Due facce della stessa medaglia

In un finto scenario apocalittico, con la curva vuota in cui svettavano striscioni da ultimatum, il Milan torna a vincere. Lo fa contro il Cagliari, e questo non è proprio una casualità, visto che il ritorno di Zeman si è fatto notare non poco, specie per gli ampi spazi lasciati in difesa.

Tutto a nostro favore, ci mancherebbe, visto che una vittoria comunque fa morale e, più che altro, ci siamo evitati un esonero che a questo punto appare del tutto inutile; perché i problemi restano e resteranno, e non sarà un traghettatore a porvi rimedio. Che resti Inzaghi quindi, fino alla fine, con l’auspicio che nelle 10 gare che ci restano faccia vedere quale sia realmente la sua idea di calcio, senza suggerimenti o dictat presidenziali, facendo semplicemente quello che faceva lo scorso anno con la primavera, ovvero tutto ciò che gli passava per la testa. Occhio però a non confondere la vittoria, anche meritata, con una rinascita del Milan sotto tutti i punti. È vero che siamo tornati ad avere un’idea più precisa di cosa fare, è vero che abbiamo recuperato gente importante in difesa e in mezzo al campo, ma è pur vero che questo Milan continua ad essere solo la faccia bella di una medaglia. Mi spiego: viene abbastanza logico pensare che la poca organizzazione difensiva zemaniana ci abbia aiutato alquanto, ed anche il loro riversarsi in avanti alla ricerca del goal ha fatto emergere il nostro lato migliore, il contropiede. Lo era da inizio stagione, e lo è tutt’ora, ma questo non basta per dire che il Milan stia tornando a far bene. Resta sempre l’altro lato della maledetta medaglia: quella di un Milan che quando è costretto a fare la partita non riesce a trovare le giocate giuste, lasciando spesso troppi spazi alle ripartenze avversarie, quella di un Milan che quando si deve difendere dal forcing avversario difficilmente non va in apnea. Quindi calma con i proclami, piano con le dichiarazioni, perché la vittoria di queste ultime “dieci finali” è un obiettivo ancora troppo utopistico per questa squadra, che non ha certo nella costanza la sua arma migliore.

Un piccolo pensiero poi va dedicato alle vicende della seconda di Milano. Ho apprezzato Inzaghi per la frecciata in diretta tv scagliata contro Mancini: loro erano quelli che avevano fatto il mercato migliore, che avevano riportato in Italia l’allenatore migliore (andatevi a rivedere in che periodo ha vinto gli scudetti Mancini, giornalai) e che puntavano di diritto ad un posto tra le prime. Ecco, tutto questo non solo non è accaduto, ma quelli là avranno anche il disonore di passare la sosta alle nostre spalle. Mal comune mezzo gaudio? No, semplicemente cronaca reale di fatti che ci interessano da vicino. Le chiacchiere lasciamole da parte, è il campo che parla: se il Milan sta facendo malissimo, con un allenatore alla prima esperienza (vero) e con una rosa non all’altezza (falso, questo lo pensa solo chi spara parole a vanvera), l’Inter sta facendo addirittura peggio, sebbene abbia rosa e allenatore. La prossima volta, prima di sparare sentenze, aspettate il campo.

Chiudo con una riflessione sulla curva. Mi viene spontaneo sottolineare come in realtà non si sentisse poi tanto la differenza tra sabato, in cui erano tutti “assenti” (per non dire che si erano trasferiti), e il resto delle gare in casa del Milan: S.Siro manca di un tifo degno da parecchi anni, e non parlo di presenze ma di calore che dovrebbe derivare proprio dalla curva.Troppe volte sembra di giocare in trasferta, con gli avversari che si fanno sentire sempre più di loro; non serve uno sciopero del tifo, seppur questa volta condivisibile almeno per quel che riguarda la citrica al presidassente, serve un ritorno alla curva che era una volta, quella non dominata dagli interessi ma solo dall’amore incondizionato verso la squadra. Anche loro hanno due facce di una stessa medaglia, ma da diversi anni questa medaglia ha spesso di girare, lasciando il tifo e il supporto alla squadra relegato a contatto con il terreno, con il fango.

32 commenti

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  1. Nulla da aggiungere se non che al Milan mancano sempre quella decina di punti che il ‘Palazzo’ ci ha tolto (ribadisco che del ‘Palazzo’ fa parte anche la corrente che vuole subentrare al Milan) e che avrebbero proiettato il Milan verso traguardi più ambiziosi. Accontentiamoci di salvarci e ripartiamo. Ma sarebbe già un successo che si smettessero le guerre intestine e che non si sfregiassero ancora, cosi come fanno gli jiadhisti, l’arte e la cultura Rossonera!

