Il curioso (e strano) caso di Luiz Adriano

Io ero particolarmente amante di Luiz Adriano, non l’ho mai nascosto e lo confermo adesso.
Così come ero particolarmente contraria alla cessione che reputavo, e a maggior ragione reputo adesso, inutile e controproducente.
Ma partiamo dall’inizio: a giugno dello scorso anno fu fatta un’operazione illustre con Luiz Adriano, lavorando sotto traccia e portando a Milano il ragazzo, senza nessuno che lo sapesse in particolare i media, per fargli firmare il contratto.
Contratto ovviamente di lunga scadenza e con uno stipendio piuttosto alto (sempre rientrando nei nostri ultimi canoni) e pagando inoltre una cifra di 8 milioni per il suo cartellino.
Per molti furono soldi spesi male in quanto andava in scadenza a gennaio e si poteva aspettare, per me fu una scelta ottimale soprattutto se consideriamo che:
1) avevamo la coppia di attacco titolare già da metà luglio;
2) Niang poco dopo si dovette fermare per infortunio.

Inizia il periodo in rossonero in modo ottimale, facendo un grandissimo lavoro e trovando una buonissima alchimia con Bacca fino a che Sinisa non ha optato per cambiare ripetutamente i compagni di reparto all’intoccabile Bacca, con la conclusione finale rivolta verso Niang.
E premetto di esserne stata d’accordo in quanto all’epoca Niang offriva maggiore copertura, più libertà e meno punti di riferimento per cui è stata un’ottima scelta avallata anche dai risultati.
Il punto è che Adriano ci ha portato, in quelle poche partite giocate in 2 mesi passati fissi in panchina, 6 punti da subentrato e questo vuol dire tanto.
Vuol dire che è un giocatore d’area, decisivo e importante.
Cosa succede? L’offerta misteriosa della Cina ad inizio mercato di Gennaio di 15 milioni (o poco meno) per il suo cartellino.
Spedito, impacchettato e mandato in Cina, il club cinese si rivela un bluff per motivazioni ancora sconosciute e quindi viene rispedito in Italia con le valigie e l’aereo con cui è partito.

Raccontata la breve storiella del povero Luiz Adriano, io mi vorrei soffermare sul momento in cui Sinisa ha cambiato idea sul ragazzo preferendo prima un giovane come Niang, mettendo in panchina Adriano dopo che aveva dimostrato tanto insieme a Bacca aiutando anche il colombiano.. E poi un non atleta (Boateng), appena arrivato e con mesi di arretrato dato che allo Schalke non si allenava ed era pure fuori rosa, o preferendo un sempre meno giocatore come Balotelli.
Per conto Luiz che dalla sua aveva 3 motivazioni importanti per poter essere messo in campo, anche a partire dalla panchina:
1) innanzitutto ha sempre giocato anche nello Shakhtar, non era fuori ruolo e quindi era in ottima forma;
2) ha fatto il precampionato con il Milan ergo era maggiormente preparato rispetto ai due arrivati (tardi o a gennaio addirittura);
3) aveva una buona affinità con Bacca ed era maggiormente decisivo, avendo portato al Milan punti importanti, quindi doveva essere favorito ad entrare in campo.
Invece è proprio sparito dalle gerarchie di Sinisa nemmeno gli avesse portato via la famiglia.
Non più presente nell’elenco convocati, non più in panchina e nemmeno in tribuna.
Posto che comprendevo e approvavo la scelta di mettere titolare Niang, ovviamente mi sono posta delle domande sul perché però, come prima scelta dalla panchina, si preferisse Balotelli a Boateng, ma ho lasciato correre fino ad adesso per fare spazio al campo e ovviamente, mica dato risposta negativa.

Nelle ultime partite perfino Niang è sembrato supponente e meo decisivo del solito, ma i subentrati Balotelli e Boateng hanno rispettivamente camminato,mostrato di essere fuori forma (quasi quasi è meglio mettere Mexes in attacco che fa meglio di questi due) e ormai ex giocatori.
La considero una grave, gravissima colpa di Sinisa questa.. Soprattutto adesso che hai Niang con la stagione quasi finita.. Occorre porre rimedio e in attacco la seconda scelta deve essere Luiz Adriano.
E non lo dico solo io, ma lo confermano anche i numeri e l’affinità (come dicevo) con Bacca.. Basta Boateng, basta Balotelli.. Di chance ne hanno avute fin troppe e fino a che devono fare 10-15 minuti a partita, possiamo anche rischiare di giocare in 10.. Ma titolari no, non adesso che ti giochi tutto e che finalmente sei in corsa per una coppa seria.
Non adesso che sei a -6 dall’Europa che conta e che puoi continuare a sognarla fino a che la matematica non ti da contro. Insomma non adesso che con un calendario sulla carta fattibile, ti giochi il tutto e per tutto per ritornare dove vogliamo, ovvero in Champion League.

