Il fumo nero di Lost

Parlare di Milan, in questi tempi più o meno recenti, è diventato davvero difficile, se non – addirittura – impossibile. L’incertezza che caratterizza le vicende attuali, ma soprattutto quelle future, rende tutto simile ad una nube, una nube dal rosso particolarmente sbiadito e che si fa sempre più nera. Oscura.

Alla mattina, il buongiorno è servito dai titoloni del Corriere dello Sport; un virgolettato di Silvio Berlusconi che puzza di nero (come la nube) pessimismo sull’infinita questione della cessione: “i cinesi mi vogliono cacciare”, avrebbe detto il Presidente, in questo valzer continuo ed ossessivo di condizionali. Alla sera, la buona notte la porta il carissimo avvocato Giuseppe La Scala, che dai commenti di un altro blog, che chiaramente non è e non può essere questo, rassicura tutti i fratelli rossoneri sull’esito delle trattive in corso con i cinesi: tutto sta procedendo esattamente come deve procedere, questa trattiva è reale, se la situazione è confusa è proprio perché chi sta conducendo la trattativa vuole che sia così, questa la sintesi del pensiero del nostro piccolo (grande) azionista. Aggiungete un po’ di Pasquale Campopiano (per forza di cose, il giornalista maggiormente ascoltato dai milanisti in questi ultimi tempi) e un po’ di Ravezzani che, come il prezzemolo e come Padre Pio, è ovunque e sta bene ovunque, è la nube nera si ingrossa, fino ad avvolgere le anime dei poveri tifosi.

C’è chi sa e non dice e c’è chi non sa, ma parla. E continua a parlare. A noi basterebbe soltanto che chi sa realmente qualcosa parlasse e che chi non sa proprio nulla, tacesse. Ma sono due speranze del tutto vane.

Intanto arriva la notizia del rinnovo, fino al 2019, di Calabria, Antonelli e soprattutto di capitan Montolivo. La mente, come la notte, vola al comunicato Fininvest del 10 maggio 2016, l’ultimo comunicato ufficiale nella telenovela “Il segreto di Pechino”. Ma non si era detto che, nel periodo della trattativatutte le operazioni sarebbe state bloccate? Allora è chiaro che qualcosa non quadra.

E l’allenatore? Davvero nessuno, ma proprio nessuno nessuno nessuno, ha ancora capito che i problemi del Milan degli ultimi (ndr. i problemi del Milan in campo, ovviamente) anni sono dipesi anche e soprattutto dal fatto di non aver avuto un allenatore serio e con esperienza in panchina? Non ci credo, dai! Almeno, poco a poco, tutti i maggiori pericoli stanno trovando casa altrove. Da Montella, che dovrebbe rimanere a Genova, a Prandelli, vicinissimo alla Lazio. Resta ancora il maestro (Sacchi dixit) Giampaolo, ma forse anche lui, ormai, è sfumato (non so per quale motivo esattamente, ma in giro dicono così). Quindi? Quindi resta Brocchi e la sua idea di calcio totale vista contro la Juventus? Non vorrei ripetere sempre la stessa solfa, però concedetemi, senza pregiudizi (e lo dico sinceramente, senza ironia), di porre una questione: perché è stato giusto esonerare Mihajlovic dopo una partita giocata bene ma persa contro la Juventus mentre sarebbe invece giusto confermare Brocchi dopo una partita giocata bene ma persa contro la stessa Juventus? Una partita tra l’altro, la finale di Coppa Italia, molto più significativa della partita persa in campionato. Ma, soprattutto, quando Berlusconi dice che la finale di Coppa Italia è stata la miglior partita del Milan negli ultimi due anni, lo dice perché evidentemente non ha visto quelle contro Lazio, Sampdoria e Inter, giusto? Oppure perché Mihajlovic non vuole più proprio vederlo neanche in cartolina? Quindi, confermiamo Brocchi e ripartiamo con una squadra di mediocri giocatori italiani? Oppure mandiamo via Brocchi e ripartiamo, ancora una volta, con un altro allenatore mediocre?

Di questo e di molto altro, io ho capito davvero davvero poco. E tutta questa realtà, comincia ad assomigliare pericolosamente ad una serie televisiva. Sembra quasi quando guardavo Lost. E non capivo un cazzo, ovviamente. E anche lì c’era una nube nera, una nube di fumo nero che proveniva da un punto misterioso dell’isola. E anche in quel caso non capivo un cazzo. E anche in quel caso mi domandavo “ma quel fumo nero cos’è’? Da dove viene? Qual è il suo significato”. E anche in quel caso la risposta era sempre (e rimane) “Boh”.

14 commenti

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  1. In realtà il fumo nero si spiega con l’ultima stagione 😀

  2. (purtroppo) diciamo pure le ultime tre stagioni, dai. Quando finirà?