    1. Chiarisci , Borgofosco la storia della corrente e del palazzo , per favore !
      Non sara’ per caso che avessi ragione col discorso del cavallo di Troia pieno di mostriciattoli gialli , taluni incravattati ?
      Sempre se mi hai fatto l’onore di leggermi .

      1. E’ molto chiaro che io sto con il Milan e della proprietà, o dei successi passati, mi importa soltanto se qualche volta, per ‘rifarmi gli occhi’, rivedo alcune cassette del Milan di Sacchi e/o Capello e qualche DVD del Milan di Ancelotti. Ringrazierò sempre Silvio Berlusconi e soprattutto il padre, Luigi, che averva spinto il figlio a prendersi cura del Milan. Ma caro Vittorio bisogna guardare avanti e siccome un padre dovrebbe conoscere bene la figlia, dico che Silvio ha forse commesso una sciocchezza nel cercare di salvare ‘capra e cavoli’ facendo la pensata del doppio AD. Silvio non mollerà mai il Milan e di investitori seri, soprattutto statunitensi, ne ha scoraggiati parecchi. L’ipotesi Wanda Group mi pare seria ed è forse perorata da Barbara che però vuole sbarazzarsi dell’attuale staff tecnico a partire dall’AD. Questo è il problema! Quando dico che si faccia chiarezza chiedo a Silvio che decida se lasciare o no campo alla figlia. Galliani ha moltissimi meriti, diversamente da come pensi tu, ma la sua coesistenza con Barbara (avrai notato che è sempre assente allo stadio) è diventata impossibile. Barbara, Maldini, Albertini e chi più ne ha ne metta, sono in orbita nuovo staff. Le capacità di tutti sono sconosciute e si potrebbe fare il classico buco nell’acqua che significherebbe il fallimento non soltanto tecnico ma anche finanziario del Milan. Silvio è tutt’altro che ‘rimbambito’ e ci penserà ancora prima di gettar via, con l’acqua sporca, il bambino. La famiglia sbagliando molto, a parte Barbara ed il fratello Paolo, non ha ne simpatia ne interesse per la squadra di calcio. Allora i capitali devono arrivare da altre fonti. Marina è stata chiarissima soprattutto dopo la batosta del risarcimento per il caso Mondadori. Dimenticavo, Barbara fa parte del ‘Palazzo’ che aspira a cambiare il calcio italiano. Galliani in questo è un conservatore. Va da se che ci sia contrapposizione e nessuna possibilità di compromesso!

        1. Questo e’ una bella chiara risposta ,mpoiche ho apppena postato un commento che spero leggerai , non aggiungo altro e aspetto di leggere te .

      • sadyq il 23 Marzo 2015 alle 23:11

      Punti tolti, congiure di palazzo, arbitri contro, lotte intestine, cultura Rossonera … Invece smetterla con queste cazzate e puntare l’obiettivo sui veri problemi no?

      1. Quali sono i veri problemi Sadiq ? Ci sto a parlare della squadra sul campo ma comincia tu a non fare il misterioso . Forza ! Intanto anticipo io ..
        Per me il problema TECNICO numero uno e’ che non possono mancare De Jong e Menez . E invece parlano di allontanarli per fare spazio a Montolivo , Cerci e fra poco El Shaaravi . Prospettiva peggiore dei musi gialli .

          • sadyq il 24 Marzo 2015 alle 23:00

          Bravo, il problema del Milan sono proprio le probabili assenze di de jong e menez. Hai fatto centro. Tutto il resto va benissimo!

  2. Resistere altre 10 partite. Poi ci liberiamo di Berlusconi, arrivano gli asiatici coi soldi e ci divertiamo.

    1. Non ho seguito le vicissitudini sulla cessione societaria, ma c’è qualche certezza su sto futuro con gli occhi a mandorla o solite voci di corridoio?

