Il partner perfetto

Guarda caso Bacca torna a segnare in campionato nel momento in cui viene affiancato da Luiz Adriano.
Un giocatore che ha bisogno di giocare e di essere reintegrato in una squadra che all’inizio del campionato sembrava essere sua. Sua e di Bacca.
Una coppia che in Serie A avrebbe potuto fare molto bene, come in realtà dimostra ogni volta che gioca insieme… Invece…

Si è preferito provare prima Balotelli, poi Niang, poi Boateng.
E se non posso negare che Niang appena rientrato dall’infortunio e per quanto bene abbia fatto, perché non si può negare che il suo infortunio attuale è stato una disgrazia per il nostro modulo e per il nostro equilibro, gli altri due hanno tolto il posto al partner perfetto per Bacca. Quello che fa il lavoro sporco e rientra in difesa e fa da sponda.
Quello che fa salire la squadra perché prima punta vera e allo stesso tempo si sacrifica per la squadra senza risparmiarsi per 90′.
E se potevo capire la scelta di Niang, non concepirò mai il perché rovinare gli equilibri di una coppia per Balotelli. Questo Balotelli.
Un giocatore, e già ho detto troppo, che non solo non si sacrifica ma non fa nemmeno più la punta ed è sere più fuori forma.
E ve lo ammette una persona che ha sempre creduto in lui e mi dispiace dover abbandonare la barca e alzare bandiera bianca perché come si dice sempre, ha talento ma lo ha sprecato e continua a farlo in maniera vistosa.
Questa è una delle poche gravi colpe che darò sempre a Sinisa…
La cosa che mi dispiace ancora di più è che abbia tolto il posto ad un giocatore che, oltre ad essere una vera prima punta, si è sempre sacrificato per la squadra e per la maglia senza mai risparmiarsi. Ovviamente parlo di Luiz Adriano.
Che oltretutto ha anche fatto tutta la preparazione con noi, insieme a Bacca e che si erano trovati molto bene insieme iniziando bene il campionato.

Si trovano bene perché Bacca preferisce allargare mentre Adriano è la punta d’area. Perché entrambi si sacrificano e quindi è un lavoro diviso e non è fatto solo da uno dei due e perché Adriano fa molte sponde e lavora di squadra cosa che Mario non fa.
Non lo ha mai fatto e non possiamo pretendere lo faccia ora. Ormai lo abbiamo in squadra e lo teniamo fino alla fine del campionato (dopo di ché spero non venga riscattato) ma spero che Sinisa in questa ultima parte di campionato sappia bene chi schierare perché anche domenica si è vista la copia titolare e non è un caso che Bacca sia tornato al gol proprio con Adriano in campo.
Almeno io non lo vedo un caso.
Sono complementari e perfetti insieme e lo avevamo visto all’inizio del campionato: Adriano sa sempre dov’è Bacca e Bacca sa sempre chini area ha il giocatore su cui contare.
Un giocatore che non pensa alla giocata, non pensa a fare il fenomeno o a se stesso e alla sua partita personale, ma prima di tutto pensa alla squadra e al bene del Milan.
Ai giocatori suoi compagni che giocano con lui e a dare il massimo fino a che non esce.

C’è una pausa e questa va sfruttata al meglio anche perché fortunatamente in nazionale abbiamo “pochi” elementi questa volta quindi oltre al modulo e al gioco e alla preparazione è ora di fare mente locale su cosa è giusto per la squadra.
Parlo di Sinisa. E partiamo prima di tutto dall’attacco perché né Balotelli né Menez né tanto meno Boateng ora sono adatti a far più di 10-15 minuti di partita.
Oltretutto non sono per niente utili alla squadra e quando giocano in pratica è come se fossimo in 10 in campo, per cui: forza e coraggio, non so cosa ti abbia fatto Luiz Adriano, Sinisa, è ora che tu lo metta titolare. Sempre.
Abbiamo 9 partite più la Coppa Italia e non avendo Niang deve essere Adriano il partner di Bacca sia per il giocatore colombiano stesso che ne giova e gioca molto meglio, sia per Adriano che non merita assolutamente questo trattamento e che è uno dei pochi giocatori buoni della rosa.
Va valorizzato, gli vanno dato minuti nelle gambe e fiducia perché è lui l’arma finale di questo campionato così strano e in cui possiamo comunque toglierci soddisfazioni nonostante l’Europa che conta sia andata..
Di sbagli ne abbiamo fatti fin troppi e se vuole la conferma se la deve meritare in questo finale di campionato con un trofeo che va portato a casa dopo anni.
Per portarlo a casa occorre non solo il ‘giuoco’ ma anche un modulo e un’organizzazione tattica che questa pausa deve aiutare a trovare.

