Quarto potere

Al termine di questa settimana infinita, vorrei ancora una volta abusare dello spazio che mi viene gentilmente consesso da questo blog.

Incapace di guardare oltre senza prima aver espresso il mio non autorevole parere su quanto accaduto durante, ma soprattutto dopo, Juventus-Milan, esprimerò in poche righe il mio pensiero.

A mio modestissimo avviso discutere, o quantomeno mettere in dubbio, la regolarità del primo gol di Tevez, scomodando il De Architectura di Marco Vitruvio Pollione e parodiando il De pictura di Leon Battista Alberti, è attività sconveniente, pretestuosa e priva di fondamento.

Chi ha visto la partita [circostanza questa purtroppo incautamente sottovalutata e trascurata dai più] avrà provato un certo non indifferente fastidio nell’attendere oltremodo il replay dell’azione in questione. Io stesso, non ho esitato ad inveire contro il club più titolato della Calabria, certamente non nuovo a latrocini vari.

Pensavo fosse fuorigioco … invece era un calesse.

È certo motivo di scandalo il fatto che il replay venga mostrato soltanto poco prima dell’intervallo ed è certo motivo di (minima) indignazione il fatto che tra un’inquadratura e l’altra la linea fittizia che segnala il fuorigioco sembri cambiare. Ma dalla camera posizionata a centrocampo risulta un giudizio chiaro ed evidente.

Imprudente metterlo in discussione.

Così come ritengo imprudente – o, meglio ancora, ingenuo – sovrapporre due questioni differenti. Da una parte vi è infatti il tweet provocatorio (e, sinceramente, anche un po’ giacobino) della Società (il tweet delle “linee storte”). Dall’altra vi è invece il comunicato di Galliani. Come ho già accennato, si tratta di due questioni differenti, di due piani che non vanno sovrapposti.

Il senso profondo di quel tweet mi sfugge. E in merito dirò soltanto questo, evitando così di perdermi in masturbazioni mentali che finirebbero per apparire come una giustificazione, laddove invece non ho nessuna intenzione di giustificare un bel nulla.

Il comunicato di Adriano Galliani, invece, rimanda chiaramente ad una lotta di potere – atavica – tra i poter forti della Lega (lo stesso Galliani, Lotito e il prestanome Carlo Tavecchio) e gli Scissionisti (capeggiati dal cantante degli Elio e le Storie tese, Andrea Agnelli). L’affaire “fuorigioco” è chiaramente il pretesto di cui si è servito Galliani per guerreggiare su ben altre questioni, di ben altra rilevanza. Questioni (almeno apparentemente) sconosciute e sommesse, fino a ieri. Di massima importanza e di massima rilevanza, oggi.

Questioni complesse per chi come me si reputa uno stupido. Sicuramente, questioni complesse. Molto più complesse di quanto non credano quelli stupidi che hanno passato un’intera settimana con il righello e con il goniometro in mano.

Ps. Avrei trovato molto più interessante discutere di altre situazioni. Come il fallo da rigore di Evra su Antonelli. O la gomitata volontaria e violenta di Chiellini  Vlad II, l’Impunito. Caro giudice …

12 commenti

Vai al modulo dei commenti

  1. Caro Marco sono tra gli sciocchi che ha scomodato la telematica, la fisica e la geometria analitica per dimostrare che, per l’ennesima volta, loro si sono dimostrati i ladri di sempre e ‘padroni’ nonché sponsor di una categoria di servitori (dichiarazioni allucinanti di Nicchi su calciopoli). Il compotamento di Damato, non soltanto sull’offside non fischiato, ma per tutta la partita è stato più che censurabile e lo ho detto all’amico Antonio Nocerino. Poi ho letto ma non commentato, scopro che il pezzo era di Luca Serafini, cose più che risibili se non al limite del demenziale. Il Milan ridotto ad una squadra di brocchi al cospetto di una squadra megagalattica, che come dici tu, la più titolata della terra che ha dato i natali alla n’drangheta. Galliani, direi finalmente perché lo doveva fare ai tempi di calciopoli rivendicando la restituzione di ciò che era stato truffaldinamente tolto al Milan, prende le distanze da loro. Ribadisco finalmente! L’arroganza del potere si è esplicitata anche attraverso la negazione dell’evidenza delle immagini televisive e prendo ad esempio i numerosi gol irregolari concessi ai ladri di sempre! Quello più disdicevole è il gol in netto offside concesso al ‘morituro te saluta’ a Parma in ‘coppitalia’. Scandaloso rubano anche l’elemosina in chiesa! Galliani comincia proprio a diventarmi simpatico…tho e mettiamoci anche Tavecchio e Lotito. Basta cancellare, distruggere, disintegrare quella cultura antisportiva(l’unica cosa che conta è il risultato) che è patrimonio di mascalzoni di sempre! Se poi Serafini ritiene che costoro siano i migliori….beh problemi suoi altro che compararlo, anche se in scala ridottissima ad un esperto dicalcio come Gianni Brera!

