro errore è stato quello di non avergli detto che i tifosi sono un unico blocco, un individuo, che etimologicamente significa appunto indivisibile. E invece la comunicazione ha avvallato la tesi. Questo è uno schifo.

    1. Giusto, Renzo, ha diviso la gente , che ama essere divisa, ed ha evitato una rivoluzione che lo avrebbe travolto.

  6. Galliani e’ indifendibile. Il suo sistema di potere ha mostrato la parte nascosta e peggiore negli ultimi anni perche’ lui si e’ ” calato la maschera ” , come si dice dalle mie parti.
    Ma ha ragione Milanforever , dobbiamo dimenticare e ripartire. Lo potremo fare, forse, solo dopo. Su Capello la posizione di Borgofosco e’ passionale. Consiglio la rilettura di Machiavelli.

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