Bacca con Luiz Adriano, è lui il partner perfetto per il colombiano e spero possano restare insieme a lungo, meritano la conferma entrambi per la professionalità, l’impegno, la dedizione e l’amore per la maglia.

14 commenti

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  1. Avevo scritto queste riflessioni e mi piace farvele leggere . Spero in commenti.

    I NUOVI EROI, I BIDONI USATI, ED IL GATTO CHE SI MANGIA LA CODA

    A questo punto per chiunque abbia a cuore le sorti del Milan diventa obbligatorio trovare una spiegazione al ricorrere degli stessi problemi ormai da quattro anni consecutivi.Ogni anno sembra la fotocopia di quelli precedenti e non credo che questo in corso si sottrarra’ alla regola.
    Abbandoniamo in questa ricerca i soliti schemi che ci portano ad incolpare il Presidente piuttosto che l’ AD o l’allenatore e cerchiamo piuttosto i fatti anziche’ le persone. Problemi ricorrenti dicevamo, e quindi fatti ricorrenti. A me sembra che dal momento che tutto ha avuto inizio, ovvero la rinunzia a tutti gli eroi del passato, un fatto specifico ricorre anno dopo anno : eccolo.

    Arrivano con la campagna acquisti i nuovi eroi accolti con speranze ed osanna.
    Si crocifiggono e si epurano un gran numero di giocatori durante il campionato alla ricerca continua di capri espiatori da immolare per lenire rabbia e frustrazione dei tifosi.
    In questo susseguirsi di adorazione per i nuovi idoli ed esecuzioni sommarie di presunti colpevoli io penso di avere identificato il “gatto che si morde la coda” : il male oscuro del Milan.
    Le prime giornate del campionato sono caratterizzate dalla convinzione di essere tornati abbastanza forti in virtu’ delle cessioni dei “reprobi” e dell’arrivo dei ” nuovi eroi salvatori della patria” . Le buone partite vengono vissute con esaltazione e qualche scivolone con fiduciosa tolleranza. Col procedere del campionato inizia la caccia al colpevole da immolare , agnello sacrificale, capro espiatorio, ed in men che non si dica, media, tifosi, allenatore e perfino societa’,
    fanno terra bruciata attorno ai presunti colpevoli. La squadra perde risorse e forza nella misura in cui la rosa a disposizione perde petali. Si forma un risicato drappello di presunti migliori , cosiddetti “titolari” ed un altro, simmetrico di presunti colpevoli degli insuccessi , cosidetti “bidoni” . Lo spogliatoio conosce anzitempo le intenzioni di conferme e cessioni , e si spacca.
    Lo stiamo vivendo adesse, questo momento. Niente piu’ turn over, giocatori persi quando piu’ sarebbe stato utile avere tutti in sana competizione. A fine anno avremo l’ennesima svendita di “bidoni” usati e l’ennesimo arrivo di ” nuovi eroi salvatori della patria” . Magari guidati da un nuovo caporale cresciuto in casa o un sergente di ferro arruolato fresco. Il gatto pronto a ricominciare a mordersi la coda. I bidoni magari vanno a giocare bene altrove, magari a segnare fior di gol per la concorrenza. Si vedra’.
    Si potrebbe concludere questo discorso proponendo un salomonico finale: tutti confermati, sissignori. Da Sinisa a Balo passando per tutti gli altri. Spaccatevi le corna eroi e bidoni, da questo inferno si esce tutti o nessuno! Si “potrebbe” e forse sarebbe giusto, ma non si puo’.
    Troppi condizionamenti esterni , noi tifosi sopratutto, rendiamo ogni anno irreversibile questo maledetto gioco del gatto. Resta la speranza che tutti capiscano e il prossimo sia l’anno del gatto senza coda.
    Vittorio