      • Nicco il 23 Marzo 2015 alle 17:13
        Autore

      Incrociamo le dita. Finchè non vedo non credo 🙄

    2. Stabilisci una data per iniziare a divertirci come intendi tu . Chi perde scrive : sono un cretino !
      Ci stai ?

  3. Per Nicco :
    E’ tornato De Jong ed abbiamo vinto e giocato meglio .
    Ma tanto lo lasciamo andare . Il prossimo baluardo davanti alla nostra difesa (?) sara’ , nelle speranze di taluni , un cinesino alto 1,45 . Giallo pero’.AH,AH,AH,AH,AH,AH,AH,………

  4. Berlusconi è stato il miglior presidente della storia del calcio. Ci ha preso dal tribunae, ci ha fatto vvincere tutto e ora ci sta traghettando verso un futuro fatto di stadio di proprietà e di grandi investitori

    Ringraziate Silvio fin quando vivete che 2-3 anni di bassa competitività in quasi 30 non sono nulla

    1. Finalmente un discorso giusto e serio . Senza giravolte e ambiguita’ .Bravo La Cantera !

      • sadyq il 24 Marzo 2015 alle 23:12

      A dire la verità, periodi di bassa competitività ne hanno avuti diversi e questo si trascina dal 2007.
      Comunque dimenticate sempre di ricordare quanto è servito il Milana berluscazzo. Dimenticate di dire quanto gli è servito per l’immagine, per le campagne elettorali, per guadagnare, per ripianare …
      É tutto un dare e avere, berluscazzo non è certo un filantropo e quanto ha dato, ha pure ricevuto. Nessuno può mettere in dubbio o negare questa cosa!

  5. Io non sono mai stato ingrato verso il Berlusconi Presidente del Milan. Anzi se riuscirà a cedere la società alle cifre di cui si parla dimostra di essere un fenomeno vero.

    Non vedo l’ ora di vedere tifosi orinetali al nuovo stadio occupare diverse migliaia di posti ogni partita. Ora entrano i capitali e pure i tifosi nuovi.

    1. Ritiro il bravo !

    2. Ritiro il bravo .Precisiamo . Tu come tanti su questo Blog , dite e non dite .
      Non lo ritiro se tu intendi dire la minoranza delle quote . Anche la Juve apri’ una volta addirittura a Gheddafi . Se torniamo all’idea del capitale straniero per il trenta percento piu’ una percentuale di azionariato popolare , confermo il bravo .
      Ma le cose si dicono per intero !

  6. Vittorio nessuno è eterno, nemmeno Berlusconi. Una cessione completa delle quote è fisiologica ed è destinata a completarsi in 3-4 anni. Anzi penso che sia già stata accordata se realmente ci sono delle trattative in essere.

    Molti tifosi stranieri sono migliori di quelli italiani. Le grandi capitali orientali sono avanti di 30 anni rispetto a noi nelle infrastrutture nella mentalità e nello sviluppo commerciale. Molti tifosi milanisti itaiani sono stati deludenti. Solo andando verso una tifoseria milanista globale e multi etnica si potrà centrare veramente quel rinnovamento di cui la nostra tifoseria ha disperatamente bisogno.

  7. Che cazzo scrivi?! Certo che Berlusconi Silvio non e’ eterno .Nemmeno Gianni Agnelli era eterno . Ma nelle famiglie ci sono figli e poi nipoti , no ?
    Intanto beccatevi quattro QUATTRO scudetti di fila nel culo . A voi piacciono ?
    A me proprio no . E poi scrivi pure che Barbara e’ destinata a grandi risultati e professi stima per Lei . Se ti piace che vendano il Milan Barbara manager ci cosa ‘
    Si compra la Lodigiana ? O che ?
    Minchia che ragionamenti schizzofrenici . Altro che bravo .

  8. Secondo me sei fuori strada e di parecchio. Ed è nei tuoi ragionamenti che c’ è poca lucidità.

    I figli di riferimento quando si parla di quote della società Ac Milan sono Piersilvio e Marina. Entrambi non sono mai troppo interessati. Barbara Berlusconi è un’ ottima dirigente e nessuno ha convenienza a torgliela da li. E mi sembra palese che si stia andando verso una graduale cessione di quote di maggioranza.

    Barbara rimarrà al Milan indipendentemente dalla proprietà. Quello che a mio parere non rientra in nessuno progetto di lungo termine è Galliani.

  9. non sono mai stati

  10. Oh Cantera ! Ma tu , senza offesa , che mestiere fai ? Quando cambia la proprieta ‘
    la prima cosa che si fa e’ prendere a calci in culo i vertici precedenti . Questione di fiducia , salvaguardia e prudenza !
    Spesso non restano nemmeno gli Chef . Lo sanno pure i bambini .Ma tu dove campi?