    1. Borgofosco mio , odio vedere le partite , qualunque partita dell’Inter , con i miei amici di fede nerazzurra , lo odio perche’ i continui commenti sono concentrati sui torti che l’arbitro fa a loro e i favori che fa a chiunque altro . Non intendo somigliare a costoro , io provo gusto ad esprimere superiorita’ anche in condizioni avverse .e se guerra deve essere la si faccia per difendere altri , ipiu’ deboli , mai se stessi quando si occupano posizioni di rilevanza comune . Questo e’ lo stile .
      Borgofosco mio , che mi sei simpatico e credo coetaneo , una volta ti dissi che sembri ondivago e lo confermo ancora . Ti scagli , giustamente , tu ed io possiamo
      farlo , contro i nemici e poi mi definisci competente di calcio quel nemico numero uno del Milan che fu Gianni Brera , ma sei Milanista davvero ?! Ose piu’ giovane di quel che penso io ? Ti ricordi le lodi a Lo Bello ? Ti ricordi l’epiteto di abatino al miglior giocatore italiano di sempre ? Ti ricordi quei famigerati sei minuti? Ti ricordi di un certo Mandelli ? Puah ! Ignorante presuntuoso era ! Scriveva difficile perche’
      doveva nascondere la pochezza e la cattiveria dei suoi pensieri . Era Interista dei peggiori . Serafini gli somiglia in sedicesimo perche’ e’ molto meno furbo e si fa scoprire gli altarini .

  2. Leggo ora su MilanNews che a giugno daremmo De Jong alla Juventus . Dopo Pirlo pure De Jong . Non ci posso pensare , fosse vero ci sarebbe da ricoverare
    molta gente al manicomio .

    1. Non “daremmo” nessuno. Un giocatore al termine del contratto è libero di firmare con chi vuole. Il Milan non ha dato nessun Pirlo, è Pirlo che ha fatto scadere il contratto e si è liberato indipendentemente dalla volontà del Milan. Non mistifichiamo i fatti.

      (se De jong chiede un triennale a 4 mln l’anno è sacrosanto non darlo)

      1. L’assenza di De Jong , unta alla demotivazione provocata da posizioni come la tua , purtroppo trasparente anche in Galliani , ci sono costati il terzo posto . La cosa e’ stata gestita da ingenui coglioni . Con la presunzione
        che Montolivo poteva prenderne il posto . IL NEPOTISMO NEI CONFRONTI DI MONTOLIVO , EL SHAARAVI , DE SCIGLIO , MUNTARI,
        BONERA HA ROVINATO IRRIMEDIABILMENTE SPOGLIATOIO E STAGIONE . E NON DEVE ANDARE VIA SOLO INZAGHI CHE E’ IL
        BRACCIO MA ANCHE LA MENTE : QUELLA TESTA DI CAZZO DI AD
        E TUTTI I SUOI LACCHE’ OVUNQUE ANNIDATI .
        Il vero problema e’ che i lacche’ in tanti anni di potere sono diventati un esercito armato e nemmeno il Presidente sa come risolvere questo problema . Chi conosce la vita aziendale capisce cosa dico e quanto difficile e’ la faccenda .

  3. Mah… Vittorio io di Gianni Brera ho leto libri e non mi pare che fosse così ignorante…anzi! Litigavo con lui, per via epistolare, quando lavorava al “Il Giono”. Io ritenevo, sin da allora, Gianni Rivera il più grande calciatore italiano di sempre. Lui mi rispondeva che Meazza e Piola erano stati molto più bravi e che lui riteneva persino ‘rombo di tuono’ migliore di Giovanni(si ostinava a non volerlo chiamare Gianni)ed anche il ‘baffino’ interista gli era, per lui, superiore anche se era meno bravo del padre morto a Superga. Quindi lui non credeva che Rivera fosse un grande giocatore e tanto meno il più grande giocatore italiano di ogni epoca come io affermavo tessendo gli elogi di Gino Palumbo ed Oreste Del Buono che la pensavano come me. Brera lo chiamava abatino perché lo assimilava a dei frati eleganti e forbiti. Sbagliava molto, ma credo in buona fede perché nessuno e perfetto! Poi arrivò Silvio Berlusconi e lui ne magnificò le gesta esaltando anche ‘Fidel’, diceva che di essere un suo amico. Fedele Confalonieri era ed è il grande amico di Silvio Berlusconi. Brera amava il calcio all’italiana e quindi non poteva amare e capire Arrigo Sacchi! Ma del Milan di Arrigo, sotto…sotto, era estasiato come quasi tutti gli esperti di calcio al mondo. Serafini non vale la ‘palta’ che calpestava Gianni Brera.
    ps. Di Walter Mandelli, il ‘maledetto gobbo’, ho scritto peste e corna. Lui era razzista perchè non tolerava che il ‘piemuntes’ di Alessandria, giocasse nel Milan. Odiava Gianni perché non aveva mai giocato e tanto meno sarebbe mai andato (a differenza di Pirlo e forse anche di De Jong) a giocare per loro, ‘i ìladri di sempre’! Ho scitto talmente tante di dispregiativo, sull’ex dipendente del ‘grande padrone’, che potrei riassumere il tutto in un libro. Però ti pregherei di non offendermi più mettendo in dubbio l’autenticità della mia fede milanista!