  2. Non giriamoci i pollici in elucubrazioni che lasciano il tempo che trovano. La dura realtà oggi è che se non si trova un qualche thailandese, cinese o altro abbia voglia di buttare soldi per acquistare la nostra gloriosa società, faremo la fine dei barboni.
    Se entro giugno non arriva la “befana” sarà una campagna, non acquisti, ma vendite, sanguinosa.
    Buona Pasqua rossoneri. Visto che si parla di resurrezione, auguriamo buona Pasqua anche al nostro Milan.

    • LaPauraFa80 il 27 Marzo 2016 alle 14:01

    Pare che il Real Madrid per avere la temibilissima coppia Bocca – Adriano sia disposto a scambiarli co Benzema e Gareth Bale…

  3. Troppo facile fare grandi acquisti con la valigia piena di soldi… Anche il Milan che vinceva tutto a fine anno presentava sempre i conti in rosso dunque chi amministrava la “società” in fin dei conti non faceva un buon lavoro come si pensava, però siccome la squadra vinceva, tutto passava in secondo piano…
    Ora invece giustamente si fanno notare gli sprechi, ed ogni anno sono tanti ed evitabili.
    Comunque Buona Pasqua a tutti, belli e brutti.

    1. Troppo facile fare grandi acquisti con la valigia piena di soldi…

      Sicuro? Perché non mi sembra che City o PSG abbiano vinto le ultime Champions. E nemmeno l’Inter che ha speso 10 volte tanto il Milan di Berlusconi. La favoletta è palesemente falsa.

      Anche il Milan che vinceva tutto a fine anno presentava sempre i conti in rosso dunque chi amministrava la “società” in fin dei conti non faceva un buon lavoro come si pensava, però siccome la squadra vinceva, tutto passava in secondo piano…

      Trovami una squadra di A che in quell’epoca avesse un bilancio sano. Conta vincere, non i bilanci

      Ora invece giustamente si fanno notare gli sprechi, ed ogni anno sono tanti ed evitabili.

      Tipo 31 per Kondogbia, 15 per Ogbonna, 18 per Hernanes o 31 per Iturbe? Gli sprechi li han tutti, gli altri vincono.

      1. Quegli anni erano esagerati in tutto però c’erano società che sapevano fare i conti… la Juve di Moggi aveva i conti “a paro” ogni anno ed aveva uno squadrone anche se poi come sempre aveva bisogno dell’aiutino e lui si atteggiava neanche fosse Al Capone…
        Oggi la Juve è ancora una società sana, si è quotata in borsa già da dieci anni o più ed ha investitori da tutto il mondo.

        Per come vedo io le cose se parliamo di soldi e di società il lato sportivo di un club non esclude dalle responsabilità di bilancio… a fare debiti son buoni tutti.

        Ecco perchè da tifoso vero, accetterei di buon grado un ridimensionamento del club (come di fatto già è avvenuto)purchè la società avesse ogni anno i conti in attivo o quantomeno in parità ed operasse bene sul mercato, comprando potenziali campioni anche se poi fosse costretta a rivenderli nel giro di 5 o 6 anni.

        Purtroppo c’è stato solo un ridimensionamento “sportivo”, i conti restano in rosso ed i veri talenti latitano, perciò questo da tifoso vero non lo posso accettare e non lo condivido, perciò inevitabilmente mi pongo mille dubbi sull’operato di chi è pagato per gestire la Società, cosa che anche il patron rossonero dovrebbe chiedersi aldilà dell’amicizia non si può avallare la cattiva gestione, bisogna porre rimedi adeguati.

