Perché, stavolta, sto con Silvio Berlusconi

Premessa: chi scrive – come ben sapete – non ha mai avuto un’alta considerazione dell’attuale presidente del Milan. Lo ritiene il cancro della squadra, unico e principale responsabile di questa situazione. Però, siccome a differenza di altri blog quando ci sono cose giuste da dire io le dico, non trincerandomi alla critica indistinta dietro il patetico slogan “Giannino” o ad editoriali del giovedì che misteriosamente scompaiono dopo 7 punti in 3 partite, mi sembra giusto scrivere questo pezzo. Trovo giusta e sacrosanta la rabbia di Berlusconi contro Sinisa Mihajlovic nel post-Atalanta. La trovo giusta per diversi motivi – in primis l’essersi fatti dominare, in casa, da una rosa che non valeva nemmeno la metà di quella schierata.

L’analisi da fare – si sposta – quindi – sul piano prettamente tattico. Il Milan negli ultimi 4 anni ha avuto 2 pessimi allenatori (Inzaghi ed Allegri) e un motivatore che è stato giustamente cacciato per essere voluto andare oltre il ruolo assegnatoli.  Mihajlovic – o comunque l’allenatore che sarebbe arrivato dopo Inzaghi – doveva essere una netta svolta. E’ stato scelto un profilo Seedorfiano sul piano motivazionale (abbiamo sentito tutti Galliani parlare di autostima dei giocatori che mancava) ma un profilo molto carente sul piano tattico. Ed è arrivato non come prima scelta ma dopo una serie di rifiuti (Ancelotti), impossibilità (Montella), e veti di Berlusconi (Sarri e Conte). Mihajlovic non era la prima scelta, non era la seconda, non era la terza e non era nemmeno la quarta o la quinta.

Dopo 12 giornate di campionato possiamo tracciare un primo bilancio: ad oggi il Milan ha due miseri punti in più di quelli di Inzaghi. Che non aveva potuto spendere 90 milioni per il mercato. Che non aveva una squadra costruita su misura ma ha dovuto ingoiare (ottimi) parametri zero. Al di là dei punti però non si può notare come il Milan tatticamente sia ancora molto, molto simile a quello di Pippo Inzaghi. Non c’era da aspettarsi cose diverse dopo aver visto la Sampdoria di Mihajlovic a cui questo Milan era molto simile. Una squadra che è stata messa sotto due volte (soprattutto in casa) dal Milan di Inzaghi, che si è fatta rimontare 11 punti dal Genoa e che non ha mai avuto una vera e propria identità di gioco nella scorsa stagione, giocando spesso a ripartire.

Questo era uno dei motivi per cui in estate non reputavo Sinisa Mihajlovic adatto per la panchina del Milan. L’altro è la propria carriera – una sfilza interminabile di fallimenti: dal non essersi qualificato con la Serbia alle uniche stagioni fallimentari della Fiorentina quando ne ha occupato la panchina. Se Inzaghi era un foglio bianco – a cui giustamente, fino a 2 punti dal terzo posto a Natale, si poteva dare fiducia, la storia del serbo è già scritta ed è una storia non positiva. E’ Mihajlovic a dimostrare di essere da Milan e non viceversa – questo deve essere chiaro ad alcuni dei nostri tifosi (purtroppo abbiamo l’onore di avere la tifoseria peggiore del campionato) che valutano l’allenatore in base a quanto insulta in pubblico i giocatori e non in base a quanto fa in campo.

Questo Milan è migliore di quello di Inzaghi anche e soprattutto per via dei 90 milioni spesi. Da una Menez-dipendenza si è potuto schierare un attacco secondo solo a quello del Napoli con Bacca e Luiz Adriano che un anno fa (dove si è segnato poco per mancanza di terminali offensivi adatti) e si è rinforzata in maniera importante la difesa (nonostante Romagnoli non sia mediaticamente trattato come Rugani, reo di non aver indossato la maglia bianconera). Ciò nonostante il livello attuale non basta: il Milan può e deve giocare meglio di così.