  11. Vittorio, sei troppo romantico!
    Purtroppo le storie di Juventus e Milan, delle famiglie Agnelli e Berlusconi, sono completamente diverse tra loro.
    La Juventus appartiene agli Agnelli da quasi cento anni (92 per l’esattezza), il Milan a Berlusconi, solo, 29 anni (esattamente oggi).
    La famiglia Agnelli ha radici centenarie, intrecciate anche con rami di nobiltà (ricordiamo che la Juventus giocò con il lutto al braccio alla morte di Re Umberto, unico gesto esibito in Italia). E’ proprietaria fondatrice della Fiat (mica un’aziendina da niente). La Juventus quindi è realmente e da sempre un’azienda di famiglia come lo è la Fiat.
    Berlusconi nasce come rampante imprenditore poco più di cinquant’anni fa. Non c’è una dinastia se non a stretto livello familiare con i suoi figli. Non c’è quindi una tradizione, una cultura tramandata dell’appartenenza all’azienda e ancora meno alla squadra di famiglia.
    Si può provare invidia alle certezze dei gobbi. E le certezze sono proprie anche della loro tifoseria. I tifosi gobbi sono sicuri, alteri e sprezzanti anche quando sono andati in B. Ma dopo un attimo, ringrazio il Signore di avermi fatto nascere milanista.
    Rassegnati Vittorio. E’ assolutamente vero che il Milan è l’AC Milan 1899. Altrimenti hanno ragione quei fanatici miscredenti che ci danno degli “evoluti” che facciamo il tifo per l’AC Milan 1986.
    Si sopravvive e, cicli e ricicli, torneremo grandi.

  12. Io penso di conoscere abbastanza bene le dinamiche societarie a livello internazionale e penso che la tua sia una visione limitata e terribilmente italica nelle fondamenta.

    Barbara Berlusconi ha trovato gli investitori stranieri grazie ai suoi progetti, ha dimostrato con casa Milan di ottenere fatturati superiori alle aspettative e rappresenterebbe a livello manageriale, la continuazione della famiglia e dell’ era Berlusconi che è stata fra le più vincenti nella storia.

    I giochetti clientelari ci sono in tutto il mondo, ma alle cordate straniere sta molto più a cuore la meritocrazia rispetto alle nostre. Se uno è bravo e porta risultati, lo lasciano al suo posto a maggior ragione se questo si dimostra accodiscente con la nuova proprietà e presenta validi progetti di sviluppo. Nella peggiore delle ipotesi Barbara non ricoprirebbe il ruolo di AD, ma ritengo altamente probabile abbia comunque i poteri sufficienti a mettere insieme uno staff tecnico di spessore, magari composto da campioni come Maldini ed Albertini che hanno fatto la storia rossonera. Mi sorprenderebbe molto un allontanamento totale di Barbara Berlusconi dal Milan nei prossimi anni

  13. Oltre tutto se proprio si vuole andare ad un livello di considerazioni manageriali più elevato, si può affermare che è molto difficile che i nuovi investitori scalzino totalmente la figura che per prima si è rivolta a loro e che li ha convinti ad investire. Questo perchè gli investitori sposano il progetto che gli è stato presentato e il dirigente che li ha convinti molto prima della società che acquisteranno.

