Berlusconi, la vendita e il Milan tutto italiano

Ho passato le ultime settimane immersa nello studio che di quello che è avvenuto (o meglio non avvenuto possiamo dire) non ho la completa conoscenza.
Siamo in trattava con i cinesi, ma non lo eravamo anche con Bee?
E che fine ha fatto Bee? Come mai il tutto non è andato a buon fine nonostante la faccia carina e le promesse buone e allettanti?
Ora cosa è cambiato? Non sappiamo nemmeno chi sono questi cinesi che vogliono comprare.. Chi sono? Cosa fanno? Quando budget hanno e quanto sono disponibili a spendere? O hanno intenzione di fare come Thohir che fino a quando ha potuto ha guardato ai suoi interessi ed ora svende la società ad una squadra cinese che si sito vende addirittura le maglie fasulle?

Ho sempre detto che la mia paura più grande nel vendere fosse la persona, ovvero a chi viene affidato il Milan.
Ovvio che attualmente a noi servono soldi, e anche tanti, per poter quanto meno tornare a competere in Italia e quindi tornare in Europa.
A loop: competi in Italia -> Europa che conta -> soldi in entrata -> giocatori da comprare -> visibilità maggiore -> vinci in Italia -> ritorni in Europa -> altri soldi quindi altri giocatori e altra visibilità maggiore quindi i giocatori vengono al Milan più volentieri etc.
E’ un concetto base, quindi siamo tutti d’accordo che a questa squadra andrebbero aggiunti almeno 5-6 buoni elementi per competere in Italia e quindi tornare quanto meno in Europa.
Quindi servono soldi per tornare grandi, anche se non subito.
Mentre così rimaniamo nello stallo del 6-7° posto, dei preliminari si, di Coppa Italia, senza Europa per tre anni (o di più) e con sempre meno giocatori disposti a venire a giocare qui.

Eppure la mia paura è trovare un Thohir qualunque che prende la società per propri interessi, spende male, pensa solo al guadagno e quando riempie la società di debiti (400 milioni!!!!!!) la svende a 550 (il 70%) facendo praticamente vale il 70% della società 150 milioni.
Un niente, quasi quasi costa di più il Bari o il Parma retrocesso.
E’ sempre stata la mia paura più grande perché ho sempre pensato che nel bene o nel male Berlusconi ha sempre ripianato il bilancio e nonostante i mille difetti attuali noi non abbiamo mai rischiato il fallimento con lui.
Al massimo non spende, come sta facendo attualmente.
Vende i migliori per provare a prendere qualcosa e non spendere solo di tasca sua.
Ma non ci ha mai lasciato nella merda (e per merda intendo il fallimento sia chiaro!) e questo va riconosciuto.

Ora va anche riconosciuto però che il ciclo è terminato: non può più spendere, non può più garantirci di tornare in Europa e di competere in Italia. Non può garantirci più un Milan competitivo.
Non può più garantirci ciò che ci garantiva ai tempi d’oro e lo si nota dal caos che troviamo nella nostra dirigenza, che si riflette bene a livello calcistico e in campo.
Occorre riconoscerlo e trovare un modo di andare avanti per il bene dei veri tifosi che nonostante lo schifo si sono seduti nel freddo e nel gelo di San Siro circondati solo dagli steward in maglia arancione o dei veri tifosi che nel bene e nel male non hanno mai mollato la squadra e l’hanno sempre supportata anche dopo figure colossali.
Nonostante lo schifo in campo e fuori.
Per il bene di quei tifosi che non sono andati come il vento e han cambiato opinione ogni giorno in base a quanti like o retweet o condivisioni si potevano ottenere, ma quei tifosi che hanno sostenuto il Milan andando contro alla maggioranza dei tifosi che non aspettavano altro che il passo falso per denigrare e attaccare squadra, dirigenza e giocatori.. Per poi magari salire sul carro nel derby con l’Inter vinto 3-0.
Ma non solo per questi tifosi, anche per il bene del Milan stesso che ha bisogno di tornare a competere in Europa per arrivare alla ottava coppa dei Campioni.
Quella coppa che manca da troppi anni e che tutti noi sogniamo perché abituati a vederla alzare da un rossonero.