Abbiamo due squadre in testa al campionato – Fiorentina ed Inter – che non hanno niente in più del Milan. Ci sono due giocatori che sarebbero titolari nel Milan in queste due squadre: Borja Valero e Handanovic. Nessuno dei due, però, giustifica il ritardo attuale dalle prime in classifica. Se per l’Inter possiamo parlare di fortuna (perché le statistiche dell’Inter come possesso palla, tiri fatti e subiti sono molto simili alle nostre) il caso della Fiorentina è evidente. Dopo un’estate di figure di merda societarie (Montella e Salah – a dimostrazione che la società non va in campo, né fa punti), un mercato praticamente inesistente il solo cambio di allenatore ha portato la Fiorentina lì dov’è oggi. Una bella lezione a tutti quelli che “l’allenatore non conta”.

Purtroppo al Milan l’allenatore è sempre stato un parafulmine scusato a prescindere quando questo ha sempre scaricato le proprie responsabilità sulla squadra. Abbiamo visto per anni scusato Allegri, il peggior allenatore che il Milan abbia mai avuto, da cui la situazione attuale ha purtroppo avuto origine dato che è con lui che è stata smantellata ogni minima parvenza tecnica della rosa arrivando a fare fuori i Ronaldinho di turno per inserire medianacci. Poi abbiamo avuto Seedorf che – bene o male – se avesse capito che in società non comanda lui (ed è giusto che non comandi lui) sarebbe ancora sulla nostra panchina. Quindi Inzaghi che ha avuto come risultato il far perdere totalmente l’autostima dei giocatori portando a terra il morale del gruppo (evidente nell’andamento della stagione, buona fino alla sosta e disastrosa dopo).

Non vedo Mihajlovic come l’allenatore del Milan perché è semplicemente un motivatore e non un tattico. Può far ritrovare l’autostima nel gruppo ma quando ci sarà da giocare a calcio lui non ne è capace. E non lo ha dimostrato solo al Milan, ma in tutta la propria carriera di allenatore. L’organico, eterna scusa di chi pensa che per battere Genoa e Atalanta ci vogliano in campo Iniesta e Xabi Alonso, c’entra fino ad un certo punto. Il Milan ha fatto secondo in campionato con un centrocampo a 3 composto da Van Bommel, Aquilani/Muntari e Nocerino – non certo superiore a quello attuale dove Montolivo è un giocatore che al meglio – piaccia o no – non sfigurerebbe alla Juventus o alla Roma e Bertolacci è reduce da un’ottima stagione a Genova. Non è un caso che questi due giocatori siano leader delle classifiche di palle recuperate ed assist. Il tifoso dovrebbe cominciare a capire che l’organico non è così scarso come la stampa deliberatamente al soldo di Cairo, Agnelli e Della Valle continua a propinare. Il trattamento mediatico di Rugani e Romagnoli ne è l’esempio lampante.

Qual è l’obiettivo per questa stagione, quindi? Lottare per il terzo posto. E’ accettabile mancarlo per poco. Non è accettabile rimanere fuori dai giochi – anche in caso di un rientro in Europa tramite l’Europa League. In questo Berlusconi ha il mio più totale appoggio – a differenza di Inzaghi, infatti, a Sinisa la squadra è stata fatta ed è stata fatta secondo le sue idee, assecondandole quasi tutte (tranne Soriano) con qualche puntello secondario che comunque non fa la differenza nel bene o nel male. Il Milan prima giocava a centrocampo con Poli, De Jong e Muntari  – ora gioca con Montolivo, Kucka (a cui sarebbe da chiedere scusa) e Bertolacci. Non continuiamo, quindi, con la cazzata che il centrocampo è lo stesso della scorsa stagione. E a quelli che dicono che “abbiamo 2/3 del centrocampo del Genoa” rispondo che il Genoa l’anno scorso è arrivato sopra di noi, giocando un discreto calcio – quindi mi attendo lo stesso dei miglioramenti.

Al tifoso del Milan chiedo quindi di smetterla con questa moda patetica di criminalizzare sempre e comunque i giocatori, pretendendo campioni a ripetizione che non arriveranno mai nel campionato italiano e sapersi arrangiare con quello che si ha a disposizione esattamente come fanno Fiorentina ed Inter. Chi sostiene che l’allenatore non incide più di tanto sbaglia, e anche molto. Responsabilizziamolo come deve e non ricadiamo nel patetico, quando pur di difendere un allenatore che svalutava squadra ed organico si difendeva a prescindere anche Emanuelson trequartista. 