  14. Desidero rispondere alle osservazioni di Milanforever , La Cantera e Sadiq in
    un discorso complessivo . Non vi e’ alcun romanticismo nel mio ragionamento .
    Tutt’altro . Credo che la motivazione di tutte le grandi opere o imprese degli uomini
    abbiano bisogno di componenti egoistiche o almeno egocentriche . Questo e’ assodato ed anche giusto . Agnelli ha drenato dallo Stato enormi capitali per ripianare le perdite della Fiat . E la Juve , con i milioni di tifosi lo ha aiutato ad ottenere . Il punto e’ che non credo che la famiglia di Silvio Berlusconi sia composta da imbecilli , Quello che il nostro Presidente ha realizzato in trenta anni con il Milan
    e’ senza paragoni al mondo . Non preservare un tale capitale sarebbe da folli.
    In altre parole , Silvio HA CREATO LA DINASTIA CHE POSSIEDE IL MILAN .
    I suoi figli possono solo distruggerla . Come se Agnelli vendesse la Juve .
    Purtroppo i tifosi del Milan sono dei coglioni che non sanno capire quanto TENTANO di perdere . Per poco amore per la bandiera e troppo amore per gli imbonitori della politica non riescono a vedere cosa vorrebbero buttare al vento .
    Io sono uomo di scienza e non di letteratura . Penso , statisticamente , che almeno qualcuno dei figli di Silvio abbia i cromosomi del padre . La cosa piu’ riuscita a Silvio Berlusconi , che di successi pure ne ha avuti a iosa , e’ il Milan .
    Se lo vendono sara’ il declino . Se lo conservano sara’ dinastia . Come Agnelli.
    Per voi tifosi : superate il vuoto cerebrale riempito dagli slogan dei venditori di idee .
    Facciamo come gli Juventini . In politica gli Agnelli ci sono stati sempre , eccome .
    Ma il popolo Juventino e’ un blocco granitico che produce potere e scudetti .
    Volete approfittare dell’ultima occasione ? Lo avete capito o no che rischiamo di diventare colonia. Essere progressisti , internazionali , comunisti , ANTICOLONIALISTI , significa per voi accettare di diventare colonia noi ?
    Berlusconi ha creato un Milan diverso dal precedente . Non eravamo nel GOTHA mondiale del calcio ed ora lo siamo . Facciamo blocco attorno a questo Presidente e difendiamolo ed incoraggiamolo .
    PER EGOISTICO INTERESSE SE VOLETE MA FATELO CAZZO DI GIUDA. SVEGLITEVI QUELLI CHE SIETE A MILANO PORCA TROIA BUTTANA PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI !

    1. Vittorio, nessuno ha detto che la famiglia Berlusconi è composta da imbecilli, o comunque da persone intellettivamente poco capaci. Non sono neppure entrato nel merito di quanto sia costata la Fiat all’Italia e agli italiani perché non ha nessuna attinenza con la dinastia della famiglia. Così, per par condicio (altri lo avrebbero fatto volentieri), non ho fatto cenno ai dubbi di come si sia finanziato Berlusconi agli inizi della sua imprenditoria edilizia o di quanto gli sia servita per le televisioni e per la politica una squadra così vincente. Ho sorvolato su entrambe le cose perché tutto ciò è ininfluente.
      Ringrazierò finche vivo Berlusconi per aver acquistato il Milan e per averci portato dove nessun altro ha mai portato una sua squadra (c’è Bernabeu, ma lo ha fatto in altri tempi e in un periodo molto più lungo). Sarei disposto a soffrire ancora qualche anno se fossi sicuro di avere una prospettiva, una speranza sicura di una rinascita, ma (puoi anche picchiarmi per questo) non sono affatto sicuro che ciò possa avvenire.
      Da me in ogni caso non sentirai mai dire qualcosa su Berlusconi presidente del Milan e, ripeto, la mia riconoscenza non potrà essere mai affievolita per nessuna ragione. Ma, e ripeto ancora una volta, sono nato con un Milan che aveva un altro grande presidente che era Andrea Rizzoli e il mio essere rossonero non è attribuibile all’epopea berlusconiana. Sono, siamo, quindi abituati anche ad altri trionfi e ad altre cocenti delusioni e il nostro amore è per quei colori, per quelle maglie, per ciò che vuol dire essere milanisti dentro “I nostri colori saranno il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari!”.
      PS: Quando dici che “Non eravamo nel GOTHA mondiale del calcio” dici un’eresia. Perché negli anni ’60 eravamo ai vertici europei assieme al Real, all’Inter e al Benfica. Poi sono arrivati gli olandesi, i tedeschi e gli inglesi.