Non possiamo più attendere che Balotelli cresca o che migliori o che faccia la differenza, così come non possiamo attendere che Boateng entri in forma.. Era un rischio, a zero euro, ci poteva stare ma si è rivelato a mio avviso un enorme flop, piuttosto che lui dovevamo puntare su Perotti (come giustamente volevamo fare), ma ormai è andata così e occorre però predisporre delle gerarchie in base al rendimento e al merito e non più alle simpatie.
Niang è fuori, quindi dentro il povero Luiz Adriano che vale 10 volte Boateng e Balotelli insieme. A partire da domani contro il nostro nemico peggiore, il Sassuolo.

10 commenti

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  1. Perfettamente in sintonia con te e torno alla differenza tra adulatori e devoti. Essere tifosi accaniti del Milan non significa essere degli adulatori di chicchessia. La sig.ra Barbara dovrebbe capire quanto sia stata improvvida ed infelice la sua frase circa il piazzamento cui aspirava il Milan. La sensazione che ‘certe scelte’ siano dettate da vari opportunismi diventa certezza quando si constata che alle parole fanno seguito gli orientamenti imposti dalla società all’allenatore. Mario Balotelli forse è irrecuperabile così come Boateng. Soltanto gli interessati e gli adulatori possono far credere che ‘certi’ giocatori siano utili alla causa: RINASCITA DEL MILAN. Non sono utili neppure i comportamenti oltremodo sparagnini. Qui secondo me si inquadra la vicenda Luiz Adriano vittima sacrificale del ‘demone’ plusvalenza. Il Milan è una fede, devozione…. ma non fanatismo… quindi non bisogna esagerare con il prendere in giro la passione dei tifosi!

    1. Su Barbara non sono completamente d’accordo. Oggettivamente veniamo da anni di merda, e illudere i tifosi ancora una volta è controproducente. E’ stata sincera, prima viene l’Europa League che attualmente è alla nostra portata, poi se dovesse venire la CL molto meglio per tutti.. E’ ovvio che il Milan vuole la CL e la vuole Barbara in primis, il problema è che quando son state dette quelle parole eri a -10 e oltre dal terzo posto e anche se con un girone da fare era un’impresa disperata visto quel Milan.. Attualmente è a -6 e con questa Roma è dura, nonostante ci sia ancora uno scontro diretto da giocare e il primo finito in pareggio.. E’ ovvio che tutti speriamo nella rinascita del Milan ma fino a che non arriviamo alla fine di questo campionato non possiamo capire se lo siamo o meno.. Per esempio, domani vincere è fondamentale perché accorceresti sulla Fiorentina al quarto posto (a quel punto a -3) ma siccome siamo un po’ a corto di giocatori e giochiamo contro il nostro nemico più grosso, non è detta l’ultima parola.. Se vinciamo le prossime partite prima della Juve, accorciando qualche punto da Roma e Fiorentina, può anche essere che in CL ci torni, ma così come siamo adesso, l’Europa League e la Coppa Italia sono i due pensieri fissi che devono essere raggiunti senza se e senza ma (anche perché la Juve ha dimostrato di essere battibile in scontro diretto).

      1. No per favore, Margherita.

        Barbara è un AD e come tale deve vendere il Milan. Quelle parole sono controproducenti. Non “illudere i tifosi”. I tifosi VANNO illusi. Un tifoso che non sogna è un tifoso che non ha senso di avere. Questa storia della chiarezza sono tutte prese per il culo, quelle sì, di sedicenti bloggers che aspirano a sostituire il guru nei vomitoriali del giovedì notte.

