Non fermiamoci adesso

Ossigeno natalizio. C’era il terrore dell’esonero pre-pausa, quello più temuto, ma è stato scampato non senza fatica da Mihajlovic. Frosinone, quasi come Carpi e Verona, è stata una trappola in cui abbiamo seriamente rischiato di cadere, ma un carattere da troppo sopito e quel pizzico di orgoglio che tanto chiedevamo ci hanno risollevato, consegnandoci 3 punti e una pausa più serena.

Sarebbe stato l’esonero più errato tra gli ultimi, perché continuo a essere convinto che non sia poi così tutto da buttare. Qualcosa, anche se non tutto, è migliorato rispetto al passato, e quando giochiamo al 100%, senza la presunzione di poter gestire o controllare, allora mettiamo in mostra almeno parte del potenziale che abbiamo. Non sono solo i 4 goal al Frosinone a farmelo dire, ma anche la vittoria contro la Samp e quella con la Lazio. I numeri dicono che nelle ultime 11 abbiamo perso solo contro la Juve, per il resto siamo sempre andati a punti, e non può essere un caso. Non ci sta aiutando nessuno, anzi, e sono proprio quelli orrori arbitrali ad averci affossato. Non c’è spettacolo, non c’è calcio spumeggiante o continuità di rendimento, ma qualcosa è cambiato, e per una squadra che viene da dove viene è già un passo avanti. Non si può pensare di poter passare dal nulla al tutto in 4 mesi, ma bisogna pensare piuttosto ad un lento processo di crescita e miglioramento.

Siamo lì, nonostante tutto, a 4 punti da una Roma che avremmo agganciato senza gli ultimi furti. No, non è una scusa, ma una triste realtà che ci costringe a rimanere in disparte dal giro che conta. Anche l’imbattibile Inter, pensate un po’, è stata battuta a casa sua da una Lazio che noi abbiamo dominato: non può essere un caso, anche se una partita non è mai uguale all’altra. Stiamo assistendo ad uno dei campionati più equilibrati dell’ultima decade, con tante squadre in pochi punte e con poche reali differenze di valori tra la rose in corsa. Ci saremmo anche noi, se non ci portassimo sulle spalle il macigno dello sconforto e dalla paura, assieme ad un tifo quanto mai indolente e presuntuoso. Ci saremmo anche noi se un allenatore tutto sommato decente fosse riuscito a trasmettere gli input necessari per far sì che il bel Milan non fosse solo un episodio sporadico da guardare quando gira bene. E ci saremmo anche noi se fossimo riusciti a calarci nei panni della squadra umile, che non fa conti e si crede arrivata, ma che continua a spingere sempre, chiudendosi a guscio quando è necessario, anche contro lo spettacolo.

Non voglio dimenticare altri aspetti positivi di questa fine del 2015, ovvero i giovani. Mihajlovic ha avuto il merito di puntare forte su Romagnoli fin dall’estate, e ha avuto tutte le ragioni del mondo. Lo ha cercato, desiderato e voluto più di ogni altro, e alla fine l’ha ottenuto. Grazie a lui abbiamo in squadra uno dei difensori più promettenti del panorama italiano, in grado già da ora, solo dopo pochi mesi, di fare totalmente la differenza quando è in campo. Oltre a lui, anche Donnarumma è esploso grazie al coraggio e ad un pizzico di follia di Mihajlovic; lo vedeva bene, all’altezza, ma pochi forse lo avrebbero buttato nella mischia senza batter ciglio, con fermezza. 16 anni, e difende la porta del Milan con quella sicurezza che per tanti anni è mancata, almeno fino all’avvento di Diego Lopez. Ma posso andare avanti parlando di Bonaventura, sempre più faro indiscusso della squadra, o anche di Abate e De Sciglio, che nelle ultime settimane sembra abbia ritrovato l convinzione smarrita.

No, non può essere tutto un caso, non può essere lavoro sprecato e buttato al vento. Questa sosta deve servire per cementare il gruppo, e per fare uno step successivo ovvero quello di mettere in piedi una squadra con le palle e sempre competitiva. Cambiare adesso non avrebbe avuto senso, diamo fiducia a Sinisa e speriamo che il nuovo anno porti nuova linfa vitale all squadra. Buon Natale a tutti, amici rossoneri, e non scordatevi mai chi siamo, da dove veniamo e dove vogliamo andare, ma senza la presunzione degli juventini e il tifo ad anni alterni degli interisti. Auguri.

1 commento

  1. Si penso che il gruppo si stia formando e che l’allenatore lo stia prendendo sotto la ‘sua tutela’. Molti giocatori mi pare che stiano accettando Mihajlovic affinché l’allenatore faccia di tutto per ‘cementare’ il gruppo. Se anche si smettessero ripicche intestine alla società…beh…allora ci aspetta un sereno 2016. Buon Natale anche a te Nicco ed a tutta la redazione !

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