auf Wiedersehen

La Nazionale riesce sempre a suscitare due sentimenti opposti e contrapposti: durante la regolare stagione di calcio, ammettiamolo, tutti odiamo quelle stramaledette soste: ci costringono a sabato sera senza anticipi, a domeniche senza partite, a lunedì senza dibattiti e processi, si ferma il fantacalcio, rischi di perdere giocatori in partite che molte volte non contano niente e anche se contano qualcosa è facile che l’avversario, se va bene, sia Malta; poi, però, arriva un Europeo o un Mondiale e le cose cambiano; se è possibile, infatti, la Nazionale ha il potere di estraniare: non solo dalla “normale” fede calcistica, ma anche dalla quotidianità fatta di stravolgimenti politici storici, attentati (purtroppo), studio e tanto altro. Avete idea delle cose che sono successe in questi pochi giorni? Certamente. Ma siete sicuro che se non ci fossero state di mezzo le partite della Nazionale le avremmo vissute alla stessa maniera? 

C’è qualcosa di insospettabilmente bello nel seguire una partita in una calda domenica estiva, con la finestra aperta, un po’ perché effettivamente fuori fanno quaranta gradi, un po’ perché effettivamente è bello sentire i commenti degli altri, le imprecazioni degli altri, le urla degli altri. Commenti, imprecazioni e urla che sono esattamente i commenti, le imprecazione e le urla che si lanciano dalla propria finestra aperta.

E’ stata una bella avventura. I concetti della “bella sconfitta” (quelli sintetizzati dallo slogan “a testa alta”) non mi interessano. Semplicemente, nel calcio, si vince e si perde. E noi abbiamo perso. Punto. I trofei si assegnano soltanto sulla base delle vittorie. E le vittorie non arrivano mai soltanto in virtù delle belle prestazioni (certo, nessuno può paragonare il ridicolo mondiale brasiliano a questo europeo francese, sia chiaro … ). Tutto ciò che possiamo dire è che siamo, inaspettatamente, usciti di scena con troppi rimpianti. Il resto è stato già detto e chissà per quanto tempo ancora se ne continuerà a parlare.

Questo per dire che adesso si torna con la testa (non solo con il cuore, che resta sempre lì) al Milan. Al suo Presidente che vende o forse no. Ai cinesi che forse arrivano o forse no. A Galliani che fa mercato da solo o forse no. Ad un allenatore chefinalmenteabbiamoanchelui, ma è comunque una scommessa.

Insomma, si torna a soffrire più di quanto non abbiano fatto penare i rigori di Italia-Germania. E la finestra aperta torna ad essere, così come è sempre stato, questo blog. 

14 commenti

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  1. Ora è praticamente ufficiale. Il Milan è stato venduto.

    Un grazie al nostro Presidente per tutto quello che di inimmaginabile ha fatto in 30 anni e un grazie per aver forse scelto la miglior opzione per il futuro del nostro Milan. Grazie.

    1. Aspetto la notizia ufficiale. Comunque questa storia non e’ e non si sviluppera’ come un romanzetto rosa , tutt’altro. Io , caro Milanforever mi preparo a ringraziare chi ci ha dato e maledire chi ci ha tolto.

      1. Scusa Vittorio, chi sarebbe “chi ci ha tolto”?

        1. Coloro che ci hanno tolto sono equamente divisi fra i falsi amici ed i falsi tifosi nel mondo diciamo “interno”. E fra le varie componenti della variegata pletora dei nemici diciamo
          ” esterni ” .
          Tutti hanno tolto al nostro Presidente, e quindi a noi milanisti, le risorse economiche e la forza morale che aveva fatto del Milan un irripetibile capolavoro.
          Hanno tolto al Milan, hanno tolto all’Italia, continuano a guardare il loro orticello meschino mentre tutte le bandiere vengono ammainate.

        2. Non mi dici come la pensi ?

        3. Vittorio, quando favoleggi utopie non riesco a seguirti.
          Sono un gran idealista anch’io, ma il logorio degli anni mi ha reso molto più pragmatico di quanto non lo fossi prima.

        4. Favole?
          Utopie?
          Testa Pelata e Capelli Rossi ?

        5. Alitalia, Inter,Milan, Roma,Aziende, palazzi storici, altro…..
          Utopie? Favole?
          Oppure siamo tutti in letargo?
          Eh?

      2. Il cambio è doveroso come pure i ringraziamenti a Silvio Berlusconi che è stato un vero tifoso del Milan e per 23/24 anni ci ha fatto godere alla grande.
        Però l’affare è tutt’altro che chiuso, senza contare che i nomi di mercato che circolano non mi sembrano granchè,l’unico che mi incuriosisce un pò è Pjaca… ora la mia preoccupazione e che si tolgano Kucka, che nel centrocampo attuale è uno dei due necessari (l’altro è Bonaventura), rimpiazzandolo con qualche bidone.

