Sei allenatori in cerca di panchina

Vincenzo Montella

Primo candidato alla panchina del Milan è l’allenatore della Fiorentina. Non mi convince per tanti motivi. Non mi convince perché ad oggi ha sempre fallito nelle occasioni importanti. Non mi convince perché vorrebbe dire ripartire, presumibilmente, dalla squadra attuale con pochi ritocchi e lasciare che l’allenatore faccia la differenza. Dicono sia un costruttore ma ha avuto sempre il vantaggio di avere dalla sua talento purissimo – sempre sciupato. Le sue squadre, inoltre, hanno ampi periodi di blackout dal punto di vista fisico. che spesso compromettono la stagione. Alla Viola ha fallito, perché dovrebbe avere successo al Milan?

Tattica: 3/5. Mercato: 2/5. Motivazioni: 1/5. Preparazione atletica: 2/5. Voto: 4/10.

Unay Emery

Nome molto spesso sottovalutato ma i risultati al Siviglia sono più che ottimi. Da valutare il salto in una grande ma parliamo di un allenatore che ha saputo vincere spesso e volentieri sfide più grandi di lui. Il suo Siviglia corre e gioca bene ed ha reso il Ramon Sanchez Pijuan un catino caldissimo, quasi inespugnabile. Le mie perplessità su di lui sono più che altro nell’approccio al calcio italiano e nella possibilità che anche a lui venga dato un gruppo e si spera cavi il sangue dalle rape.

Tattica: 4/5. Mercato: 2/5. Motivazioni: 3/5. Preparazione atletica: 5/5. Voto: 7/10.

Sinisa Mijailovic

Se dal punto tattico presenta qualche lacuna, sicuramente Sinisa è un grandissimo motivatore. Le sue squadre non brillano a livello di gioco ma sono soprattutto ben preparate fisicamente ed in grado di reggere l’urto con qualsiasi avversario. La Sampdoria quest’anno grazie a lui ha fatto un campionato al di sopra delle proprie possibilità. Sul mercato potrebbe, grazie al suo carisma, avere qualche voce in capitolo in più dei due precedenti – ma non credo troppe. Da vedere come potrebbe essere accolto dalla tifoseria per il suo passato interista.

Tattica: 2/5. Mercato: 3/5. Motivazioni: 4/5. Preparazione atletica: 4/5. Voto: 6,5/10.

Antonio Conte

La scelta che più mi intriga. A differenza degli altri è un allenatore che ha fatto la differenza. L’ha fatta nel 2012 quando con una squadra nettamente inferiore ha portato a casa il tricolore alle spese di Massimiliano Allegri. Il suo calcio non è sempre propositivo ma è un allenatore ben conscio dei limiti della squadra e della possibilità di migliorare questi ultimi. Richiede un gruppo compatto e disciplina assoluta dal punto di vista mentale e fisico. Forse la miglior cura per questo Milan anche se l’unica limitazione è legata al mercato: alla Juve al primo anno si è accontentato spesso e volentieri di giocare con Giaccherini, Pepe ed Estigarribia titolari. Sarebbe la dimostrazione, forse, che un gruppo motivato adeguatamente non è così scarso come viene dipinto

Tattica: 3/5. Mercato: 3/5. Motivazioni: 5/5. Preparazione atletica: 5/5. Voto 8/10.

Carlo Ancelotti

I ritorni non sono buoni ma per Re Carlo farei un’eccezione. E’ un allenatore che sa cosa vuol dire essere da Milan ed è l’allenatore di uno dei cicli più vincenti della nostra storia. Per via del prestigio acquisito, inoltre, sarebbe l’unica garanzia di forti investimenti sul mercato estivo. Ancelotti è un grande compattatore e gestore del gruppo. Non è un costruttore – almeno non nell’immediato – ed è un normalissimo motivatore. Il suo calcio è contemporaneamente croce e delizia: non ti da mai la sensazione di giocare bene ma spesso è vincente. Lacune invece dal punto di vista atletico: lo abbiamo visto al Milan ma anche in quest’ultimo mese di Real Madrid. Se comunque si deve riportare il Milan in alto si cominci col suo allenatore simbolo.

Tattica: 4/5. Mercato: 5/5. Motivazioni: 3/5. Preparazione atletica: 3/5. Voto 7,5/10.