P.s. non posso non notare che ci stiamo avvicinando a Juventus-Milan e puntualmente è cominciata la solita opera di destabilizzazione mediatica dell’ambiente rossonero. Stavolta la vittima è Donnarumma: si parte con la gazzetta che modifica le sue parole, riportando un virgolettato “Io come Buffon” inesistente fino a Libero che riporta post su Facebook del ragazzo quando aveva 13 anni. In mezzo nomi di Guidolin buttati a caso (perché ha senso che una società che vuole cambiare l’allenatore lo faccia dopo la sosta, giusto?) fino a frizioni inesistenti perché l’allenatore ha portato la squadra ad una cena di pesce dove “Balotelli mangia solo carne”. Siete solamente degli scribacchini vergognosi e festeggerò quando i vostri giornali e le vostre televisioni verranno chiuse. Perché è questo che meritate. Nient’altro.

20 commenti

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  1. D’accordissimo con te sulla valutazione di Allegri, che al Milan ha fatto più danni della grandine (ora, addirittura, flirta con Saponara,di fatto ignorato quando lo allenava). La tua analisi, in linea logica può reggere, però sottovaluti un fatto importante, e cioè che nell’ultima partita giocata contro l’Atalanta mancavano Jack e Bertolacci, ossia gli unici due centrocampisti (oltre a Montolivo) che sanno giocare a testa alta e danno del tu al pallone. Gli altri sono onesti comprimari o muscolari forzati del pallone (v. Kucka). La verità di fondo è che questo Milan con la formazione titolare si può pure accostare al terzo posto (anche se, per me, non lo vale), ma senza i suoi titolarissimi, non è poi così gran cosa. La stampa sportiva tutta, almeno quella più avveduta, ha segnalato questo gap a centrocampo in tempi non sospetti. Inoltre ,ma a qui si aprirebbe un altro doloroso fronte, c’è sempre aperta la questione dei terzini, che ogni volta non sai (v. De Sciglio) se giocheranno come Cafù o come Constant. Forse, però, in questo caso occorrerebbe uno psicologo più che un allenatore.

  2. Se uno scrive che solo borja valero e handanovic sarebbero titolari in questo milan, significa che ci meritiamo:la squadra, la dirigenza e la classifica che abbiamo.Meglio non evoluti che complici.

    1. Complice, colluso e connivente, come dico io.
      Si esalta tanto per Carlo Cacca che in nazionale fa la riserva a Muriel e Luiz Adriano che chicazz’è.

      Quelli come te non li vogliamo sul carro del Presidente Berlusconi.

    2. No, significa che ci meritiamo i tifosi che abbiamo.

      La dirigenza è quella che più ha vinto al mondo. Se oggi puoi fare il prevenuto e il difficile è perché ci sono stati loro.

        • sadyq il 15 Novembre 2015 alle 00:29

        Insomma dai, la dirigenza, senza i soldi di testa d’asfalto, sarebbe stata niente e lui è stato bravo ad attorniarsi di persone competenti. Una cosa è per forza legata all’altra.
        Lui ha solo sbagliato a non vendere quando ha cominciato a non avere più interesse e la dirigenza, come gli allenatori, hanno sbagliato ad accettare lo stato delle cose.

