Farla fuori dal vaso

Il modo di dire “out of the cup” (farla fuori dal vaso) intende più o meno descrivere un individuo, talvolta superbo e arrogante, che intraprende un percorso incautamente senza avere le conoscenze adeguate, in modo dilettantesco e/o sprovveduto. Insomma, che non fa i conti con i propri limiti e capacità, superandoli e addentrandosi in situazioni al di fuori della propria portata. Quindi mentre Pirlo is not impressed, Agnelli is out of the cup. Post-scriptum: ‘cup’ possiamo intenderlo in tutti i modi possibili.

Insomma, posso accettare i signorotti al mare che ancora la menano con la tiritera “quello ha speso 480 milioni per non contare niente, lololol”, del resto l’età avanza per tutti e le cellule sono sempre meno, idem le sinapsi che pian piano vengono declassate. Oppure ci sono persone che conoscono per filo e per segno l’accordo tra Bee e B e noi siamo tutti fessi, in quel caso alzo le mani.
Ma dicevo, la chiacchiera da bar, o da mare, la si può prendere col sorriso; quello che fa strano è leggere Andrea Agnelli parlare di cifre “strane” e valutazioni “ridicole”.

Caro Andrea, premettendo che nessun Agnelli dovrebbe avere la sfacciataggine di parlare della veridicità dei bilanci altrui, if you know what i mean, mi sembra facile capire che innanzitutto il paragone tra il brand Milan e quello Juve non si possa fare neanche in un universo parallelo colorato e popolato da pagliacci giganti. Potete anche vincerne centosessanta di scudetti nei prossimi cinque anni, ma nessuno fuori dai confini italiani se ne interessa. Al contrario, calciopoli se la ricordano tutti, o anche qualche finale persa, tipo quella del 2003. Lì tutti vi ricordano. Mentre piangete però, perchè l’immagine dominante è quella di Sheva che guarda tre volte l’arbitro e vi uccide dentro.

Magari diciamo ad Andrea anche che una volta che il Milan sarà quotato sul mercato asiatico torneremo a parlare di quanto le cifre erano campate in aria. E torneremo un giorno anche a parlare di come non sia necessario far affluire capitali esteri, visto che lo sostieni e allo stesso tempo la tua azienda paga le tasse in un’altra nazione. No-sense ovunque. Ma si sa, perdere una finale chiude la vena, ancor più venire mediaticamente sminuti dalla cessione delle quote del Milan. Anche questo può incidere nel non riuscire a vedere il business che può creare il marchio Milan in Oriente. Ve lo dico alla spicciola: un miliardo e mezzo di nuovi clienti, gli vendi due tazze e ti sei rifatto della spesa. Visto che Agnelli parla da bar, gli rispondiamo da bar.

Una brutta figura quella di AA, da sostenitore romantico del calcio mi dispiace anche. La Juventus quest’anno ha fatto qualcosa di incredibile, essere in lotta #finoallafine per un triplete è lo specchio di una grandissima stagione. Non sono d’accordo con chi parla di fortuna o altro, quella in Champions serve sempre.

Ribadisco ancora una volta i miei complimenti alla tua squadra, goditi la tua grande stagione e non parlare di noi, goditi Pogba, Vidal, Tevez, Marchisio. Impara a essere grande, impara da chi ha vinto tutto in Europa e ha scritto la storia, esci da questa dimensione nazionale e cheap. Elevati, elevatevi. Imparate da quest’anno a essere come noi, riprovateci l’anno prossimo. Vincete una Champions, diventate stabili in top 4, rigiocatevi una semifinale. Non state sempre a sindacare su cosa fanno gli altri senza pensare ai vostri affari. E’ per questo che siete ancora limitati all’Italia, perchè avete una mentalità di basso profilo e uno sguardo sulle squadre altrui. Pensate alla vostra, siate superiori.

Ma forse, chiedo troppo.

8 commenti

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  1. Andrea Agnelli non è mai stato un esempio di stile… ancora recrimina per gli scudetti tolti pur sapendo tutto quello che avveniva e ben sapendo che la Juve nella sua storia ha sempre avuto aiuti arbitrali determinanti e imbarazzanti finendo per inimicarsi tutte le tifoserie, perciò ho sempre preferito Lapo Helkann anche con i suoi eccessi.
    Nella finale con il Barcellona devo dire che non ho tifato contro la Juve e non mi sarebbe dispiaciuto che una squadra italiana la vincesse, però a dirla tutta mi sono divertito ugualmente…:twisted:
    Non condivido le azioni deprecabili di alcuni tifosi romanisti e napoletani che hanno tappezzato Berlino con frasi offensive, la Juve ed i suoi tifosi non sono il male del calcio italiano come pure i tifosi di Roma e Napoli non sono certo un esempio di stile, correttezza e valori.
    Chiudo ricordando che molti juventivi rivendicano pure un rigore su Pogba (che non c’era), ecco se si fosse avvenuto nel campionato italiano gli avrebbero dato il rigore che avrebbe “aggiustato la partita” ed i giornali avrebbero parlato di grande juve anche se poi hanno sbagliato pure di due metri… questo dà fastidio della Juve, che anche quando aveva una grande squadra raramente è riuscita a centrare obiettivi importanti senza aiuti determinanti… il Milan di Sacchi o di Capello quando ha vinto è perchè spesso stradominava.

