Ritornare a correre

Il filo rosso, per nulla invisibile, che ha collegato questi primi tre giorni di scuola del nuova Milan è stato principalmente uno: la corsa. Semplice forse, ma fondamentale, e sembra quasi irrealistico come una azione così banale possa in realtà essere un atto profondamente rivoluzionario rispetto al passato.

Corsa come preparazione atletica, fondamentalmente, uno degli aspetti per i quali siamo stati più calanti negli ultimi anni, ma anche corsa come metafora di grinta, coraggio, voglia di lottare e di non mollare mai, nonostante le difficoltà e la fatica. Oltre al fisico, Sinisa sta allenando la mente, con pochi concetti ma molto chiari. Ecco, a lui non manca di certo la capacità di sapere cosa vuole e dove vuole arrivare, e il fatto di essersi presentato in conferenza recitando il motto del nostro fondatore non può che avergli fatto guadagnare tanta stima da parte di tutti. I tifosi più scettici, ma anche tutti gli altri, andranno poi convinti sul campo, dove le differenze con il passato non possono essere solo la grinta e la corsa. Serve un’identità di squadra, serve un’ossatura di base sulla quale fare sempre affidamento, e servono idee chiare e utili alla causa. Basta giri di parole, basta conciliaboli con il vice, basta decisioni avventate: serve un allenatore che in ogni occasione prenda delle decisioni con convinzione, anche a rischio di sbagliare, relegando la paura e l’immobilismo in un vecchio baule dove chiudere i brutti ricordi.

Il mercato sta dando tanto: giocatori affermati, giovani molto interessanti ( anche se parlarne troppo non si può!!) e un certo numero di giocatori delle annate passate con la grande volgia di giocarsi le ultime carte e magari di prendersi qualche rivincita. Da El Shaarawy a Montolivo, da De Sciglio a Niang e via dicendo. Ci sono le carte giuste e il giusto mix per puntare in alto, aspettando quella ciliegina che per tutti ha lo stesso nome e lo stesso cognome. Non lo diciamo più, perché potrebbe portar male, ma tanto tutti sappiamo chi è, persino Berlusconi. Piena fiducia nella dirigenza, per il suo arrivo e per quello di qualche altro rinforzo importante, che vada definitivamente a colmare il gap con le altre. Si deve ritornare a correre, e per farlo servono gli uomini giusti al posto giusto. Alcuni li abbiamo già piazzati…altri arriveranno. Basta crederci, ed avere fiducia, almeno questa volta.

1 commento

  1. Gli uomini sono sempre giusti se esiste la volontà di poter corrispondere a tale qualità intrinseca. A quanto pare Mihajlovic si sta dimostrando l’uomo giusto. La società sta compiendo i passi giusti nel mercato di rafforzamento. Il presidente c’è ed è tornato l’uomo giusto anche per avere uno stadio tutto del Milan. Le premesse sono giuste! Ora la parola va al campo e soprattutto ai giocatori! Se sono gli uomini giusti per portare il Milan dove merita….allora ritorneremo a vivere nostre giuste emozioni. Ho la sensazione fondata che stia rinascendo un grande Milan… spero che questo intuito intrinseco si concretizzi nella realtà! 🙂

I commenti sono disabilitati.