  3. Chiaramente la pensiamo in maniera diversa. Però, senza voler fare triste autocelebrazione, credo sia un punto di forza del blog quello di non avere una “linea editoriale” da seguire.
    Detto questo io non sto dalla parte di B. non solo perché non sono mai stato dalla sua parte, perché secondo me, queste critiche così aperte (cioè pubbliche) destabilizzano l’ambiente in maniera troppo evidente. Abbiamo fatto 11 pt su 15. In 5 partite abbiamo fatto N/V/V/V/N. Considerando gli avversari e considerando che noi siamo il Milan (come l’Adidas continua a ricordarci) dovevamo e potevamo SICURAMENTE fare molto di più. Sicuramente. Ma che senso ha, nel miglior momento della squadra, fare uscire queste critiche? Che senso ha delegittimare l’allenatore proprio ora? Come ho detto le pretese di Berlusconi sono sacrosante (e in questo sono d’accordo con l’editoriale), così come sono legittime le esternazioni di un presidente riguardo alla sua squadra. Ma credo che il tempismo sia volutamente sbagliato.
    Nell’editoriale si cita Allegri. Su Allegri mi sono espresso tante volte. Ad Allegri rimprovero soprattutto l’impresa di essere riuscito a perdere uno scudetto con Ibrahimovic. Il primo anno, nonostante tutto, ha vinto, come l’anno scorso alla Juve. (Tutti si augurano che la propria squadra vinca e che lo faccia giocando bene. Ma se proprio devo scegliere tra le due cose – vincere o giocare bene – preferisco senza dubbio la prima). Il terzo anno, con una squadra smantellata, ha ottenuto il massimo. Detto del secondo anno, resta l’inizio della quarta stagione. Era ormai chiaramente delegittimato da Berlusconi che non voleva nemmeno vederlo in cartolina. Che senso ha tenere un allenatore che non ha più, in modo così evidente, l’appoggio di nessuno (tranne che di Galliani)? Hai fatto bene, diavolo, a citare Allegri. Delegittimato come B. vorrebbe, adesso, delegittimare Mihajlovic. Ti (e mi) chiedo : che senso ha? Che senso ha nel miglior momento della squadra? Che senso ha farlo a stagione iniziata (non è lui il presidente? Non spetta a lui dire o meno l’ultima parola sull’allenatore?) ? Che senso ha farlo in maniera così evidente?
    E’ naturale che poi i giornalisti facciano il resto, se gli offri così tanto materiale.

    1. Il primo anno lo scudo l’ha vinto Ibra, non Allegri. Il terzo ha fatto il miracolo perché l’allenatore sulla panchina del Milan fino a Gennaio ha fatto pena – wait, era lui.

      Berlusconi ha attaccato tutti, pure Ancelotti. Se sei al Milan sai che le critiche te le devi prendere – in questo ci vogliono spalle larghe.

  4. Amico mio che tu abbia ragione lo hai perfettamente spiegato nel parallelo che tracci tra Milan, Inter e Fiorentina. La penso esattamente come te e ci aggiungo il ‘pepe’ nell’affermazione che con arbitraggi diversi ora il Milan, nonostante non giochi bene, sarebbe la’ dove stanno i toscani e gli altri di Milano. A questo punto Mihajlovic sarebbe bravissimo? Non direi! Anche sul serbo hai perfettamente ragione perché lui, come ho già detto anch’io, ha capito poco o niente dell’ambiente Milan. Se in queste due settimane le cose si appianeranno credo che avremo un campionato, in ottica Rossonera, migliore da gustare proprio a partire da Torino. Credo che anche Antonio Conte abbia capito quanto possa essere mancato Montolivo alla nazionale ieri sera. Già…forse anche Antonio era distratto per quel che accadeva a Parigi? Sta di fatto che senza idee a centrocampo il giuoco latita anche se l’Italia ha ben giocato nonostante l’assenza di un regista che potesse degnamente sostituire Pirlo. Vedremo il Caravaggio a Bologna? Se si e se Riccardo sarà a posto fisicamente…. potrebbe essere di buon auspicio anche per la trasferta di Torino(ma lasciami la mia fissazione…arbitri ed assistenti permettendo)

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    Perché, stavolta, sto con Silvio Berlusconi
    Posted on 14 novembre 2015 by Diavolo1990 in Editoriali // 8 Comments


    Premessa: chi scrive – come ben sapete – non ha mai avuto un’alta considerazione dell’attuale presidente del Milan. Lo ritiene il cancro della squadra, unico e principale responsabile di questa situazione. ”
    Un chiarimento , se possibile . Scarsa considerazione e cancro pure quando si vinceva a raffica ?

  6. Scusa Marchese : ma quando mai hai visto uno dei nostri attuali terzini giocare come Cafu’ ?

    18 Maggio , ti e’ piaciuto il proverbio cinese ? Guarda che e’ autentico . Io non c’entro .

  7. Vi piace questa?
    ” Esistono due mestieri che si possono fare con poca esperienza. Uno è la prostituzione, l’altro il giornalismo sportivo. Troppo spesso diventano la stessa cosa (Howard Cosell) “!