  2. Avevo otto o dieci anni quando, per la prima volta che io ricordi, dichiarai pubblicamente di avere sbagliato un mio giudizio. Zio Girolamo, ottantenne coltissimo e saggio, mi lodo’ fino a farmi vergognare e sentenzio’ per me importanti traguardi . Sono rimasto
    per sempre riconoscente per avermi insegnato che un uomo si differenzia da un testa di cazzo se e’ capace di evolvere e cambiare le proprie convinzioni allorche’ si accorga che siano errate. Come a dire che la paura di smentirsi e di apparire incoerenti appartiene agli stupidi.Per lo stesso motivo giudico evanescente il discorso del salire e scendere dal carro quando dentro il carro non ci sono interessi ma solo opinioni. Ed a proposito di opinioni vedo Milano, da tutte e due le sponde del tifo, ma ancor di piu’ da quella che ci appartiene, una fucina di sentimenti distruttivi. Un sovrapporsi di antipatie personali, interessi professionali, convenienze politiche ancor piu’ che convinzioni politiche, che fanno pensare e dire allucinanti anatemi.
    Perfino auguri di morte. Perfino bestemmie.Ma, per chi vuole restare in pace con la propria coscienza, cullarsi il proprio tifo sereno, sperare che giovani dotati , anche ribelli o deboli , possano restare e migliorarsi e dare di piu’ alla squadra che amano, al paese in cui sono nati , sentire o leggere squallide invettive, come verso nemici , o, addirittura, menzogne plateali, diventa difficile immedesimarsi e comprendere una realta’ forse troppo lontana, certamente profondamente diversa. Ed allora, noi , gruppetto di anziani tifosi siciliani, che non abbiamo ancora capito cosa cazzo significa per voi essere ” evoluti ” oppure ” involuti”, noi che abbiamo criticato chi meritava ma sempre sperando di poterci e doverci ricredere, noi che siamo orgogliosi e contenti di avere la serenita’ e l’intelligenza di scendere dal carro di chi sbagli ma pronti a salirvi , anelanti a salirvi se quello si corregge, noi che rimpiangiamo Pirlo, e ci mancherebbe idiota!, noi che rimpiangiamo El Shaaravi, e ci mancherebbe, idiota, noi che abbiamo criticato Honda e siamo fieri di risalire sul suo carro, noi sicilianuzzi lontani che stupidamente ci auguriamo di non fare la seconda con Balotelli magari dandolo a soli 25 anni alla Juve in prestito con diritto di riscatto, noi cercheremo di mantenerci tifosi senza aggettivi. Tranquilli Tifosi del Milan, e basta.

    1. Sinceramente non ho capito bene il tuo commento dove andasse a parare.. Cioè il mio editoriale riguarda Adriano non Pirlo, non El Shaarawy e tanto meno i tifosi..

      1. Non e’ tanto difficile. Vedo troppa gente che vuole tagliatori di teste al posto di seminatori d’oro. Penso che tu abbia sentito la storia del marito che volle fare dispetto alla moglie…..

  3. Cara Margherita l’entrata a gamba tesa di Barbara è stato un errore che poteva costare carissimo al team. L’inesperienza è comprensibile ma non sempre giustificabile. Abbiamo dato El Shaarawy alla Roma e si sta quasi comparando all’errore d’aver lasciato andar via gratis Pirlo alla ‘giuve’. Per quel che riguarda i miei ultimi ‘voli pindarici’ dico a Vittorio che la Sicilia è una terra splendida ed i siciliani sono tra le persone più argute che sono nella mia cerchia di amicizie. Ricredersi su ‘Milanovic’ no? Io da parecchio tempo dico: -meno male che Sinisa c’è-

    1. Potrei ricredermi, certo. Per esempio se evita di restare con un solo attaccante come vorrebbero alcuni amici incoscienti.

  4. Post e fiumi di parole da due giorni per impallinare ad altezza d’uomo Mihajlovic nel momento migliore della squadra. Strano. Mi ritorna in mente una storiellina già successa un paio d’anni fa.
    L.Adriano è fuori per un guaio muscolare. Non è disponibile. Di che c…o stiamo parlando???
    Domani non ci sono alternative a Balotelli e Menez e la soluzione di far partire Mario con la possibilità di una staffetta (mamma quanti ricordi mi evoca questa parola) trovo che sia una soluzione intelligente.
    Comunque noi stiamo qui a sentenziare, criticare e sparlare di cose che non conosciamo e che solo chi vive lo spogliatoio e il campo tutti giorni più sapere. Oggi siamo a un punto dalle merde. Vi ricordate dove eravamo solo due mesi fa?

    1. Post e fiumi di parole da due giorni per impallinare ad altezza d’uomo Mihajlovic nel momento migliore della squadra. Strano. Mi ritorna in mente una storiellina già successa un paio d’anni fa.

      Non cominciamo a trattare gli allenatori come dei santi con la storiellina che la rosa è da venticinquesimo posto e fan miracoli. Con sta storia si sono giustificate le peggiori nefandezze come Emanuelson trequartista.

      E’ una cagata panchinare Romagnoli? Sì.
      E’ una cagata non usare Menez titolare ma puntare su Balo? Si.
      Lo avesse fatto Inzaghi…

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