Eppure finché siamo nelle mani di Berlusconi, di vendere seriamente non se ne parla.
Non finché pensa di intimorire gli acquirenti con frasi d’effetto, non quando si pensa più alle telecamere e alle interviste in tempo di elezioni che alle trattative vere e proprie, non fino a quando non si mette in testa che deve vendere, e questa volta sul serio.
A parole è sempre stato bravo, aspettiamo i fatti perché il Milan Italiano è carino, ma noi non siamo il Sassuolo e non siamo l’Udinese.
Non siamo società che puntano alla salvezza ogni anno e se dopo anni di sacrifici arriva un anno in Europa (pur sapendo di non averne la rosa attrezzata) gufano per entrarci.
Non siamo una società che deve lanciare i giovani e venderli al triplo per ripianare il bilancio.
Noi siamo il Milan, e come tale, vogliamo tornare dove ci spetta ovvero in Europa. Vogliamo tornare a vincere e a spaccare le gambe degli avversari (in senso metaforico), vogliamo tornare a dettare legge nella competizione più bella di tutti.
E per farlo occorrono soldi che Berlusconi non vuole più mettere. E se non li vuole mettere, deve trovare velocemente qualcuno che possa aiutarci nel mercato al fine di costruire una squadra che quando meno possa lottare per lo scudetto e quindi possa entrare in Europa perché di pazienza di abbiamo avuta abbastanza e dopo 3 anni senza Europa (e badate bene che avrei accettato anche l’Europa League quest’anno!) non ne possiamo più.

20 commenti

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  1. Alla faccia della coerenza! Ti spaventi di chi puo’ arrivare ma vuoi che Berlusconi venda in tutta fretta . Dici che non ci ha mai lasciato nei debiti mettendo soldi suoi ma non vuoi aspettare che trovi le persone giuste. Vuoi la botte piena e la moglie ubriaca .
    O forse ti ispiri ai pennivendoli che danno una botta al cerchio ed una alla botte pur di vendere le loro cazzate? Ma tu che ne ricavi da questa incoerenza? Forse vuoi coniugare la tua paura del futuro con il solito odio comunista per il Presidente?

    1. Berlusconi è molto amico di Galliani, non ha la forza per relegarlo a ruoli minori o non vuole incrinare i rapporti personali, però allo stesso tempo si sarà pure stufato di mettere tanti soldi ogni anno per poi prendere insulti e non avere soddisfazioni perchè la squadra fatta è quella che è.
      Mantenendo le cose come sono i risultati saranno sempre uguali ed aumenterà il malcontento.

      Perciò o Berlusconi cambia la dirigenza e dunque del mercato non se ne deve più occupare Galliani, oppure deve vendere al miglior offerente.

      1. Il cambio della dirigenza non serve a nulla se non a compiacere l’ego di qualcun che vuole Galliani fuori dai coglioni. Coi cinesi cambierà Galliani, ma non subito. Il prossimo mercato, in ogni caso, lo fa lui.

        Berlusconi ha messo tanti soldi solo l’ultima estate. Tardi.

        Tevez e Naingolan sono stati bloccati proprio dal presidentissimo. Hai voglia a dar la colpa a Galliani quando avresti continuato a vincere con quei due ok.

        1. Tevez al Milan è stato un errore di Berlusconi visto il prezzo ma non è per niente scontato che da noi avrebbe reso bene, aveva la fama di una testa calda ed al Milan non avevamo uno come Conte in panchina, inoltre con Ibra non so quanto le cose sarebbero andate bene, ricordiamo tutti bene il caso Davids, secondo me gli errori grossi sono stati i tantissimi acquisti sbagliati specie quelli a pochi soldi e di tanti giovani di scarso talento. L’anno scorso il mercato è stato sbagliato su tutta la linea, tu a Galliani mi pare cha hai dato 6,5 in pagella io gli avrei dato al massimo un 5 perchè si chiama Galliani, se si fosse chiamato pincopallino gli avrei dato 2.