Pippo Inzaghi

Eh sì. Inzaghi ha ancora un contratto e non è detto che vada via. Che dire su Pippo? Che ha avuto a disposizione un buonissimo gruppo e quest’anno ha fallito. Ha avuto carta bianca sul mercato, compatibilmente con le risorse. Gli è stata consegnata una rosa che poteva tranquillamente fare 70 punti e questi punti li ha buttati tra i vari Empoli e Cesena. Il Milan ad oggi non ha gioco, ha una preparazione fisica lacunosa ed una squadra che entra in campo demotivata sciogliendosi al primo gol subito spesso e volentieri. L’unica speranza per il Milan è che al secondo anno impari dai propri errori e cresca – perché Inzaghi non è un allenatore scarso, ma solo un allenatore che deve formarsi. Oggi, però, quella speranza è più che vana.

Tattica: 1/5. Mercato: 3/5. Motivazioni: 2/5. Preparazione atletica: 1/5. Voto 3,5/10.

[poll id=”55″]

20 commenti

Vai al modulo dei commenti

  1. Ci vuole uno con molto polso . Concordo su Conte . La mia preferenza , piu’ volte espressa va. Fabio Capello con poteri alla Fergusson . Con lui potrebbe restare Inzaghi e gli farebbe un grande bene imparare . Ma , oggi che e’ il suo compleanno , sentito poco fa in TV , voglio fare gli auguri ad Andrea Pirlo .
    E qui mi rivolgo a chi capisce di calcio , solo a chi ne capisce .
    Vi sono giocatori che hanno in dono una intelligenza calcistica eccezionale , assolutamente fuori da ogni confronto , Come i campioni di scacchi per intenderci .
    Questi fanno la fortuna dei loro compagni e del loro allenatore , quasi inutile , perche’ comandano o ispirano tuttimi movimenti e gli atteggiamenti in campo .
    Il Milan ne ha avuti quattro : Schiaffino , Sani , Rivera e Pirlo .
    A chi ama le prove scentifiche ed i riscontri senza possibili obiezioni consiglio di confrontare gioco e risultati del Milan e della Juventus quando honno avito in squadra Pirlo e quando non lo hanno avuto . Non faccio i conti perche’ li so a memoria e non ci voglio pensare piu’ . Pero’ :
    STRAMALEDETTO ALLEGRI E VADA A FARE IN CULO PER SEMPRE GALLIANI

    1. Pirlo calciatore non si discute. Però non l’ho mai particolarmente amato, perché non mi ha mai trasmesso passione, entusiasmo e, soprattutto, attaccamento alla maglia.
      Un esempio: due brevi frasi riportate nella sua autobiografia.
      Se ti chiedono se è vero che avevi praticamente firmato per il Madrid, devi rispondere nascondendoti dietro a frasi fatte e finte, già sentite, recitare uno scialbo copione studiato da uffici stampa privi di guizzo e di talento: “Non è vero, sto bene al Milan”. Ma vaffanculo“.
      Peccato sia finita così, al Real ci sarei andato di corsa. Ha più fascino del Milan, più futuro, più appeal, più tutto, incute timore negli avversari a prescindere“.
      Posso dire anch’io, vaffanculo!

      Quanto all’allenatore, Conte senza dubbio. Ma questo vale con una precisa volontà di cambiamento in società.

      1. Scusami , ma un artista non si ama per il suo carattere ma per la magnificenza della sua opera . Anche tu ti lasci condizionare dalla simpatia o dall’antipatia per un giocatore o per l’altro . E’ molto irrazionale .

        1. Vittorio, scusami tu, ma il tifo, che come significato antico vuol dire febbre, indica proprio la passione che si ha in una squadra. Quindi è già insita in questa dimensione l’irrazionalità della cosa.
          L’amore per i colori che sostieni è la condizione principale che fa poi amare il campione. Non riesco proprio a esaltarmi con Platini o Maradona. Lo stesso Messi mi lascia stupito, ma non va al di là dell’ammirazione estetica.
          Se poi un genio, quanto vuoi, dice certe cose sulla squadra dove ha giocato tanti anni e ha vinto praticamente tutto quello che si poteva vincere, scusa ma, volgarmente parlando, mi cascano le palle.
          Lo conosci il vecchio detto “chi non ci ama non ci merita”? Ecco.
          Poi dimmi pure che anch’io non capisco niente. Hai ragione, sono accecato da una fede abbagliante.

      2. Capisco ma non condivido . Io non ho mai amato Rivera come ho amato
        Kaka’ ma ho ammirato Rivera piu’ di quanto abbia ammirato Kaka’ . Parliamo di due fuoriclasse . Ma Rivera era un genio . Come Pirlo appunto.

