Non buona ventura

Tristezza, pessimismo, negatività. A leggere gli editoriali che parlano di Milan viene più o meno voglia di aprire un’enciclopedia degli sport su una pagina a caso e scegliersene uno nuovo da seguire.
Probabilmente Google alla parola “mediocrità” ormai indicizza principalmente articoli sulla nostra società, sul nostro centrocampo, sulla metà dei nostri giocatori.

Ma il Milan in mezzo al ciarpame della propria soffitta ha anche una perla raffinata che si chiama Giacomo Jack Bonaventura.
E sì, Jack il bello, Jack di cuori, l’uomo arrivato sulla sirena e per pochi milioni. Sei, a conti fatti. Un rapporto qualità-prezzo che se lavorasse alla Apple sarebbe licenziato così, su due piedi.
Una squadra di undici Bonaventura costerebbe sessantasei milioni di euro, una miseria nel calcio di oggi dove un Pogba ne costa quattrocento. Praticamente un ottavo.

Ma questo se da una parte rinfranca dall’altra dà da pensare. Il giocatore più forte della rosa è uno di quelli che a bilancio costa meno. Meno di Essien, meno di Muntari, meno di Molto vino, meno di El Shaarawy, meno di Zapata, meno di tutti, quasi.
Perchè non può essere sempre così? Perchè non si torna a investire in uno staff tecnico capace e arguto, che faccia questo? Che porti in squadra i Bonaventura? O che li cresca.
Perchè in società non capiscono che di Bonaventura ce ne sono tanti? Perchè allo stesso tempo non capiscono che se porti al Milan i Torres a parametro zero fai contenti solamente i ciechi e i beoti? Smettiamola di essere un cimitero di elefanti.

La squadra Milan va rifatta. E va rifatta da una società che va rifatta. Non se ne esce, insomma. O meglio, se ne esce se si tocca il fondo prima, come in ogni cosa. Per ora si tira avanti, si zoppica aspettando che la caduta avvenga. Eppure basterebbe poco. Sei milioni. Per sei Bonaventura. E’ così che torni grande, puntando chi ha fame, non chi ha già mangiato tutto e ora vegeta per il campo rilassando la pancia. Le idee battono i soldi, su questo non c’è dubbio, così come è vero che non bisogna strozzare troppo il termine. Diciamo allora che le idee con un minimo di spicci possono portarti lontano.
Continuare così sarebbe un’agonia straziante, finire nell’anonimato come l’Inter è l’ultima cosa che una squadra come il Milan dovrebbe permettere, data la storia recente fatta di dominio e non di annate a sprazzi nel segno delle congiunzioni astrali.
La congiunzione astrale per noi dovrebbe essere quella che ci porta a perdere, non a vincere. Non permettete che questo accada.

3 commenti

  1. Caro Mattia ,tu auspichi l’acquisto di 6 Jack Bonaventura . Ed hai ragione . Poi in tanti tiffosi parlate pochi soldi , pochi investimenti . Ed avete torto . Un po’ chiedendo a diavolino ed un po’ con altre fonti ho scoperto quello che per molti sarebbe l ‘acqua calda . Non per quelli che non hanno informazioni . Ebbene in forza al Milan , a vario titolo , abiamo 31 giocatori disponibili in prima squadra e 31 giocatori dati in prestito in giro . Per questi 62 giocatori o paghiamo lo stipendio , in tutto od in parte , o teniamo immobilizzato il capitale complessivo del loro valore sul mercato .
    Considerato che , non giocando le coppe , e con infortuni nella media delle altre squadre , ci basterebbero 25/26 giocatori vuol dire che ne abbiamo in forza 35/36 di troppo . Se azzardiamo la stima minima della somma fra stipendi che potremmo risparmiare e ricavi ragionevoli dalle possibili cessioni , liberandoci di tutti gli esuberi potremmo disporre di ALMENO CENTO MILIONI . Questa e’ la cosa giusta da fare e non invocare ulteriori soldi da buttare nella pattumiera . A buon intenditor …….

  2. Scusa , Mattia . Diavlolo mi ha mandato un elenco meno numeroso dei giocatori da noi dati attualmente in prestito ad altre squadre . In questo caso i milioni disponibili , secondo la mia stima ( posso sbagliare ) sarebbero comunque 60/70 .
    Il succo del mio discorso non cambia .

  3. Comincio con il dire che Niang, mandato a Genova, si sta dimostrando un buon giocatore che potrebbe anche, lasciando da parte le stravaganze alla Balotelli, un campione da Milan. Pippo non ha esperienza e dovrà maturare ancora per capire certi meccanismi nella psicologia dei calciatori. Pippo ragiona ancora da giocatore e non da allenatore… questo è il suo vero limite. Ho sempre concordato con ‘Diablo’ sulla qualità della rosa del Milan. Peraltro anche Silvio Berlusconi pensa, per me non è una butade, che i giocatori del Milan siano di primo oppure di secondo livello. Quindi è vergognoso vedere il Milan relegato nell’attuale posizione di classifica. Sono un ‘Inzaghiano’ non pentito preò rimprovero a Pippo la mancanza di determinazione nelle scelte degli uomini da mandare in campo e soprattutto nelle sostituzioni in corso di gara! Questione di esperienza e quella non la si acquista al supermercato! Ho ancora un barlume di fiducia anche nel team. Confesso d’aver amaramente detto, una settimana fa dopo Chievo-Milan, più o meno quello che ha detto Mattia. Ma apetterei di vedere cosa accadrà in Milan-Verona!

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