        2. L’anno scorso è stato sbagliato un acquisto, Bertolacci. Che poi ha reso male nemmeno per colpe sue.

      2. ESATTAMENTE !!! E Galliani non si sta dimostrando amico di Berlusconi e nemmeno del Milan.

  2. Basta! Chi difende Berlusconi e attacca Galliani e chi viceversa.
    Volete capire che qui l’unica cosa da difendere è il Milan?!!!
    Quindi a questo punto non ci sono tante possibilità: o Berlusconi non vende è attua un progetto alternativo, fatto con un programma a lungo termine, puntando su giovani talenti e quindi rivoluzionando completamente lo staff dirigenziale (per un simile progetto Galliani non è solo inutile, ma anche dannoso), o vende e chi arriva penserà poi come strutturare la società.
    Entrambi sono soluzioni molto rischiose, ma non ci sono alternative. Dico di più. Se la prima non è supportata da gente capace, si rischia veramente la serie B.

  3. Sarò un fissato, un po’ come con gli arbitri, ma penso che il presidente si stia comportando bene. Le titubanze sono realmente dovute al dolore che egli prova nel doversi staccare dalla ‘sua creatura’. Del resto le richieste fatte al broker Bee_Taechaubol erano talmente pregnanti che anche il più abile dei mediatori avrebbe fallito. Ma questa volta l’affare è serio perché c’è di mezzo addirittura il governo cinese. Un miliardo e mezzo di euro non sono noccioline soprattutto se provengono da un paese con un regime comunista al governo. Ma pare che la Cina abbia scelto il Milan per pubblicizzare il suo marchio di paese vincente, in economia, a livello planetario. Ora io penso che i cinesi, avviati ad essere la prima potenza finanziaria, se non lo sono già, del globo, vogliano acquisire il Milan proprio sulla base dei successi, ottenuti in campo economico da Silvio Berlusconi, la cui notorietà è stata amplificata, se non esaltata, dai successi ottenuti dalla sua ‘amata creatura’: il Milan. I rossoneri sono stati la miglior vetrina possibile ed hanno contribuito a fare del loro presidente uno degli uomini più famosi, nel bene e nel male, del pianeta.

  4. Silvio Berlusconi e’ un genio. Chi non lo vuole capire perche’ gioca nella squadra opposta farebbe bene a scegliere fra il tifo e la passione politica perche’ se non lo fa o non lo ha fatto, danneggia o ha danneggiato seriamente il Milan e favorito le squadre nemiche.
    Chi non lo capisce di suo va ricoverato al Cottolengo.
    Anche i geni, ovviamente possono passare momenti difficili ma la genialita’ , che poi consiste in un quoziente di intelligenza fuori misura,
    dona loro molte possibilita’ in piu’ di superare gli ostacoli.
    Non intendo fare la storia di tutte le evidenze di questo genio. Ne cito solo due appositamente accostate per il godimento interiore di qualche acuto e sgamato figlio di troia che fra di noi ci azzecchi.
    – Ospite sacrificale di Santoro e Travaglio spolvero’ una sedia.
    – Messo in croce dai tempi e dovendo far rispendere un armadio di Coppe racconto’ una truce barzelletta.
    Ai posteri l’ardua sentenza.

    1. risplendere, non rispendere.

  5. Per rispondere al commento sopra di Diavolo: il mercato l’anno scorso è stato sbagliato in tutto o quasi cioè per quasi tutte le operazioni in entrata e in uscita, Bertolacci è solo uno dei molti errori altrimenti non si spiegherebbero i risultati economici e sportivi degli ultimi anni, ma a questo punto come ha scritto Milanforever mi sembra superfluo rivangare gli errori e dire si doveva fare così o colà, mi pare che molti milanisti famosi (Sheva,Ancelotti,Maldini ecc) si sono espressi chiaramente.

    Per Vittorio: Berlusconi è sicuramente una persona abile ha molte qualità, però occhio a non farlo un idolo perchè con gli aiuti e gli appoggi giusti tutti potremmo fare i “big money”… alla fine dei giorni ci si chiede che persona sono stato nella vita e cosa ho fatto di buono e/o di male per gli altri, non quanti soldi mi sono procurato ma casomai a che prezzo.

    1. Mi hai risposto per la cosa che non era affatto l’oggetto vero del mio intervento…….
      Per Berlusconi persona, se vogliamo parlarne , ho detto che e’ un genio. non un mito e nemmeno un santo. Comunque gli hanno attribuito una valanga di cose inventate per batterlo.

      1. Se ti riferisci al processo De Benedetti quello del maxi risarcimento per “mancate chance” concordo pienamente, già il risarcimento per mancate chance è una cosa rarissima nel diritto ma poi riferito ad un altro milionario.