  8. Scusa Marchese : ma quando mai hai visto uno dei nostri attuali terzini giocare come Cafu’? (da: Vittorio).
    In effetti, puoi aver ragione tu. Probabilmente, nella mia sempre più difficoltosa sinapsi, talvolta mi si confonde la successione temporale degli eventi, tanto che mi pare di rammentare un’imperiosa discesa di De Sciglio (forse era in nazionale?) e Abate che azzecca un cross senza ferire gravemente un abbonato della gradinata sud.
    Mi sa che il buon Diavolo dovrebbe pensare anche ad una coppia di terzini oltre a Borja Valero e Handanovic.
    Come siamo caduti in basso…

    1. Esatto. Io avrei da sottoporti una mia vecchia teoria . Da alcuni anni vengono messi sotto accusa i difensori centrali del Milan . Ma Mexes ed Alex avevano ottimi trascorsi ed anche Rami e Paletta non erano carneadi . Adesso abbiamo Romagnoli . Ho sempre pensato che la vera debolezza difensiva del Milan risiedesse nei terzini e nella insipienza degli allenatori che li mandavano per soprammercato ad attaccare . Mi ero convinto per questo motivo che ci convenisse difendere a tre ( cinque ? ) , alla Conte .

    2. Terzini? L’inter gioca con Nagatomo che è più cesso di De Sciglio, su…

      1. Diavolo, per favore ! Se ci dobbiamo consolare con Inter e Nagatomo e’ finita ! Guardiamo avanti
        e non dietro. E che cazzo !

  9. Io sono di vecchia scuola, Vittorio, e resto sempre convinto che la prima regola sia quella di non prenderle. Poi ci si può difendere in molti modi, anche con la zona (che – va ricordato – sorse negli anni 30 come metodo difensivo): l’importante è coprire gli spazi quanto più possibile. Citando due nostri grossi modelli, si può farlo alla Sacchi o alla Capello. Sacchi era bellissimo da vedere, Capello estremamente più pratico. A costo di scontentare gli esteti, se io fossi il presidente di una squadra di calcio, chiamerei in panchina Capello, senza alcuna esitazione, anche perché il Bisiaco leggeva la partita come pochissimi al mondo.
    Andando nello specifico al tuo quesito, non ho dubbi che, stante le acclarate lacune sugli esterni, una maggior copertura tattica in questo Milan (e pure in quelli del recente passato) sia, al momento, l’unica vera medicina. I nostri centrali, da sempre, se opportunamente protetti non sono da buttare via, a parte Alex che purtroppo ormai ha i muscoli di seta. Resto sempre convinto che tuttora il ns/ miglior centrale sia Paletta, sciaguratamente lasciato andar via in prestito, ma almeno una cosa buona l’abbiamo fatta in questa campagna acquisti, ossia l’acquisizione di Romagnoli che – udite, udite – abbiamo pagato poco per quello che è ora e che varrà in seguito. E’ l’unico difensore che abbia il senso della marcatura e dell’anticipo, sa giocare palla (col sinistro) ed è fortissimo di testa. Non capisco perché la Roma, che ha Castan in precarie condizioni di salute (auguri sinceri a lui) si sia privata di un prospetto di tale fatta. Contenti loro…
    Conte col 3-5-2 ha vinto il primo scudetto con una squadra buona e motivata, ma nulla più, mentre noi con Acciughina abbiamo buttato al vento i 29 goal di Ibra. Puoi avere i giocatori che vuoi, ma se in panchina hai un’ameba, che magari si crede pure un delfino, sarai pasto per i pescecani.
    Comunque, qualcosa di buono lo abbaimo: bacca, Bertolacci, Bonaventura, Romagnoli, Donnaruma, Calabria, Mexes e Montolivo (questi ultimi tre rivedibili). però, i giocatori che mancano li deve scovare un DS di provata capacità, cui sia garantita autonomia operativa. A quel punto, possiamo anche tenerci Cravatta Gialla (dato che B. ci tiene tanto) per firmare i contratti di ocmpravendita.
    Ma è così difficile?

    1. E complimenti per il sottile ed arguto suggerimento con cui concludi il tuo commento.

  10. D’accordo , Marchese . Sara’ che sono anche io di antica scuola , ma la penso esattamente cosi’ anche io . Non so se hai letto i miei continui appelli che scrivo da tre anni per invocare l’arrivo di Capello . Sono proprio contento che lo stimi anche tu . E’ sempre stato il migliore .

    1. Capello ha già rifiutato due volte la panchina del Milan dal 2012 ad oggi.

      1. Era occupato. Riproviamo.

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