  3. Il fumo nero che tu intravvedi io lo chiamo ‘Palazzo’. Il sistema calcio, di cui fa ampiamente parte la società Milan, ha deciso che i risultati di campionato e Tim Cup dovevano essere quelli. Così è stato. Non mi dilungo su Rocchi perché anche i ciechi avrebbero ‘visto bene’ quanto fosse stata inadatta quella designazione. Abbiati ha scoperchiato il coperchio, di una pentola in ebollizione, dalla quale più che il ‘fumo nero’ è uscita una puzza maleodorante che ha reso indigesto, ai tifosi, il minestrone amaro preparato da servirgli. Ai miei occhi Christian, mettendo a nudo le responsabilità sia della proprietà che del team, farà la fine di Seedorf. Infatti per me non lo chiameranno a fare l’allenatore dei portieri perché lo ha scaricato persino Galliani. Arriveranno i cinesi e cambierà tutto? Può essere. Una cosa è certa è finito il ciclo del ‘grande Milan berlusconiano’ ed è ora, a meno che non si vogliano perdere tutti i tifosi, che si cambi rotta. ps La banda dei cinque dev’essere cacciata a calci nel deretano.

    1. Caro Borgofosco e’ arrivata l’ora , a campionato finito, di parlare chiaramente, almeno fra noi che ci scambiamo amarezze, analisi, speranze e pure insulti. Quindi ti chiedo espressamente di dire, come ho fatto tante volte io, quali sono i tuoi sospetti, le tue certezze ed in questo caso specifico il nome dei cinque da prendere a calci nel deretano. Ti chiedo questo, non certo per spettegolare noi tutti come comarelle, ma per arrivare, anche con le diverse opinioni, almeno vicini alla nube nera del giovane amico.
      Io ripeto la mia ricostruzione dei fatti.
      Assunto Acciuga, Galliani salda con questa iattura arrivata nella piu’ bella squadra del mondo ( fatta tale da Berlusconi ) un rapporto privilegiato che lo porta a difenderlo ad oltranza mettendosi perfino contro il suo Presidente. Portano, i due indissolubili cazzoni presuntuosi, a termine una epurazione generale, convinti di sapere gestire un futuro a loro immagine e pieno di successi vari. Regalano perfino l’allenatore in campo e genio delle geometrie, Pirlo, ai nemici (nemici nostri ma forse non loro) . Non ne azzeccano una che sia una ( Matri, Matri !!!!) Ed infatti, matri di lu carminu, Barbara sbotta. Via Acciuga, arriva Clarence . Forse avremmo parlato di un’altra grande intuizione di Silvio Berlusconi, ma non poteva mai consentire il buon Adriano che il suo agire venisse sconfessato a tal punto. Forte della fedelta’ di un gruppo di giocatori ( sono i tuoi cinque ?) , e di tutto un ambiente curato per anni condividendo segretucci e favorucci, il Nostro fa un bello sfondapiedi a Seedorf e lo rende inviso e licenziato,
      Arriva il suo pupillo ed agnello sacrificale, il povero amato, ingenuone Pippo ed insieme ad una sarabanda di acquisti ed epurazioni , forse spiati da orecchie di carne o altro, lo spogiatoio piu’ compatto e vincente del mondo diventa un covo di sospetti. Un disastro che continua con Mihajlovic e non finisce con Brocchi. Un disastro che non si ferma solo perche’ Galliani trova due alleati fondamentali nella sua guerra per non perdere il suo giocattoli: Piersilvio E Marina.
      Se , come ho scritto:
      ” rustica progenie semper villana fuit ”
      e , per soprammercato:
      “culi rinisciuti sunnu ”
      si rivelano, anziche’ sferzate all’orgoglio di questa famiglia, come le intendo io, tristi verita’ , Silvio non avra’ la vecchiaia che merita.
      I tifosi di mezza tacca , fanatici o dimentichi che siano lo crocefiggeranno. Magari inducendolo a quache cessione avventata.
      I figli di primo letto , come fece tale Bruto, magari istigati dalla plurimilionaria madre, lo relegheranno in qualche bel posto di vacanza.
      Qui amico mio , nel rinnovarti la richiesta di quei cinque nomi , dobbiamo capire cosa noi stessi desideriamo.
      Una abbuffata di giallo?
      Una zampata del vecchio leone?
      A ciascuno le sue preferenze.
      Vedremo.

      1. A me personalmente interessa solo e soltanto che il Milan torni ad essere la grande squadra che è stata negli ultimi trent’anni. Se per farlo sarà necessario cambiare proprietà, che la proprietà cambi. Se per farlo sarà necessario che vada via soltanto Galliani, che vada via Galliani. Se per farlo sarà necessario prendere soltanto un buon DS e/o un buon allenatore, che arrivino un buon DS o un buon allenatore. Arrivati a questo punto, è inutile trincerarsi ognuno nelle proprie posizioni. E io credo che questo molti tifosi del Milan (non certi quelli della curva, marionette nelle mani di chi si prende la briga di pagare trasferte e coreografie) lo abbiano capito. Quasi nessuno è difendibile. Bisogna cambiare per il bene del Milan. E se (anticipo già la sua risposta, caro Vittorio) il bene del Milan sarà ancora con Berlusconi (e con la sua famiglia), che Berlusconi torni a fare quello che ha fatto trent’anni fa. Ma, credo che sappiamo entrambi, che ciò sia impossibile. Anzi, è impossibile per stessa ammissione di Berlusconi, che più volte ha detto come ormai sia fuori dalla sua portata l’idea di confrontarsi con i grandi cloeb europei e con gli investimenti arabi.