    2. Ancelotti su Galliani veramente ha detto che è il miglior dirigente di sempre.

      Dei giudizi degli ex in cerca di poltrona poco mi importa. E trovo veramente patetici sia gli ex che sputano nel piatto dove han mangiato sia i tifosi che ne fan bandiere insultando i pochi che han ancora a cuore il Milan e che vi lavorano/lavoravano dentro (Inzaghi, Tassotti…)

      I risultati economici sono controllati da Fininvest per pagare meno tasse, quelli sportivi sono dettati da Fininvest quando ha varato la linea “no cartellini, solo ingaggi”. Con Tevez il Milan avrebbe vinto almeno un altro scudo, tenuto i big e il ciclo della Juve non sarebbe mai iniziato, per dirne una.

      Galliani è un perfetto parafulmine, ma le colpe degli ultimi anni non sono sue visto che ogni acquisto viene fatto in 3 con l’allenatore e SB. Il declino è iniziato quando è stato inserito un secondo AD che ha remato contro il primo.

      Non si valutano gli ultimi anni, si valuta l’interezza.

  6. Questa sera si è certificata la fine di Forza Italia.
    Non vorrei un certificato di morte anche per il mio Milan.

    1. Era inevitabile, troppe bugie, riforme utili per il Paese zero.
      Berlusconi con il suo patrimonio avrebbe potuto dare una casa ai senzatetto in tutta Italia o garantirgli un pasto caldo e invece cosa ha fatto da politico per gli italiani ?

      Nessun uomo dovrebbe avere guadagni spropositati perchè non possono essere frutto del suo lavoro o del suo ingegno, che poi in Italia più o meno si sà che ad un certo livello la politica ha il suo peso.
      Ad esempio non riesci a vendere dei palazzi? Che problema c’è, basta trovare il politico di turno, ed ecco che in poco tempo vendi alla Regione o a qualche altro ente pubblico… facile no.
      Di sprechi enormi con i soldi pubblici se ne sente parlare tutti i giorni a Striscia o alle Iene, però forse non tutti associano che dietro uno spreco pubblico c’è qualcuno che si è arricchito e magari si vanta di aver fatto grandi cose mentre magari ha avuto comportamenti furbi .

      Ecco magari andrebbe spiegato a scuola che la radice di “furbo” deriva dal latino “Fur, Fur-is” che significava ladro (da qui pure la parola furto).

    • marchese il 7 Giugno 2016 alle 00:06

    Purtroppo, Milanforever, temo proprio che siamo alla frutta.
    Quando mai chi vende può pretendere di rimanere padrone?
    Dalle mie parti si dice: “Chi vende non è più suo”. Saggezza e sgrammaticatura contadine, ma, almeno, evidenti.
    Se io vendo una casa, non posso pretendere di controllare che certi quadri rimangano appesi alle pareti o che le imposte rimangano chiuse fino alle dodici di ogni giornata con qualunque tempo.
    Purtroppo, sto mentalmente preparandomi ad un Milan italiano, pauperistico e con la campagna acquisti fatta da Cravatta Gialla con i buoni mensa della Mediaset.
    Hip, hip, hurrà!!!

    1. Però se tiene il 30% qualche potere lo deve avere. Perché altrimenti dovrebbe tenersi il 30% senza contare nulla? Altrimenti i cinesi si prendano subito il 100%.

      La campagna acquisti la fa Galliani in ogni caso, cinesi o non cinesi. A voi conviene che la faccia con SB altrimenti cadono un po’ di altarini…

    • marchese il 7 Giugno 2016 alle 10:26

    Caro Diavolo, io non tifo per Silvio o per Galliani ma per il Milan, per cui mi auguro che la campagna acquisti si faccia con i dovuti stanziamenti e da parte di chi ci capisce o con l’ausilio di chi ci capisce di calcio.
    Poi, se ti tieni un 30%, al massimo ti possono far fare il Presidente onorario, non operativo (che è tutt’altra cosa).
    Qaunto agli altarini, per me sono caduti da un pezzo. Il re è nudo, ma pure la sua corte…

    1. Se hai il 30% devi contare, il presidente onorario lo puoi fare anche col 2%. Altrimenti ti prendi il 100%

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