Nelle mani di Montella

Dopo due partite si è gia visto tutto e il contrario di tutto. Vittoria al cardiopalma contro il Torino e sconfitta dopo una rimonta riuscita contro il Napoli. Saranno casualità, ma un dato emerge chiaro: questo Milan crea molto più dello scorso anno, ma fa tanta fatica a mantenere l’equilibrio e a non subire in difesa.

Colpa probabilmente di mancanza di filtro a centrocampo, dove le operazioni fatte sono state inferiori alle aspettative e dove ancora oggi manca qualcuno che possa dare il cambio a Montolivo, o che possa dare un cambio a Kucka, quando le sue prestazioni non sono all’altezza della situazione come accaduto sabato. Sosa e Pasalic sono tutti da verificare sul campo, e si spera che il consenso di Montella sia stato giustificato da ciò che poi potranno fare in campo. Aspettiamo fiduciosi, perché questa sarà la squadra da qui fino a Gennaio, salvo clamorose sorprese, e ora più che mai bisogna affidarsi al lavoro dell’allenatore, perché possa costruire un’idea di gioco e possa mantenere il livello delle prestazioni abbastanza alto da galleggiare in zone tranquille di classifica.

Probabilmente la prima vittoria aveva suscitato troppo entusiasmo, giustificato dalla tripletta di Bacca e da una squadra che aveva ricominciato a giocare a pallone come non faceva da tanto tempo. Il Napoli ha imparate smorzato il clima, ma va sottolineato come siano stati episodici i loro goal, mentre il nostro inizio molto sopra le aspettative. Ciò che ci manca è il carattere, la freddezza, la voglia di mantenere il campo dall’inizio alla fine: questa situazione è sicuramente frutto del clima che si respira da un po’ di anni a questa parte, del terrore che molti giocatori hanno avuto e da una pressione psicologica troppo alta per consentire la liberazione di pensieri e mente. I passi avanti ci sono, le idee del mister si iniziano a vedere, ma oltre che a livello tattico bisogna migliorare a livello mentale, per consentire un diverso controllo delle partite.

D’altro canto, la frase “mercato chiuso” ha già contribuito a creare nuovo malumore tra chi si aspettava un cambio di rotta già in questa sessione. La realtà però è diversa: c’è un cambio di proprietà, ci sono una serie di persone che si avviano a lasciare il proprio posto ed è quasi fisiologico che non si possano fare operazioni da copertina con gli ultimi soldi a disposizione. Da Gennaio, si spera, la musica dovrebbe cambiare, e lì avremo tutto il diritto di pretendere spese e acquisti importanti. Adesso stringiamo i denti, e affidiamoci alla ricostruzione di un’idea di calcio da parte di Montella.

3 commenti

  1. Mah….non che i tre punti che si potevano prendere a Napoli avessero potuto cambiare quella che è la realtà di una squadra che comunque era e sarà in ricostruzione. Il Mortirolo (Torino che ha rifilato cinque pappine al Bologna) era stato scalato pur con una caduta sul finale. Il Muro di Sormano(Napoli) non era soltanto durissimo da scalare ma è stato lastricato di chiodi(Valeri) per cui era impossibile da scalare anche se su quella panca ci fossero stati Nereo Rocco oppure Fabio Capello. Ma il Milan c’è, al di la’ dei gufi e degli scettici. Rimango ottimista e rinnovo la mia grande fiducia in Vincenzino. Ora ci attende un incontro interno da non sottovalutare perché saremo privi di quello che alla fine sarà la migliore seconda punta del campionato italiano: M’Baye Niang. Certamente non dovremo subire una arbitraggio come quello della passata stagione dove venne permesso a Felipe di commettere impunemente falli, su Bacca, che non eranano soltanto da espulsione ma da denuncia penale. Mancherà anche Kucka e potremo vedere all’opera questo strano oggetto che si chiama Josè Sosa. Avanti così…è giusto che Kucka e Niang abbiano chiesto scusa ai tifosi ed alla società! Un tantino meno è stato giusto chiedere scusa all’arbitro! Anzi…io come tifoso milanista offeso e vilipeso, più volte da Valeri, attendo che sia questo signore che chieda scusa al Milan ed ai suoi tifosi! ps Vittorio indicami quale partita vuoi che ti anticipi il risultato in funzione della designazione arbitrale. Il Palazzo mi potrebbe smentire perché so che qualcuno di loro mi ‘odia’. Forse sarebbe il caso che la comunicazione ti provenga privatamente oppure attraverso questo sito ma senza che venga pubblicata prima! Vittorio aggiungo che io vorrei tutta la vita Lorenzo Insigne al Milan e lascerei volentieri l’attore Martens al Napoli!

    1. Caro Borgofosco, tu puoi scegliere una qualunque partita e darmi il tuo pronostico DOPO le designazioni. Se preferisci darmelo in privato,fammi sapere in quale modo questo puo’ avvenire.
      Sugli arbitri che ci danneggiano hai ragione da vendere e c’e’ poco da fare: partiamo ad handicap.

  2. Dalla Gazzetta dello Sport :
    I tifosi del Milan hanno fatica a credere per tutta la scorsa stagione che il capitano Riccardo Montolivo figurasse al numero uno della classifica di palle recuperate stilate dalla Lega. Sarà altrettanto sorprendente, allora, scoprire che dopo le prime due giornate, stando ai dati Opta, il primato appartiene a un altro centrocampista rossonero, Giacomo Bonaventura, che in passato si è messo in mostra per gol, assist e anche” spirito di sacrificio, ma non certo per la capacità di sradicare il pallone dai piedi degli avversari.”

    C’e’ da riflettere,da dubitare delle proprie convinzioni e da aumentare il credito a Montella. Se l’allenatore ha intravisto capacita’ di crescita, fisica e tattica anche a chi ora ci appare debole, e se queste potenzialita’ si materializzassero presto, le nostre apparentemente legittime preoccupazioni potrebbero scoprirsi essere incompetenza (be’, ci potrebbe stare! ) e disfattismo. Non faccio un passo indietro ( ancora ) ma sono andato a vedere la registrazione dei primi 25 minuti col Napoli. Non ero a casa e li avevo persi. Ho trasecolato. Lo ammetto di buon cuore. Tre o quattro azioni, una su tutte, in velocita’ di esecuzione ,precisione di palleggio e complessita’ di trama da sbalordire! Riuscisse Montella a far giocare in continuita’ la squadra in quel modo, si consacrerebbe fra i grandi.Touche’, davvero.

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