        1. Questa sera ho visto Berlusconi ospite di Vespa.Penso lo abbia visto anche tu e moltissimi altri tifosi.Fugate completamente le insinuazioni che lo avrebbero voluto demente o quantomeno rimbambito, si percepisce una certa delusa stanchezza ma una chiara volonta’ di azione e cimento. La spettacolare carrellata sui trent’anni di trionfi lo hanno chiaramente commosso ma mi sembra sia riuscito a depistare chi vuole conoscere in anticipo le sue decisioni. Caro 18 , vedo che mi hai risposto col conforto dell’intelligenza e condivido quanto dici. Io ho capito che i cinesi o chi per loro in appresso, debbono farsi i conti con un Presidente determinato a condizionare la cessione (a mio avviso non dietro l’angolo )del Milan a cospicui impegni economici anno dopo anno degli eventuali nuovi proprietari.Questo e’ fondamentale e rassicurante. La tua nuvola nera non ci inghiottira’, abbi fiducia.

        2. Più voci mi dicono che abbia già venduto e si aspetti che passi la buriana elettorale.
          Maldini ha detto “Se Berlusconi dovesse cedere il Milan, sarebbe un grande gesto d’amore.”. Condivisibile.

        3. Se vuole voti gli conviene vendere prima, non dopo

    • yan il 25 Maggio 2016 alle 17:39

    effettivamente è un bel casino! Voci dicono che Berlusconi sia stanco e non vuole più cacciare un soldo ed è prontissimo nella cessione, un’altra voce dice che Berlusconi vuole tenersi il Milan. Meglio tapparsi gli occhi o le orecchie e arrivederci a metà giugno. Anche se, mi sa che nemmeno la data dichiarata sia effettivamente quella risolutiva, e intanto il mercato incombe e noi stiamo a guardare le altre rinforzarsi senza nemmeno poter sognare una stagione di rivalsa.

  4. A voler vedere le cose in positivo dall’ultima partita con la Juve sebbene la formazione fosse quella di Miha, tuttavia la preparazione atletica era stata fatta bene, i ragazzi hanno corso per ben 120 minuti senza cali e questa è una ottima notizia.
    Se non ricordo male quando andò via Miha cambiarono anche parte dello staff e dei preparatori, ecco al Milan bisogna vedere chi ha fatto bene ed è l’artefice della tenuta fisica della squadra e chi ha fatto male.
    Individuare Dare fiducia chi ha fatto bene e dargli fiducia e mezzi, mentre allontanare chi ha fatto male per colpe e limiti propri, sarebbe di per se una vera rivoluzione positiva.

    1. Formazione di Mihajlovi?? Non c’è niente di Mihajlovi? nell’ultima partita. Quello è il 4-3-3 di Brocchi, con il baricentro 30 metri più avanti

    2. Bravo Papin! Dopo un inizio volenteroso si erano rivisti gli allenamenti
      tipici dei pensionati del dopolavoro ferroviario che i nostri facevano lo scorso campionato. Con Brocchi l’intensita’ e’ aumentata e forse questo spiega certi boicottaggi. Che sia stato un 4/5/1 mi sembra chiaro.Altrettanto chiaro e’ il ritorno alla formazione del serbo con scentifico boicottaggio di Bolotelli e Menez. Poi qualcuno si meraviglia che si eserciti uno sterile predominio e davanti manchi il il guizzo risolutivo. Ma sono stanco di insistere su questo tasto. Non piacciono i tipi geniali ed irrequiti? Teniamoci gli ordinati pedatori . Ah, gia’ dimenticavo il nostro spirito operaio!

  5. Honda sulla fascia a destra, Bonaventura sulla fascia di sinistra, Bacca in attacco, e Poli,Montolivo e Kucka centrali di centrocampo; a me è sembrato più un 4-5-1 ma in ogni caso sono più o meno le stesse posizioni che gli aveva assegnato Miha, con l’eccezione di Calabria come terziono destro (forse anche dovuta dal fatto che Abate era indisponibile).
    Ripeto che a me quello che più mi ha sorpreso di quella partita è stata la tenuta atletica e l’intensità di gioco, cose molto importanti ora resta da capire quanto ha contato l’importanza della partita per i giocatori, quanto ha contato il ritiro (e dunque l’astinenza dal sesso che per un atleta è fondamentale) e quanto hanno contato i preparatori ed i metodi di allenamento delle ultime due settimane prima della gara, e alla fine fare il confronto con il recente passato e tirare le somme e dire questo va bene, questo non va bene. Di per sè non è una cosa difficile, basta riflettere su ciò che è la cosa giusta alla luce delle prestazioni e dei comportamenti.

  6. Questa della tenuta fisica è un dato interessante (a fine primo tempo ho detto: i nostri non reggono. E invece …)

    Infatti potrebbe non essere un caso che i nostri nei test di resistenza di Conte in Nazionale abbiano fatto meglio dei giocatori gobbi.

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