  2. Io non so chi dei due , fra Juve e Barca mi sta maggiormente sui coglioni .
    Certo la Juve ci ha fatto i suoi scippi ma quegli altri non resano indietro .
    Se l’azione incriminata che non era mai rigore fosse stata al contrario avrebbero dato il rigore al Barcellona e pure l’espulsione . Ricordate Pujol e Sheva ?
    Ricordate Nesta ed il corner ? Ecc…..ecc…..
    Io tifavo per il Real di Carletto e della finale non me ne fotteva nulla .
    Per quanto riguarda il capolavoro finanziario del Presidente e gli insulsi commenti
    dell’agnellino belante basta considerare come l’uno ha creato un impero e l’altro si e’ seduto ad una tavola imbandita . Non c’e’ paragone m nemmeno lontano .
    In poco tempo noi vedremo i frutti del capolavoro Berlusconiano e , debbo dire , del grande intuito e modestia di Mr. Bee. Guadagneranno entrambi un sacco di soldi ed otterrano grande popolarita’ . Ma noi godremo di nuovo per numerose vittorie .
    Un cruccio : perche’ mai noi italiani non sappiamo approfittare del genio di taluni nostri Leader ? Siamo bravi solo a demolire , Ignoranti , presuntuosi come barbari o lanzichenecchi .

      • sadyq il 10 Giugno 2015 alle 22:35

      Perché non provi a parlare un po’ di calcio? Hai rotto i coglioni con queste leccate di culo al pregiudicato! Falla finita!

  3. Caro (?) Marco Iaria
    Che scrivi sulla rosea al soldo di non so chi , e perfettamente inutile che , cercando di danneggiare l’economia sofferente del tuo paese , ti affanni a mettere pulci nell’orecchio di Mr. Bee circa il valore reale del Milan . Il livore di vedere risorgere la squadra di Silvio Berlusconi e della tifoseria Italiana piu’ trionfante di sempre , evidentemente ti acceca . Nel mentre ovviamente qualche buco ti avvampa .
    Che ci puoi fare , giovanotto ? Con la tua paginetta Mr. Bee si pulira’ il didietro ed a te restera’ solamente in bocca un acre sapore .

  4. Ho condiviso quasi tutto, con entusiasmo, ma l’ultima parte del tuo pezzo mi è andata un pochino indigesta. Fare i complimenti a dei ‘cafoni ripuliti’, come i discendenti dell’unico signore, Gianni Agnelli, è raccapricciante. Come possono rialzarsi intellettualmente degli arroganti che credono di capire tutto e non capiscono nulla così come credono di sapere tutto e sono ignoranti sino al midollo. Semplicemente non possono farlo… loro si che sono, in Europa, dei perdenti e neppure di successo. La loro rabbia monta almeno quanto l’invidia( forse l’aveva anche Gianni Agnelli che non si dava pace perché il piemontese Rivera era finito al Milan) Loro hanno sempre nutrito nei confronti dei Rossoneri un fottuto senso d’inferiorità. Ora se dovesse riuscire, alla famiglia Berlusconi, ci metto anche Barbara che per prima aveva sondato la via cinese, il ‘colpo’ di portare 480 milioni di euro, denaro fresco, e non cedere la proprietà così come hanno fatto gli altri di Milano… ebbene si… in molti, se non tutti, nel calcio italiano, dovrebbero andare a nascondersi. Ancora una volta Silvio Berlusconi, questa colta con l’aiuto della sua famiglia e di Fininvest, avrebbe centrato un colpo tanto magistrale quanto rivoluzionario. E lui… il barbuto ‘giovin presidente’, una nullità nel nulla della sua filosofia economica, rivolta al business calcistico, che fa? Schiatta di rabbia! E noi milanisti godiamo quasi ci fosse stato restituito lo scudetto di Muntari!

    1. E’ vero, però il milanista sa essere obiettivo e riconoscere i meriti quando giusti.
      Marchisio, Pogba, Pirlo, Vidal è un centrocampo titolare top e costruito con due spicci. La Juve ha saputo creare un progetto vincente passando dalla B a una finale di CL in poco tempo e di questo gliene va dato atto.
      Questo è il concetto del campo, poi il corollario sporco è sempre presente.

      1. Hai ragione ! Con due spicci e tanta professionalita’ . Non come noi con Matri & Co. Nel quadro perfetto che Berlusconi sta dipingendo stona e preoccupa un solo colore : il giallo ……
        Spero di sbagliarmi .

  5. Il 18 marzo 1968 Bob Kennedy diceva che il PIL non misura tutto, anzi.
    Agnelli ha dimostrato anche la sua ignoranza.
    Noi crediamo che il valore del Milan non si trovi a Piazza Affari o a Walla street.
    Il valore del Milan sta – semplicemente – nel fatto che quando si parla di Storia del Calcio si possono citare 3,4 o cinque Società; una di queste è SICURAMENTE il MILAN e altrettanto sicuramente non è, nemmeno per errore, la juventus. ( e nemmeno i cugini)
    E’ quindi pr noi un errore inseguire il pigiamanto delle “vallette” nei suoi pensieri.
    Parlare di quotazioni, futuro….
    E’ IL PRESENTE CHE CONTA: IL MILAN E’ IL CALCIO
    anche questo Milan un po’ acciaccato e dismesso.
    LORO SONO IL NULLA
    come diceva il Marchese del Grillo?
    risposta perfettamente adeguata

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