      1. Eresia

      2. Eresia ? Guarda l’Albo d’Oro della Coppa , gardalo bene . In che posizione eravamo nella classifica del numero di Coppe vinte prima di Silvio e in che posizione siamo negli anni di Silvio . Se poi , giusto per fare i conti come fanno quelli che hanno le scuole dell’obbigo , dividiamo il numero di Coppe per gli anni del periodo interessato , guarda i numeri e poi se hai il coraggio
        continui a darmi dell’eretico .
        Poi credo sia giusto analizzare le tue espressioni su “par condicio ” , “dubbi” , ” sorvolando ” .
        Che dire ? Certo si puo’essere giustizialisti , comunisti , invidiosi , paurosi del confronto con gli altri ma sopratutto con noi stessi , statalisti , remissivi ,
        paraculi . Certo , si puo’ aderire alla cultura del sospetto e dell’invidia negando la cultura dell’emulazione e dell’ammirazione . Certo ci si puo’ crogiolare nel vezzo autoreferenziale di definere se stessi ed i propri accoliti
        I piu’ , ma che dico , i soli , illuminati , buoni , generosi , intelligenti , altruisti , e chi piu’ ne ha piu’ ne metta .
        Oppure si puo’essere agnostici , titubanti , un colpo al cerchio ed uno alla botte .
        Ma c’e’ un’altro modo di essere e di vedere le cose . Nemmeno lo dico . Chi lo capisce sa di cosa parlo , chi nonmlo capisce non accetterebbe mai di capirlo dalle mie parole , magari un giorno ci arriva da solo. Oppure mai .
        Io sono molto contento di avere incontrato questo Blog . E’ un micromondo
        cosi’ variegato e pure cosi’ unito dal desiderio di vedere vincere il Milan . Affiorano con forza le disuguaglianze di eta’ e di cultura e pure la differenza di priorita’ di cioscuno . Spesso mi sfogo , come tutti , ma spesso provo a dire inoppugnabili verita’ . E’ strano ed interessante , ma non inaspettato , osservare la ritrosia ad accettare le cose , anche lapalissiane che vengono da uno dichiaratamente dissenziente , Questo , ripeto e’ il male dei tifosi Milanisti . Troppi di loro sono piu’ politicizzati che tifosi . Ne avessi sentito uno dire : aspettiamo che il Presidente paghi il Sig . De Benedetti .
        Alla fine in trent’anni soldi ne ha spesi . ma chi se ne fotte ?
        Mi dispiace perche se succede brucera’ pure a me che giallo non sono.
        E niente illusioni . PREPARATE IL CULO .

        1. Vittorio, io quando parlavo di eresia (era un’iperbole) se leggi bene mi riferivo agli anni ’60.
          Poi dal ’73 in tutto è cambiato e tutto è precipitato salvo la piccola (grande) parentesi della stella, tutta opera del grande, grandissimo, barone.
          Poi capisco il tuo sfogo, so bene quanto il mondo sia pieno di tutte quelle persone che elenchi, so quanto tutto questo dia fastidio anche a me. Ma dissento da te nella sicurezza, tutta tua, che il futuro del nostro Milan sia per forza di cose, ineluttabilmente, legato alla famiglia Berlusconi.
          Ti ripeto la mia gratitudine che ho nei confronti di SB. Ti ripeto quanto vorrei che tutto continuasse, come prima e anche meglio. Sono d’accordissimo che il salto dai gialli, o tonalità somiglianti, non da grande fiducia e un po’ mi disturba anche (forse sarò xenofobo, come dice La Cantera). Ma, senza alcuna certezza, perché forse nessuno può averla, penso che il legame Milan-Berlusconi stia finendo, se non è già finito.
          E’ pazzesco però che ci sia chi anche qui farà salti di gioia, ma non mi vedrai mai fare come loro e tifare contro gioendo quando il Milan del sol levante fosse diventato realtà.
          Chi ama il Milan ama questi colori indipendentemente di chi sia al momento la proprietà o la presidenza. Mescolare la politica al calcio e snaturare il proprio amore per far dispetto a qualcuno è un atto meschino, vile e pure da coglioni.

      • sadyq il 25 Marzo 2015 alle 22:55

      Guarda, piuttosto che fare come gli giuventini, mi do al carling!

      Quello che ha fatto berluscazzo, nessuno lo sta mettendo in dubbio e resterà tutto nella storia e nelle bacheche del Milan. Però avresti anche parecchio rotto il cazzo con questo discorso dei tifosi Milanisti coglioni che non sanno quello che perdono!
      A me sembra piuttosto che l’unico coglione sia tu, guarda un po’!
      Sei tu perché continui a vivere di ricordi e non ti accorgi del menefreghismo della proprietà che si sta portando avanti a dir poco, da l 2007, da subito dopo l’ultima coppa. Non ti accorgi che si vive di espedienti, favori di amici, spese riviste aubito dopo per fare cassa, soldi sperperati per mancanza di un progetto, dirigenti che scappano, altri che vanno e non vanno, affiancamenti …
      Insomma, siamo diventati ridicoli. Mettiamo in panchina dei non allenatori pur di risparmiare. Non si riesce ad avere un minimo di progetto, non si capisce cosa vogliono fare!
      Tu continui a punzecchiarti con Otelma per l’antennista e non ti rendi conto che abbiamo una squadra da dopolavoro ferroviario!
      Ma svegliati e non rompere più il cazzo!

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