        1. Io la penso come te, Papin, parola per parola, e lo dico da anni. Non si capisce perche’ Adriano Galliani non lasci il posto alla figlia del Presidente e ad un direttore sportivo . E’ la formula che sta facendo la fortuna della Juve.Non do colpa a Silvio perche’ mi sembra condizionato ed impotente ad agire . Non so se da sentimenti o pressioni.
          Resta il fatto fondamentale che Galliani dovrebbe farsi da parte per sua scelta e per amore del Milan se e’ vero amore. Il ruolo da rinnovare per primo e’ il suo.Vedi Marotta o Sabatini . O altri che scoprono talenti ogni anno.
          Come noi al tempo, d’altra parte. Ma ora…..! I nostri Campioni inamovibili sono giocatori di seconda fascia, purtroppo. Montolivo e Bonaventura dovrebbero assicurare la regia ed il dominio a centrocampo. Invece sono bravini , soltanto bravini , e per giunta non segnano mai. Bacca e Luiz Adriano non sono attaccanti decisivi per qualita’ e fisico . Anche loro sono bravini ma non decisivi.
          Di tutti gli altri che giocano con continuita’ non parlo nemmeno. Di decisivo e vero compione non ne abbiamo nemmeno uno, questa e’ la verita’ caro Papin. Galliani ha comprato e venduto a tinchite’ ma negli ultimi anni non ne ha trovato nemmeno uno. Ed invece ogni squadra diventa grande squadre se ha almeno tre fuoriclasse in organico.
          Resta da spiegare un vero mistero. Quei pochi fuoriclasse che sono pervenuti al Milan in questi anni sono diventati subito il bersaglio degli allenatori e dei tifosi. Il bersaglio, non la speranza o magari il motivo per andare a vedere una giocata che valesse il biglietto. Ronaldinho, Robinho, Cassano, lo stesso Ibra, il ritorno di Kaka’ , il coltello sempre puntato su Clarence, pure su Pirlo se vogliamo, Il sontuoso Menez , ma pure Balotelli ed il Faraone.E ne dimentico qualcuno. Sempre pronta la stroncatura piuttosto che la benevolenza. Invidia latente? Timori da complessi di inferiorita ‘ ? Amore politico per l’operaio in tuta e odio per l’ingegnere che dirige i lavori? Cosa ?

        2. Il ridimensionamento è stato netto è questo non è colpa di chi la gestisce.
          Se hai una Ferrari e decidi di non usarla più, devi sempre pagare bollo ed assicurazione.
          Tutte le società coi conti in ordine sono passate da fallimento sportivo che gli ha permesso di pulire i conti.
          In Italia è impossibile vincere senza fare debito. La Juventus ha portato il bilancio in pari solo quest anno, per dirne una.
          I potenziali campioni non esistono nel calcio. Un esempio su tutti: De Sciglio. Ecco perché ci andrei cauto con Donnarumma e se veramente offrono 40 milioni lo impacchetto. Accettare di diventare l’Udinese? No grazie.

        3. La Juve ha speso molto più degli altri. Anche quando arrivava settima e comunque grazie ad una legge truffa sui diritti TV prendeva gli stessi soldi del Milan scudettato. Altro che società sana. Società che investe.

  4. Capisco che possa sembrare elucubrazione ma nelle mie intenzioni la faccenda e’ di una assoluta semplicita’.Intendo dire che a questo,punto del campionato non abbiamo piu’ obiettivi che valgano qualcosa. Allora e’ inutile far giocare sempre gli stessi e bisogna vedere giocare tutti per decidere chi tenere e chi no. E che nessuno mi dica che siano da bocciare i vari Balotelli , Menez , Boateng, Poli, De Sciglio, Calabria, Mexes, Locatelli , Bertolacci e qualche altro che mi sfugge. Il disastroso modo di gestire il turn over, l’incapacita’ a variare il modulo, il gioco al massacro che sopra ho cercato di evidenziare debbono finire subito. Per esempio che si provi per tre partite intere la coppia Menez Balotelli con Locatelli in regia, prima di dare giudizi a cazzo di cane.Cerchiamo seriamente di capirci qualcosa senza sparare giudizi sommari e sgozzare agnelli pasquali.