        1. Beh, allora potevamo restare come eravamo…
          Non faccio salti di gioia e non ho chissà quali speranze, però penso razionalmente che chi investe certe cifre ha bisogno assolutamente di riportare la squadra per lo meno a un livello europeo decente.
          Credo che la ricerca di un impegno di investimenti per i prossimi due-tre anni, voluta d Berlusconi, sia reale. Come credo che la società verrà completamente ristrutturata, a cominciare dall’AD.
          Incominciamoci a toglierci dal pantano che ci ha immobilizzato negli ultimi tre-quattro anni e poi vedremo.

  2. SCUSATE IL RITARDO MA IN ALCUNE ZONE D’ITALIA E’ DIFFICILE AVERE INTERNET

    Devo delle scuse ad Antonio Conte ed ai suoi uomini. Con ritardo colpevole ho capito cosa intendeva per colpe della Lega calcio sia nei suoi confronti che nei confronti di tutti gli italiani appassionati di questo sport. Sono orgoglioso di quello che quegli uomini, ‘veri uomini’, hanno saputo dimostrare in campo al cospetto di una squadra dimostratasi forse anche più forte ma certamente più fortunata. Le lacrime di Buffon e Barzagli mi hanno commosso. La sofferenza di Chiellini, per l’eterno dolore al polpaccio, si è annullata a seguito della sua volontà di esserci al di la’ degli acciacchi. Purtroppo lo spirito indomito non è una caratterista peculiare, nelle nuove generazioni, soprattutto negli italiani di seconda generazione. Loro i ‘vecchi italiani’, per certi versi malconci ‘eroi’, hanno dimostrato sul campo ‘quanto è duro a morire un vero italiano’. Tutte le antipatie che nutrivo per Antonio Conte e per i citati campioni sono momentaneamente scomparse di fronte alla dimostrazione che io da sempre avrei voluto che certe qualità(alla Gattuso) da sempre fossero espresse dai giocatori della squadra di cui sono tifoso: il Milan. Ora ho capito anche perché certi pseudo campioni sono stati lasciati a casa per favorire gente, come Giaccherini, che va anche al di là del concetto ‘duro a morire’. Certo tecnicamente alcuni degli ‘uomini di Antonio Conte’, sotto il profilo squisitamente tecnico, non erano da nazionale. Ma una squadra si fonda prima di tutto su di un gruppo di veri uomini a prescindere dalle doti tecnico-calcistiche. Sotto questo aspetto Balotelli è come se avesse ancora tradito il calcio italiano. Doveva essere il potenziale pallone d’oro conquistato da un italiano di seconda generazione se fosse stato quel che le sue doti tecniche gli permettono. Il giocatore avrebbe potuto essere quel che purtroppo non è diventato. Nel libro dei sogni stava scritto che l’Italia avrebbe certamente vinto contro la Germania. Ora spero che Ventura prenda esempio da Conte e selezioni uomini che siano in grado di formare una vera squadra prima ancora che una pagina dell’album delle figurine Panini. Una squadra che scenda in campo partendo dalla dimostrazione, forse anche dalla lezione, dataci dal team di Antonio Conte. Una squadra che scenda in campo e che faccia dire agli avversari: “Quanto è duro prevalere sugli italiani” ps. In una giornata tragica per quel che era capitato a degli onesti lavoratori italiani in Bangladesh…non potevamo che essere sconfitti dalla Germania per tanti motivi nella storia passata e recente e nella cronaca dei nostri giorni.

  3. XMilanforever: oramai dovresti sapere come vanno le cose da qualche anno tra annunci e smentite c’è un solo punto fermo: se il Milan compra paga al triplo e se rivende svende, senza contare che se la squadra ogni anno va rifatta la colpa si scarica sull’ultimo arrivato… perciò se anche quest’anno la campagna acquisti non sarà adeguata, sappiamo già che la colpa verrà data a Montella dicendo che i giocatori arrivati li ha voluti lui oppure si dirà che i soldi spesi non erano abbastanza; spero vivamente di sbagliarmi ma con i nomi che per ora vengono accostati al Milan, non si va da nessuna parte… magari puntassero su gente come Breel Embolo (il clone di Pogba, cercato pure dalla Juventus), su Quadrado ecc…

    1. Forse non hai ancora capito che bene o male (questo non lo so) la società Milan sarà, ma in parte già lo è, un’altra. A cominciare dal nuovo AD che di fatto è già Gancikoff.
      Ripeto che non so che Milan sarà, ma sicuramente cambierà molto.
      Il buon condor, che comunque se sfrutta bene le sue conoscenze, può fare mercato ovunque, non sarà più il padrone di tutto. Ricordo che quando il padrone lo faceva Berlusconi, il cravatta gialla sapeva anche lavorare bene.
      Poi se il mercato lo facciamo anche sentito il parere dell’allenatore, non guasta.

  4. Quanti discorsi reticenti!

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