La terza stagione di stenti

Dopo l’ottavo posto, combinazione del 13° di Allegri e del quarto di Seedorf, targato 2013-14 e il decimo posto dell’anno scorso, con un Inzaghi che se non altro aveva la scusa dei pochissimi soldi spesi l’estate prima, si profila un altro anno fuori dall’Europa.

La stagione di Mihajlovic cacciato a sei giornate dalla fine come uno Iachini qualunque soggetto alle pazzie del boss di turno ha preso una piega diversa dopo il 2-0 di Reggio Emilia, l’abbiamo detto chissà quante volte. I giocatori in campo non erano eroi prima, quando portavano a casa 22 punti in 10 gare e speravano magari in una debacle della Roma per avvicinarsi alla zona CL; e non sono da Lega Pro adesso (se una squadra è settima, ok che pareggia con 17°, 19° e 20°, ma ci sarà pure un motivo se quelle tre squadre sono così in fondo, no?) specie avendo battuto Inter e Fiorentina. In sintesi: i titolari sono buoni e assolutamente validi, tolti anche solo 2-3 di loro la formazione perde notevolmente di forza.

Escluso Mauri che è stato lanciato nelle ultime giornate e che ha dato un buon contributo, chi ha dovuto sostituire titolari come Kucka e Niang (ottima sorpresa di quest’anno) non si è mai espresso sui loro livelli. Abbiamo sperato per due anni che arrivasse un condottiero stile Juve di Conte, ma a parte il Milan di Zaccheroni (98/99) e i bianconeri nel 2011/12 altri esempi di squadre che da un 7°-8° posto arrivano allo scudetto recentemente non me ne vengono. E Conte ha già firmato per il Chelsea, quindi tentare di rifare il discorso del 2011 sistemando la difesa, a meno che da una bassa classifica di A non esca qualcuno come lui, è impossibile.

Ci sono ancora due partite da giocare, speriamo che il fatto di non avere pressione per la Coppa faccia quantomeno fare bella figura il 21: Bonaventura e Niang dovrebbero esserci, se nessun altro si infortuna potrebbe tornare effettivamente la squadra titolare (a parte Antonelli, ma De Sciglio ultimamente non sta demeritando): il 5% di probabilità di vincere è sempre meglio dello 0.

1 commento

  1. Ci vorrebbero un Tagliavento che non vede il gol di Muntari, un Mazzoleni che annulla un gol regolare a Seedorf a Firenze… et…etc. Allora il 5% crescerebbe a dismisura sino a portare un’insperata ed impossibile vittoria. Ma questo è più un sogno che la nuda e cruda realtà. Quelli non mollano… prenderanno ‘integratori agricoli’ e si batteranno come leoni. Dalla loro ci sarà certamente un fischiante di conclamata fede. Impossibile vincere la Tim Cup. E dovremmo anche regalargli De Sciglio? Dopo avergli dato i soldi per Matri? Denari che gli sono serviti non soltanto per portare a casa Tevez ma anche a pagargli gli ingaggi per due anni. Lunatico pensare che tutto questo possa accadere nel calcio Wrestling che quelli la’ hanno imposto al calcio italiano. Credo che sia più lecito pensare di migliorare la posizione in classifica arrivando sesti. Penso più che gli altri di Milano possano vincere in un campo dove solitamente rifilano sette pappine ad una squadretta. Ma la società vorrà fare i preliminari…non credo…allora avanti un’altra gara di Wrestling… mi smentiscano se dico fesserie!!!

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