L’importanza di chiamarsi Zlatan

La speranza di un mercato già bellochefinito prima dell’avventura cinese è stata una speranza vana, una vana speranza di mezzaestate. Certo, a quale allenatore non piacerebbe avere già la rosa al completo più di un mese prima dell’inizio del campionato? Più tempo per lavorare, più tempo per far assimilare meccanismi, più tempo per capire chi sarà fondamentale, chi sarà utile e chi invece passerà la stagione a guardare le partite dalla tribuna. Allo stesso tempo, però, chi credeva veramente in questa favola del mercato concluso prima del ritiro? Chi credeva che il Milan 2015/2016 si sarebbe formato prima del 31/07/2015? Ma soprattutto, chi credeva che Adriano Galliani avrebbe concluso il suo lavoro un mese prima della chiusura ufficiale, rinunciando a tutti quei bei colpetti che si possono fare proprio allo scadere del tempo regolamentare?

Siamo al 31 luglio, e il mercato del Milan sembra essere tutto meno che bello e finito. Per carità di Dio! Negli ultimi, avrei dato un rene per un mercato così, tenendo in considerazione sia i giocatori che sono entrati, sia quelli che sono usciti. Tutto questo non toglie che il Milan, in questo momento, è un bel cantiere. Né più (purtroppo), né meno (per fortuna).

Abbiamo assistito, fino adesso, ad almeno tre fasi distinte:

1. La fase dei proclami (falliti): la fase degli obiettivi annunciati, la fase dei voli privati, la fase delle foto con Nelio Lucas, la fase delle figuracce. Insomma, la fase di J.Martinez e G.Kondogbia. Un momento da dimenticare in fretta. 

2. La fase degli obiettivi sottaciuti (ma raggiunti): la fase in cui sono arrivati Bertolacci, Bacca. L. Adriano, J. Mauri. La fase in cui Galliani ha preso in mano la situazione, la fase in cui si è parlato poco e concluso abbastanza (e speso tanto). Obiettivi più o meno risaputi, ma finalizzati con trattative sottobanco e concluse in tempi più o meno rapidi, senza patè(mi) d’animo. 

3. La fase di stallo (detta anche la fase di Romagnoli, Witsel, Ibrahimovic): la fase del difensore centrale mancino, del centrocampista dai piedi buoni, e di Ibrahimovic, l’unico giocatore che non ha eguali e che pertanto non può essere definito se non con il proprio nome. La fase degli obiettivi più o meno annunciati, ma più o meno fermi per motivi diversi tra loro.

Il mercato del Milan è fermo (fermissimo) a questa terza fase. In altre parole, si tratta di inserire un buon giocatore in ogni zona del campo. Il pubblico, pagante e non pagante, si divide tra chi sostiene l’assoluta (e forse unica) necessità di rinforzare difesa e centrocampo, e chi sostiene che invece l’acquisto fondamentale sarebbe soltanto quello di Ibra. E’ chiaro come la luce del giorno che la situazione ideale si verificherebbe, se venissero conclusi tutti e tre gli affari. Un buon difensore, un difensore dai piedi buoni, un prospetto giovane veramente interessante, servirebbe come l’acqua nel deserto. Dalla dipartita di Nesta e Thiago Silva il reparto difensivo del Milan ha sempre chiesto “acqua, acqua, vi prego acqua…”. Un centrocampista, anche questo dai piedi buoni (come se qualcuno cercasse giocatori dai piedi brutti…), serve, ma, nella mia modestissima opinione, più per una questione numerica, che altro. Secondo me il Milan al momento ha semplicemente pochi centrocampisti.

Resta Ibrahimovic. E che vuoi dire di più? Resta uno dei giocatori più decisivi dell’intero panorama calcistico. No veramente, ma su Ibra, cosa volete dire di più?

12 commenti

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  1. Si amico mio. Ibrahimovic è quel giocatore che sarebbe la ciliegina sulla torta in qualsivoglia squadra al mondo! Serve al Milan più di Witsel e Romagnoli? Forse si se si considera la possibile crescita di Rodrigo Ely e il recupero fisico del ‘Caravaggio’ che ieri ho visto bene sulla via del ritorno alla piena efficienza! Arrivassero tutti e tre… se il Milan fallisse la conquista dello scudetto sarei tentato di fare Muzio Scevola… Se dovessi riporre nel cassetto la maglia, come feci nel 1973 con la bandiera del Milan con la stella, così come farei con la maglia di quest’anno(mi piace parecchio) con impresso il 19.mo scudetto. A queste mie fantasticherie si oppongono tre rischi grandi. Il primo è quello di credere che alcuni giovani talenti (Mastour e Calabria) possano improvvisamente essere elevati al rango di fenomeni(evito i pianti su Pato, El Shaarawy e Balotelli). Il secondo è il completo recupero di Montolivo e De Sciglio. Ed il terzo è quello d’aver creduto che Carlos Bacca e Luiz Adriano siano già diventati come Pippo Inzaghi e Andry Shevchenko. Mihajlovic ha già dimostrato di che pasta è fatto mandando Mastour da Brocchi. Sinisa l’ho già paragonato a Rokovic(Nereo Rocco) e su di lui credo di non sbagliarmi o almeno lo presumo. Però mi piace vivere e non vorrei ‘suicidarmi’ come opinionista e tifoso del Milan.

