A metà dell’opera

Il calcio d’estate conta poco, e si sa. Da un doppio 5-1 con due squadre di Promozione ed Eccellenza lombarde si potrebbe addirittura pensare che un gol preso sia già una bella croce sulle velleità di successo di questo Milan. E qualche giornale o sito l’avrà già detto; in questi giorni guardo solo i comunicati ufficiali, tempo e voglia di seguire notizie e commenti in giro per la rete sono molto vicini allo zero.

Gli unici che ho visto, per caso, sono quelli di una pagina di romanisti esaltati che in gran parte affermavano che “30 milioni per Romagnoli sono giusti dopo aver praticamente regalato Destro a quella squadra di pippe”, insultavano Mihajlovic per i suoi trascorsi laziali e paragonavano la storia delle ostriche alla favola della volpe e l’uva. Ultimo scontro diretto: 2-1, con gol vittoria proprio di Destro. Il difensore azzurro, tra l’altro, era talmente considerato dalla Roma che la dirigenza giallorossa, dopo averlo avuto due stagioni in prima squadra, gli ha preferito Astori e Yanga-Mbiwa, due che ai tempi sembravano la panacea di tutti i mali per il Milan, e lo ha mandato in prestito a Genova. Detto questo, qualcuno per assestare la difesa serve, dopo aver rifatto completamente il centrocampo e l’attacco tra gennaio e oggi.

Sulle fasce, ma anche in mezzo; la coppia Paletta-Mexes e quella Abate-Antonelli sono buone sicuramente per l’Europa, ma non fanno fare ancora il salto di qualità per qualcosa di più. E speriamo che lo stop dato al mercato, dopo la “sfuriata” iniziale del post-Kondogbia con l’arrivo di 4 giocatori (1 top player, 2 buoni e 1 giovane di prospettiva) sia il preludio a un paio di colpi finali. Tanto, storicamente, i giocatori hanno dimostrato di sapersi ambientare a Milanello anche quando arrivano ad agosto inoltrato. Intanto, la prossima amichevole prima del tour cinese sarà col Lione, un primo vero test dopo aver affrontato due squadre dei campionati regionali. L’ultima volta fu addirittura 9 anni fa, in ben altri palcoscenici (la CL), risolta in mischia da Pippo Inzaghi e poi da Shevchenko. Un’era geologica fa, calcisticamente parlando.

1 commento

  1. Noto un cenno di fatalità mista a rassegnazione per le notizie che arrivano dal cosiddetto calciomercato. Nel team Milan tutti stanno lavorando in modo egregio. C’è stato un attimo di sbandamento per ‘l’affaire Monaco’, in entrambe le vicende, per il mancato acquisto e la cessione di un idolo dei ragazzini/e tifosi Rossoneri. Ma nulla d’importante. Carlos Bacca, per me, è migliore di Martinez e Bertolacci potrebbe sorprendere positivamente facendo molto meglio del francese approdato sull’altra sponda. Mancano circa quaranta giorni alla chiusura del calciomercato ed il Milan ha già acquisito l’allenatore che voleva e quei rinforzi indispensabili per soddisfare le aspirazioni minime di conquista della posizione per andare in Champions League. Si completasse la campagna acquisti con altre tre pedine, di cui si leggono i nominativi, allora il Milan sarebbe da scudetto! Vediamo come sarà il vero Milan di ‘Milanovic’ quando tutti si schiereranno ai nastri di partenza tenendo presente che partiamo dalla quinta fila!

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