  4. Naturalmente non ho mai messo in dubbio la tua fede rossonera , ci mancherebbe.
    Ti ho solo punzecchiato in modo provocatorio perche’ talvolta tendi a salvare
    Il diavolo e l’acqua santa . In questo caso la ” buona fede ” di Brera . Ma dai ! Un volpone di quel genere quando colpisce sa cosa vuole .

  5. E per completare il pensiero espresso supra nella risposta a diavolino aggiungo l’unica spiegazione possibile al repentino e devastante cambiamento
    appena tornati da Dubai .
    Qualche discussione ad alto livello su chi resta e chi vaffanculo deve essere stata ascoltata , speriamo non registrata , dagli interessati al vaffanculo . Per forza . E’
    l’unica . Se no restano le fatture o le bambole con gli spilli …….

    1. Non credo che i milanisti estrapolati in questa lista: -amici di Brera- fossero affetti da sindrome di Stoccolma.
      Giorgio Bocca; Fabio Capello, Fedele Confalonieri, Pilade e Oreste Del Buono; Licia Granello, Cesare Maldini, Paolo Mieli; Patrizia e Mario Musoni; Giannola Nonino, Silvano Ramaccioni, Gianni Rivera, Gianni Trapattoni, Daniele Vimercati etc. etc.
      Cmq io lo apprezzavo come giornalista ma non lo condividevo! Leggevo e condividevo Gino Palumbo e chi aveva di Rivera la sua tessa opinione. Brera ammise, nelle segrete stanze degli studi della Fininvest, che Sacchi un grande assimilabile ad Helenio Herrera(per moti interisti dell’epoca il mago è stato meglio di Mourinho) Brera, era anche grande amico di Nereo Rocco e dava più meriti al cosiddetto difensivismo all’italiano non accettando persino l’evidenza che la squadra di Rocco giocava con cinque attaccanti! Altro che sqiadra catenacciara. Da buon partigiano interista si rodeva vedendo il giuco totale di Sacchi che era arrembante e volitivo piuttosto che sparagniono e catenacciaro come lui concepiva il calcio. Forse detestava Sacchi ma soltanto perché era stato, da giovane. tifoso interista! So che Brera non amava il Milan(peraltro con i Rossoneri ci aveva persino giocato) ma un vero milanista non detesta l’Inter e non ‘odia’, in tema di sportivita, la ‘giuve’? ps. cerco di leggere persino quello che scrivono ‘il romanista’ e ‘hurrà ‘giuve’ che certamente non condivido affatto, anzi…..

  6. E visto che questa mattina ho i coglioni a elica e nessuna volia di ipocrita diplomazia aggiungo altro .
    Quando parlavo di sfondapiedi a Seedorf alludevo alla stessa cosa . Qualcuno , con i metodi che tutti conoscono , puo’ averlo indotto , direi costretto , a parlare male del Presidente . Facendo poi in modo , speriamo non registrandola , che Lui ascoltasse la conversazione . Mi ci gioco le palle mentre girano . Vaffanculo a tutti i pezzi di merda che mi , ci , rovinano il fegato da tre anni .

    1. Quando parlavo di sfondapiedi a Seedorf alludevo alla stessa cosa . Qualcuno , con i metodi che tutti conoscono , puo’ averlo indotto , direi costretto , a parlare male del Presidente . Facendo poi in modo , speriamo non registrandola , che Lui ascoltasse la conversazione

      Povero Silvio, tutti contro di lui.

  7. Ho già scritto in un altro post cosa penso di Brera, che comunque è stato grande “nemico” di Sacchi, altro che “estasiato”.
    Su Serafini continuo a pensare che abbia preso più da Beppe Viola che da Brera.
    Ieri l’AD (1o2?) ha avuto una brutta giornata. Prima lo sputtanamento del suo caro amico Lotito. Poi è riuscito a farsi prendere a sberle in faccia anche da quel sepolcro imbiancato di Buffon. Che giornataccia! Era venerdì 13…

I commenti sono disabilitati.