  5. Vittorio, il termine elucubrazioni non era riferito al tuo commento, anche se il tuo commento entra a far parte delle tante elucubrazioni.
    Qui state, stiamo a discutere di formazioni, giocatori, allenatore, turn over, mentre la sostanza vera è purtroppo un’altra: non ci sono più soldi.
    E’ ormai certo che anche quest’anno il bilancio chiuderà con una perdita di 90 mln (uno più uno meno) e la Fininvest, che l’anno scorso ha versato 150 mln, non sembra più disposta a ulteriori prossimi dissanguamenti.
    Le alternative quindi sono due: o si trova chi entra in società con soldi freschi, o si dovrà vendere i pezzi più pregiati sul mercato.
    I nomi che hai fatto te Vittorio, visto che di richieste ne hanno sicuramente poche o niente, resteranno in società per costituire l’ossatura del nuovo grande Milan.
    Le colpe? La presunta AD figlia ne avrebbe tante se contasse qualcosa. Ne vedo tante di più in quello che era il re del mercato, ma che ha perso smalto e verve. Però, lui, il grande vecchio è comunque il primo grande responsabile, perché da sempre chi è al vertice, chi è proprietario e caccia pure i soldi, è il primo responsabile di non aver saputo gestire la società come ha fatto per tanti anni. Volontà? Rincoglionimento? Menefreghismo (ma l’ipotesi rientrerebbe nel rincoglionimento, visto quanto ci rimette)? Poco importa. Siamo qui al limite del non ritorno ed è tutto molto triste.

    PS: Sia chiaro che non sono tra quelli che infamano, offendono, maledicono o peggio, Berlusconi. La mia gratitudine per quello che ha fatto per i nostri colori rimarrà indelebile. Adesso però non so quanto bene stia facendo e chi ama il Milan, ama il Milan non il suo proprietario, per cui non può che augurarsi che qualcosa cambi. Magari in famiglia come si auspica Vittorio, ma qualcosa speriamo che cambi.

    1. Cu cancia u vecchiu cu novu sapi chiddu chi perdi ma non sapi chiddu chi trova .

  6. Ok,Ok, ma , visto che ci piace il Milan e ci piace pure scrivere le nostre elucubrazioni su questo blog , cerchiamo di essere piu’ positivi e razionali possibile. Io avrei voluto vedere giocare tutti i calciatori che abbiamo. Ma quel cazzone non ne vuole sapere. Cosi’ i mio grande timore e’ che la valutazione venga distorta da pettegolezzi, pregiudizi, anatemi di quel Buffon e , e , perche’ no , dal carattere di questo o di quello. Ma vittorie e gol si ottengono con i giocatori di talento , non con quelli di buon carattere e corretto compitino. Noi non sappiamo ancora nulla di quel che possono dare i tanti epurandi . Ma proprio nulla.
    E raccomanderei a chi di dovere di non creare doppioni in concorrenza.
    Al giocatore di fama e talento va affiancato come riserva un giovane.
    Se qualcuno di nome e’ in soprannumero va effettuato un intenso
    turn over per non perderlo.

  7. Papin III ha scritto cose molto condivisibili. In effetti oggi sarebbe, anzi, è la solo strada percorribile nel caso non si trovassero alternative alla cessione del club. E’ la stessa Fininvest che chiede questo da anni e adesso con il nuovo buco in bilancio non ci saranno proroghe.
    In questa situazione o hai a dirigere la società gente veramente capace a gestire conti e giocatori o si rischia il tracollo finanziario e sportivo.
    Vittorio sono molto razionale come vedi. Positivo? Sarebbe come danzare e ballare sul Titanic.
    Sostituisci la tua lista con questa: Donnarumma, Romagnoli, Bonaventura, Bacca, L.Adriano, Honda. Questi hanno mercato e si può incassare. Gli altri sono zavorra o poco più.

    Ma vittorie e gol si ottengono con i giocatori di talento , non con quelli di buon carattere e corretto compitino.

    Veramente Sacchi diceva un’altra cosa. La testa e il carattere sono la prima qualità, altrimenti la tecnica fine a se stessa è inutile, se non dannosa. Non dimentichiamoci che le fortune del Milan sono incominciate da quando il buon Arrigo volle a tutti i costi Ancelotti il primo anno e (meno male) si impose su Berlusconi (non so come ha fatto) per prendere Rijkaard al posto di quella pippa di Borghi che avrebbe voluto il nostro presidente. Due giocatori che hanno messo la tecnica, neppure eccelsa, al servizio della loro eccellente testa.

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