        1. Vittorio, Rivera ha giocato una vita nel Milan.
          Rivera post calciatore non l’ho amato più di tanto (il calcio è una cosa la scrivania è un’altra cosa).
          Rivera politico, lasciamo perdere proprio.
          Ma Rivera calciatore è stato il Milan per vent’anni e nei miei occhi, prima di ragazzino, poi di adolescente e infine di giovane, non c’era nient’altro che lui.
          Poi sono passati Baresi, Maldini, Van Basten, Kakà, Ibra… tutta gente che mi ha fatto battere il cuore. Pirlo no… bravo quanto vuoi, esteticamente quando dipinge con i piedi è più di un artista, ma non mi ha mai emozionato. E’ una sua caratteristica.

          • sadyq il 21 Maggio 2015 alle 00:23

          Mah, stiamo a discutere patenti di tifo, milanisti veri o presunti, io di più tu di meno e tutte le altre stronzate e si discute RIVERA?
          Che altro dire, se non che ho la conferma della completa ignoranza calcistica di certa gente che si permette pure di giudicare gli altri!

          Eheheh .. E ci credo che da “post calciatore” non lo avete mai amato. Conoscendovi!

          • sadyq il 21 Maggio 2015 alle 00:24

          E nemmeno in minima parte si può fare un paragone con pirlone!

    2. Pirlo se ne voleva andare via dal Milan ben prima del 2011. È stata una sua scelta. Ed era pure giusta visto che concludeva la stagione con media insufficiente da 3 anni. Poi i prodotti chimici e la fanfara mediatica stan pompando un giocatore che non è nulla di che. GIUDA

  2. Anche tu vai avanti a simpatie ed antipatie , ma lo sapevamo . Nel tuo caso ti spingi talmente oltre la logica che vai a finire diritto nel novero di quelli che non ne capiscono niente .

    • sadyq il 20 Maggio 2015 alle 23:25

    Se dovesse arrivare la contessa, sarebbe la volta buona per farmi tifare contro il Milan, Se ne stia in quella merda di nazionale!
    Montella mi sembra spesso molto confuso.
    Micailovic è troppo interista, ma nell’elenco potrebbe essere quello più accettabile.
    Emeri non ho idea di chi sia, non lo conosco, ma sapendo di cosa ha fatto ultimamente il Siviglia, mi fa parecchio ridere questa frase del post: “Da valutare il salto in una grande … “! Ci fanno un culo come una manica di cappotto e hai paura dei salti? Meglio uno che conosca bene il calcio italiano!
    Inzaghi, via dai coglioni!
    Ancelotti, mi dispiace ma non voglio minestre riscaldate.
    Mi chiedo come mai non sia stato preso in considerazione uno come Sarri. Hai visto giocare l’Empoli? Ha esperienza, è abituato a far giocare i giovani, ha voglia di migliorarsi da quel che gli sento dire nelle interviste, non dice solo signorsi!

    1. Sarri sarebbe una riedizione di Sacchi. Altra minestra riscaldata.
      Anche l’Inter, per copiarci, una volta prese uno sconosciuto e molto promettente: Orrico.

    2. Ho considerato i papabili dai media, Sarri è definitivamente tramontato.

      • sadyq il 21 Maggio 2015 alle 00:18

      Sarri con Sacchi non c’entra una mazza, nemmeno nel gioco!

      Perché sarebbe tramontata come ipotesi? Hai parlato con testa asfaltata?

      1. Sono rimasti in 3: Ancelotti, Conte ed Emery.

  3. Gobbi maledetti!!! Ma il culo che quest’anno si sono ritrovati è della capra? Il Barca è spacciato.
    Della squadra di questa sera gli abbiamo regalato Storari, Tevez e Matri. Anzi, Matri glielo stiamo anche pagando.

    1. Non stiamo pagando Matri, altrimenti rimaneva al Genoa. E il prestito di Matri è l’unica operazione buona visto che ora si è rivalorizzato ed in estate lo cediamo

      1. Stiamo già sognando una coppia Matri Immobile.

  4. Pirlo ricorda molto Dino Sani . Lasciate perdere le emozioni , guardate i fatti ,
    Dove ha giocato lui e’ stato sempre presente il GIOCO DEL CALCIO .
    Scudetti e Coppe col Milan . Campionato del mondo in nazionale . Se ne va dal Milan e si spegne la luce . Arriva alla juve che non ha un gioco e vince 4 scudetti
    e ……diononvoglia ! Ma che altro volete per maledire quei due iuventini infiltrati che facciano in culo per sempre !

  5. Forza Diavolo , prova a metterli in ordine di quoziente intellettivo i sei papabili .

I commenti sono disabilitati.