  2. Una cosa è sicura. Galliani è meglio di Lucas messo rigorosamente out da Berlusconi nelle trattative con Bee.

    Tutto questo sbavare per Ibra non lo capisco proprio, mi fa sorridere.

    Un giocatore di 34 anni che non ha mai vinto una champions pur giocando in quasi tutte squadre che senza di lui l hanno vinta.

    Uno che un giorno dice che vuole stare a Parigi, l’ altro che sogna gli Usa ed infine che ci saranno sorprese…

    Per non parlare del suo modo di giocare che sbilancia la squadra e rende prevedibile la manovra. Prendiamo un centrocampista e un difensore (anche se Ely sta facendo molto bene) e non perdiamo tempo con Ibra

    1. Non ha mai vinto una champions, ma negli ultimi dodici anni ha vinto 11 campionati con le squadre che ha giocato! Ti ricordi, vero, l’unico titolo che gli manca? Al Milan con quella capra di allenatore che avevamo.
      Credimi, ce ne sono pochi come lui in giro, forse nessuno.
      PS: è riuscito a far sembrare un campione anche Nocerino e a fargli segnare 11 reti.

  3. L’ ultima volta che abbiamo vinto uno scudetto con lui abbiamo poi avuto un degrado totale. Ma è ovvio. Il suo ingaggio e modo di fare in campo e fuori riempiono lo spogliatoio di pressioni. Ma ora che un allenatore ce lo abbiamo sul serio non abbiamo bisogno di scomode prime donne, ma di un gruppo solido di uomini veri che sappia costruire. Vincere uno scudetto con Ibra non serve a nulla se poi fra un anno abbiamo lo spogliatoio spaccato

    1. Lo spogliatoio l’ha spaccato la capra. Questo è certificato.
      Ibra ha vinto due scudetti di fila con i gobbi e tre di fila con i prescritti e il PSG.
      Caso vuole che solo da noi il secondo anno avrebbe spaccato lo spogliatoio.
      Vuoi scommettere che la capra riesce a spaccarlo anche dai gobbi.
      Poi se vuoi un giudizio estetico e puro, probabilmente una squadra gioca un calcio migliore senza di lui. Ma tra il dare e l’avere fino ad oggi Ibra conviene averlo.

  4. Io punterei tutto su Ibra-Romagnoli. A cc opterei su un centrocampista più economico rispetto a Witsel (Soriano?), perché, ripeto, secondo me il problema è più quantitativo, che qualitativo (pur avendo solo campionato e coppa italia). Poi dipenderà tutto dall’impatto mr. Bee…

    Una considerazione su Ibra. Basta riguardare (o ripensare) le partite del 2010/2011 per capire cosa significa averlo in squadra.

    1. Scusa , non abbiamo uno a centrocampo capace di dettare tempi e schemi e tu parli di problema quantitativo ?
      Per La Cantera sono sorpreso assai :.non vuole Ibra . Vorrebe CR7 ?
      Giustomper capire .

  5. Intanto prendiamo centrocampista e difensore che sono la priorità

  6. Meravoglioso l’ articolo di Suma in cui sconfessa lobby e lobbettine anti Milan (c’ è ancora chi pensa che non ci siano delle prostitute ammaestrate nella nostra tifoseria suvvia). Ben inteso a me Ibra non piace indipendentmente, ma ci sono veramente dei giornalisti che lo dipingono come un cesso se viene da noi e come un giocatore fondamentale se va alla Roma.

  7. 60 milioni spesi finora,
    ma se sarà una stagione da terzo posto o da quinto dipenderà dall’arrivo di Ibra.

    Questo la dice lunga su come sono stati spesi i soldi fino ad oggi…

    Che amarezza.

    1. Con 23 milioni la Roma ha trovato l’accordo per Dzecko… con questo non voglio dire che la Roma ha fatto un affare ma è solo per rispondere a chi giustifica le spese folli di Galliani dicendo che si sono alzati i prezzi del mercato… tutte cazzate, rispondendo per le rime dovrei dire che ci sono tanti pseudo tifosi contenti purchè il Milan spenda soldi ma in realtà forse ci sono tifosi che hanno troppa fiducia in Galliani… che non è il male del Milan ma ultimamente sta facendo troppe pirlate.

  8. Intanto la capra ha iniziato il lavoro di smantellamento della gobba ed è già a buon punto.

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